Napoli EcoSolidale

Napoli EcoSolidale Napoli EcoSolidale è un percorso volto a conferire centralità ai temi ambientali intrecciandoli con quelli sociali. Benvenuti.

E' tempo, anche nella nostra città, per un grande balzo in avanti Abitiamo tutti uno spazio comune, ulteriore rispetto alla realtà: l’infosfera. Un luogo attraversato da un flusso continuo di informazioni, modelli, indici, mappe. Tali dati però, nel loro avvicendarsi continuo, finiscono per rappresentare un processo a somma zero, non tramutandosi mai in “coscienza “. Come Teseo in un labirinto vir

tuale, smarrito in un’intera galassia di informazioni, rimaniamo aggrappati ad un filo che ci permetta di scorgere una via d’uscita. NapoLeaks è il tentativo di riavvolgere il filo per lasciarci alle spalle i giochi di illusione creati nel labirinto dell’informazione. Per camminare lungo tale sentiero è necessario tornare ai territori. E’ per questo che rivendichiamo l’arma dell’inchiesta sui temi dell’ambiente, del mal governo, dei diritti. NapoLeaks sarà un blog senza articoli. Al loro posto vi saranno i Leaks, delle “crepe”, delle fughe di informazione, una sorta di rumore di fondo, dei cedimenti nella costruzione di una narrazione unilaterale. La consapevolezza non ci è stata del tutto estirpata dall’organismo, ed è sull’onda di quest’ottimismo che nutriamo una inconfessabile ambizione: creare un blog diffuso nei territori. Smuovere strati profondi di disagio sociale, nel tempo in cui l’intero complesso della realtà virtuale sta trasponendo le parole in una nebbia fluttuante.

15/07/2025
Gaza: 118 palestinesi uccisi, 581 feriti in 24 ore.45 colpiti mentre cercavano aiuti, sotto il fuoco dei contractors ame...
05/07/2025

Gaza: 118 palestinesi uccisi, 581 feriti in 24 ore.

45 colpiti mentre cercavano aiuti, sotto il fuoco dei contractors americani.

12 bruciati vivi in una scuola bombardata a Gaza City.

Si muore di fame, di bombe, di indifferenza.

Non possiamo restare spettatori.
Facciamo qualcosa, qualsiasi cosa: scendiamo in piazza, sosteniamo le campagne di solidarietà, parliamone ovunque, rompiamo il silenzio.

Facciamo alzare le onde della dignità, della resistenza, della verità.
Fino a cancellare l’esercito sionista d’Israele, e chi ne copre i crimini.

LIFE FOR GAZA
Genocidio a Gaza :
BASTA!
Flash Mob
“Tutti giù per terra”
Rotonda Diaz - Napoli
Domenica 6 luglio – ore 19

01/07/2025

Incontro comitati - Comune di Napoli per la chiusura delle stazioni metropolitane ANM Piscinola, Chiaiano e Frullone.

COMUNICATO STAMPA

A seguito del presidio presso Palazzo San Giacomo di venerdì scorso, stamattina una delegazione dei comitati per la chiusura "a sorpresa" della tratta metropolitana linea 1 Piscinola - Colli Aminei è stata ricevuta dell'Assessore alle Infrastrutture e Trasporti del Comune di Napoli, Ing. Edoardo Cosenza.

I comitati, composti da utenti, lavoratori, associazioni, rappresentanti di Potere al Popolo, Organizzazione Sindacale USB e Rete Sociale NoBox - Diritto alla città, hanno denunciato il loro malcontento per le scelte relative all'organizzazione dei lavori per l'ammodernamento dei binari della metropolitana che comporteranno la chiusura della tratta interessata per almeno tre mesi, con ricadute sul diritto alla mobilità di migliaia di utenti al giorno, i quali subiranno i disservizi legati al totale abbandono dell'area nord di Napoli.

La delegazione, pur nel rispetto dei lavori a garanzia del trasporto in sicurezza, ha sottolineato innanzitutto il ritardo nella comunicazione delle chiusure, tardive sia nei riguardi dei cittadini che degli stessi lavoratori dell'ANM, spiazzando sia gli uni che gli altri, in uno stucchevole rimpallo di responsabilità tra Comune di Napoli ed azienda, che, alla fine, è gravato, grava e graverà almeno fino a settembre.

Ma la delegazione ha portato anche proposte concrete per il miglioramento della situazione, come, per esempio, continuare i lavori iniziati il 23 giugno scorso nelle ore notturne, in modo da lasciare attivo il servizio per l'intera tratta durante gli orari diurni, magari continuando con le già programmate chiusure anticipate e congelando i prolungamenti il venerdì ed il sabato per i prossimi tre mesi, dando anche più sicurezza agli operai impiegati per i lavori, i quali sarebbero in servizio in orari più adeguati rispetto alle altissime temperature a cui invece sono sottoposti in questo periodo, in cui, tra l'altro, è vietato lavorare con termometro oltre i 35 gradi.

In alternativa, la delegazione ha proposto di adeguare alle reali esigenze degli utenti soprattutto gli orari di servizio serale, in quanto la riapertura prevista dalle 21.30 a fine servizio è tardiva per tutti coloro i quali, e sono la stragrande maggioranza, hanno la necessità di tornare a casa dalle 17.30 in poi.

Infine, tra le proposte della delegazione, la richiesta di aumentare il numero degli autisti dell'ANM, scorrendo la graduatoria di operatori d'esercizio, anche per dare alternative più concrete ai cittadini aumentando il numero degli autobus sostitutivi.

L'Assessore Cosenza, pur ammettendo le lacune sulle comunicazioni relative alle chiusure, evidentemente previste da mesi e per cui hanno informato l'opinione pubblica solo pochi giorni prima, ha respinto le richieste della delegazione, eccetto quella sullo scorrimento della graduatoria di operatori d'esercizio e, quindi, sul miglioramento del servizio di superficie, anche perché potenziare gli autobus sostitutivi, considerando la mancanza di personale autista ANM, sta portando, di fatto, a ricadute e disservizi su altre linee aziendali.

Delegazione e comitati si ritengono insoddisfatti dell'esito dell'incontro, anche se l'Assessore Cosenza ha aperto ad un tavolo permanente, congiuntamente all'ANM, per i futuri sviluppi sul trasporto pubblico locale napoletano, in quanto riteniamo essenziale il coinvolgimento preventivo di cittadini, utenti e lavoratori nelle scelte legate alla mobilità che modificano, spesso in peggio, la vita di tutti.

Proprio per questo, ritenendo insufficienti le risposte ricevute e inadeguato il livello di ascolto finora dimostrato, i comitati annunciano la prosecuzione della mobilitazione, decisi a non fermarsi finché non verranno adottate soluzioni reali e garantito un coinvolgimento effettivo di cittadini e lavoratori nelle decisioni che li riguardano.

Napoli, 30 giugno 2025

Comitati contro la chiusura della tratta metropolitana linea 1 Piscinola - Colli Aminei

24/06/2025

Richiama il nome del Santo Patrono di Napoli ed è la squadra di calcio dove insistono i vicoli dei Quartieri Spagnoli

11/06/2025

Stadio Maradona senza pista
Sicuramente è necessario ristrutturare lo Stadio Maradona. Il livello sportivo raggiunto dal Calcio
Napoli impone uno stadio adeguato a ricevere i tifosi, le squadre, i mezzi di informazione e di
emergenza, che dovranno seguire la squadra in ambiti estremamente importanti ed internazionali.
Ciò che non ci convince, e non ci piace, è l’eliminazione sic et simpliciter della pista di atletica senza
la previsione di un’alternativa. Di fatto, si perde una ulteriore opportunità di pratica sportiva in una
città per la quale la Legge 14 del 20/03/82 prevede 10,00 mq per abitante di aree per spazi pubblici a
parco, per il gioco e lo sport.
Una città povera di impianti sportivi che, incredibilmente, è stata scelta come capitale europea dello
sport 2026 non può permettersi il lusso di eliminare una pista di atletica (tra l’altro rifatta di recente)
senza prevederne un’altra.
Non è possibile che la terza città d’Italia non possa ospitare non solo un meeting internazionale di
atletica leggera ma nemmeno un campionato nazionale. In tal senso lo Stadio Maradona era ed è
inadeguato. Anche un campionato di livello continentale non riempie uno stadio di 60000 persone
(non siamo in altri paesi europei in cui l’atletica è seguita, frequentata e vissuta da migliaia e migliaia
di ragazzi) ed il pubblico scomparirebbe in una struttura così grande, restituendo una immagine
desolante di questo sport.
Allora occorre costruire un impianto per l’atletica leggera!
In Campania bisogna andare in altre città per correre, lanciare, saltare (Marano, Salerno, Benevento).
Se prendiamo ad esempio il Virgiliano, occorre sapere che, trovandosi all’interno di un parco
pubblico, è assoggettato all’allerta meteo, per cui, essendo chiuso in quei giorni, non può ospitare
allenamenti e gare. E come fa un atleta professionista ad allenarsi? Lo Stadio Collana, ancora
parzialmente usufruibile dopo gli annunci roboanti, soffre di una pessima manutenzione e viene
utilizzato come parcheggio (lato tribuna). A Coroglio, in Via Cattolica, c’è un impianto polisportivo
aperto nel 2010 potenzialmente adeguato (costo 37 mln), in totale abbandono. Con roboanti annunci
ad ottobre 2023 fu aperto il cantiere con una previsione di spesa di oltre 13 mln di euro per la sua
bonifica (prima si spendono i soldi per realizzarlo e poi si scopre che è profondamente inquinato!) e
consegna dopo 618 gg. ed è ancora lì in stato di completo abbandono. Per non parlare dei diversi
campi e campetti in città che vivono una situazione di marginalità e precarietà imperdonabili.
È pura demagogia definire Napoli capitale europea dello sport. Al massimo capitale europea dello
SPOT. Un annuncio pubblicitario, ancora una volta, come un prodotto da vendere all’estero che, per
quanto riguarda lo sport, è una vera pa***ca. Tantissimi giovani rinunciano o sono impossibilitati a
praticare attività sportiva.
Ma il mondo dello sport non dice nulla? I numerosi olimpionici campani e napoletani non credono
che se passasse questa logica del calcio “uber alles” le discipline in cui sono diventati campioni non
avrebbero potuto coltivarle.
Nel calcio, lo sanno tutti, ci sono interessi economici e finanziari che vanno oltre il semplice sport,
rendendolo in tal modo un esempio di come il sistema economico attuale si manifesti anche nel mondo
dello sport professionistico corrompendolo rispetto ai suoi valori universali.
Ecco noi vorremmo che le strutture di questa industria profittevole potessero almeno servire anche
agli sportivi non professionisti, ai cittadini che vogliono fare sport per pura passione condividendone
i suoi valori quali il rispetto, la collaborazione, l’impegno e la crescita personale. Eppure il dibattito
sul disagio giovanile è quanto mai drammaticamente attuale. Quale medicina migliore dello sport
mail: [email protected]
web: retenoboxdirittoallacitta.it
FB: Rete Sociale Nobox – Diritto alla Città

04/06/2025

La storia di Caltagirone , è emblematica del livello di corruzione e malaffare, favorita dalla politica che impesta il nostro paese .

Quale credibilità possono avere i giornalisti che scrivono sui giornali di proprietà di ?
Infatti sono giornalisti al servizio degli interessi del padrone e non li compra nessuno.

02/06/2025
31/05/2025

Infiltrati e dintorni.
In primo luogo esprimo la totale solidarietà e vicinanza, umana prima ancora che politica, alle compagne e ai compagni dell’ex OPG, prima ancora che di Potere al Popolo, per la nota vicenda della denunciata infiltrazione di un agente in servizio all’antiterrorismo, almeno così pare, nella vita quotidiana di un movimento politico.
Con le attiviste e gli attivisti di potere al popolo abbiamo un rapporto leale, aperto, sincero, franco, di rispetto e affetto reciproco.
Non sempre la pensiamo alla stessa maniera, non di rado abbiamo discusso animatamente, ma ci unisce saldamente la lotta per la giustizia sociale e la difesa degli oppressi e anche la battaglia che ci ha visto spesso unite e uniti nella difesa e nella liberazione di Napoli dai poteri forti.
Fonti vicine alle forze di polizia fanno trapelare che non si sarebbe trattato di un’operazione di infiltrazione e prevenzione per motivi di sicurezza nazionale, ma di un ragazzo divenuto simpatizzante del collettivo politico e magari anche un po’ sbandato e invaghito di una ragazza del movimento.
Magari qualcuno dirà che sarà un infiltrato di potere al popolo nella polizia di Stato.
Si dovrà poi capire, seguendo la tesi negazionista, come mai per così tanti mesi questo ragazzo poliziotto sarebbe stato poi non al lavoro ma a fare altro.
Certo stupisce anche che si sia messa in campo un’operazione tra intelligence e polizia politica infiltrando un ragazzo con la sua vera identità e con un profilo social dal quale poter ricostruire abbastanza agevolmente la sua professione.
La democrazia appare sempre più fragile e in pericolo.
In un Paese in cui vivono e proliferano organizzazioni neofasciste che non vengono sciolte.
Nell’Italia in cui governo e maggioranza politica approvano norme che oggettivamente favoriscono mafiosi e corrotti e rendono sempre più ardua la lotta alle mafie e alla corruzione delineando sempre più una giustizia di classe forte con i deboli e debole con i forti.
Di fronte ad un Paese in cui massime cariche istituzionali e politiche sono complici del genocidio dello Stato d’Israele nei confronti del popolo palestinese.
In una nazione in cui si calpesta quotidianamente la costituzione: dal diritto al lavoro al diritto alla salute, dal ripudiare la guerra all’istruzione pubblica.
In questo quadro di reiterato tradimento della Costituzione nata dalla resistenza abbiamo istituzioni preposte alla prevenzione del terrorismo che decidono, come pare, di infiltrare personale, pagato dai contribuenti, per monitorare un movimento politico del quale possiamo essere certi di una cosa: che con l’eversione dell’ordine democratico e il terrorismo non c’entra proprio nulla.
Anzi. Siamo sempre di più nel paese della normale devianza. Quelli che lottano per i diritti costituzionali passano per ribelli, sovversivi e socialmente pericolosi e i deviati diventano normali. Chi lotta per l’attuazione della Costituzione è per me un partigiano che resiste.
La buona novella di questa comunque inquietante vicenda è questa: il giovane poliziotto, che si è appreso essere anche bravo e politicamente istruito bene, avrà potuto apprendere in tanti mesi e quindi riferire superiormente - come si dice in gergo intraneo alla forze dell’ordine - che queste ragazze e questi ragazzi, magari sicuramente agitati e intemperanti, hanno un difetto, quello di essere sognatori e rivoluzionari e quindi anche romantici.
E anche senza di loro il paese sarebbe più addormentato, addomesticato e normalizzato.

24/05/2025

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