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La chiesa di San Nicola si erge su una piccola altura dalla quale domina il centro di Ottana. Questa splendida cattedral...
02/04/2025

La chiesa di San Nicola si erge su una piccola altura dalla quale domina il centro di Ottana. Questa splendida cattedrale fu ricostruita intorno al 1160 su una preesistente chiesa altomedievale. Nello stesso anno venne consacrata dal vescovo Zaccaria, come tramanda l’epigrafe in una striscia di pergamena che si conservava all’interno dell’altare e che fu ritrovata nel 1912. Si tratta di uno dei più imponenti monumenti di architettura romanico-pisana e tra i meglio conservati di tutta la Sardegna. Nel corso del Medioevo fu inoltre sede della diocesi di Ottana, poi soppressa agli inizi del XVI secolo. L’intera chiesa è costruita con trachite nera e violacea eccetto alcuni motivi ornamentali, come i rombi, le arcate e le colonnine, che invece sono in pietra rosa. La chiesa ha pianta a croce commissa e, benché sia stata costruita in unica fase, con l’uso della stessa pietra vulcanica che le conferisce una certa omogeneità, vi si possono riconoscere due momenti costruttivi: uno per la realizzazione dell’abside, del transetto e del fianco nord, mentre l’altro per la costruzione del fianco sud e della facciata. La chiesa custodisce un crocefisso del ‘500, un pulpito con capitelli romanici e soprattutto la trecentesca ‘’Pala dei Santi Francesco d’Assisi e Nicola di Bari’’, comunemente nota anche come “Pala di Ottana” e attribuita al Maestro delle Tempere Francescane, pittore della scuola del Lorenzetti attivo tra il 1330 e il 1345.
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#сардиния
























In viaggio a Bortigiadas nome in lingua sarda Boltizadas, nome gallurese Bultigghjata, altezza metri 479 sul livello del...
13/03/2025

In viaggio a Bortigiadas nome in lingua sarda Boltizadas, nome gallurese Bultigghjata, altezza metri 479 sul livello del mare, abitanti 729.
Quella che vedete nella foto è la Chiesa di San Pancrazio, non è difficile trovarla poiché essa si trova dietro al Campo Sportivo e ci si arriva con una strada che fiancheggia il Campo Sportivo sulla destra, e, dopo 150 metri, arriva proprio dietro ad esso. Il primo impianto dell’edificio è cinquecentesco, ma la forma attuale è il risultato di una ristrutturazione del 1970. La facciata a capanna è stata intonacata lasciando però in evidenza i conci in granito grigio e nero che segnano i muri laterali. Sulla facciata è presente un oculo sul portale. Il Santo Patrono di Bortigiadas viene festeggiato due volte nel corso dell’anno con la Festa di San Pancrazio, le prime celebrazioni si svolgono a maggio nell’omonima piccola Chiesa che si trova lungo la strada per Viddalba a breve distanza dal paese, mentre l’ultima settima di settembre ha luogo una Festa campestre con degustazione di dolci, vino e pietanze particolari. Nell’Ottocento, l’abate Vittorio Angius scriveva di una Festa di molto concorso si celebra in onor di S. Brancazio nella sua Chiesa, posta sulla cima del monte presso ad una copiosa fonte. Da allora le cose non sono cambiate, la Chiesa è sempre lì con la sua fonte, nei pressi del Campo Sportivo di Bortigiadas.
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Dalle alte vette calcaree dei Tacchi, nella parte centro-orientale della Sardegna, cadono le acque delle cascate più imp...
19/02/2025

Dalle alte vette calcaree dei Tacchi, nella parte centro-orientale della Sardegna, cadono le acque delle cascate più imponenti dell’Isola, una delle tante magie ogliastrine.
Pareti verticali e lisce, ricoperte da lecci ed essenze mediterranee, si ergono fino a sfiorare i mille metri d’altezza. I Tacchi devono il nome alla forma appuntita, simile a tacchi di scarpa e caratterizzano il paesaggio interno d’Ogliastra, in particolare di Ulassai. È un territorio ricco di acque sotterranee: dai rilievi calcarei sgorgano sorgenti e ruscelli che, nei periodi di piena, originano suggestive cascate. Quelle di Lecorci, a mezzo chilometro dall’abitato, nascono ai piedi di un taccu, poco al di sotto della grotta di su Marmuri, la più grande dell’Isola. Il percorso delle acque prosegue sino a valle andando ad abbracciare, dopo tre chilometri, le acque di Lequarci, le altre cascate di Ulassai, le più imponenti della Sardegna.
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Una perla del golfo di Oristano e dell’area marina del Sinis, nella parte centro-occidentale della Sardegna: circondata ...
27/01/2025

Una perla del golfo di Oristano e dell’area marina del Sinis, nella parte centro-occidentale della Sardegna: circondata da dune e protetta da uno stagno, la terra si unisce al mare fra bianco e rosa della sabbia quarzosa e azzurro delle acque.
Il maestrale accarezza i suoi granelli simili a chicchi di riso. La sabbia dorata, fine e con piccolissimi ciottoli di quarzo bianco e rosa colorano M ari Ermidi molteplici sfumature cangianti. Parte integrante dell’a rea marina pen*sola del Sinis - isola di Mal di Ventre, la spiaggia si estende per due chilometri e mezzo lungo la costa di Cabras, incastonata tra l’incantevole Is Arutas e Porto Suedda, una striscia di terra dove affiorano rocce multiformi che nascondono un’altra spiaggetta.
Dalla lunga battigia bagnata da una melodiosa risacca ti immergerai in un mare azzurro intenso con un fondale che degrada dolcemente verso il largo, rendendo la spiaggia ideale per le famiglie con bambini. Per gli appassionati di sport da onda come kite o windsurf, è il luogo ideale dove praticarli. Nella spiaggia troverai ampio parcheggio, punti ristoro e servizi. Per gli amanti della natura e dell’avventura, a due passi dall’arenile, ecco campeggi e agricampeggi.
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Uno dei luoghi più suggestivi del golfo di Oristano, parte centro-occidentale della Sardegna: colori sgargianti in ogni ...
19/01/2025

Uno dei luoghi più suggestivi del golfo di Oristano, parte centro-occidentale della Sardegna: colori sgargianti in ogni stagione, mare cristallino e panorama mozzafiato, ovunque si diriga lo sguardo, scenografiche insenature.
Un tempo borgo di pescatori, oggi rinomata località balneare. San Giovanni, frazione di Cabrasa sud della pen*sola del Sinis tutelata dall’area marina, si trova lungo la strada che conduce all’antica città di Tharros e, più a sud, allo scenografico capo San Marco. La spiaggia si estende per circa due chilometri fra la colonia fenicio-punica (poi romana) e Funtana Meiga, con un parcheggio adatto anche ai camper. Si affaccia su un m are cristallino con fondale ricco di specie ittiche e flora marina, paradiso per diving, snorkeling e pesca subacquea. Venti costanti contribuiscono a renderlo meta di appassionati di surf.
Il paesaggio di dune di sabbia è inframmezzato da rocce di arenaria e basalto e dalla suggestiva torre sp****la, intitolata a san Giovanni e costruita da Filippo II tra 1580 e 1610 per far fronte alle incursioni piratesche. Si erge a 500 metri dall’arenile e si raggiunge passeggiando lungo una poco impegnativa salita.
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Il nuraghe Sorolo si trova nel territorio comunale di Birori (NU).Il monumento ubicato, nel mezzo di un boschetto, ad un...
06/01/2025

Il nuraghe Sorolo si trova nel territorio comunale di Birori (NU).
Il monumento ubicato, nel mezzo di un boschetto, ad una cinquantina di metri a sud – est del rio Tossilo e a circa 500 metri, nella stessa direzione, dalle tombe di giganti di Sarbogadas con le quali era forse in stretta relazione.
Si tratta di un monumento con scala, nicchia d’andito e camera marginata da tre nicchie disposte a croce.
La torre, di pianta circolare (m. 13.20 x 13.50 allo svettamento) e con ingresso volto a sud – est, si conserva per una altezza massima di m. 9.30, mentre quella media si mantiene sui m. 8.50. l’opera muraria è costituita blocchi di trachite lavorati con cura e disposti a filari orizzontali regolari con qualche zeppa di rincalzo.
L’ingresso, ancora parzialmente interrato (alt. 0.80), ha luce rettangolare ed è sormontato da un robusto architrave alleggerito in alto da un finestrino di scarico rettangolare.
Il corridoio (lungh. m. 3.65 – alt. m. 1.90/1.55 – largh. 0.90/1.15) presenta, nella parete sinistra, la nicchia di guardia di pianta quadrangolare (prof. m. 1.75 – largh. 1.10/0.65) e la scala elicoidale, nella spalliera destra, che porta ai piani superiori (largh. 0.80 – alt. 2.75).
La camera, di pianta circolare (m. 5.20x4.75) conserva ancora intatta la copertura a tholos (alt. m. 7.60 sul riempimento).
Le nicchie sono di pianta vagamente poligonale: sinistra (prof. m. 1.05 – largh. m. 1.48/0.60 – alt. m. 0.50), centrale (prof. 1.10 – largh. 1.05 – alt. 0.55), destra (prof. n.d. – largh. 1.40 – alt. 0.50).
Intorno al monumento sono visibili le tracce di numerose capanne dell’abitato.
Elementi di cultura: vi sono chiari indizi che il nuraghe è stato riutilizzato in epoca romana.
Stato di conservazione: Ottimo. È il monumento meglio conservato del territorio e quello che si presta più facilmente ad essere valorizzato.
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Il nuraghe Sanu, con la sua unica torre a tholos.Rappresenta perfettamente l’idea di grandiositá dell’architettura nurag...
28/12/2024

Il nuraghe Sanu, con la sua unica torre a tholos.
Rappresenta perfettamente l’idea di grandiositá dell’architettura nuragica.
Nonostante i crolli avvenuti nei secoli, con un’altezza di circa 10 metri e un diametro di quasi 13, si ipotizza che la torre avesse un altezza importante.
La tecnica di costruzione è più elaborata tanto nella parte esterna quanto nell’interna rispetto ai nuraghi della zona,con blocchi ben squadrati e disposti a modo regolare.
Gli scavi hanno messo rinvenuto all’interno anche  una nicchia e una scala d’andito.
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La tomba, di tipo dolmenico e disposta lungo l’asse Ovest-Est, conserva soltanto la camera funeraria, parte dell’esedra ...
18/11/2024

La tomba, di tipo dolmenico e disposta lungo l’asse Ovest-Est, conserva soltanto la camera funeraria, parte dell’esedra con la grande stele centinata, mentre non è rilevabile il profilo esterno della tomba e quindi il suo spessore.Segnalata dal Lamarmora, che nell’Atlante ne documenta la stele già spezzata, come appare attualmente.
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12/11/2024
Sulla costa occidentale della Sardegna si racconta di antichi approdi nelle acque placide di una laguna del basso Orista...
30/10/2024

Sulla costa occidentale della Sardegna si racconta di antichi approdi nelle acque placide di una laguna del basso Oristanese, dove ancora oggi un piccolo borgo di pescatori custodisce tradizioni secolari e attrazioni naturali.
Un pittoresco villaggio di pescatori sorge nella parte più meridionale del golfo di Oristano, in posizione estremamente riparata, affacciato su un’ampia laguna di fronte al promontorio di Capo Frasca. Le caratteristiche abitazioni del borgo di Marceddì, rientrante nel territorio di Terralba, si estendono tra stradine sterrate sino a una piccola e caratteristica pineta davanti alla laguna salmastra, originata dall’insenatura marina. La parte più interna della laguna, separata da un piccolo sbarramento, prende il nome di stagno di San Giovanni. Qui si immettono i corsi d’acqua rioMogoro e rio Mannu che ne addolciscono le acque. Sul lungomare del villaggio si trovano un porticciolo e la chiesa dedicata alla Madonna di Bonaria, teatro – nella seconda metà di agosto - di una festa durante la quale si svolge un’emozionante processione in mare. Il simulacro viaggia lungo le vie dello stagno a bordo di un peschereccio ricco di addobbi, seguito da altre barche con gruppi di fedeli. Turisti e visitatori partecipano poi a banchetti a base di pesce nei tradizionali statzusu.
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Immensa e bellissima spiaggia cittadina, otto chilometri di litorale tra Cagliari e Quartu Sant’Elena: sabbia soffice, m...
10/10/2024

Immensa e bellissima spiaggia cittadina, otto chilometri di litorale tra Cagliari e Quartu Sant’Elena: sabbia soffice, mare azzurro, relax, divertimento e sport.
Sino a inizio XX secolo i cagliaritani gli preferivano la parte occidentale del golfo degli Angeli, poi a poco a poco ne apprezzarono le dune bianche, sorsero i primi stabilimenti, i chioschi e una colonia estiva, infine i celebri variopinti casotti (rimossi del tutto nel 1986). Col tempo l’hanno popolata sempre più, sino a farle assumere il nome di ‘spiaggia dei centomila’. Oggi il Poetto è l’indiscusso ‘mare’ dell’hinterland cagliaritano, una delle spiagge cittadine maggiori d’Europa, nonché più belle e frequentate dell’Isola, meta preferita dei visitatori del capoluogo, in estate e in qualsiasi giornata di sole nel resto dell’anno: tappa obbligatoria anche soltanto per un caffè o un aperitivo accompagnato dalla brezza marina.
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11/09/2024

Intervista a Mario Flore dal presidio di Selargius “La rivolta degli ulivi”.

Indirizzo

Cagliari

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