25/12/2025
Care catanzaresi e cari catanzaresi, a ciascuno di voi, alle vostre famiglie, alle persone che amate, e soprattutto a chi, proprio in questi giorni di festa, porta nel cuore una fatica, una ferita, un dolore che spesso resta nascosto dietro un sorriso, voglio rivolgere il mio augurio più sincero di buon Natale.
È un augurio che nasce dall’amore profondo che provo per questa nostra città. Una città bellissima, complessa, a volte difficile, ma che non ha mai smesso di cercare luce, dignità e futuro, anche quando tutto sembrava più faticoso.
Il Natale arriva sempre così: in punta di piedi. Ci invita a rallentare, ad abbassare il rumore, a fermarci davvero. A guardarci negli occhi. Ci riporta alle parole che abbiamo detto e a quelle che non siamo riusciti a dire, ai silenzi attraversati, alle mani che abbiamo stretto e a quelle che, forse, avremmo voluto stringere di più. È un tempo che parla di fragilità, ma anche di una forza profonda. Di attese, sì, ma soprattutto di speranza.
Per Catanzaro, e per tutti noi, questo è stato un anno intenso. Un anno impegnativo, a tratti faticoso. Un anno fatto di lavoro quotidiano, spesso lontano dai riflettori, di scelte non sempre semplici, di cantieri aperti e di progetti avviati con l’idea di costruire una città più giusta e più vivibile. Dietro ogni intervento c’è stato il tentativo sincero di migliorare la qualità della vita, senza dimenticare chi ogni giorno fa più fatica, chi vive nell’incertezza, chi chiede prima di tutto di essere ascoltato.
So bene che ci sono progetti ancora incompiuti, impegni avviati che attendono di diventare realtà, aspettative che restano aperte. So che ci sono famiglie che lottano con difficoltà economiche, giovani che cercano il loro posto nel mondo, anziani che chiedono attenzione, tempo, presenza. A loro, oggi più che mai, va il mio pensiero. Amministrare una città significa anche questo: portare dentro queste storie, sentire il peso delle responsabilità, camminare con umiltà e non smettere mai di credere che il cambiamento vero abbia bisogno di tempo, pazienza e di una comunità che resti unita.
Il Natale ci ricorda una verità semplice ma fondamentale: nulla si costruisce da soli. Ogni passo avanti nasce dalla collaborazione, dal dialogo, dal rispetto reciproco. È stato un anno in cui abbiamo provato ad ascoltare Catanzaro nelle sue luci e nelle sue ombre, con la convinzione che questa città possa essere davvero casa per tutti, un luogo in cui nessuno si senta estraneo o invisibile.
Guardando avanti, vedo un cammino ancora aperto. I cantieri che attraversano la città non sono solo opere materiali, ma segni di una speranza concreta: spazi che tornano a vivere, servizi che possono migliorare, opportunità di crescita culturale ed economica. Tutto questo sarà possibile solo se continueremo a prenderci cura di Catanzaro insieme, con responsabilità, rispetto e amore.
Il mio augurio, questa sera, è che il Natale porti serenità dove c’è stanchezza, pace dove ci sono ferite, calore dove si avverte solitudine. Che ci aiuti a ritrovare la gentilezza nei piccoli gesti, l’ascolto vero, quella solidarietà silenziosa che tiene unite le comunità nei momenti più difficili.
A tutti voi, con emozione sincera e profonda gratitudine, auguro un Natale di speranza. Continuiamo a camminare insieme. Catanzaro lo merita davvero.
