Adventures On The Road

15/10/2025

Terzo episodio...scopriamo la Finlandia!

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09/10/2025

Secondo episodio ONLINE

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01/10/2025

Capo Nord in Moto! Un Tour da 9500km (EP. 1)

Amici, preparatevi per un nuovo episodio pieno di adrenalina! Oggi vi porto con me in un incredibile motorcycle road trip, affrontando la sfida della long di...

17/09/2025

devo tornare a fare enduro?

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27/08/2025

che ne pensate? Mi sa che cambio moto!

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20/08/2025

[Giorno 18-19] 🏔️ – La natura meravigliosa

Lasciamo Eidfjord diretti a sud, una tappa breve nei chilometri ma ricca di soste. La prima è la Låtefossen, una cascata doppia che scende fragorosa sotto il ponte della strada: un colpo d’occhio che ti lascia a bocca aperta.

Proseguiamo fino alla Stavkirke di Røldal, una chiesa medievale in legno risalente al XIII secolo. Piccola, intima e con un fascino particolare, circondata dalle montagne che la proteggono da secoli.

Nel pomeriggio raggiungiamo il Preikestolen Basecamp, immerso nei boschi e pronto ad accoglierci per la notte. Qui l’adrenalina sale: sappiamo che domani sarà uno dei momenti più attesi del viaggio.

Il Giorno 19 è dedicato tutto al trekking verso il Preikestolen. Sono 4 km all’andata e 4 al ritorno: all’inizio il sentiero è ripido e un po’ faticoso, ma basta guardarsi intorno per trovare la forza di andare avanti. Rocce, laghetti, panorami che si aprono a ogni curva: la natura qui sembra volerti guidare passo dopo passo.

E poi, all’improvviso, eccolo: il Pulpito. Una piattaforma di roccia sospesa a 604 metri sul Lysefjord. Ti affacci e il vuoto si apre sotto di te, con l’acqua scura del fiordo che riflette le montagne intorno. Una vista che vale tutta la fatica e che ti fa sentire minuscolo davanti alla potenza della natura.

Restiamo lì a lungo, cercando di imprimere ogni dettaglio nella memoria, prima di scendere lentamente verso il campo. Una giornata che non si dimentica.

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🏁 Eidfjord (NO)
📍 Låtefossen
📍Røldal Stavkirke –
🚩Preikestolen Basecamp
🏍️ 292 km
🕥 7:41h

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18/08/2025

[Giorno 17] 🏞️ – Tra leggende e cascate

Oggi pochi chilometri ma ricchi di tappe e sorprese. Lasciamo Sogndal e la prima sosta è alla Borgund Stavkirke, una delle chiese in legno medievali meglio conservate della Norvegia. Costruita intorno al 1180, è un salto indietro nel tempo: legno scuro, tetti a più livelli e decorazioni che mescolano motivi cristiani e richiami vichinghi. Atmosfera unica.

Subito dopo affrontiamo il Lærdalstunnelen, con i suoi 24,5 km: è il tunnel stradale più lungo del mondo. Percorrerlo è un’esperienza strana, quasi ipnotica, con aree illuminate a colori che spezzano la monotonia e aiutano a rimanere concentrati.

Proseguiamo verso Tvindefossen, anche se oggi la cascata aveva poca acqua. Resta comunque affascinante, soprattutto per la sua leggenda: si dice che chi beve dalle sue acque ottenga giovinezza eterna, virilità e fertilità. Negli anni ‘90 arrivavano pullman di turisti per riempire bottiglie… oggi l’acqua scorre più tranquilla, ma la magia resta.

Ultima sosta della giornata, la Vøringfossen, una delle cascate più famose e scenografiche della Norvegia, con un salto di 182 metri. Oggi la portata era impressionante, e dal punto panoramico la vista è vertiginosa: un abisso d’acqua e roccia che ti lascia senza parole.

Arriviamo a Eidfjord in serata, un piccolo villaggio circondato da montagne e fiordi. Giornata breve nei chilometri, ma densa di emozioni e luoghi simbolici che raccontano la vera essenza della Norvegia.

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🏁 Sogndal
📍 Borgund Stavkirke
📍Lærdalstunnelen
📍Tvindefossen
📍Vøringfossen
🚩Eidfjord
🏍️ 228 km
🕥 6:00h

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17/08/2025

[Giorno 16] 🏔️ – Una giornata memorabile

Dopo la pioggia e la delusione di ieri, oggi è arrivata la giornata perfetta, di quelle che ti fanno dimenticare la fatica, la stanchezza e persino i chilometri percorsi.

La prima emozione è il Trollstigen, una delle strade più iconiche al mondo: una serie di tornanti stretti che si arrampicano sulla montagna, con cascate che scendono a fianco e panorami da brividi. Guidarla è pura adrenalina, un concentrato di tecnica e bellezza.

Poi giù verso il Geirangerfjord, patrimonio UNESCO e simbolo della Norvegia. Dal punto panoramico dell’Ørnevegen lo sguardo abbraccia il fiordo dall’alto: navi da crociera minuscole, cascate che si tuffano nell’acqua e montagne che sembrano infinite. Uno spettacolo che non ti stanchi mai di guardare.

Riprendiamo la strada verso il villaggio di Lom, dove ci fermiamo ad ammirare la Stavkirke, una delle chiese in legno più antiche e suggestive di tutta la Norvegia. Un tuffo nella storia, tra legno scuro, decorazioni vichinghe e un’atmosfera che sa di secoli passati.

Ultima tappa della giornata è il Sognefjellet (FV55), il passo più alto dell’Europa Settentrionale con i suoi 1.434 metri. Qui la temperatura scende a 6°C, e guidare tra ghiacciai, laghi coperti di neve e paesaggi lunari è qualcosa di indescrivibile. Ci fermiamo, camminiamo sulla neve e ci guardiamo intorno increduli: sembra di essere in un altro mondo.

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🏁 Åndalsnes
📍 Trollstigen
📍Geirangerfjord
📍Lom
📍Sognefjellet
🚩Sogndal
🏍️ 318 km
🕥 9:15h

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16/08/2025

[Giorno 15] 🌧️ – Atlantic Road…

Oggi prima vera giornata di pioggia quasi costante: 14 gradi fissi, cielo grigio e strade bagnate. Dopo tante giornate di tempo meraviglioso e solo qualche acquazzone, finalmente oggi il meteo norvegese si è fatto sentire sul serio anche se per fortuna l’allerta meteo è a nord e noi ce la siamo lasciati alle spalle.

L’unica vera tappa di oggi è stata la Atlantic Road (Atlanterhavsveien), una delle strade turistiche più famose al mondo. Un tratto di appena 8 km, costruito su una serie di isolotti collegati da ponti spettacolari che sembrano tuffarsi nell’oceano.

Lo ammetto: mi ha deluso. Me l’ero immaginata come qualcosa di molto più scenografico, invece alla fine sembra un ponte come tanti altri che abbiamo già incontrato in Norvegia. Forse le aspettative troppo alte, forse il meteo che non aiutava, forse il fatto che ci fosse un vento fortissimo…fatto sta che non mi ha emozionato come pensavo.

Almeno non pioveva mentre la percorrevamo, mi sarebbe piaciuto far volare il drone per riprenderla dall’alto, ma con quel vento sarebbe stato solo un rischio inutile.

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🏁 Orkanger
📍 Atlantic Road
🚩Åndalsnes
🏍️ 288 km
🕥 6:32h

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15/08/2025

[Giorno 14] 😑 – La giornata peggiore

Forse la giornata meno entusiasmante di tutto il viaggio. 442 km di trasferimento, quasi tutti con il limite a 80 km/h. Preferirei fare 900 km di autostrada piuttosto che questo strazio infinito. Qui in Norvegia, i limiti sono severi e la paura di beccarsi una multa è costante: ti senti quasi un criminale ogni volta che fai un sorpasso.

Alla partenza qualche goccia di pioggia, poi cielo nuvoloso per la maggior parte del tempo, con qualche raggio di sole e punte di 23°C. Ma oggi, lo ammetto, anche i fiordi non riescono a emozionarmi: la stanchezza comincia a farsi sentire.

Arriviamo a Trondheim, e qui il morale risale un po’. Il centro storico, con le sue case di legno colorate affacciate sul fiume Nidelva, è un colpo d’occhio bellissimo. Passeggiamo fino alla Cattedrale di Nidaros, un capolavoro gotico imponente e ricco di storia: è il santuario nazionale della Norvegia e meta di pellegrinaggi da secoli.

Proseguiamo verso Orkanger, dove vediamo “The Thams Pavilion”. Costruito nel 1893 per l’Esposizione Mondiale di Chicago, questo padiglione in legno è un mix tra il fiabesco e l’inquietante, con il suo stile elaborato e un po’ decadente. Un posto che non ti aspetti, ma che resta impresso.

Chiudiamo la giornata stanchi, consapevoli che non tutte le tappe possono essere “wow”. Anche questo fa parte del viaggio.

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🏁 Mosjøen
📍 Trondheim
🚩Orkanger
🏍️ 442 km
🕥 9:04h

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14/08/2025

[Giorno 13] 🌧️ – Lofoten, un lungo traghetto e il Circolo Polare Artico

Lasciamo Svolvær e scendiamo lungo le Lofoten, regalandoci due delle immagini più iconiche di tutta la Norvegia: Reine e Hamnøy. Villaggi di pescatori con le tipiche rorbuer rosse affacciate sul mare, montagne che si tuffano nell’acqua e un’atmosfera che ti fa pensare di essere in una cartolina.

Arriviamo a Moskenes per il traghetto delle 12:00. Quattro ore di traversata verso Bodø, in mezzo al Mare di Norvegia. Il tempo scorre lento: tra un caffè, due chiacchiere e lo sguardo fisso all’orizzonte, ci godiamo questo cambio di scenario.

Sbarcati sulla terraferma, ci accoglie una pioggerella sottile ma insistente. Non abbastanza per scoraggiarti, ma sufficiente a rendere tutto più silenzioso e ovattato.

Prima di attraversare nuovamente il Circolo Polare Artico, affrontiamo un passo che sale fino a 684 metri di altitudine. La temperatura scende a 11°C, e quando arriviamo all’Arctic Circle Center la sosta è obbligata: un luogo simbolico, dove ci scaldiamo con una bevanda calda e diamo un’occhiata alle mappe che raccontano la linea immaginaria che segna l’ingresso al Grande Nord.

Ripartiamo e percorriamo gli ultimi chilometri fino alla destinazione di oggi, stanchi ma soddisfatti. Un’altra tappa di quelle che ti fanno sentire il peso – e la bellezza – di ogni singolo chilometro.

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🏁 Svolvær (NO)
📍 Reine
📍 Hamnøy
📍 Arctic Circle Center
🚩 Mosjøen
🏍️ 447 km
🕥 9:35h (con 4h di traghetto)

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10/05/2025

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