09/06/2024
Ha vinto la destra-destra di Giorgia Meloni. Ha vinto - senza sfondare - la sua campagna elettorale fatta di “Giorgia”, “stro***”, slogan, odio continuo, attacchi a sinistra e a manca, nessuna auto-critica su due anni (pessimi) di governo e nessuna idea di Europa. Il tutto spinta da tre reti pubbliche di Telemeloni, tre reti private e persino l’aiutino finale di certi giornalisti privati sdraiati sulla linea.
Ha tenuto (e anche qualcosa di più) il Pd di Elly Schlein, che si è imposta per distacco come leader dell’opposizione e, col 24%, supera di slancio i sondaggi della vigilia. Qualcuno dovrebbe chiedere scusa a questa donna, che un anno e mezzo fa ha preso in mano un Pd malconcio terzo partito e sotto il 16%, lontanissima da Fratelli d’Italia, e lo riporta al suo massimo da anni a questa parte, come unica alternativa - numericamente parlando - al melonismo dilagante. È lei la seconda vincitrice di queste Europee.
L’effetto Vannacci tanto sbandierato non c’è stato, con la Lega al 9% sotto Forza Italia (trascinata da Berlusconi…), a dimostrazione di come non basti scrivere due fregnacce razziste, sessiste e pure fasciste per inventarsi politici.
Il resto l’ha fatto Bossi.
Ha perso (male) il Movimento 5 Stelle, anche se in Europa storicamente gioca in trasferta. Sotto il 10% on si può non parlare di sconfitta.
Ha vinto l’Alleanza Verdi e Sinistra e la coerenza con cui ha sostenuto dall’inizio Ilaria Salis (al di là di come andranno le preferenze). Il 6,7% è un risultato straordinario. Fratoianni, Bonelli (ma anche Salis e speriamo Mimmo Lucano) sono i terzi vincitori. E insieme al Pd sono oltre il 30%
Renzi e Calenda continuano a non toccare palla in Europa come in Italia. Peccato per Magi e +Europa, costretti a un’alleanza avventurista che terminerà - credo, temo e spero - una settimana dopo le elezioni.
Insomma, vince Meloni ma non stravince. Nessuna spallata, come prevedibile. Ma, se Giorgia pensava che le Europee avrebbero segnato il trionfo di due anni di (pessimo) governo, dovrà ripassare al prossimo giro.