08/11/2024
𝑪𝑯𝑰𝑨𝑴𝑰𝑨𝑴𝑶 𝑰 𝑷𝑼𝑷𝑨𝒁𝒁𝑰
C’è una cosa che mi ha sempre destabilizzato, il 𝐆𝐚𝐛𝐢𝐛𝐛𝐨.
Non riuscivo mai a capire per quale motivo la gente dovesse affidarsi ad un pupazzo per risolvere i propri problemi, o meglio, un pupazzo per risolvere le ingiustizie che ci affliggono.
Certo, ero giovane e pieno di entusiasmo, ma ho sempre pensato che l’impegno e la forza di volontà avrebbero risolto tutto, e invece mi sbagliavo.
Con il tempo sono passati i 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐚𝐧 𝐕𝐞𝐧𝐭𝐨𝐬𝐚 e tutta una serie di personaggi “strambi” che con il microfono in mano ascoltavano le storie più disperate, storie serie, storie pese, alcune molto personali e mi chiedevo cosa spingevano persone normali come me a raccontare tutto questo a dei pupazzi.
Questo mi destabilizzava.
Da un po’ di tempo a questa parte mi interesso e mi impegno per migliorare la vivibilità del mio quartiere, e forse in maniera egoistica mi accontento di migliorare solo la mia strada.
Non passa un giorno che non mando una mail o un "WhatsApp" agli amministratori pubblici, che si, mi ascoltano, ma ho come la sensazione che con un rituale ”Purtroppo è complicato” e un “Adesso ci impegniamo a risolvere il problema” mi rimbalzano con il rischio anche di passare per il rompi bolle di turno.
Il problema secondo me è importante, certo, non è il cambiamento climatico o i diritti di chissà quale minoranza, ma per me, per chi mi sta vicino come i miei figli che usufruiscono del servizio pubblico o più banalmente per me stesso, che egoisticamente non vorrei ritrovarmi con qualcuno che mi sfonda l’auto perché nell’uscire dalla mia strada la visibilità è ridotta, o peggio ancora non vorrei ritrovarmi un motociclista che mi entra nell’abitacolo dopo aver rimbalzato sul cofano.
Ahh si! Chiamo i vigili!
Certo che li chiamo e mi dicono che arrivano subito, quando rispondono, ma poi non arrivano, mai.
𝗜 𝘃𝗶𝗴𝗶𝗹𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗮𝗻𝗼 𝗺𝗮𝗶.
Ora ho capito.
Solo ora, purtroppo.
Ho capito perché la gente chiama i pupazzi.
Li chiamano perché una cosa banale come rispondere a un problema di un cittadino o di tanti cittadini che abitano un quartiere non viene fatto da chi ne ha competenza, da chi ne ha il dovere e da chi si è candidato per fare questo, amministrare, gestire e soprattutto aiutare i cittadini ad essere cittadini migliori.
Loro non lo fanno e noi chiamiamo i pupazzi e siamo costretti a pubblicare video e post sui social.
Funziona così, purtroppo, anche se, nonostante tutto, continua a destabilizzarmi!
Ma sono costretto, mio malgrado, a parlare con i pupazzi.…con dei maledettissimi pupazzi, nella speranza di risolvere un piccolo problema, come il mio e come quello di tanti altri che abitano il nostro quartiere.
𝐒𝐜𝐮𝐬𝐚𝐭𝐞 𝐬𝐞 𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐨.
𝐒𝐜𝐮𝐬𝐚𝐭𝐞 𝐬𝐞 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐬𝐭𝐨.
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𝐿𝑒 𝑡𝑎𝑟𝑔ℎ𝑒 𝑒 𝑖 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙 "𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜" 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑖𝑣𝑎𝑐𝑦 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑜𝑠𝑐𝑢𝑟𝑎𝑡𝑒, 𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑟𝑖𝑔𝑖𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑔𝑖𝑎̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑖𝑛𝑣𝑖𝑎𝑡𝑒 𝑎𝑙𝑙'𝑎𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎, 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑙 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑐𝑖𝑣𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑖𝑙 "𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜" 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑔𝑜𝑙𝑒 𝑠𝑖𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑛𝑜𝑖.