01/11/2025
LA PRISMA LASCIA ANACAPRI, STESSA FINE A CAPRI?
VERIFICARE L’APPALTO DELLA PARLATO COSTRUZIONI AL MERCATINO DI CAPRI
ll primo è il corrotto a destra nella foto in prima pagina, l’ex sindaco “mazzettaro” di Sorrento assicurato alla giustizia, il secondo Michele De Angelis, deus ex machina della cooperativa sociale per azioni Prisma, che poi l’ha fatto ammanettare tendendo una trappola ben architettata.
Dalla vicenda che la Prisma per avere appalti consegnava succolenti tangenti all’ex sindaco, la cooperativa esce distrutta e dai suoi piedi di argilla sta man mano crollando.
Il Comune di Anacapri è stato costretto a revocare l’appalto, 2022 2031, e l’ha fatto prima con una determina il 30 ottobre scorso e poi con una delibera di giunta in stessa data.
Prima di arrivare alla revoca va evidenziato che la Prisma inaugurò il 13 settembre 2012, come si legge su internet: https://www.redattoresociale.it/article/notiziario/apre_il_primo_asilo_nido_di_anacapri in p***a magna il sindaco di Anacapri Francesco Cerrotta (dell’epoca e di oggi); il consigliere delegato alle Politiche sociali Costanzo Federico; il presidente di Prisma e vice-presidente di Gesco Michele de Angelis... ... Si chiama “Spazzolino” il primo nido d’infanzia del comune di Anacapri (Napoli). A gestirlo per il comune sarà la cooperativa sociale Prisma, del gruppo Gesco, che si occupa da oltre dieci anni di servizi per la prima infanzia sul territorio campano. La struttura ospiterà 24 bambini tra i 3 mesi e i 3 anni, dalle 8.30 alle 16.30, dal lunedì al sabato, 12 mesi all’anno con possibilità di prolungamento fino alle 18.30. “L’obiettivo è quello di ve**re incontro alle esigenze dei genitori lavoratori – spiega il presidente della coop, Michele De Angelis – contribuendo, più in generale, a costruire una rete di servizi in grado di garantire il diritto all’infanzia e, allo stesso tempo, sostenere l’occupazione femminile”.
I bambini saranno seguiti da personale educativo e ausiliario altamente qualificato. Gli ambienti ampi e spaziosi del nido sono stati elegantemente ristrutturati dalla cooperativa Edil Atellana e progettati dall’architetto Giovanni Fumagalli, che da anni svolge attività progettuale, didattica e di ricerca orientata alla realizzazione di servizi, spazi pubblici, scuole, nidi e spazi per l’infanzia. Accanto agli spazi consueti per la routine e le attività educative, nel nido saranno anche presenti un’area dedicata ad atelier d’arte, debitamente arredata per l’espressione pittorica, grafica e per la manipolazione, e spazi esterni per le attività libere all’aperto. Ogni particolare è pensato in coerenza con la linea educativa e pedagogica di Prisma, volta a sviluppare tutti i canali espressivi e comunicativi dei bambini per sostenerne il processo di crescita: dalla distribuzione degli spazi alla singolarità del nome, che richiama la semplicità di un oggetto quotidiano, eppure strumento di scoperta, come sosteneva la pedagogista Elinor Goldschmied, uno dei riferimenti teorici e metodologici, insieme all’approccio montessoriano, a cui si ispira la cooperativa.
L’asilo è stato realizzato con un contributo pubblico e una compartecipazione di 200mila euro della cooperativa Prisma, a valere sul Fondo per la prima infanzia varato dalla regione Campania. Si tratta di un primo tassello verso la costruzione di un vero e proprio sistema di politiche e servizi per l’infanzia, in una regione dove l’asilo nido è ancora un diritto negato per troppi bambini. Ma non basta. Secondo Michele De Angelis, infatti, “è necessario anche che si approvi una nuova legge regionale per i servizi all’infanzia che riveda i parametri strutturali e organizzativi dei servizi a garanzia dei più piccoli, visto che l’ultima legge in materia (la n. 48/74) prevede appena 40 metri quadri tra spazi interni ed esterni per ogni bambino. Occorrerebbe fare una mappatura dell’offerta e della domanda di servizi per l’infanzia, così come esiste in molte altre Regioni d’Italia”. Qualche esempio? Emilia Romagna, Toscana, Marche, dove esiste un sistema informativo per il monitoraggio della qualità dell’offerta, capace anche di orientare le scelte politiche.
Essendo scaduto l’appalto nel 2022 era stata espletata la gara d’ appalto che prevedeva una durata fino al 2031. Una gara a cui oltre la Prisma aveva partecipato risultando seconda la Raggio di Sole Coop. Sociale che aveva offerto un ribasso del 6% rispetto all’1% della Prisma. L’appalto, essendo ritenuta maggiormente valida l’offerta tecnica, venne aggiudicata alla Prisma. A presiedere la commissione di gara l’architetto Filippo De Martino, lo stesso indagato a Sorrento quale responsabile dell’ufficio tecnico, del Comune di Sorrento nella vicenda delle mazzette ed appalti dell’ex sindaco Massimo Coppola e della sua “corte dei miracoli”. L’appalto del 2022 aggiudicato alla Prisma aveva un importo complessivo di oltre 2milioni di euro, una somma da capogiro ancor più se il ribasso è stato dell’1%.
Il servizio del micro nido d’infanzia Spazzolino, un servizio che sembrava essere un fiore all’occhiello sull’isola, a tal punto che il servizio seppur con forma diversa era stato adottato dal Comune di Capri in epoca primaverina con il micro nido d’infanzia Campanello.
Insomma in materia di servizi per l’infanzia l’isola, prima Anacapri e poi Capri aveva dato vita ad una vera rivoluzione. Ora la Prisma è inseguita dai “debiti”, fitti non pagati, fornitori non pagati, personale che avanza soldi oltre a essere stato sottopagato coprendo ruoli inferiori rispetto a quelli nella realtà svolti e così via, sembra proprio che la Prisma si avvia al tramonto. Sembra proprio che l’aver pagato tangenti per avere appalti pilotati così come gestiva quel personaggio che all’anagrafe è Michele De Angelis abbia scoperchiato il vaso di pandora del malaffare e determinato la fine della cooperativa, che però per il momento gestisce ancora il nido Campanello a Capri, mentre molti appalti in pen*sola continuano ad essere revocati. La determina del Comune di Anacapri ha decretato che il “Re è nudo”, ovvero che è saltato fuori che già a giugno il Comune di Anacapri era a conoscenza che il personale non veniva pagato, ma più grave che come prevedeva il capitolato d’appalto al punto C dell’articolo 13 aveva il dovere di fare controlli, ispezioni ed indagini conoscitive volte a verificare: ...
il rispetto delle norme contrattuali e previdenziali nei confronti del personale impiegato.
Solo a luglio il Comune di Anacapri ha scritto alla Prisma intimando di comunicare l’avvenuto pagamento delle retribuzioni del personale o, in mancanza, a fornire copia dei cedolini dei
dipendenti in servizio presso il nido Spazzolino di Anacapri, unitamente all’importo dei relativi contributi previdenziali comprensivi della quota a carico della Società, al fine di consentire al Comune di pagare direttamente ai lavoratori le retribuzioni di loro spettanza, poi così come ha fatto il Comune fino a settembre scorso. E così come dovrà fare anche per il mese di ottobre. Alla fine il Comune di Anacapri cercando di glissare sulle responsabilità dopo l’avvio del procedimento di risoluzione del contratto invitando la Prisma, completamente sbandata e logorata anche amministrativamente dalle mazzette conferite per gli appalti dal suo presidente Michele De Angelis, a trasmettere contro deduzioni che nei 15 giorni previsti non sono arrivate ha provveduto alla risoluzione contrattuale ammettendo nero su bianco che il mancato versamento delle retribuzioni ai dipendenti ed il mancato adempimento agli obblighi contributivi costituiscono illecito professionale.
Quindi il Comune di Anacapri ha risolto l’appalto con la Prisma per grave indampimento contrattuale cessando il rapporto da venerdì 31 ottobre disponendo l’escussione della cauzione definitiva accesa dalla Prisma Cooperativa Sociale
per Azioni Onlus con la compagnia assicuratrice Assimoco S.p.a. per recuperare le somme spettanti al Comune. La Prisma ora non può partecipare più a nessuna gara di appalto sul territorio italiano e non si vede come possa proseguire il rapporto con il Comune di Capri dove anche al micro nido d’infanzia Campanello il personale aspetta essere pagato così come i fornitori.
Il Comune di Anacapri che si è trovato davanti ai genitori dei bambini che frequentano il nido Spazzolino “incazzati” per correre ai ripari ha affidato il servizio alla ditta a cui non era stato assegnato il servizio e che in graduatoria veniva ad essere seconda, la Raggio di Sole Cooperativa Sociale onlus che in Italia gestisce appena 85 nidi. Pur avendo azione legale per sfatto per morosità del micro nido Spazzolino è necessario trovare una sede alla Raggio di Sole per fargli svolgere il servizio e quindi il Comune ha identificato i locali che aspettano da tempo troppo tempo essere destinati a casa di riposo per gli anziani della comunità (rispettando il volere del donante, un benefattore).
La Raggio di Sole occuperà già da lunedì i locali di Piazza San Nicola, concesso dal Comune di Anacapri ad un canone calmierato mensile di euro 2.500,00. La cooperativa come per legge dovrà farsi carico con tutte le problematiche relative anche del personale che prima operava con la Prisma.
Si chiude almeno per ora la vicenda della Prima che continuerà nelle aule di Tribunale per recuperare i danni patiti con annessi e connessi come si suol dire.
La vicenda della Prima sull’isola è frutto delle mazzette pagate all’ex sindaco di Sorrento in cui si trova coinvolta anche la Parlato Costruzioni con il personaggio di Mario Parlato.
Mario Parlato rappresentava a Sorrento una delle aziende pronte a pagare mazzette per avere appalti pilotati,
come la procedura di assegnazione dei lavori di riqualificazione del percorso pedonale dietro agli stabilimenti di Marina Piccola. Due milioni di euro che facevano gola e dove l’ex sindaco era disponibile a fare qualsiasi cosa pur di accontentare quelli che facevano parte del Sistema Sorrento.
Due milioni di euro tra la progettazione e l’esecuzione da dividere come ipotizzato dalla Procura di Torre Annunziata tra il professionista Vincenzo Rescigno e l’impresa di Mario Parlato.
A quella gara si presentò per partecipare oltre a tre aziende del Sistema Sorrento un consorzio di imprese che andava eliminato
grazie a lettere anonime redatte dallo stesso ex sindaco. Mario Parlato, soprannominato Vicki è uno sveglio che si allarga a macchia d’olio, non solo lavori in pen*sola nell’ambito delle mazzette del Sistema Sorrento, guarda con entusiasmo all’isola di Capri, dove sbarca trovando ad Anacapri terreno fertile per la sua attività, le costruzioni. Bisognerebbe aprire gli occhi e fare una verifica sull’appalto che la Centrale Unica di Committenza che il Comune di Anacapri condivideva con quello di Capri, che era presieduta all’epoca dei fatti dall’architetto Filippo De Martino, all’epoca capo dell’ufficio tecnico del Comune di Anacapri ed oggi di quello di Sorrento, da oltre tre anni, indagato nella mazzettopoli sorrentina, per il recupero dell’ex mercatino comunale e dell’area dove è collocato, Piazza dei Martiri d’Ungheria, con il terminal di bus, taxi e trasporto bagagli.
L’ex mercatino comunale progetto alla mano doveva dive**re un Centro Polifunzionale
a servizio della collettività ed in particolare dei giovani e prevedeva anche la sistemazione di tutta la piazzetta ed ora resta “posseduto” dal degrado da oltre ventanni. Un appalto succulento che interessava molto la Parlato Costruzioni a cui fu assegnato ed i cui lavori iniziarono solo, anche con un bell’acconto disposto dai lavori pubblici del Comune di Capri. La Parlato Costruzioni vinse l’appalto offrendo delle “migliorie” progettuali su cui ci sono non pochi dubbi e dove si dovrebbe indagare per chiarire, per una questione di competenza non dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata bensì con quella di Nicola Gratteri di Napoli.
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