17/12/2025
Dopo "Il mio migliore amico è fascista", Takoua Ben Mohamed, “giornalista a fumetti”, prosegue il racconto autobiografico e illustrato della sua vita quotidiana da adolescente in Italia dove, tunisina di origine, vive da quando era bambina. E lo fa come sempre con vignette e linguaggio essenziali. Il titolo sembra già un proclama, affermando un diritto di fronte alla sua negazione di fatto. Ma qual è il vero permesso a cui si riferisce? di cittadinanza? oppure, in senso ampio, di “essere”, di star qui? Autorizzata a essere italiana, adolescente, europea ma anche araba, parlare due lingue, indossare il velo? E, se accade a molti adolescenti di dubitare di poter essere se stessi, senza rispondere a schemi, aspettative o imposizioni, pensiamo a quanta incertezza possa incombere su un’adolescente che viene da un altro paese. Takoua si sente divisa tra due mondi che sembrano rimproverarle ciascuno la sua “altra” metà: non abbastanza araba per i tunisini e non abbastanza italiana per compagne di scuola e insegnanti.
“Quando vivi in mezzo a due mondi è come se la porta di casa tua fosse una frontiera che attraversi ogni giorno” ci dice. Ma, nemica di ogni facile incasellamento, Takoua racconta anche la sua amicizia con Marco, coetaneo e compagno di banco, che si dichiara fascista perché viene da una famiglia che lo è ... - Italiana, con permesso di Takoua Ben Mohamed (Rizzoli) è recensito da Antonella Lamberti su LiBeR 148.
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