LetterateMagazine

LetterateMagazine letteratura, cinema, teatro, poesia: idee, recensioni alla ricerca delle autrici più significative Si occupa di scritture, politiche, culture delle donne.

LetterateMagazine è la rivista online della Società Italiana delle Letterate. E non solo. Alla ricerca di parole, linguaggi, narrazioni che interpretino e raccontino cambiamenti e spostamenti in corso. Nello scambio tra lettrici, autrici e autori – e personagge. È stata fondata nel 2013 da Bia Sarasini che l'ha diretta fino alla fine del 2018 quando se ne è andata prematuramente. In redazione hann

o lavorato Barbara Bonomi Romagnoli, Laura Marzi, Gisella Modica, Gabriella Musetti, Silvia Neonato, Alessandra Pigliaru. Dal 2019 la dirige Silvia Neonato. In redazione: Giulia Caminito, Loredana Magazzeni, Laura Marzi, Gisella Modica, Gabriella Musetti, Sarah Perruccio e Amanda Rosso

“Dichiariamo lo stato di disastro culturale”, senza mezzi termini l’assemblea dei lavorat*dello spettacolo sta diffonden...
04/07/2025

“Dichiariamo lo stato di disastro culturale”, senza mezzi termini l’assemblea dei lavorat*
dello spettacolo sta diffondendo informazioni riguardo le assegnazioni dei fondi, e invitando artist*, maestranze e la cittadinanza a prendere parte a una serie di assemblee
programmate per i prossimi giorni.
I parametri per accedere ai finanziamenti sono cambiati e sono sparite alcune parole:
contemporaneo, rischio culturale, transdisciplinarietà, innovazione. Festival storici e di altissimo valore hanno ricevuto punteggi dimezzati. Esempio emblematico quello di , il più antico e riconosciuto festival dedicato al teatro contemporaneo, punto di riferimento della scena nazionale e internazionale. Molti altri festival sono stati cancellati: Teatri di Vetro e Attraversamenti Multipli a Roma, Wonderland a Brescia, Teatro Akropolis a Genova, Artinvita in Abruzzo. Sparisce anche un festival come il BIG- Bari International Gender Festival.
Altrettanto sorprendenti i risultati della commissione Danza che vedono spettacoli e
festival cancellati o declassati secondo criteri improntati a un’idea di repertorio,
tradizione, intrattenimento. Quello che si configura è uno scenario di impoverimento
culturale, di esclusione o marginalizzazione dei punti di vista meno “mainstream”, delle
realtà storiche come pure di quelle recenti. Si silenziano le formazioni che lavorano nella
ricerca e nella sperimentazione con uno sguardo alla multidisciplinarietà,
all’internazionalizzazione; si marginalizzano ulteriormente le voci e le creatività situate
in corpi dissidenti, in periferie geografiche o culturali, quelle che offrono uno sguardo
obliquo e alternativo rispetto alle narrazioni dominanti. Il teatro, si sa, dagli albori è
luogo di costruzione condivisa di senso, di dibattito, di comunità. In aperta contraddizione con la realtà incrementalmente complessa che viviamo risulta, da parte
delle commissioni, una volontà di semplificare e appiattire l’espressione artistica e il
dibattito culturale sulla linea di ciò che è più appetibile a livello commerciale e rispondente ai valori conservatori e patriarcali espressi dal governo.
L’evento che ha fatto più notizia è stato quello della dimissione di 3 commissari su 7
nella commissione Prosa a seguito della decisione da parte del resto della commissione di declassare il Teatro della Toscana facendogli perdere lo status di Teatro Nazionale. Si parla di ragioni economiche, culturali e di prestigio internazionale ma la
commissione, nonostante l’ufficialità del declassamento, non ha comunque espresso la
sua valutazione con un punteggio preciso e la decisione è impugnabile.

Letterate Magazine, come spazio di riflessione da sempre attento ai punti di vista meno
canonici, alla creatività e al pensiero delle donne e di tutte le soggettività altre, esprime
preoccupazione per le scelte delle commissioni del ministero della Cultura che rivelano un futuro ancora meno plurale del nostro presente.

Segnaliamo i prossimi appuntamenti indetti dall’assemblea lavorat* dello
spettacolo: il 4 luglio alle ore 18 a Roma, Angelo Mai. Il 7 luglio, assemblea
nazionale online

03/07/2025

🎨 𝐂𝐀𝐋𝐋 𝐏𝐄𝐑 𝐀𝐑𝐓𝐈𝐒𝐓𝟑

"Quest’anno il si tinge di vernice: nasce 𝐌𝐔𝐑𝐎 𝐋𝐈𝐁𝐄𝐑𝐀 𝐓𝐔𝐓𝐓𝟑, un progetto di arte pubblica transfemminista.

Un muro libero, sicuro e accessibile dove vedere nascere opere che parlano di corpi, stereotipi, desideri e autodeterminazione.

Non vogliamo solo creare arte, vogliamo trasformare lo spazio pubblico, aprirlo a nuove estetiche, nuove possibilità e nuove voci.

🧱 Il muro sarà uno spazio collettivo, uno strumento di cura e rottura, un luogo per creare insieme e senza gerarchie.

Sarà anche un’occasione per formare legami, collettivi, riflessioni.

🖌️ Per chi è la CALL?

Artist3 emergenti (o no), street artist, muralist3, creativ3 che abbiano voglia di confrontarsi con la pratica transfemminista attraverso l’arte pubblica.

📩 Per candidarti, compila il form al link
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfiS1wDr9sGloYwFMYR7-AT0aTKuasy5Isxsq4XqaJFqksvLQ/viewform
(La call chiude il 31 luglio!)

⏰ 4-5 ottobre 2025

💬 È importante che ci racconti perché vuoi partecipare e cosa significa per te contribuire alla realizzazione di un muro transfemminista.

Con fiducia e cura. Con vernice. Con rabbia e con amore.
Facciamoci spazio. Insieme.

Da un'idea di in collaborazione con venus_urbanart .
Progetto promosso da "

02/07/2025

“[…] Non è romanticheria riflettere che i nostri antenati piantavano alberi di noce, e noi - nel migliore dei casi - pioppeti. Chi non fa nulla per la pace, chi non fa nulla per l’ambiente, implicitamente ci invita a rassegnarci a questo stato di cose, a rinchiuderci nel “qui e ora”, senz...

01/07/2025

Ti interessa scoprire romanzi e poesie di autrici e autori della letteratura palestinese? Dal 3 al 5 ottobre a Ferrara partecipa al workshop della traduttrice e arabista Elisabetta Bartuli. Puoi trovare più informazioni e iscriverti qui: intern.az/1K0r

28/06/2025

La puntata del 26 giugno di Wikiradio - Radio3 è interamente dedicata al carteggio tra Alba De Cespédes e Arnoldo Mondadori, raccontato dalla voce di Nadia Terranova.
Questo il link per ascoltare la puntata: shorturl.at/taINy

🦊

L’ironia del destino, il tempo che passa, il corpo: Claudileia Lemes Dias, scrittrice brasiliana residente in Italia e c...
27/06/2025

L’ironia del destino, il tempo che passa, il corpo: Claudileia Lemes Dias, scrittrice brasiliana residente in Italia e creatrice di un blog dedicato alle donne in difficoltà (che ha milioni di contatti) esce con un nuovo libro, “Morfologia delle passioni”. Sono storie di rabbia, passione, amore che si concludono con un colpo di scena.

Ne scrive per noi Luisa Ricaldone.

"Mentre all’estero la forma breve del narrare da parte delle donne è molto diffusa e apprezzata (si pensi, per puntare in alto, alle numerose premio Nobel autrici di racconti, da Alice Munro a Doris Lessing, da Herta Müller a Elfriede Jelinek, a Selma Lagerlöf), nel nostro paese essa non gode di stampa particolarmente favorevole, a nessun livello, e di conseguenza deve fare i conti con un mercato refrattario a recepirla.
Anche per questa ragione mi sono avvicinata con curiosità alla lettura degli undici racconti di Claudiléia Lemes Dias in Morfologia delle passioni, ciascuno dei quali illumina un tratto del carattere, una situazione, un momento esistenziale delle varie donne convocate a esprimersi con la concisione che si deve al genere e con la scioltezza e la capacità linguistica cui Claudiléia è avvezza a partire almeno da Storie di extracomunitaria follia del 2009."

L’ironia del destino, il tempo che passa, il corpo: Claudiléia Lemes Dias, scrittrice brasiliana residente in Italia e creatrice di un blog dedicato alle donne in difficoltà (che ha milioni di contatti) esce con un nuovo libro, “Morfologia delle passioni”. Sono storie di rabbia, passione, am...

A due anni dalla morte della scrittrice, questo sabato alle 18 presso la Libreria GRIOT , verrà presentata la raccolta d...
26/06/2025

A due anni dalla morte della scrittrice, questo sabato alle 18 presso la Libreria GRIOT , verrà presentata la raccolta di racconti "Sorella d’inchiostro. 23 racconti per Kaha Mohamed Aden" (Aiep Editore, 2025) Curata da Gabriella Ghermandi, Kossi Komla-Ebri e Itala Vivan, l’opera raccoglie ventitré voci afroitaliane in un dialogo ideale con Aden.

Una bambina abusata per anni dal patrigno sperimenta la potenza dello stupro e ne resta segnata per tutta la vita. Non c...
25/06/2025

Una bambina abusata per anni dal patrigno sperimenta la potenza dello stupro e ne resta segnata per tutta la vita. Non c’è perdono, non c’è oblio, non c’è resilienza. Il gruppo di lettura della Sil ha letto “Triste Tigre” di Neige Sinno, un libro duro, urticante, doloroso che racconta la sua storia.

Rita Lopez ci offre una restituzione delle Letturate, il gruppo di lettura della Società delle Letterate.

«Diceva di amarmi. Diceva che era per poter esprimere quell’amore che mi faceva quello che mi faceva, diceva che il suo desiderio più grande era che io ricambiassi il suo amore».

È curioso il fatto che più di una, nel nostro CircolodelleLetturate, sia andata a cercare il volto di Niege Sinno, l’autrice di Triste Tigre, il potentissimo libro che avevamo in programma di leggere insieme e commentare. L’ho fatto anch’io. Forse è stato un tentativo inconscio di dare fattezza, realtà, verosimiglianza, a qualcosa di inverosimile. Perché Triste Tigre, vincitore del Premio Strega Europeo 2024, questo fa: racconta l’indicibile.

Una bambina abusata per anni dal patrigno sperimenta la potenza dello stupro e ne resta segnata per tutta la vita. Non c’è perdono, non c’è oblio, non c’è resilienza. Il gruppo di lettura della Sil ha letto “Triste Tigre” di Neige Sinno, un libro duro, urticante, doloroso che racconta l...

La protagonista di “Quello era un posto” ha una sorta di coro alle spalle che spiega a tutti che adesso che è madre deve...
21/06/2025

La protagonista di “Quello era un posto” ha una sorta di coro alle spalle che spiega a tutti che adesso che è madre deve cambiare. Ma lei sa di essere una persona intera, vera, reale, a cui qualcuno ha messo in braccio due bambine, bellissime e amate, e ha detto che da quel giorno le bambine l’avrebbero identificata per sempre. Intervista all’autrice Sonia Laezza a cura di Silvia Suriano.

"Tutto nasce dal mio desiderio subitaneo di conoscere l’autrice di Quello era un posto, Sonia Laezza, che mi ha fatto sentire una sintonia rara – non per un’affinità che quasi mai la maternità regala – per l’ampiezza dello sguardo, del respiro e dell’animo umano. Il dialogo con lei ha ridato linfa al desiderio di stare di nuovo e sempre in quello spazio che chiamiamo infanzia e in quel luogo estremo che chiamiamo maternità.
Quello era un posto mi è arrivato nella sua verità, nel suo non essere un esercizio di stile atto a compensare le stereotipate e scontate frustrazioni della maternità, ma un racconto autentico di tutte quelle pulsazioni intensissime che ti attraversano quando diventi madre e la tua vita è irreversibilmente altro da prima."

La protagonista di “Quello era un posto” ha una sorta di coro alle spalle che spiega a tutti che adesso che è madre deve cambiare. Ma lei sa di essere una persona intera, vera, reale, a cui qualcuno ha messo in braccio due bambine, bellissime e amate, e ha detto che da quel giorno le bambine l....

Indirizzo

Camogli
16032

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando LetterateMagazine pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Condividi

Our Story

LetterateMagazine è la rivista online della Società Italiana delle Letterate. Si occupa di scritture, politiche, culture delle donne. E non solo. Alla ricerca di parole, linguaggi, narrazioni che interpretino e raccontino cambiamenti e spostamenti in corso. Nello scambio tra lettrici, autrici e autori – e personagge. È stata ideata e creata nel 2013 da Bia Sarasini che lo ha diretto fino alla sua morte il 14 ottobre 2018. Direttrice: Silvia Neonato redazione: Giulia Caminito, Loredana Magazzeni, Laura Marzi, Gisella Modica, Gabriella Musetti, Sarah Perruccio