31/07/2025
L'economia ungherese al 31 luglio 2025 presenta un quadro complesso, caratterizzato da un modesto rimbalzo del PIL nel secondo trimestre che ha evitato per poco una recessione tecnica, ma che non ha compensato la stagnazione complessiva della prima metà dell'anno. Le pressioni inflazionistiche persistono, nonostante un leggero calo dei prezzi alla produzione industriale a giugno, e la fiducia delle imprese rimane contenuta. Il governo sta implementando attivamente misure di stimolo fiscale e di sostegno sociale, tra cui nuovi piani di riduzione delle imposte e programmi di supporto abitativo, con l'obiettivo di sostenere il consumo interno e alleviare le difficoltà finanziarie delle famiglie. Tuttavia, sfide significative permangono, in particolare il calo degli investimenti fissi, le persistenti preoccupazioni fiscali relative al deficit di bilancio e al debito pubblico, e gli impatti negativi di fattori esterni come i dazi statunitensi e il congelamento dei fondi dell'UE.
L'economia si trova in una fase in cui gli sforzi proattivi del governo per stimolare l'attività si scontrano con debolezze strutturali sottostanti, inclusi bassi investimenti privati e una crescente pressione finanziaria sulle famiglie. Le previsioni a breve termine indicano una continua dipendenza dal consumo interno, sostenuto dai trasferimenti governativi, ma limitato da investimenti contenuti e ostacoli esterni. La sostenibilità fiscale rimane una preoccupazione critica, con gli obiettivi di riduzione del deficit del governo che appaiono ambiziosi rispetto alle attuali traiettorie politiche.