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L'album del giorno di oggi di Radio La Buona Musica è "La musica che mi gira intorno" di Mia Martini. Si tratta dell'ult...
09/20/2025

L'album del giorno di oggi di Radio La Buona Musica è "La musica che mi gira intorno
" di Mia Martini. Si tratta dell'ultimo album di Mia Martini, in cui la cantante ha raccolto alcuni dei brani da lei maggiormente amati, composti da noti cantautori italiani, che l'interprete ha voluto "vestire" a proprio modo, dando loro una nuova caratterizzazione.
Il disco, inizialmente, doveva intitolarsi Per niente facili..., dall'incipit de La musica che gira intorno, uno dei brani di Ivano Fossati ripresi in questo disco, ma la cantante successivamente abbandonò questa idea perché, a detta sua, non voleva che, equivocando, si potesse pensare che “per niente facili” si riferisse alla difficoltà di queste interpretazioni. Gli arrangiamenti sono di Fio Zanotti.
Per ascoltarci www.labuonamusica.altervista.org Richiedete l'album del vostro cantante preferito per poi ascoltarlo Su RADIO LA BUONA MUSICA. Ogni giorno trasmettiamo tutti i brani di un album, una canzone ogni ora circa. Seguiteci sulla pagina di Radio La Buona Musica. Buon ascolto!!!

09/19/2025

Buon Compleanno alle nostre dive Mimì, Loredana e Sofia.

Auguri di cuore a tutte. A Radio La Buona Musica “Nascevano Oggi…” nel 1934 Sofia Loren; nel 1947 Mia Martini e nel 1950...
09/19/2025

Auguri di cuore a tutte. A Radio La Buona Musica “Nascevano Oggi…” nel 1934 Sofia Loren; nel 1947 Mia Martini e nel 1950 Loredana Bertè.

Ornella Vanoni - Rabbia libertà fantasia.
09/19/2025

Ornella Vanoni - Rabbia libertà fantasia.

Dov'è andato quello zingaro, quel cane, quel bastardo? non te lo so dire amica mia, lui è uno che ti incanta, è il predone che cavalca la tua malinconia, è i...

Franco Franchi e Angela Luce.
09/19/2025

Franco Franchi e Angela Luce.

ANGELA LUCE - FRANCO FRANCHI - A' CAMMESELLA

Marco Masini - Disperato.
09/19/2025

Marco Masini - Disperato.

Disperato is a 1990 song composed by Marco Masini, Giancarlo Bigazzi and Giuseppe Dati. The song won the newcomer section as well as the critics award at the...

L'album del giorno di oggi di Radio La Buona Musica è "Uomini" di Ornella Vanoni. Questo concept album, che in copertina...
09/19/2025

L'album del giorno di oggi di Radio La Buona Musica è "Uomini" di Ornella Vanoni. Questo concept album, che in copertina ritrae una splendida Ornella vestita da marinaio, ruota intorno alla tematica del maschio. Ornella, oltre a continuare a scrivere i testi si avvale della collaborazione di Lucio Dalla, Toquinho e Gerry Mulligan agli strumenti e di Giorgio Conte con il risultato di un album di altissima qualità, che, nonostante le polemiche del testo Il marinaio, di Maurizio Piccoli, ritenuto scabroso, ha dei buoni risultati di vendita, raggiungendo l'ottavo posto in classifica. Il disco esce anche in una elegante edizione numerata curata dall'editore Franco Maria Ricci. Il cofanetto contiene il vinile in busta nera a righe opaca, con l'etichetta nera anch'essa avente la grafica distintiva dell'editore, ed un libro del formato del 33 giri con all'interno i crediti ed i testi delle canzoni. Ad ogni canzone è abbinato un uomo rappresentativo della Storia, un suo frammento epistolare e la relativa fotografia: I grandi cacciatori: Ernest Hemingway; Il marinaio: Gustav Flaubert; La discesa e poi il mare: Eduardo De Filippo; L'amore e la spina: Hermann Hesse; Rabbia libertà fantasia: Pietro Mascagni; Questa notte c'è: Peter Altenberg; La donna cannibale: Dino Buzzati; Lupo: Oscar Wilde; Ho capito che ti amo: Scott Fitzgerald; Uomini: Giuseppe Garibaldi. Registrato agli Umbi Studios di Modena da Maurizio Maggi. La prima edizione del supporto in cd è del 1986 e non ha il codice a barre sul retro copertina.
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A Radio La Buona Musica “Nasceva Oggi…” nel 1928 Franco Franchi, è un nome che ormai va di pari passo con quello di Cicc...
09/18/2025

A Radio La Buona Musica “Nasceva Oggi…” nel 1928 Franco Franchi, è un nome che ormai va di pari passo con quello di Ciccio Ingrassia, anche se ormai la coppia comica più celebre del dopoguerra è stata inesorabilmente separata da quella che San Francesco chiamava "sorella morte". E forse qualche ragazzo troppo giovane rischia di non averli neanche mai sentiti nominare. Tanto peggio, e chissà che l'istrionico ed incontenibile Francesco Benenato (questo il suo vero nome), non abbia fatto uno sberleffo, come solo lui sapeva fare, anche alla cupa Signora che tutti ci governa, strappandole magari un sorriso forzato quanto inesorabilmente beffardo. Francesco Benenato, nato a Palermo il 18 settembre 1928, il futuro comico ebbe una sola scuola di recitazione: la strada. Una gavetta fatta di innumerevoli spettacoli all'aperto e di improvvisazione costante. Niente nobili e profonde lezioni di interpretazione dunque, ma solo il contatto istintivo con la gente, la fatica di strappare un sorriso ai passanti con la sola forza della propria istrionica arte. Ed è proprio percorrendo i vicoli siciliani con spettacoli raffazzonati che Franco Franchi (per un periodo ha utilizzato anche il nome d'arte Franco Ferraù), incontra un altro outsider suo pari, Ciccio Ingrassia, allora però un po' più "in carriera" rispetto a lui, dato che già ricopriva la qualifica di capocomico presso una compagnia di giro. I due comunque lavorano insieme per un po' e scoprono di avere un affiatamento eccezionale, oltre a compensarsi sia sul piano fisico (uno alto e segaligno mentre l'altro basso e tarchiato), che sui tempi comici: nasce così la leggendaria coppia comica Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.
Dopo anni di rodaggio la premiata ditta viene lanciata a livello nazionale da Domenico Modugno, già molto amato dal pubblico e quindi agli occhi della gente assai accreditato, che li fece esordire sugli schermi nel 1960 con "Appuntamento ad Ischia" di Mattoli.
Il successo è travolgente e la fortuna sembra finalmente aver baciato il sublime volto comico dei due. Il successo poteva però essere effimero ed evanescente, invece domineranno per anni la scena comica del cinema italiano, lavorando a ritmi folli e sfornando decine di film all'anno.
E non è un semplice modo di dire o una frase ad effetto: nel solo 1964 Franchi arrivò a girare qualcosa come 16 film: una vera e propria catena di montaggio attoriale, supportata spesso e volentieri da registi mediocri e copioni abborracciati.
In effetti, i copioni che la coppia si ritrovava per le mani erano spesso più che altro dei canovacci, così che a conti fatti i film da loro girati rappresentano una preziosa testimonianza proprio della loro capacità improvvisativa, basata su gag surreali e sulla straordinaria facoltà mimica di entrambi (anche se il mattatore è indubbiamente Franchi), affinata in anni di teatro di strada.
Moltissimi i titoli che li hanno visti protagonisti, per lo più parodie delle pellicole "serie" in voga in quegli anni. Si va da "I due vigili" a "I brutti di notte" (con evidente riferimento a "Bella di giorno" del maestro Buñuel), da parodie sfacciate come "Ultimo tango a Zagarolo" a "Indovina chi viene a merenda?" o "Il bello, il brutto e il cretino"; per non parlare del sublime "L'Esorciccio", che naturalmente faceva il verso al colossal del momento, il ben noto "L'Esorcista":
Inutile dire che per lunghi anni Franco e Ciccio sono stati l'emblema della comicità popolare, delo stile slapstick portato alle estreme conseguenze, della comicità burlesca e fracassona di presa facile e immediata (sempre lontana, però, da ogni forma di volgarità).
Dopo anni passati in un sano quanto minore regime artistico, un bel momento la coppia viene "sdoganata" da due intellettuali di razza, due artisti che hanno saputo intravedere quali potenzialità nascoste avessero questi presunti saltimbanchi. Fu Pasolini a intuire che una loro utilizzazione in film di diversa levatura sarebbe stata fruttuosa e li volle nel 1968 nell'episodio "Che cosa sono le nuvole?" di "Capriccio all'italiana". Su questa scia G. Grimaldi, che li aveva diretti in tanti film commerciali, affidò loro il fardello del "Don Chisciotte". Furono poi il gatto e la volpe nel "Pinocchio" televisivo di Comencini e i super-colti fratelli Taviani li scelsero per l'episodio "La giara" del film "Kaos".
Se Franchi ha costruito la sua carriera nel cinema e nel teatro, la sua popolarità è cresciuta comunque attraverso la televisione. È proprio grazie al piccolo schermo che la sua mimica facciale e il suo umorismo diretto sono diventati patrimonio del grande pubblico. Tra le trasmissioni alle quali ha partecipato insieme all'inseparabile Ciccio Ingrassia ricordiamo "Partitissima", "Cantatutto numero uno", varie edizioni di "Canzonissima", "Ieri e oggi", "Che combinazione", "Drim", "Bene, bravo bis" e "Avanspettacolo". Quest' ultimo segna l'ultima apparizione della coppia.
Nel luglio del 1992, durante le registrazioni dello show dedicato all'avanspettacolo viene ricoverato in ospedale. Durante "Grand Hotel", a causa di un malore di Ciccio, Franco aveva dovuto lavorare per cinque puntate con Giampiero Ingrassia (figlio di Ciccio) che aveva sostituito il padre sino al suo rientro nelle ultime puntate. In "Avanspettacolo", invece, è Ciccio che rimane da solo, anche sei i due avevano già registrato diverse scenette usate poi per il programma.
Franco rientrerà solo nell'ultima puntata. Dirà: "Sono stato in paradiso ma non mi hanno voluto".
L'amatissima maschera italiana è scomparsa il 9 dicembre 1992 a Roma gettando nello sgomento tutti quelli, ed erano moltissimi, che lo avevano sempre stimato e che avevano sperato in un suo recente rilancio alla grande in qualche film di "alto rango".

A Radio La Buona Musica “Nasceva Oggi…” nel 1964 Marco Masini, a Firenze, da papà Giancarlo, che lavora come rappresenta...
09/18/2025

A Radio La Buona Musica “Nasceva Oggi…” nel 1964 Marco Masini, a Firenze, da papà Giancarlo, che lavora come rappresentante di prodotti per parrucchiera, e da mamma Anna Maria, che insegna alle elementari come maestra. La prima volta che Marco Masini sale sul palco è a venti anni per sostituire il suo principale che non ha più voce, in un piano bar a Firenze. Ma la musica Marco l'ha nel sangue sin dalla nascita tanto che da piccolo trascorre le giornate a fischiettare i motivi delle canzoni che sente in giro. Questa passione gli è trasmessa dalla madre che canta e suona il piano molto bene; Marco ama ricordarla con affetto, mentre sfaccenda o prepara da mangiare, con la sua bella voce, con cui accompagna i pezzi che lui suona. Lei e il padre vanno di frequente a ballare portandosi Marco che spesso e volentieri sale sul palco e canta "l'edera", la sua canzone preferita. La prima esperienza musicale importante comincia un Natale quando ha solo tre anni: riceve per regalo una pianola-giocattolo della Bontempi e mettendoci sopra le mani dimostra già di essere portato per la musica riuscendo, ad orecchio, a suonare le note di White Christmas. Sotto consiglio dello zio, qualche anno più tardi, Marco comincia ad andare a lezioni di musica da una professoressa, studiando Bach, Chopin e Mozart, nonostante ami di più la musica leggera, Pop ed il Rock. Marco tiene il suo primo "concerto" ad 11 anni quando suona alla festa del santo patrono di una cittadina in provincia di Firenze. Durante il liceo crea, assieme ad alcuni amici, un piccolo gruppo musicale chiamato "Errata Corrige" ed a questa passione se ne affianca un'altra, quella del calcio: a 15 anni gioca nella squadra della "Sanger"; fa persino un provino per entrare nei giovanissimi della Fiorentina nel ruolo di portiere. Tuttavia si troverà costretto ad abbandonare lo sport per il suo grande amore, la musica. La vita faticosa del musicista notturno (che lo porta tutte le sere a suonare fino a tardi e rientrare a notte fonda) e quella di studente durante il giorno sono incompatibili così decide di abbandonare la scuola in quarta ragioneria, causando non pochi litigi e scontri con la famiglia ed i suoi amici. Per qualche tempo lavora con il padre e lo affianca come rappresentante fino a che nel 1980 la famiglia apre un bar a Firenze, dove Marco da una mano, assieme alla sorella Susanna.
Qualche anno dopo sono costretti a vendere l'attività per la malattia, un tumore al colon, che colpisce la madre. È un periodo brutto per Marco, anche perché coincide con la chiamata per il servizio militare. Dopo il c.a.r. che svolge a Viterbo la sua destinazione è Pisa ma, all'ultimo momento, viene mandato a Firenze nell'aeronautica Militare come armiere. Questa inaspettata vicinanza a casa è una fortuna considerando le condizioni di salute della mamma, che si spegne il 22 agosto del 1984, il giorno dopo il ritorno dal servizio militare di Marco; si getterà a capofitto nella musica per cercare di soffocare il dolore. Marco Masini lascia Firenze perché la città non offre molte prospettive in ambito musicale e decide di andare a Modena dove lavora per sei mesi facendo arrangiamenti per musica da discoteca in uno studio di registrazione. Terminato questo periodo rientra a Firenze per ricominciare a studiare composizione, armonia e melodia, mantenendosi lavorando nei piano-bar. Studia sotto l'insegnamento di Walter Savelli, pianista di Claudio Baglioni e maestro di numerosi altri artisti famosi.
Per quattro anni Marco Masini si fa le ossa in night e balere riuscendo ad incidere la sigla di una discoteca (1984). Contemporaneamente recupera un repertorio consistente di pezzi negli anni da lui scritti ma nonostante ciò trova non poche difficoltà al momento della loro presentazione alle case discografiche, che gli criticano di non avere "la faccia dell'artista" e di produrre canzoni dai testi troppo atipici rispetto a quello che il pubblico vuole ascoltare. Con l'aiuto di Bob Rosati, arrangiatore e proprietario di uno studio a Sesto Fiorentino, Marco ha la possibilità di sostenere i primi provini. Nel 1986 avviene un incontro importante con Giancarlo Bigazzi, nello studio di Settignano, dove Marco gli fa ascoltare alcuni brani. Bigazzi lo mette al lavoro al fine di affinare le sue doti: lavora alla realizzazione di alcune colonne sonore (Mediterraneo, Mery per sempre, Ragazzi fuori), fa la voce guida di "Si può dare di più" (portata a Sanremo dal trio Morandi, Ruggeri e Tozzi) e fa il concertista dal vivo nella tournée di Tozzi al Royal Albert Hall di Londra (arrangia, suona le tastiere e crea il remix di "Immensamente"). Nel 1987 parte per il suo primo tour a cui segue la tournée con Raf, del cui album "Cosa resterà degli anni '80" è responsabile di realizzazione e degli arrangiamenti. Nel 1988 esce un 45 giri intitolato "Uomini" da un'idea di Mario Ragni con il quale Marco Masini dovrebbe partecipare a Sanremo dello stesso anno ma poi al suo posto va un certo Charlie Deanesi.
Non si arrende e comincia a scrivere la melodia di "Disperato", lavorando poi con Bigazzi e Dati sul testo, che nel 1990 porta al Festival di Sanremo arrivando al primo posto tra le giovani proposte.
Partecipa a "Sanremo in the World" e rientrato dall'America comincia la lavorazione del suo primo album, "Marco Masini" per il quale ha pronti solo i brani di "Disperato" e "Dal buio", scritta poco tempo prima per Massimo Ranieri. Nel 1991 terminato il primo album si mette subito al lavoro per realizzare il secondo e per partecipare di nuovo a Sanremo. Per la gara prepara un brano dal titolo "Ossigeno" ma alla fine sceglie "Perché lo fai" che si piazza al terzo posto, dopo Riccardo Cocciante e Renato Zero, ed il cui singolo risulta in assoluto il più venduto in Italia nel 1991.
Viene pubblicato il nuovo album dal titolo "Malinconoia" (nome da lui coniato) che entra persino nel Vocabolario della lingua italiana di G. Devoto e G. C. Oli.
A questo punto Marco Masini comincia a preparare la sua prima tournée assieme agli amici con i quali ha suonato ed ha realizzato alcuni dischi, tra i quali: Mario Manzani (chitarre), Massimo Rastrelli (chitarre, con il quale ha suonato negli "Errata Corrige"), Marcello De Toffoli (tastiere), Bruno Illiano (basso), Cesare Chiodo (basso), Alfredo Golino (batteria), Andrea Corsellini (fonico). Nello stesso anno, partecipa al Festivalbar dove riceve il premio per il miglior disco dell'anno, mentre il video di Malinconoia, registrato in un concerto al Palaeur di Roma, si aggiudica l'encomio di miglior videolive di Riminicinema 1991. Il 14 gennaio del 1993 esce "T'innamorerai", l'album che gli apre da una parte le porte del mondo e dall'altra gli crea non pochi problemi suscitando polemiche e censure sia in tv che in radio a causa del pezzo intitolato "Va******lo".
Nel frattempo in Spagna esce una raccolta di brani tratti dai primi due album che si intitola "Marco Masini" e che, godendo del grande successo precedentemente acquisito, consegue il disco d'oro. "T'innamorerai" esce anche in Germania e Francia, confermando le ottime aspettative ed ottiene anche qui il "disco d'oro".
Nel gennaio del 1995 esce il quarto album "Il cielo della Vergine", pubblicato in Italia, Svizzera, Belgio, Olanda, Germania e, in versione sp****la (El cielo de Virgo), Spagna e America Latina. Anche quest'album è oggetto di critiche per le due canzoni "Bella st***za" e "Principessa", entrambe molto dirette ed esplicite.
Nel 1996 esce "L'amore sia con te" una compilation che raccoglie i maggiori successi di Marco Masini, con l'inserimento del brano inedito che dà il titolo alla raccolta e la canzone "Meglio solo", un vecchio brano del 1989 inciso nel lato B del 45 giri di "Disperato". Durante l'estate parte il tour "L'amore sia con te".
Nel 1997 Enrico Ruggeri chiama Marco Masini per interpretare assieme a lui il brano "La gente di cuore", contenuto nell'album "Domani è un altro giorno" del milanese.
Seguono quasi quattro anni di silenzio in cui Masini esce dal panorama musicale, poi il 12 novembre 1998 esce l'album "Scimmie" pubblicato dall'etichetta Ma.Ma. che lo stesso Marco fonda insieme a Mario Manzani e Marco Poggioni. Questo nuovo album segna una svolta nella produzione di Masini che si presenta al pubblico con un nuovo look: barba e capelli bianchi.
La grande novità di questo lavoro è caratterizzata dalla separazione da Bigazzi. Rispetto ai lavori che lo precedono questo disco è molto più rock ed i testi sono nel complesso meno sentimentali, ma anche più ermetici: con "Scimmie" Marco dichiara di voler riprendere la musica degli anni '70 che tanto aveva amato e che comincia a tornare di moda. Il risultato è definitivo, sottolineato positivamente della critica, ma non altrettanto dal pubblico, che sancisce il fallimento commerciale di un album non capito.
Le polemiche dei fan ed il loro "rivolere" il Marco dai contenuti sentimentali, dai testi dall'incredibile poesia e profondità, dalle canzoni d'amore che li hanno fatti innamorare influiscono sulla sua produzione tant'è che nel 1999 Masini ha un ritorno al passato.
In seguito all'uscita del singolo "Il giorno più banale" nel Natale di quell'anno conferma il suo ritorno a Sanremo, nel 2000, con la canzone "Raccontami di te", che si classifica penultima.
Questa edizione del Festival della canzone italiana accende non poche polemiche sul nuovo sistema di votazioni, che porta a risultati assolutamente inaspettati. Marco, visti altri illustri precedenti, accetta molto volentieri il risultato considerando il quindicesimo un posto d'onore.
Contemporaneamente al Festival esce l'album "Raccontami di te" che contiene la canzone presentata a Sanremo, "Il giorno più banale" (che sull'album ha il nuovo titolo "Il giorno di Natale") ed altre nove componimenti che uniscono i nuovi arrangiamenti di "Scimmie" ai temi poetici ed alle melodie dolci caratteristici dei primi album.
Il 26 gennaio 2001 pubblica "Uscita di sicurezza", un disco che raccoglie ben 14 nuove canzoni, che l'artista scrive durante tutto l'arco della sua carriera, una specie di "diario segreto riscoperto".
Tra i nuovi brani si distingue una cover dei Metallica ed una canzone dedicata alle adozioni a distanza, con la quale Marco vuole abbracciare la causa dei bambini del Sudan. Questo nuovo disco segna la riconciliazione artistica con Bigazzi, ed è caratterizzato dalla proposta di sonorità moderne con molte influenze della musica straniera proposte al pubblico con una riscoperta grinta e determinazione.
L'album comunque non decolla per una scarsa promozione della sua etichetta la BMG Ricordi e l'ostruzionismo continuo dei media nei confronti della figura di Masini alla quale affibbiano il termine di "sfigato". Le vendite ne risentirono parecchio, anche perché "Uscita di sicurezza" è un album poliedrico e per questo più difficile da capire.
Marco, sfinito, martedì 17 aprile annuncia pubblicamente al telegiornale il suo ritiro dalla carriera di cantautore, per diventare forse produttore di altri gruppi giovanili: personaggi come Adriano Celentano e Maurizio Costanzo si battono affinché l'artista possa tornare sui suoi passi.
Per non ve**re meno agli impegni presi diversi mesi prima, parte comunque alla fine di aprile il tour 2001, che si protrae fino ad ottobre nelle piazze di molti paesi di provincia in tutta Italia.
L'autunno 2003 è segnato dal grande ritorno di Masini con l'etichetta indipendente MBO Music di Mario Ragni (suo scopritore ai tempi della Ricordi). Il nuovo lavoro è presentato alla stampa il 7 ottobre 2003 il cui titolo è "..il mio cammino", un album che ripercorre una parte della storia dell'artista con nuovi arrangiamenti e tre canzoni inedite "Generation", "Io non ti sposerò" e "Benvenuta". Questo inatteso ed imprevedibile ritorno alla musica porta Marco a riscoprire clima delle vette delle classifiche, dei numerosi passaggi radiofonici e gli studi televisivi si riaccendono per lui. Ma il momento migliore lo prova quando, grazie ad un tour promozionale radiofonico, ritrova il calore e l'abbraccio di tutti quei fans che hanno sempre creduto in lui e non l'hanno mai abbandonato. Nel 2004 torna al Festival di Sanremo e vince con il brano "L'uomo volante". Il 2005 vede di nuovo Marco Masini protagonista al 55° Festival della Canzone Italiana di Sanremo con il brano "Nel mondo dei sogni". Nel mese di giugno, dopo quattro anni e mezzo dall'ultima pubblicazione, esce il nuovo cd dal titolo "Il giardino delle api".
Nell'autunno del 2007 Marco Masini e Beppe Dati scrivono la commedia musicale "Il Brutto Anatroccolo (piccolo elogio della bruttezza..)", una rivisitazione della celebra favola di Andersen che dal gennaio 2008 lo porta in Tour nei Teatri delle più importanti città d'Italia.
Torna poi ancora al Festival varie volte: al Sanremo 2009 con il brano "L'Italia"; a nel 2015, presentando la canzone "Che Giorno è"; sale di nuovo sul palco dell'Ariston nell'edizione di Sanremo 2017, cantando il brano "Spostato di un secondo"; nel 2020 porta in gara "Il confronto".
Il 7 febbraio 2020 uscì la raccolta Masini+1 30th Anniversary, che esordì al primo posto degli album in vinile più venduti della settimana.
Nel 2021 il brano Superbabbo di cui è coautore vince il 64º Zecchino D'Oro.
Dall'estate del 2023 insieme all’amico Giorgio Panariello gira le piazze e i teatri italiani con lo spettacolo Panariello vs Masini - Lo strano incontro prima e "Panariello vs Masini - Il ritorno" poi. Nel settembre del 2024 esce il singolo Allora ciao, che anticipa di circa un mese, a distanza di oltre sette anni dal precedente, un nuovo album di inediti intitolato 10 amori, che esordisce al 9° posto delle classifiche di vendita settimanali FIMI.
A inizio 2025 è richiamato a fare il coach a Ora o mai più su Rai 1. Il 14 febbraio si esibisce sul palco dell'Ariston nel Festival di Sanremo 2025 in coppia con Fedez nella serata delle cover, cantando una nuova versione di Bella st***za in cui quasi tutte le strofe originali sono sostituite dai versi rap scritti e cantati da Fedez. L'inedita coppia si piazza al terzo posto della classifica delle cove

Umberto Tozzi - Ti amo.
09/17/2025

Umberto Tozzi - Ti amo.

Umberto Tozzi - Ti Amo - Esibizione e Premiazione Festivalbar 1977. Subscribe: https://tinyurl.com/YTTozzi*

L'album del giorno di oggi di Radio La Buona Musica è "e nell’aria ti amo" di Umberto Tozzi. Si tratta del primo 33 giri...
09/17/2025

L'album del giorno di oggi di Radio La Buona Musica è "e nell’aria ti amo" di Umberto Tozzi. Si tratta del primo 33 giri di successo del cantautore; contiene la celeberrima Ti amo, che pubblicata come 45 giri (con sul lato B Dimentica dimentica) riscuote un gran successo di vendita, in Italia e a livello internazionale; la canzone fu tradotta in spagnolo da Oscar Gómez (Te amo), cantata dal proprio Tozzi, e anche fu tradotta in francese da Pascal Sevran e Claude Carmone ed interpretata da Dalida. Poi, nel 1984, fu tradotta in inglese da Diane Warren ed incisa da Laura Branigan, la cantante statunitense che portò al nº 1 della charts USA Gloria, nel suo album Self Control. Negli anni 2000 il brano è stato la colonna sonora del film Asterix, ed interpretata da Tozzi in coppia con Monica Bellucci ha venduto centinaia di migliaia di copie in Francia. Oltre all'evergreen, l'album contiene altri brani noti come Dimentica dimentica (canzone tradotta in spagnolo da Oscar Gómez come "Olvídate, olvídate" ed anche incisa da Tozzi), Se tu mi aiuterai (brano che parla di un ragazzo che cerca nell'amore una via d'uscita dal tunnel della droga) e Gesù che prendi il tram, che descrive la vita di un operaio. Tutte le canzoni del disco sono firmate, sia per il testo che per la musica, da Umberto Tozzi e Giancarlo Bigazzi, tranne Sciabada, la cui musica è di Bigazzi e di Guido Guglielminetti. Il tecnico del suono del disco è Enzo Maffione. La copertina raffigura il cantautore con il volto coperto dal quadro della Gioconda, in riferimento alla canzone Il mistero di Lisa. All'interno vi è un poster con i testi delle canzoni ed una foto di Tozzi; un particolare di essa viene usata per la copertina del 45 giri di Ti amo. Il singolo "Ti Amo" viene certificato, nel 2018, disco d'oro dalla FIMI, superando nuovamente le 25.000 copie vendute.
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