05/09/2025
LA CITTÀ CHE RESPIRA: IL RUOLO STRATEGICO DELLE FORESTE URBANE
Ho più volte scritto su questo tema, ma visto ciò che circola in varie pagine più o meno affidabili o su quanto ci viene riferitoda più o meno improvvisati “guru” mediatici, ritengo opportuno chiatire alcuni concetti. Le città sono organismi dinamici chiamati ad affrontare sfide sempre più complesse per garantire ambienti urbani sostenibili e vivibili. Ma come dovrà essere la città del futuro?
L’idea di città futura deve fondarsi su un principio essenziale: essa dovrà servire, prima di tutto, le persone che la abitano. La città è un nodo di reti fisiche, sociali e digitali, un sistema complesso in continua trasformazione, in cui connessioni mutevoli creano nuove possibilità. La sua sostenibilità dipende dalla capacità di apprendere dall’esperienza (learning by doing) senza dimenticare le lezioni del passato.
Una città sana e sicura dovrà trovare il giusto equilibrio tra competitività, clima e ambiente. Perché questo equilibrio si realizzi, è indispensabile una rete ben funzionante di flussi urbani – materiali, energetici, informativi e di traffico – la cui qualità e gestione sono decisive. Tali flussi sono interconnessi e si influenzano reciprocamente, motivo per cui diventa cruciale una stretta collaborazione tra tutti gli attori urbani, pubblici e privati, nella logica della co-creazione.
Per guidare questi processi occorrono strumenti innovativi. Uno di essi può essere immaginato come una Piattaforma Strategica Urbana, una cornice comune capace di superare i modelli tradizionali di sviluppo insostenibile e di bilanciare quella che potremmo chiamare la “trinità urbana sostenibile”: pianificazione, qualità ambientale e trasporti. In questo quadro, le infrastrutture verdi assumono un ruolo cruciale: non solo mitigano gli impatti ambientali e riducono la CO₂, ma forniscono una vasta gamma di servizi ecosistemici.
Al centro di queste infrastrutture vi sono gli alberi. Essi rappresentano il vero cuore del metabolismo urbano, l’unica possibilità concreta di ridurre l’entropia del sistema città (Ferrini e Fini, 2017). A differenza degli ecosistemi naturali, quelli urbani mancano di meccanismi di autocontrollo, e solo una pianificazione sostenibile che incrementi le aree verdi, le distribuisca in modo equilibrato e le gestisca correttamente può contrastare la tendenza dissipativa della città.
La piantagione di alberi in ambito urbano, pianificata, programmata, realizzata e adeguatamente gestita si rivela particolarmente efficace: non solo può, anche se solo in minima parte, compensare le esternalità del metabolismo urbano (es. CO₂), ma attiva soprattutto un feedback positivo, migliorando il microclima e riducendo i fabbisogni energetici – ad esempio per il raffrescamento estivo – con un impatto diretto sulla sostenibilità complessiva. In questo senso, gli alberi non sono semplicemente elementi decorativi, ma autentiche infrastrutture vitali per il futuro delle città. Ma ricordiamo che piantare alberi è diverso dal piantare numeri come alcuni continuano a fare.
(image credits https://www.climatechoices.act.gov.au/policy-programs/canberras-living-infrastructure-plan)