Zeus ti vede

Zeus ti vede Dèi, filosofi, tragedie e drammi da agorà. E le donne? La Grecia antica spiegata con leggerezza, ironia e zero tuniche stirate. Perché “Zeus ti vede”?

Parliamo di Grecia antica, ma senza citazioni polverose. Con un tono ironico, a volte sarcastico, ma sempre rispettoso verso ciò che il mondo greco ci ha lasciato: pensiero critico, teatro, scienza, mitologia e un sacco di vendette divine. Perché in Grecia tutto era personale: le divinità (e i vicini) ti spiavano, ti giudicavano, e se girava male ti trasformavano in albero (o ti denunciavano per empietà). E perché anche oggi, in fondo, ci sentiamo osservati più di quanto non sembri.

📣 TI È MAI CAPITATO DI “SENTIRE TROPPO”?Il greco antico lo chiamava metriopátheia.Hai presente quei momenti in cui sei u...
23/07/2025

📣 TI È MAI CAPITATO DI “SENTIRE TROPPO”?
Il greco antico lo chiamava metriopátheia.

Hai presente quei momenti in cui sei un’odissea emotiva ambulante?
Ecco, i Greci — come sempre — ci avevano già pensato.

La chiamavano μετριοπάθεια (metriopátheia): moderazione delle passioni.
Non per diventare statue di marmo, ma per restare umani senza impazzire.

👨‍🏫 Crantore (un filosofo accademico vissuto nel IV secolo a.C.) dice: le emozioni vanno bene.
Il dolore? Legittimo. La paura? Ci sta.
Il punto è non affogarci dentro.

🫖 Panezio, stoico un po’ più zen dei suoi colleghi, concorda:
le emozioni non sono errori logici, ma strumenti.
Serve solo tenerle in equilibrio, come si fa con una coppa piena fino all’orlo.

📚 Questa idea di metriopátheia non è un compromesso tiepido, ma una scelta filosofica forte:
👉 sentire, sì — ma con lucidità
👉 soffrire, sì — ma senza distruggersi

🎯 Moralina da cuore ellenico:
Non si tratta di spegnere le emozioni.
Si tratta di governarle.
Con misura. E con stile.

📖 Lettura consigliata:
A. Beghini, “Crantore, Panezio e la metriopátheia”, Prometheus 47 (2021), pp. 49–64.



🖌️ Immagine creata con Gemini, che non teme le emozioni, ma sa tenerle in equilibrio.












📣 HAI MAI CAMBIATO IDEA? EURIBATO LO FACEVA PER PROFESSIONE.Prima di Bruto, prima di Giuda, prima di ogni volta in cui h...
21/07/2025

📣 HAI MAI CAMBIATO IDEA? EURIBATO LO FACEVA PER PROFESSIONE.

Prima di Bruto, prima di Giuda, prima di ogni volta in cui hai detto “basta, da lunedì cambio”, c’era lui: Euribato di Efeso, colui che, prima ancora di sapere da che parte stesse il potere, aveva già cambiato casacca almeno tre volte.

👤 Nato a Efeso, passato alla storia come traditore professionista.
Tanto professionista che il suo nome divenne insulto: “Sei un Euribato!” non era un complimento neanche tra i sofisti.

📜 Le fonti lo citano con malcelato disgusto:
– Eraclito lo nomina in un frammento micidiale, paragonandolo a chi “merita di essere impiccato”.
- Plutarco lo mette nella lista degli inaffidabili cronici, con la delicatezza di una condanna eterna.

E il punto è proprio questo: Euribato non tradisce per errore.
Tradisce per scelta.
Passa dai Lidi ai Persiani, dai Persiani ai Greci, dai Greci ai nemici dei Greci, con una disinvoltura che neanche gli influencer in fase di rebranding.

🧠 Euribato è l’anti-cittadino, l’esempio inquietante di un mondo in crisi, dove l’identità è radicata nelle opportunità.
Un fantasma politico che ancora oggi ci chiede: “Per cosa sei disposto a cambiare bandiera?”

🎯 Moralina da traditore precoce:
Il vero traditore non cambia lato.
Cambia definizione di “migliore offerta”.

📖 Lettura consigliata:
J. Bodzek, “Kings, Satraps, Local Dynasts, and Cities in Achaemenid Imperial Space: Pseudo-Aristotle's Oikonomika and Numismatic Reality,” Phoenix 76.1 (2022), 70-121.


🖼️ Immagine generata con Gemini, che almeno non cambia alleanza a ogni refresh.








📣 ATREO E TIESTE: MITO, CENA E DIGESTIONE DIFFICILEBenvenute e benvenuti a Micene, capitale del rancore a cottura lenta....
19/07/2025

📣 ATREO E TIESTE: MITO, CENA E DIGESTIONE DIFFICILE

Benvenute e benvenuti a Micene, capitale del rancore a cottura lenta.

👑 Atreo e Tieste sono fratelli. Ma soprattutto: fratelli che si odiano.
Uno gli ruba il trono. L’altro gli ruba la moglie.
La vendetta? A cinque stelle Michelin: Atreo invita Tieste a cena, lo fa mangiare bene, poi gli svela che lo stufato… erano i suoi figli. Sorpresa.

🍽️ Questo non è solo un incubo da cuochi, è il momento più disturbante della mitologia greca.
Eppure, la scena è anche paradossalmente teatrale, ironica e quasi comica, per quanto orrenda:
🔪 l’eroe che serve il pasto con eleganza,
🥩 il fratello che mangia con gusto,
🤮 e il pubblico che sa già tutto e aspetta solo lo svelamento.

📚 È mito, certo. Ma anche teknofagia: la distruzione del legame familiare attraverso un atto tecnico, rituale, cucinato.
E come sempre in Grecia, la famiglia è il primo luogo dove il disastro si serve tiepido.

🎯 Moralina da mitologia ben rosolata:
In certe case, la cena è una trappola.
E la vendetta… si digerisce male.

📖 Lettura consigliata:
Haley, M. (2018). “Teknophagy and Tragicomedy: The Mythic Burlesques of Tereus and Thyestes.” Ramus 47(2), pp. 152-173.



🖼️ Immagine generata con Gemini, che ha cucinato l’atmosfera… ma senza figli nel menù.










PROCESSO A SOCRATE: FILOSOFO, MARTIRE O PIANTAGRANE?Nel 399 a.C. Atene mise a morte Socrate. “Perché era troppo intellig...
17/07/2025

PROCESSO A SOCRATE: FILOSOFO, MARTIRE O PIANTAGRANE?

Nel 399 a.C. Atene mise a morte Socrate. “Perché era troppo intelligente”, direbbero oggi i meme. Ma la verità – come direbbe proprio lui – è un po’ più complessa.

👨‍⚖️ Il processo fu pubblico, legale e molto, molto ateniese.
Con 501 giurati e accuse vaghe ma pesanti che suonavano più o meno così:

“Non rispetta gli dèi della città. Ne introduce di nuovi. Corrompe i giovani.”
Pena proposta: morte.

📛 Ma che vuol dire “corrompe i giovani”? Gli insegna a pensare.
E questo, per un’Atene reduce da guerre, epidemie, colpi di stato e un colossale esaurimento nervoso collettivo… non suona benissimo.

⚠️ Importante: non è solo un processo politico.
Ad Atene, religione e politica erano fusi come il miele nel vino.
Se parli troppo dei tuoi demoni personali e ti circondi di personaggi “discutibili” (ciao Critia, ciao Alcibiade), prima o poi qualcuno ti chiede di bere cicuta.

🎭 Ma occhio:
Socrate non fu messo a morte da fanatici ignoranti. Fu condannato da cittadini democratici, preoccupati per la stabilità della loro polis.
In una fase di crisi, persino la libertà di parola ha un prezzo. A volte, salato.

🎯 Moralina da agorà:
Socrate muore da eroe del pensiero. Ma da vivo era visto come un piantagrane. L’unica cosa che non ha messo in discussione? Le regole della città.
Le ha rispettate fino alla fine. Forse troppo.

📖 Lettura consigliata:
P. Cartledge, Ancient Greek Political Thought in Practice, Cambridge 2009.

🖼️ Immagine generata con Gemini, che (a differenza di Socrate) si limita a ricostruire i processi, non a metterli in discussione.













📣 LE TRACHINIE DI SOFOCLE: QUANDO L’INSICUREZZA VESTE UN MANTELLO AVVELENATO👩 Deianira non è una Medea.Non odia. Non ven...
15/07/2025

📣 LE TRACHINIE DI SOFOCLE: QUANDO L’INSICUREZZA VESTE UN MANTELLO AVVELENATO

👩 Deianira non è una Medea.
Non odia. Non vendica.
Ama. E sbaglia.

Quando Eracle torna a casa dopo mille imprese — portandosi dietro una giovane silenziosa come bottino di guerra — Deianira sente che lo sta perdendo.
E allora, fa un gesto disperato: gli manda un mantello intriso di una sostanza che crede un filtro amoroso.
Glielo aveva dato il centauro Nesso prima di morire.
(Nessuno si fida di un centauro, ma quel giorno lei era stanca.)

👚 Eracle indossa il mantello.
Non si innamora. Brucia.
Lento, atroce, tragico.
Urla. Si lacera la pelle. Maledice il dono e la moglie.
Deianira capisce. E si toglie la vita.

🔍 Ma attenzione: Deianira non è solo una vittima del caso.
Sofocle la costruisce come una figura universale:
una donna che riflette, che prova a capire, che parla per immagini, che dubita di sé e del mondo,
che oscilla tra il bisogno di agire e il terrore di sbagliare.

La tragedia non è nel gesto. È nell’incertezza prima del gesto.

🎯 Moralina da greciste e grecisti feriti:
Chi non sa decide lo stesso.
E quando la verità arriva, è troppo tardi.
(Ma con stile, in endecasillabi tragici.)



📖 Consigli di lettura:
Sofocle, Trachinie
L. Van Essen-Fishman, “Generalization and characterization in Sophocles’ Trachiniae and Antigone,” Classical Philology 115, 2020, 315–338.

🖼️ L’immagine è un frammento visivo generato con Gemini, per raccontare una tragedia che fumava già prima di bruciare.












IPAZIA: FILOSOFA, ASTRONOMA, DONNA. NON UNA MARTIRE, MA UNA BOMBA INTELLETTUALE. Dimentica la favoletta della povera Ipa...
13/07/2025

IPAZIA: FILOSOFA, ASTRONOMA, DONNA. NON UNA MARTIRE, MA UNA BOMBA INTELLETTUALE.

Dimentica la favoletta della povera Ipazia “vittima della scienza contro la fede”.
Ipazia non fu uccisa perché era scienziata, ma perché era potere.
Era filosofa, astronoma, matematica. Certo.
Ma anche un’autorità pubblica, una leader culturale nel cuore della Alessandria più tossica del V secolo d.C.

Chi la odiava? Quelli che non sopportavano:
• Una donna che insegnava a uomini.
• Una pagana rispettata da cristiani.
• Una che non si piegava a nessuna logica di partito.

Non è (solo) una tragedia: è uno snodo di potere e propaganda.
Il corpo di Ipazia fu fatto a pezzi, ma la sua figura fu riscritta per secoli:
• Dai cristiani, per farla sparire.
• Dai illuministi, per usarla come simbolo anti-Chiesa.
• E da Hollywood, per farne una scienziata triste con lo sguardo nel vuoto.

🙄 Ma Ipazia era tutt’altro:
una performer filosofica, una matriarca neoplatonica, una rockstar accademica che dirigeva l’università del tempo, cavalcava carri e discuteva con governatori.

📖 Insomma, non serve inventarle una leggenda.
La vera storia basta. Ed è potentissima.


🖋️ Consiglio di lettura: S. Ronchey, “Ipazia. La vera storia”, Rizzoli 2011.

🖼️ Immagine generata da Gemini, che, come Ipazia, guarda le stelle e non prende ordini.

🌞🔭 ARISTARCO DI SAMO: QUELLO CHE FECE GIRARE LA TERRA PRIMA CHE FOSSE DI MODA 🌍⚡Molto prima di Copernico, Keplero e i mo...
11/07/2025

🌞🔭 ARISTARCO DI SAMO: QUELLO CHE FECE GIRARE LA TERRA PRIMA CHE FOSSE DI MODA 🌍⚡

Molto prima di Copernico, Keplero e i modellini del sistema solare, Aristarco di Samo aveva già capito tutto:
È la Terra che gira intorno al Sole, mica il contrario.

Siamo nel III secolo a.C., e lui propone un sistema eliocentrico con:
• Sole al centro
• Terra che ruota su se stessa
• E pure la Luna che ci gira attorno
(Tutto questo con un goniometro e molto coraggio)

Reazione dei colleghi?
Più o meno: “Interessante teoria, Aristà… ma torniamo a parlare dell’etere e delle sfere celesti, grazie.”

Eppure Aristarco non solo aveva l’intuizione giusta, ma tentò pure di calcolare le dimensioni e le distanze di Sole e Luna usando ombre, angoli e trigonometria da veri 🧠.
Ok, sbagliò un po’ (di brutto), ma lo fece senza telescopi né Photoshop, solo guardando il cielo come si guarda un’equazione.

Lo hanno chiamato “l’Antico Copernico”.
Ma a differenza di Copernico, non lo ascoltò nessuno per quasi 1800 anni.
Perché?
Perché spostare la Terra dal centro non era solo una mossa astronomica, era una sfida metafisica.
Come dire agli Dèi: “Ehi, magari non siamo il centro di tutto.”

Aristarco, con uno sguardo e qualche calcolo, fece tremare i fondamenti.
E poi, come spesso capita ai visionari… fu archiviato.

_

Consiglio di lettura: T. Heath, Aristarchus of Samos: the ancient Copernicus, Mineola/New York 2004.

🖼️ Immagine generata da Gemini, che come Aristarco guarda il cielo… ma con più pixel.

🧠📜 ALETHEIA: LA “VERITÀ” GRECA PRIMA CHE DIVENTASSE NOIOSA 🏛️✨❌ Dimentica la verità come "correttezza logica". Per i Gre...
09/07/2025

🧠📜 ALETHEIA: LA “VERITÀ” GRECA PRIMA CHE DIVENTASSE NOIOSA 🏛️✨

❌ Dimentica la verità come "correttezza logica".
Per i Greci di una volta, prima di Aristotele e delle interrogazioni di filosofia, la aletheia non era "dire il vero", ma era "svelare ciò che è nascosto".

�🔤 Etimologicamente, a-letheia = "non-oblio", "non-nascosto".
�Praticamente: aprire le tende della realtà mentre gli altri dormono nella caverna di Platone 🛏️🕳️.
Poi arriva Heidegger, che dice: “Aletheia vuol dire svelare, ti**re fuori le cose dal buio.” Bello, eh.�

⚔️ Ma poi si accende la rissa tra filosofi.
C’è chi dice che in realtà aletheia voleva solo dire “non dire bugie”, altri dicono “no, è più profondo, è verità come luce che mostra l’essere”.
�Spoiler: non hanno ancora deciso.

Comunque, per i Greci antichi dire la verità era un atto ontologico, etico e politico insieme.
Si diceva la verità non solo per essere corretti, ma per fare giustizia, ricordare, far vedere.

⚡️ Tipo Zeus quando fa un'apparizione epica e tutti si inginocchiano gridando "Aletheia!"�(o forse "Ahi!", ma il concetto è quello).

E sì, Aletheia era una dea, figlia di Zeus: quindi se menti… lo saprà.



📚 Consiglio di lettura:�J. Woleński, “Aletheia in Greek Thought Until Aristotle”, Annals of Pure and Applied Logic 127 (2004), pp. 339–360.


🖼️ Immagine generata da Gemini: svelare la verità ma con stile.

📣 PLATONE: QUANDO LA FILOSOFIA SI METTE A LITIGARE CON IL POWERPOINTNel Protagora, Platone ci racconta di una cena tra i...
08/07/2025

📣 PLATONE: QUANDO LA FILOSOFIA SI METTE A LITIGARE CON IL POWERPOINT

Nel Protagora, Platone ci racconta di una cena tra intellettuali.
Solo che non si mangia: si parla di virtù, educazione e altre cose che a un certo punto fanno girare la testa anche a Socrate.

A capotavola:
🥇 Protagora, il sofista di punta, che spara discorsi lunghi come newsletter non richieste;
🫖 Socrate, che lo interrompe ogni due minuti per dire “scusa, ma non è così semplice”.

💬 Il problema? Entrambi vogliono avere ragione, ma con due armi diverse:
– Protagora usa la retorica, cerca l’effetto.
– Socrate fa domande, cerca la verità (o almeno così dice).
In realtà, Socrate sembra proprio un retore travestito da filosofo, che manipola le regole della discussione per far passare il suo metodo come più “giusto”.

🎯 Alla fine il dialogo non dice chi ha ragione.
Dice solo che argomentare è guerra: non tra ignoranza e sapere, ma tra modi diversi di convincere.

🧠 Moralina da simposio:
Non fidarti di chi ti dice “io non cerco di convincerti”.
Sta solo giocando meglio di te.



📖 Lettura consigliata:
E. Benitez, “Argument, Rhetoric, and Philosophic Method: Plato’s Protagoras”, Philosophy & Rhetoric 25.3 (1992), pp. 222-252.

🖼️ Immagine elaborata con Gemini, che non prende posizione tra filosofia e retorica, ma intanto ti mostra entrambe in 4K.





📣 DIOGENE: FILOSOFO O TROLL?Quando dici “cinico” oggi pensi a uno che non si fida di nessuno. Ma in origine non era così...
07/07/2025

📣 DIOGENE: FILOSOFO O TROLL?

Quando dici “cinico” oggi pensi a uno che non si fida di nessuno.
Ma in origine non era così. Cinico era un filosofo.
E il più iconico? Diogene di Sinope.

🪵 Vive in una botte (forse), disprezza le convenzioni, provoca chiunque, compreso Alessandro Magno.
Ma attenzione: Diogene non è solo un troll dell’antichità.
È un maestro della pragmatica filosofica.

📍Cioè? Uno che usa i gesti, le situazioni e perfino i silenzi come strumenti filosofici.
Altro che discorsi astratti: il suo pensiero passa dall’azione.

🍞 Entra in piazza, chiede l’elemosina a statue e fa letteralmente di tutto per mostrare l’assurdità della società.
È shock therapy a base di filosofia.

🧠 Non vende una dottrina, ma un’idea: la libertà assoluta è possibile, se smetti di desiderare cose inutili.
Ma per farlo, serve scena, provocazione, teatro.

💬 In pratica: Diogene non solo pensa, ma performa.
È filosofo, attore e comunicatore integrato. Un sofista al contrario, che vende il disincanto invece delle illusioni.

📖 Lettura consigliata:
P. Bosman, “Selling Cynicism? The Pragmatics of Diogenes’ Comic Performances”, The Classical Quarterly 56.1 (2006), pp. 93–104.

🖼️ Immagine creata da Gemini, che — a differenza di Diogene — una casa ce l’ha, ma non disdegna la botte dell’immaginazione.












💋 FRINE: BELLEZZA, PROCESSI E STRATEGIE ANTICHEC’è chi si fa immortalare in toga, chi in armatura… e poi c’è Frine, che ...
06/07/2025

💋 FRINE: BELLEZZA, PROCESSI E STRATEGIE ANTICHE

C’è chi si fa immortalare in toga, chi in armatura… e poi c’è Frine, che ha fatto della nudità strategica la sua arma più affilata.

📍 Siamo nel IV sec. a.C.
Frine è una etera, cioè una cortigiana d’alto rango.
Colta, influente, bellissima.
Talmente bella che diventa il volto ufficiale di Afrodite per pittori e scultori: la dea della bellezza… con referenze.

⚖️ Ma la sua fama non è solo estetica: è anche giudiziaria.
Accusata di empietà, Frine rischia la morte.
Ma durante il processo, il suo avvocato la denuda davanti ai giudici: uno spettacolo retorico che ribalta tutto.
Risultato? Assolta.
La bellezza diventa argomento.

🎨 Da lì in poi, Frine entra nell’immaginario collettivo: quadri, statue, romanzi, fantasie.
È come uno schermo simbolico che riflette desideri, paure e ossessioni legate al corpo femminile e al potere che esercita.

💡 Ma non fermiamoci al corpo.
Frine non è solo “la bella”.
È una donna che conosce il linguaggio della visibilità e lo usa con intelligenza.
Una pioniera della comunicazione strategica.
In tribunale e non solo.

📖 Lettura consigliata:
H. Morales, “Fantasising Phryne: Fiction, Painting, and Psychology”, The Cambridge Classical Journal 57 (2011), pp. 71–104.



🎨 Immagine generata da Gemini, che – come Frine – sa bene come colpire al primo sguardo.











🌿 NARCISO: AMORE, SPECCHI E MALINTESI DIVINI(alias: quando l’altro sei tu, e non basta)Prima di diventare il poster boy ...
05/07/2025

🌿 NARCISO: AMORE, SPECCHI E MALINTESI DIVINI
(alias: quando l’altro sei tu, e non basta)

Prima di diventare il poster boy del narcisismo moderno, Narciso era un ragazzo greco bellissimo e… incasinato.

💘 Non ama nessuno.
Disdegna chi lo adora.
E gli dèi, si sa, certe cose non le mandano giù.
Così Nemesi (sì, proprio lei) lo punisce: lo condanna a innamorarsi.
Di sé.
Riflesso in uno stagno.

🪞 La versione ovidiana è la più famosa, ma le radici greche sono molto più intricate.

📍 Pausania, nella Periegesi, racconta una versione struggente:
Narciso non si innamora di sé, ma rimane incantato perché lo specchio d’acqua gli ricorda la sorella gemella, morta da poco.
Si erano amati profondamente, erano simili in tutto.
Quel riflesso non è vanità: è lutto.
È nostalgia che pietrifica.

📍 Conone, invece, ci regala una tragedia a pieno titolo:
l’incapacità di amare porta l’intera comunità a maledirlo.
E quando infine Narciso si innamora – senza riconoscere sé stesso – si lascia morire.
Non per eccesso di autostima, ma per assenza di legami.

✨ Il mito di Narciso non è solo una lezione sulla vanità, ma un racconto sul desiderio, sul lutto, e su cosa succede quando l’identità si chiude su sé stessa.

📚 Nella Grecia antica, lo specchio non riflette solo un volto: è un portale ambiguo. Richiama l’assenza, il doppio, il fantasma.
Narciso non muore di selfie: muore perché non riesce a distinguere sé dall’altro.

📖 Lettura consigliata:
S. Nelson, Narcissus: Myth and Magic, The Classical Journal 95.4 (2000), pp. 363–89.

🎨 Immagine realizzata da ChatGPT, che per ora si specchia solo nei dati, non nei laghi.











Address

Ólympos

Website

Alerts

Be the first to know and let us send you an email when Zeus ti vede posts news and promotions. Your email address will not be used for any other purpose, and you can unsubscribe at any time.

Share