25/08/2025
🌍 Thailandia vs Sardegna – una lezione di turismo e futuro
Negli ultimi 20 anni la Thailandia ha vissuto una trasformazione straordinaria.
Dopo lo tsunami del 2004, il Paese ha saputo ripensare completamente il proprio modello di sviluppo turistico: da destinazione legata quasi esclusivamente al turismo sessuale, è diventata il “Paese del sorriso”.
📌 Oggi la Thailandia è conosciuta nel mondo come un paradiso naturale, competitivo ed emozionante.
Non solo mare e isole: accoglienza autentica, spiritualità, cultura, cucina, wellness ed eventi internazionali hanno reso questa destinazione un’esperienza completa. Chi parte dalla Thailandia non lascia soltanto una spiaggia: lascia un’atmosfera, un’energia e una magia che restano nel cuore.
E la Sardegna? 🌊
Un patrimonio naturale e culturale infinito, un mare che non ha nulla da invidiare a nessuno, una storia e delle tradizioni millenarie. Ma ancora oggi gran parte del turismo si concentra in poche settimane estive, creando picchi ingestibili e lasciando scoperto il resto dell’anno.
Un esempio? Gli eventi principali, come il Red Valley Festival o Time in Jazz, vengono organizzati ad agosto, proprio nel pieno della stagione, quando l’isola è già strapiena. In questo modo non si crea valore aggiunto né si destagionalizza, ma si rischia di trasformare l’esperienza turistica in un “tutto concentrato in due settimane”.
👉 La verità è che la Sardegna potrebbe diventare un laboratorio di turismo sostenibile e innovativo:
Distribuendo gli eventi lungo tutto l’anno
Valorizzando cultura, enogastronomia, trekking, archeologia e tradizioni locali
Ponendo al centro il turista come ospite, non come semplice cliente da “spremere”
La Thailandia ci insegna che non basta un mare stupendo per costruire un’economia turistica forte. Serve visione, pianificazione e accoglienza.
Il futuro del turismo sardo non è solo agosto.
È tutto l’anno. 💚