13/12/2025
DUE SUORE POLACCHE COMPIONO UNA GRANDE IMPRESA DI FEDE E AMORE PER I GIOVANI
La storia raccontata riguarda un pellegrinaggio straordinario compiuto da due religiose polacche, suor Assunta e suor Bernadetta, appartenenti alla congregazione delle Suore di Santa Elisabetta. In occasione del Giubileo dei giovani, le due suore hanno deciso di intraprendere un viaggio a piedi dalla Polonia fino a Roma, spinte da una profonda fede e dal desiderio di accompagnare spiritualmente i giovani che, in quei giorni, stavano celebrando il loro anno santo.
Il pellegrinaggio è iniziato il 15 giugno da Krzeszów, una cittadina polacca vicino al confine con la Repubblica Ceca. Senza un’organizzazione complessa o mezzi particolari, le due religiose si sono affidate completamente alla Provvidenza, scegliendo di percorrere ogni giorno quasi 30 chilometri. Nel loro cammino portavano con sé soltanto l’essenziale, sostenute dalla preghiera e dall’intenzione profonda che le animava: essere davvero “pellegrine di speranza”, come invita il motto scelto da Papa Francesco per il Giubileo.
Suor Assunta e suor Bernadetta spiegano, nell’intervista rilasciata ad Avvenire, che il pellegrinaggio ha sempre fatto parte della loro vita spirituale, già prima di entrare in convento. Per loro camminare non è solo uno sforzo fisico, ma un percorso interiore che apre il cuore alla fede e al dialogo con Dio. Proprio l’appello del Papa, dunque, ha risvegliato in loro il desiderio di mettersi in cammino verso Roma, portando idealmente con sé le intenzioni del mondo intero. Durante il viaggio sono state accompagnate dall’icona mariana di Rokitno, alla quale hanno affidato popoli, famiglie, sacerdoti e la pace del mondo.
Una parte fondamentale della loro missione era pregare per i giovani e insieme ai giovani. Le suore sottolineano come i ragazzi rappresentino la speranza della Chiesa e come sia importante sostenerli nelle scelte di vita, soprattutto quando si tratta di rispondere alla chiamata di Cristo. Il loro pellegrinaggio, quindi, non è stato solo un gesto personale, ma un’offerta spirituale dedicata alle nuove generazioni.
Il viaggio, naturalmente, non è stato privo di difficoltà: zaini pesanti, fatica fisica, imprevisti e l’esigenza di trovare ogni giorno un luogo in cui riposare. Tuttavia, le due religiose raccontano di essersi sempre affidate a san Giuseppe, sant’Antonio e santa Teresa di Gesù Bambino per l’alloggio e ogni necessità. In modo sorprendente, la loro fiducia non è mai stata delusa.
Alla fine, sono giunte a Roma persino con qualche giorno di anticipo rispetto al previsto. Un arrivo carico di emozione e di gratitudine, che rende ancora più significativo il loro gesto di fede. Un pellegrinaggio così semplice e radicale testimonia come, nel clima del Giubileo, possano nascere iniziative capaci di parlare al cuore, ricordando a tutti il valore della speranza, della preghiera e del cammino condiviso verso Dio.