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La Luce di Maria Fb La luce di Maria è un faro nel buio del tempo attuale, racconta i fatti con gli occhi della fede e diffonde nel mondo la bellezza dell’amore di Dio.

Ti prego, fortifica la mia fede e dammi il tuo sostegno affinché io possa restare fedele
13/12/2025

Ti prego, fortifica la mia fede e dammi il tuo sostegno affinché io possa restare fedele

"Fortifica la mia fede". É la preghiera della sera da recitare questo sabato per meditare sulla giornata appena trascorsa.

La straordinaria storia di un uomo di 100 anni che ha ricevuto il Battesimo, Comunione e Cresima, realizzando così il so...
13/12/2025

La straordinaria storia di un uomo di 100 anni che ha ricevuto il Battesimo, Comunione e Cresima, realizzando così il sogno di una vita

La straordinaria storia di un uomo di 100 anni che ha ricevuto il Battesimo, Comunione e Cresima, realizzando così il sogno di una vita.

Cerchi la pace interiore? 5 indizi infallibili per capire se le tue scelte sono in armonia con la Volontà di Dio per la ...
13/12/2025

Cerchi la pace interiore? 5 indizi infallibili per capire se le tue scelte sono in armonia con la Volontà di Dio per la tua vita

Cerchi la pace interiore? 5 indizi infallibili per capire se le tue scelte sono in armonia con la Volontà di Dio per la tua vita.

7 OTTIMI CONSIGLI PER VIVERE BENE L’ADORAZIONE EUCARISTICASedersi davanti all’Eucaristia in adorazione è un’occasione pe...
13/12/2025

7 OTTIMI CONSIGLI PER VIVERE BENE L’ADORAZIONE EUCARISTICA

Sedersi davanti all’Eucaristia in adorazione è un’occasione per stare faccia a faccia con Gesù davvero presente nel Santissimo Sacramento, un tempo di silenzio, ascolto e contemplazione che può arricchire profondamente la vita spirituale.

Primo passo: preparare il cuore. Nei primi minuti è importante ritirarsi nel silenzio, svuotare la mente dalle distrazioni e aprirsi all’incontro con il Signore. Un modo per farlo è iniziare con una preghiera d’invocazione allo Spirito Santo, chiedendo luce e apertura di cuore.

Una volta in presenza di Gesù Eucaristico, comincia l’adorazione profonda: guardarlo amorevolmente, lasciarsi guardare da Lui e contemplarne la magnificenza. Questo “stare con Lui” non ha bisogno di parole complesse, ma di un atteggiamento di amore e di autenticità.

Riconoscere i propri peccati fa parte dell’incontro: chiedere allo Spirito Santo di rivelare ciò che pesa nel cuore e deporre queste realtà ai piedi di Gesù aiuta a purificarsi e ad accogliere la misericordia divina.

Il silenzio interiore e esteriore è centrale: dedicare tempo alla meditazione, alla preghiera con il Rosario, alla riflessione sui misteri di Cristo o alla lettura della Scrittura permette di sentire la voce di Dio più chiaramente e di entrare sempre più in profondità nella relazione con Lui.

Ringraziare Dio per i doni ricevuti, siano essi grandi o piccoli, è un atto fondamentale dell’adorazione. Questo riconoscimento di gratitudine apre il cuore alla gioia e alla pace.

Affidare a Dio la propria vita, i progetti e le sfide future consegna ogni angolo dell’esistenza alla sua guida e al suo amore, radicando ogni azione nell’intimità con Cristo.

Fare una domanda di ritorno dall’adorazione aiuta a trasformare il tempo trascorso con Gesù in una decisione concreta: chiedersi cosa quel momento ha suscitato dentro di sé e come tradurlo in scelte quotidiane.

Un noto locale  di Riccione sfida il consumismo natalizio con una vetrina-manifesto: "Jesus is King", e riporta la Fede ...
13/12/2025

Un noto locale di Riccione sfida il consumismo natalizio con una vetrina-manifesto: "Jesus is King", e riporta la Fede al centro del Natale

Un noto locale di Riccione sfida il consumismo natalizio con una vetrina-manifesto: "Jesus is King", e riporta la Fede al centro del Natale.

La storia e la ricetta della Cuccìa, il gustoso dolce siciliano che si prepara tradizionalmente per la festa di Santa Lu...
13/12/2025

La storia e la ricetta della Cuccìa, il gustoso dolce siciliano che si prepara tradizionalmente per la festa di Santa Lucia

La storia e la ricetta della Cuccìa, il gustoso dolce siciliano che si prepara tradizionalmente per la festa di Santa Lucia.

IL ROSARIO SECONDO GIOVANNI PAOLO II PERCHÉ È UN'ARMA POTENTEIl Santo Rosario viene descritto come una forma elevata di ...
13/12/2025

IL ROSARIO SECONDO GIOVANNI PAOLO II PERCHÉ È UN'ARMA POTENTE

Il Santo Rosario viene descritto come una forma elevata di preghiera che si rivolge a Gesù attraverso Maria e come una fonte di guarigione per l’ansia, lo stress e le necessità quotidiane, perché Maria accompagna al Trono divino ogni intenzione e ringraziamento del cuore. Pregare il Rosario può portare pace interiore e aiutare a vivere meglio la giornata.

San Giovanni Paolo II offre indicazioni su come vivere questa preghiera: non esiste un modo rigido di recitarla, ma ciò che conta è l’atteggiamento interiore. La ripetizione delle preghiere non è un semplice rito ripetitivo, ma serve a collegare il fedele alla vita di Cristo, creando un ritmo spirituale paragonabile al battito di un cuore che ama. Ogni mistero meditato nella recita offre nuovi messaggi in base alle circostanze di vita, rendendo la preghiera viva e personale.

Nel Rosario la preghiera più frequente è l’Ave Maria; ponendo particolare attenzione alla parola “Gesù” in essa contenuta si rafforza l’unione con Cristo e con Maria. La preghiera si configura così come un atto d’amore che include tutte le intenzioni personali, quelle di chi conosciamo e quelle del mondo intero.

Vista nel contesto del Magistero e della tradizione, la preghiera del Rosario è considerata uno strumento spirituale potente: è stata raccomandata da numerosi santi e papi come mezzo di contemplazione cristocentrica, di intercessione mariana e di protezione spirituale. Alcuni teologi e devoti sottolineano che, oltre alla meditazione dei misteri, la preghiera costante favorisce la pace del cuore e la crescita nella ca**tà, in linea con l’insegnamento cattolico sulla preghiera come via per ottenere frutti di santità e pace.

Il miracoloso ritrovamento dell'immagine della Madonna del Latte Dolce ha dato impulso a una devozione molto sentita dal...
13/12/2025

Il miracoloso ritrovamento dell'immagine della Madonna del Latte Dolce ha dato impulso a una devozione molto sentita dalle mamme

Il miracoloso ritrovamento della Madonna del Latte Dolce ha dato impulso a una devozione Mariana molto sentita dalle mamme.

DUE SUORE POLACCHE COMPIONO UNA GRANDE IMPRESA DI FEDE E AMORE PER I GIOVANILa storia raccontata riguarda un pellegrinag...
13/12/2025

DUE SUORE POLACCHE COMPIONO UNA GRANDE IMPRESA DI FEDE E AMORE PER I GIOVANI

La storia raccontata riguarda un pellegrinaggio straordinario compiuto da due religiose polacche, suor Assunta e suor Bernadetta, appartenenti alla congregazione delle Suore di Santa Elisabetta. In occasione del Giubileo dei giovani, le due suore hanno deciso di intraprendere un viaggio a piedi dalla Polonia fino a Roma, spinte da una profonda fede e dal desiderio di accompagnare spiritualmente i giovani che, in quei giorni, stavano celebrando il loro anno santo.

Il pellegrinaggio è iniziato il 15 giugno da Krzeszów, una cittadina polacca vicino al confine con la Repubblica Ceca. Senza un’organizzazione complessa o mezzi particolari, le due religiose si sono affidate completamente alla Provvidenza, scegliendo di percorrere ogni giorno quasi 30 chilometri. Nel loro cammino portavano con sé soltanto l’essenziale, sostenute dalla preghiera e dall’intenzione profonda che le animava: essere davvero “pellegrine di speranza”, come invita il motto scelto da Papa Francesco per il Giubileo.

Suor Assunta e suor Bernadetta spiegano, nell’intervista rilasciata ad Avvenire, che il pellegrinaggio ha sempre fatto parte della loro vita spirituale, già prima di entrare in convento. Per loro camminare non è solo uno sforzo fisico, ma un percorso interiore che apre il cuore alla fede e al dialogo con Dio. Proprio l’appello del Papa, dunque, ha risvegliato in loro il desiderio di mettersi in cammino verso Roma, portando idealmente con sé le intenzioni del mondo intero. Durante il viaggio sono state accompagnate dall’icona mariana di Rokitno, alla quale hanno affidato popoli, famiglie, sacerdoti e la pace del mondo.

Una parte fondamentale della loro missione era pregare per i giovani e insieme ai giovani. Le suore sottolineano come i ragazzi rappresentino la speranza della Chiesa e come sia importante sostenerli nelle scelte di vita, soprattutto quando si tratta di rispondere alla chiamata di Cristo. Il loro pellegrinaggio, quindi, non è stato solo un gesto personale, ma un’offerta spirituale dedicata alle nuove generazioni.

Il viaggio, naturalmente, non è stato privo di difficoltà: zaini pesanti, fatica fisica, imprevisti e l’esigenza di trovare ogni giorno un luogo in cui riposare. Tuttavia, le due religiose raccontano di essersi sempre affidate a san Giuseppe, sant’Antonio e santa Teresa di Gesù Bambino per l’alloggio e ogni necessità. In modo sorprendente, la loro fiducia non è mai stata delusa.

Alla fine, sono giunte a Roma persino con qualche giorno di anticipo rispetto al previsto. Un arrivo carico di emozione e di gratitudine, che rende ancora più significativo il loro gesto di fede. Un pellegrinaggio così semplice e radicale testimonia come, nel clima del Giubileo, possano nascere iniziative capaci di parlare al cuore, ricordando a tutti il valore della speranza, della preghiera e del cammino condiviso verso Dio.

L'albero di Natale è molto più di una decorazione: le luci, le palline e la stella, rappresentano in realtà i cardini de...
13/12/2025

L'albero di Natale è molto più di una decorazione: le luci, le palline e la stella, rappresentano in realtà i cardini della nostra fede

L'albero di Natale è molto più di una decorazione: le luci, le palline e la stella, rappresentano in realtà i cardini della nostra fede.

COME CAMBIARE IN MEGLIO LA PROPRIA VITA, IN 20 CONSIGLI PRATICIIl testo affronta il tema del cammino spirituale cristian...
13/12/2025

COME CAMBIARE IN MEGLIO LA PROPRIA VITA, IN 20 CONSIGLI PRATICI

Il testo affronta il tema del cammino spirituale cristiano orientato ad abbandonare ciò che la Scrittura definisce “l’uomo vecchio”, ossia la parte dell’essere umano segnata dal peccato, dall’istinto disordinato e dalla fragilità morale. La Bibbia invita più volte al rinnovamento interiore necessario per accogliere pienamente la grazia divina, ma tale percorso risulta spesso difficile per via delle debolezze personali, delle miserie umane e delle tentazioni che si incontrano lungo la vita. Per questo, la tradizione cristiana ha elaborato diversi esercizi spirituali e pratiche ascetiche che aiutano a orientare l’anima verso Dio.

Uno dei concetti più rilevanti in questo cammino è quello di “mortificazione”, termine che oggi può evocare immagini negative o un’idea di autopunizione. In realtà, la mortificazione cristiana non implica affatto un disprezzo della vita o del corpo, ma consiste nel riconoscere il peso del peccato originale e nel frenare la concupiscenza, che si manifesta attraverso i desideri sregolati della carne, degli occhi e del cuore. L’obiettivo è contrastare ciò che allontana da Dio e lasciare spazio alla vita spirituale rigenerata dalla grazia, permettendo così alla persona di vivere pienamente secondo il Vangelo. Mortificare l’“uomo vecchio” significa quindi liberarsi interiormente, non annientarsi; è un’opera di disciplina che limita ciò che ostacola la crescita spirituale e mostra che lo Spirito di Dio è più forte degli impulsi disordinati.

Il testo richiama poi l’insegnamento del cardinale Désiré Mercier, che propose venti indicazioni pratiche per aiutare il cristiano in questo cammino di rinnovamento. Le sue indicazioni coprono diversi aspetti della vita quotidiana, con l’intento di favorire equilibrio, umiltà e dominio di sé. Mercier parte da elementi concreti come il rapporto con il cibo: consiglia di mangiare meno, evitare gli eccessi e limitarsi al necessario, se non si è ospiti. Raccomanda anche di alzarsi puntualmente, senza indugi, e di non ingigantire i piccoli malanni per attirare attenzione o sfuggire ai doveri. Un altro punto riguarda l’impegno quotidiano: non rimandare ciò che va fatto, mantenere un atteggiamento vigilante dello sguardo e non lasciarsi distrarre da spettacoli o immagini dannose per l’anima.

Il cardinale invita inoltre a non dare peso a lodi e lusinghe, a interrompere discorsi maldicenti e a sopportare con equilibrio caldo e freddo senza continue lamentele. Sottolinea l’importanza di bandire le fantasticherie sul passato o sul futuro, poiché indeboliscono la volontà. Propone di evitare abitudini frivole come il gioco d’azzardo, di essere affettuosi ma senza indulgenze sentimentali eccessive, e di non lasciarsi andare alla malinconia. Suggerisce anche di ascoltare gli altri con pazienza, di preferire i loro gusti ai propri e di accogliere con serenità le umiliazioni, senza ostentare finta modestia. Una vera mortificazione, per Mercier, implica rendersi dimenticabili, senza cercare attenzioni.

Altre indicazioni includono evitare confronti tra le proprie sofferenze e quelle altrui, non lasciarsi travolgere da rabbia o tristezza per i propri limiti, mantenere compostezza nel comportamento e cura nell’ordine personale. L’ultima raccomandazione è forse la più impegnativa: lodare chi si sarebbe spontaneamente portati a invidiare. Questi venti punti delineano un percorso di liberazione dal “vecchio uomo” e di progressiva apertura alla vita spirituale trasformata dalla grazia.

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