14/10/2025
📍 Dove: Numerosi e differenziati sono i contesti in cui la classe ceramica delle tazze è attestata. Infatti, se ne rinvengono abbondanti resti negli abitati (ad esempio dall'insediamento di Vicofertile (PR), in alto a dx nella foto), nelle necropoli o, addirittura, nei luoghi di culto (ad esempio dalla Vasca votiva di Noceto (PR), in alto a sx nella foto).
🔍 Cosa: Le tazze appartengono alla categoria delle forme aperte e sono riconoscibili in virtù della presenza di una salda impugnatura, che ne definisce e circoscrive l’uso. L’ansa poteva essere variamente impreziosita da sopraelevazioni che, oggi, consentono agli studiosi di identificarne la cronologia e l'appartenenza culturale.
❓ Perché: Rappresentano oggetti di uso quotidiano per il consumo di liquidi, in cui la funzione è chiaramente espressa dalla presenza dell’elemento di presa verticale. Le tazze tipiche del periodo in questione sono caratterizzate prevalentemente da trattamenti superficiali, quali la lisciatura, per renderle impermeabili.
🔧 Come: Grazie alle sue caratteristiche, ovvero l’impermeabilizzazione e la presenza dell’ansa, le tazze venivano impiegate sin dalla protostoria per consumare liquidi. I trattamenti superficiali applicati dal ceramista impedivano, infatti, la dispersione o l’assorbimento del contenuto, mentre l’ansa garantiva una certa stabilità nella presa, durante il movimento di sollevamento.
⌚ Oggi: La “meccanica” di utilizzo delle tazze sembra non essere cambiata dall’età del Bronzo ad oggi. Si può notare come i numerosi elementi decorativi che impreziosiscono gli esemplari terramaricoli, i trattamenti superficiali aggiunti e la cura nella cottura suggeriscono oggetti che non solo dovevano rispondere al criterio di funzionalità ma anche ad un criterio estetico. Pertanto potrebbero essere paragonate alle nostre tazze del servizio da caffè o da the della Domenica!
⚠️ Questa rubrica continua a mostrarci creare un futuro fatto di pratiche sostenibili, di una corretta gestione delle risorse e di una mirata produzione di manufatti utili, senza sprechi, debba rivolgersi indietro nel tempo a un passato di ben 3500 anni fa!
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