Arci Avellino

Arci Avellino Nasciamo nel 1957 a Firenze come organizzazione per la difesa e lo sviluppo di case del popolo e circoli ricreativi.

Siamo eredi della tradizione mutualistica dei movimenti popolari e antifascisti che hanno contribuito a costruire la democrazia

In merito all’ordinanza che vieterebbe lo stazionamento nella zona di Piazza Kennedy e in merito all’ipotesi di recinzio...
14/08/2025

In merito all’ordinanza che vieterebbe lo stazionamento nella zona di Piazza Kennedy e in merito all’ipotesi di recinzione dello stesso , non possiamo evitare di condividere una riflessione.
Negli anni ci siamo soffermati più volte su quale sia il nostro concetto di sicurezza e, soprattutto, su quale sia la nostra visione di città. Crediamo sia necessario ribadire che gli spazi vanno attraversati, vissuti e condivisi.

Non si può ignorare come siano proprio gli spazi in stato di abbandono e incuria quelli meno sicuri, meno controllati e più esposti a episodi criminali, sporadici o continui. Riteniamo che misure restrittive di questo tipo non possano risolvere un problema atavico che la nostra città vive da troppo tempo. Da anni, infatti, manca un piano e una visione sistemica per la gestione e la valorizzazione degli spazi pubblici. Questa assenza ha portato a un progressivo abbandono di tali luoghi, sempre meno frequentati e vissuti dalla cittadinanza.

È necessario riaprire una discussione seria sul concetto di spazio pubblico e di cosa pubblica. Gli spazi sono realmente pubblici solo finché vengono vissuti e percepiti come tali dai cittadini; diversamente, rischiano di diventare una mera concessione da parte delle istituzioni.

Riteniamo importante anche soffermarsi sul ruolo che il Terzo Settore e le associazioni del territorio possono avere: attraverso i propri strumenti e competenze, queste realtà potrebbero diventare un collettore decisivo e affiancare le istituzioni nel rendere gli spazi attivi, partecipati e presidiati. Mai come oggi c’è bisogno di immaginare e progettare la città insieme, e gli enti del Terzo Settore rappresentano vere e proprie sentinelle sul territorio, pronte e desiderose di dare un contributo determinante.

Un’ulteriore riflessione riguarda le comunità che, ormai da diversi anni, attraversano e vivono Piazza Kennedy. È evidente che la nostra città stia cambiando: una comunità sempre più numerosa di persone straniere frequenta i nostri spazi e le istituzioni dovrebbero essere in grado di accogliere e comprendere questa evoluzione, senza stigmatizzarla, ma offrendo strumenti di mediazione e professionisti capaci di affrontare al meglio le sfide che tali trasformazioni comportano.

La questione del parco Di Nunno è una questione che va avanti da anni e che noi ci eravamo proposti di affrontare, insieme a Legambiente e Puck Teatrè, attraverso la gestione degli spazi e la manutenzione del parco, proposta mai presa in considerazione dall’ente comunale. Qualora l’ipotesi fosse stata presa in considerazione, il parco poteva diventare un presidio sociale fisso gestito e curato dalle comunità che lo vivono.

Crediamo che, più che forze repressive e di controllo, servano strumenti di mediazione e di comunicazione efficaci, in grado di includere le comunità e le singole persone, piuttosto che escluderle e marginalizzarle, impedendo loro di vivere e attraversare i luoghi della città. L’ambizione dovrebbe essere quella di attivare le comunità e le persone che vivono il parco per prendersi cura dello stesso. Tutto ciò potrà succedere solo grazie ad un livello elevato di dialogo e fiducia reciproca e capendo che non sono le restrizioni e le chiusure degli spazi a renderli sicuri, ma una visione condivisa e partecipata di città che oggi non vediamo.

Leggere il comunicato stampa del comune di Lioni dispiace. Dispiace perchè quello è un territorio di solida tradizione d...
02/08/2025

Leggere il comunicato stampa del comune di Lioni dispiace.

Dispiace perchè quello è un territorio di solida tradizione di sinistra ancorato nella storia della lotta per i diritti e per l'uguaglianza nel nostro territorio, amministrato dal centrosinistra e da eredi di quella storia. E dispiace che un territorio siffatto si risolva ad intervenire su una questione centrale dal punto di vista politico, etico ed identitario con una nota da scolaretto infastidito.
Quasi a lasciar intendere di essere stato preso con le mani nella marmellata (di un progetto che qui sembra sia concluso ma che lo stesso Comune annunciava entrare in una nuova fase), quando invece nessuno aveva usato toni di giudizio tali da elevare un accusa di collaborazionismo volontario quanto di una richiesta di boicottaggio istituzionale volta all'interruzione e la denuncia del genoicidio.

Ad un'amministrazione, nonostante l'ingente finanziamento e il possibile utilizzo politico e retorico di essere sede di un progetto Borghi 4.0 ad alto impatto tecnologico, può sfuggire il legame tra alcune aziende del progetto e l'apparato industriale-universitario-statale di Isreale in tempo di genoicidio.
Eppure non è sfuggita la possibilità di raccogliere del consenso (che già così fa rabbrividire) adottando una timida, senza implicazioni, delibera di riconoscimento dello Stato di Palestina.
Riconoscimento amministrativo, nel pieno della mattinata e senza disturbi di pubblico, e poi tutti a casa con la testa leggera sul cuscino. Con la certezza che nessuno avrebbe chiesto niente di più ad un piccolo, ma quanto mai importante, comune dell'Alta Irpinia.

Invece, dal momento in cui sono emersi (grazie alla denuncia di un cittadino di Lioni) con chiarezza i legami tra la Adler - capofila del progetto - e la Israelian Innovation Authority (ente pubblico israeliano), nell'ambito di un protocollo generale di scambio di informazioni e di innovazione decantato anche dal nostro governo(https://www.infomercatiesteri.it/shighlights_dettagli.php... #), il Comune e la sua amministrazione non possono far finta di niente. O meglio, scegliere di fare niente è prendere posizione, una posizione distante da quanto sarebbe necessario fare.
Una posizione che non è la nostra. Una posizione che non guarda ai legami tra università, enti statali, ricerca ed economia bellica in questo Isreale genocidiario.

Una posizione che ignora che l'oggetto delle innovazioni previste dal progetto Borgo 4.0 è proprio sperimentare e studiare strumenti di guida autonoma nelle città. La stessa guida autonoma che è anche al centro di sviluppo e innovazione militare, nelle nuove guerre dei droni e degli algoritmi.
Una tecnologia dual use, al centro di uno scambio tecnologico e di informazione con un governo che fa largo uso di tecnologie di nuova generazione (come più inchieste hanno dimostrato) per sterminare una popolazione.

Ebbene chiedere chiarezza ai soggetti che fanno parte del progetto, sarebbe stato un atto politico necessario, autentico e conseguente alla vinanza espressa ai palestinesi.
Interrompere i protocolli e la condivisione di dati e risultati un gesto politico di pace e di boicottaggio del genoicidio e dell'occupazione.

Quanta bassezza nel richiamo alla difesa della "circolazione del sapere e dell'idee", se addiritutta l' UE - non certo il soggetto più all'avanguardia nella tutela dei diritti dei palestinesi - sta valutando di interrompere il programma Horizon.
Il sapere è fatto per prendere posizione e non è mai neutro. La ricerca e la sperimentazione scientifica, sopratutto in alcuni campi, non è neutra. Condividerla e svilupparla con Paesi che violano il diritto internazionale, commettono reato di Genoicidio e di Occupazione, non significa sviluppare la comunità scientifica internazionale.

Ribadiamo la nostra disponibilità a confrontarci con l'amministrazione.

Non rinunceremo ad utilizzare tutte le norme previste dalla giurisprudenza nazionale ed internazionale (in particolar modo quella di recepimento del reato di Genoicidio) e tutti gli strumenti di pressione politica per fare in modo che la Adler chiuda il protocollo di collaborazione con l'autorità israeliana per l'innovazione o che essa stessa venga esclusa dal progetto e dai finanziamenti pubblici.

Stefano Kenji Iannillo
Arci Avellino

🥳 Benvenuti in Innova! 🥳🧰 Innova è un progetto nato per facilitare il cambiamento sociale, mettendo a disposizione strum...
31/07/2025

🥳 Benvenuti in Innova! 🥳

🧰 Innova è un progetto nato per facilitare il cambiamento sociale, mettendo a disposizione strumenti, competenze e connessioni per chi vuole generare impatto.

🖋️ Ci rivolgiamo a realtà del Terzo Settore, ma anche a enti pubblici, imprese sociali e aziende che credono nel valore della collaborazione e dell’innovazione.

🫂 Crediamo che il futuro si costruisca insieme, attraverso reti aperte e strumenti concreti.

Innova è questo: un punto di partenza per crescere e trasformare.

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Lioni ha riconosciuto la Palestina. Ora è il momento della coerenza.Con la mozione approvata il 24 luglio 2025, il Comun...
30/07/2025

Lioni ha riconosciuto la Palestina. Ora è il momento della coerenza.

Con la mozione approvata il 24 luglio 2025, il Comune di Lioni ha compiuto un gesto importante e simbolico: il riconoscimento dello Stato di Palestina.

Un atto che assume un valore ancora più forte oggi, mentre il popolo palestinese continua a subire distruzione, fame, violenza e la perdita di vite innocenti.

Tuttavia, sul nostro territorio è in corso il progetto Borgo 4.0, che coinvolge soggetti internazionali, tra cui aziende italiane in collaborazione con startup israeliane sostenute dall’Israel Innovation Authority.
Una parte di questo progetto è finanziata con fondi pubblici, inclusi quelli della Regione Campania, e realizzata anche grazie a infrastrutture, dati e risorse locali.

Di fronte a questo scenario, riteniamo giusto e necessario aprire un confronto pubblico trasparente e coerente con i principi espressi dal Consiglio comunale.

Chiediamo al Comune di Lioni:
Di chiarire pubblicamente la propria posizione rispetto al coinvolgimento di soggetti israeliani nel progetto Borgo 4.0.

Di valutare possibili iniziative politiche o istituzionali, in linea con l’appello recentemente lanciato da Francesca Albanese, Relatrice ONU e cittadina onoraria di molti Comuni italiani.

Di promuovere un confronto con la cittadinanza e con gli altri enti locali sull’uso dei fondi pubblici e sul ruolo delle comunità locali in scenari globali complessi.

È necessario annullare tutti i protocolli di collaborazione tra Borgo 4.0 di Lioni e Israele.
Non si può restare neutrali davanti alla sofferenza.
Non si può finanziare con risorse pubbliche chi è coinvolto in gravi violazioni dei diritti umani.

Riconoscere la Palestina è un primo passo.
Dare coerenza concreta a quel gesto è il passo successivo.

Facciamo in modo che Lioni sia davvero un esempio di coerenza, pace e giustizia.

INFORMAZIONI UTILI PER EVENTO DI DOMANI📌 Ex Cinema Eliseo – ore 18:30L’attesa per l’evento di domani è tanta, la parteci...
24/07/2025

INFORMAZIONI UTILI PER EVENTO DI DOMANI

📌 Ex Cinema Eliseo – ore 18:30

L’attesa per l’evento di domani è tanta, la partecipazione ancor di più. E questo è un segnale molto importante. Proprio per questo, ci teniamo a condividere alcune informazioni utili per vivere al meglio l’evento.

🪑 Ingresso libero ma posti limitati
L’Ex Cinema Eliseo può ospitare circa 300 persone. L’accesso sarà possibile fino ad esaurimento posti, e per garantire equità e sicurezza l’ingresso sarà individuale: ad ogni persona verrà consegnato un ticket, valido per un solo posto. Non sarà possibile occupare posti per altre persone.

Area esterna con proiezione in diretta
Grazie ad Officine del Fotogramma e Foto Diego abbiamo predisposto uno schermo all’esterno dell’Ex Cinema Eliseo per permettere a chi non dovesse trovare posto all’interno di seguire comunque l’evento. Non ci saranno posti a sedere, ma sarà comunque possibile assistere.
LINK ALLA DIRETTA -> https://www.youtube.com/watch?v=nt0T8GfN_xQ

🥤 Punto ristoro e staff
Sappiamo che farà caldo. Abbiamo fatto il possibile per rendere gli spazi più accoglienti, e sarà presente un punto bar per rinfrescarsi e recuperare un po’ di energia. Lo staff sarà presente per garantire che tutto si svolga in modo sicuro e sereno.

Una presenza politica, non uno spettacolo
Siamo consapevoli che, in alcuni momenti, potrà non essere tutto comodo o perfetto. Ma esserci domani ha un valore che va oltre la fruizione dell’evento: è un gesto collettivo e politico. È importante esserci, anche da fuori, anche se in piedi, anche con un po’ di caldo. La presenza di domani è una presa di posizione, di vicinanza e di scelta della parte giusta in cui schierarsi, quella degli oppressi e non degli oppressori.

Vi aspettiamo.

16/07/2025

Il 25 luglio all’Eliseo con Francesca Albanese:Presentazione del libro "Quando il mondo dorme" e pastasciutta antifascista in serata

11/07/2025

Noi non dormiamo. E siamo con Francesca Albanese, una donna forte e coraggiosa. Come la terra che le ha dato i natali. Come la gente d’Irpinia

Relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati, oggi è la prima funzionaria ONU ad essere sanzionata dagli Stati Uniti. Un fatto grave, assurdo e vergognoso, che lascia sgomenti — soprattutto di fronte al silenzio colpevole del nostro Paese

Ma ad Avellino non ci siamo accorti di Francesca solo adesso. Già settimane fa, ben prima che si accendessero i riflettori mediatici, abbiamo accolto con convinzione la presentazione del suo libro “Quando il mondo dorme” al Cinema Eliseo propostaci da Arci Avellino, concedendo il patrocinio del Comune e partecipando con cuore e testa a un confronto vero che si terrà in città il prossimo 25 luglio

Perché noi non dormiamo. E continuiamo a sostenere Francesca Albanese, la sua voce, la sua battaglia di umanità e giustizia

Avellino c’è. E siamo pronti a promuovere nuove iniziative a sostegno del suo impegno. Che sia una proposta di cittadinanza onoraria, o un appello per la candidatura al Nobel per la Pace, noi ci siamo

11/07/2025

Mentre il governo più nazionalista della storia italiana tace sulle sanzioni Usa alla relatrice ONU, questa terra (...)

Siamo indignatə di fronte al silenzio delle nostre istituzioni italiane che non proteggono né si esprimono di fronte all...
11/07/2025

Siamo indignatə di fronte al silenzio delle nostre istituzioni italiane che non proteggono né si esprimono di fronte all'ennesimo sopruso che la relatrice speciale delle Nazioni Unite Francesca Albanese ha dovuto subire.

Le sanzioni imposte su di lei dagli Stati Uniti sono un tentativo oltraggioso di mettere a tacere la verità e la complicità del genocidio di Gaza.

Siamo tuttə con lei e l' aspettiamo a braccia aperte ad Avellino il 25 Luglio per dimostrarle la vicinanza dell'Irpinia, la sua terra, al lavoro che sta portando avanti, un faro nel declino etico, morale e politico dell'Occidente dei nostri tempi.

Presentazione di "Quando il mondo dorme" con Francesca Albanese

“Quando sono in gioco vite umane, l’imparzialità diventa un dovere che ci costringe a metterci dalla parte del diritto, ...
07/07/2025

“Quando sono in gioco vite umane, l’imparzialità diventa un dovere che ci costringe a metterci dalla parte del diritto, della giustizia e delle vittime.”
— Francesca Albanese

In un tempo segnato da ingiustizia e oppressione, Francesca Albanese, Relatrice Speciale dell’ONU per i Territori Palestinesi Occupati, è una voce autorevole e coraggiosa nella denuncia delle violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani.

Nel suo libro "Quando il mondo dorme", dieci storie toccanti raccontano la Palestina attraverso le voci di chi ogni giorno resiste all’occupazione: bambini, rifugiati, operatori umanitari, artisti, studiosi. Una narrazione potente che rompe il silenzio e chiama alla responsabilità.

📍 Il 25 luglio, nella sala dell’ex Cinema Eliseo, Francesca Albanese sarà con noi per presentare il suo libro e riflettere insieme su giustizia, memoria e impegno civile.

Non possiamo restare a guardare.
Rifiutiamo la barbarie, il riarmo e ogni complicità con il genocidio.

Come cittadine e cittadini di una società civile responsabile, abbiamo il dovere di alzare la voce, con fermezza e chiarezza.
Chiediamo alla Regione Campania e al Governo Italiano:
- di interrompere ogni relazione diplomatica ed economica con il governo israeliano
- di condannare pubblicamente il genocidio in corso
- di spingere l’Unione Europea ad assumere un ruolo netto e inflessibile in difesa dei diritti umani e dei valori democratici
- di adottare tutte le misure necessarie per sanzionare le imprese private che, come riportato nell’ultimo dossier ONU curato dalla stessa Albanese, fanno profitti sull’occupazione e sul genocidio

A seguire, ci sposteremo al Circolo Avionica per un momento collettivo di memoria, resistenza e comunità, con musica, danza e convivialità.

L'evento ha il patrocinio del Comune di Avellino

📢 Partecipare è un atto politico, culturale, umano.
✍️ Non mancare.

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Avellino
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