Seahorse Recordings

Seahorse Recordings La SEAHORSE RECORDINGS è una delle più rappresentative etichette indipendenti italiane

La SEAHORSE RECORDINGS è una delle più rappresentative etichette indipendenti italiane con produzioni mirate su INDIE/FOLK/ALTERNATIVE/ELETTRONICA.

Ed ecco la premiere per il video di "It's called blood" di It Sound su It's Psychedelic Baby Magazine!!Stupefacente vide...
16/07/2025

Ed ecco la premiere per il video di "It's called blood" di It Sound su It's Psychedelic Baby Magazine!!

Stupefacente video✨

It Sound’s ‘It’s Called Blood’: A Post-Punk Ritual from the Upcoming LP

https://www.psychedelicbabymag.com/.../it-sounds-its...



Press Office: A Giant Leap
Label: Seahorse Recordings

‘It’s Called Blood’ is the title track and lead single from the upcoming LP by It Sound, set for release on October 10 through Seahorse Recordings. Listeners will immediately pick up on the track’s charged, post-punk vibe. Drawing on the experimental defiance of Swell Maps, the stark repetit...

Ed ecco la premiere per il video di "It's called blood" di It Sound su It's It's Psychedelic Baby MagazineStupefacente v...
16/07/2025

Ed ecco la premiere per il video di "It's called blood" di It Sound su It's It's Psychedelic Baby Magazine

Stupefacente video✨

It Sound’s ‘It’s Called Blood’: A Post-Punk Ritual from the Upcoming LP

https://www.psychedelicbabymag.com/.../it-sounds-its...



Press Office: A Giant
Label: Seahorse Recordings


‘It’s Called Blood’ is the title track and lead single from the upcoming LP by It Sound, set for release on October 10 through Seahorse Recordings. Listeners will immediately pick up on the track’s charged, post-punk vibe. Drawing on the experimental defiance of Swell Maps, the stark repetit...

Prayers After Dark dei The Shameless ricevono ancora una volta una magnifica recensione su MusicMap!Grazie a Lorenzo Mor...
15/07/2025

Prayers After Dark dei The Shameless ricevono ancora una volta una magnifica recensione su MusicMap!

Grazie a Lorenzo Morandotti❤️

"Un disco ancor piu' ambizioso dei precedenti, in cui si sono messe a punto le premesse compositive, la voce del leader, il tappeto sonoro proposto, come un arco teso tra psichedelia nuwave ed energia progressive e appunto blues.

Canzone piu riuscita è "Chic Jesus", che non dispiacerebbe a Lenny Kravitz e come ghost track di "Jesus Christ Superstar" (ma Roger Waters direbbe di non dare le royalties a quel plagiario di Lloyd Webber), così come "Nobody save me but you love" non sarebbe dispiaciuta agli U2 di "Achtung baby".

A qualcuno che storcerà il naso non piacerà questa svolta apparentemente commerciale del gruppo, ma siamo solo all'affinamento in barrique delle premesse precedenti, altro che commercializzazione. Il loro discorso è solo maturato, più consapevole e quindi più diretto ma sempre impeccabile negli arrangiamenti e nelle scelte stilistiche, e si fa sempre più unico nel desolato panorama attuale.

Basti pensare a una ballata commovente nella sua semplicità come "Cry cry baby", dove nulla è fuori posto e sarebbe piaciuta al compianto Paolo Benvegnù. A questo punto della loro carriera, che è il più difficile, devono scegliere se proseguire sulla strada indipendente che li contrassegna fin dagli esordi o trovare un produttore coraggioso che imprima loro una svolta (ma ce ne sono ancora?).

Comunque chapeau e avanti così senza paura, ragazzi. The Shameless si formano a Ragusa nell’Ottobre 2016 - auguri in anticipo per il decennale - e sono: Ippolito Nicolini (voce, chitarra, piano, percussioni), Gianpaolo Cassarino (basso, tastiere, violino, synth), Alberto Difalco (batteria), Gaetano Scribano (chitarra, basso), Giuliano Spataro (chitarra, ukulele, banjo). Se li beccate dal vivo non fateveli scappare e tributate loro i meritati onori. Voto 8,5. (Lorenzo Morandotti)"

https://www.musicmap.it/recdischi/ordinaperr.asp?id=11728

Press Office: A Giant Leap

Epiche cavalcate, sognanti crescendo, robusti tappeti sonori capaci di non far sbadigliare i più anziani e entusiasmare quelle giovani orecchie non ancora del tutto assuefatte alla melassa attuale. All'atto dell'uscita del precedente - secondo - album "Love condemnation", qui su Music Map nel 2022 ...

Recordings  di un'artista americano di grande livello. Il suo progetto si chiama It Sound ed il sui primo singolo "It's ...
15/07/2025

Recordings di un'artista americano di grande livello. Il suo progetto si chiama It Sound ed il sui primo singolo "It's called blood" esce il 18/07 su tutte le piattaforme digitali ❤️
Domani avremo la premiere del videoclip su
Rumore e per l'estero su It's Psychedelic Baby Magazine
Press Office: A Giant Leap

Si parla ancora in maniera lusinghiera dell'esordio dei Selenia con "Luna Nova" su Radiocoop .🖤Grazie infinite ad Antoni...
08/07/2025

Si parla ancora in maniera lusinghiera dell'esordio dei Selenia con "Luna Nova" su Radiocoop .🖤

Grazie infinite ad Antonio Bacciocchi

L’esordio del duo casertano è una piacevole quanto intrigante sorpresa, in virtù di una proposta originale, personale e dai tratti raramente praticati artisticamente. I suoni, le arti, le culture si mischiano (fortunatamente) sempre di più e vanno a creare nuove miscele, affascinanti, ricche di tradizione e innovazione. Nel disco troviamo una forte impronta folk mediterranea ma che guarda anche ai Balcani e al misterioso e mistico retaggio nordico, oscuro e umbratile, dal carattere in forte contrasto con la solarità del nostro Mezzogiorno. Colonna sonora di un ipotetico antico rito pagano, i cinque brani sono composti e arrangiati con grande cura del dettaglio, eseguiti con trasporto e sincera partecipazione emotiva. Una partenza più che ottima.

Press Office: Stand Alone Complex


. Nel disco troviamo una forte impronta folk mediterranea ma che guarda anche ai Balcani e al misterioso e mistico retaggio nordico, oscuro e umbratile, dal carattere in forte contrasto con la solarità del nostro Mezzogiorno.

Su areARock la prima bellissima recensione su "Luna Nova " dei Selenia.🖤"Ci sono dischi che ti arrivano come una botta i...
04/07/2025

Su areARock la prima bellissima recensione su "Luna Nova " dei Selenia.🖤

"Ci sono dischi che ti arrivano come una botta in testa, ma quelle spesso noi le schiviamo, ma quando giungono al nostro mondo dischi come quello dei Selenia per la Seahorse Recordings è come ricevere un cartonato di incenso. Già, perché spesso l’incenso serve a purificare l’aria dove ci troviamo, a far viaggiare in mondi lontani come accadeva tanti anni addietro quando ti trovavi ad un concerto di Claudio Rocchi o gente come lui.

Se d aun lato la scelta linguistica si propone di ricostruire una forma desueta della lingua campana, specialmente di alcuni dialetti, prendendo talvolta in prestito parole dal latino o dal greco antico e formule rituali già esistenti, questo esordio è davvero un colpo a tutta la br**ta musica in circolazione di questi tempi. Qui si viaggia tra suoni e strumenti tipici della tradizione popolare del Mezzogiorno e dei Balcani che si fondono con le e sonorità dark folk nordeuropee. Cinque brani capaci di trasportaci in una dimensione di tensione e introspezione al cospetto di Ecate, signora dell’Ade e personificazione della Luna Calante, e di isteria estatica come quella delle Dianare, sacerdotesse di Artemide/Diana, personificazione della Luna Crescente."

https://www.arearock.it/2025/06/30/lesordio-del-duo-selenia-con-luna-nuova/

Press Office: Stand Alone Complex



Ci sono dischi che ti arrivano come una botta in testa, ma quelle spesso noi le schiviamo, ma quando giungono al nostro mondo dischi come quello dei Selenia per la Seahorse Recordings è come ricevere un cartonato di incenso. Già, perché spesso l’incenso serve a purificare l’aria dove ci trovi...

Esce oggi per Seahorse Recordings in tutti i negozi digitali, un ep che ha il sapore dell’antico, dell’esoterico e del m...
27/06/2025

Esce oggi per Seahorse Recordings in tutti i negozi digitali, un ep che ha il sapore dell’antico, dell’esoterico e del misterioso. 🖤
Dall’antica mia terra di origine, vi presento “ Luna Nova” dei Selenia.

"Corde che tramano e tamburi che riecheggiano al ritmo di canti che enunciano lingue antiche e ricche di segreti. Se udite dai boschi o dalle strade suoni arcani intrisi di folklore e racconti oscuri, molto probabilmente si tratta dei Selenia, duo di cantastorie che narrano fatti, leggende e misfatti legati alla stregoneria e all’occulto del Sud dell’Italia. Una Janara e un Maone vi conducono alle porte del loro mondo stregato, tra malocchi, fascinazioni, formule ed incanti tramandati di voce in voce; spiriti malefici e benefici, fiabe, archetipi.
Ma chi sono i nostri musicanti dell’occulto? E da dove arrivano?
Athena Vṛkī e Benedetto Salomone - musicisti casertani - sono i creatori di questo progetto musicale e performativo che si pone come obiettivo quello di riportare in auge tutti quegli aspetti terrifici presenti non solo - nella fattispecie - all’interno della cultura dell’Italia Meridionale, ma anche in quella del Mediterraneo e dei Balcani; attingendo da fatti legati al mondo magico e dalle tradizioni legate al culto dei morti.
Alla narrazione musicale, si affianca la performance teatrale, mediante la quale ci si propone di mettere in luce l’importanza degli aspetti ritualistici alla base del funzionamento di una cultura in generale, così come dell’individuo nella sua totalità e che troppo spesso, oggi, diamo per scontati. La scelta linguistica - sia per quanto concerne la performance, sia per quanto concerne i testi dei brani - si propone di ricostruire una forma quanto più desueta della lingua campana o delle lingue locali dei territori d’interesse legati allo studio e alla ricerca sulla quale il progetto si concentra; prendendo talvolta in prestito parole dal latino o dal greco antico o formule rituali già esistenti.
Guidati dalla Luce e dalle energie della Luna tra magia e devozione, i Selenia sono debitori proprio alla Dea Selene per la scelta del loro nome, che richiama quello di colei che per gli antichi greci era la personificazione della Luna Piena. In greco, infatti Σελήνη (Selene), vuol dire letteralmente luna, da σέλας (selas) luce/splendore/fiamma.
Mentre il nome del duo è protetto dalle energie del satellite nel pieno del suo bagliore, il prodotto musicale dei due cantastorie è protetto invece dalle energie di Perseide, personificazione della Luna Nera. Luna Nova è infatti il nome del primo lavoro dei nostri musicanti dell’occulto, che tra suoni e strumenti tipici della tradizione popolare del Mezzogiorno e sonorità ambient costruiscono un'atmosfera al confine tra la musica elettronica e quella più tipicamente folk, capace di trasportavi in una dimensione di tensione e introspezione al cospetto di Ecate, signora dell’Ade e personificazione della Luna Calante; e di isteria estatica come quella delle Dianare, sacerdotesse di Artemide/Diana, personificazione della Luna Crescente.
Venite a scoprire cosa si cela tra i sussurri ed i canti. Restate in ascolto!”

LIsten:
Spotify: https://open.spotify.com/album/1MqwOym4ONw4IYKkqvTgTH

Buy:
Deezer:
https://www.deezer.com/album/774266641

Itunes:
https://itunes.apple.com/album/id/1821308722

Athena Maryam
Press Office: Stand Alone Complex

Album · 2025 · 5 Songs

2 recensioni molto belle e significative sui The Shameless !!Grazie di ❤️ alle redazioni di Ver Sacrum e areARock https:...
17/06/2025

2 recensioni molto belle e significative sui The Shameless !!

Grazie di ❤️ alle redazioni di Ver Sacrum e areARock

https://www.versacrum.com/vs/2025/05/the-shameless-prayers-after-dark.html

https://www.arearock.it/2025/05/21/il-ritorno-degli-shameless-con-prayers-after-dark/

A Giant Leap
Seahorse Recordings

Avete memoria dei Cousteau? Quelli del bel “The last good day of the year”? E la di essi eleganza esibita con noncuranza blasé? Ecco, The Shameless mi ricordano (anche) loro. Anche non significa che sono un gruppo derivativo, tutt’altro. Prayers...

Recensione da brividi di Francesco Postiglione su Freak Out Magazine per Prayers after Dark di The Shameless!"Il disco c...
06/06/2025

Recensione da brividi di Francesco Postiglione su Freak Out Magazine per Prayers after Dark di The Shameless!
"Il disco che ne esce è semplicemente una bomba: una miscela esplosiva di bellissima musica, che si muove con disinvoltura fra Cave e la dark wave, fra i cantautori e il garage. Un puro capolavoro, che meriterebbe di trionfare in ogni radio italiana, e che ha un solo difetto, quello di essere troppo breve, perché ogni canzone letteralmente pretende di essere consumata e goduta fino alla delizia."
Read and listen!

Seahorse Recordings

A rigor di logica non si tratta di musica italiana, dato che i ragusani The Shameless, al secolo Ippolito Nicolini (voce, chitarra, piano, percussioni), Gianpaolo Cassarino (basso, tastiere, violino, synth), Alberto Difalco (batteria), Gaetano Scribano (chitarra, basso), Giuliano Spataro (chitarra,....

Ringrazio infinitamente Massimo Garofalo per aver recensito in maniera impeccabile e meravigliosa “Red Flags” su Rocksho...
23/05/2025

Ringrazio infinitamente Massimo Garofalo per aver recensito in maniera impeccabile e meravigliosa “Red Flags” su Rockshock.it❤🙏.
Per chi volesse, la riporto integralmente perchè merita di essere letta.
"La scena musicale contemporanea trova nei Blessed Child Opera un progetto che sfida le convenzioni, mantenendo una propria identità artistica ben definita. Il nuovo Red Flags arriva dopo 6 anni di silenzio, ma è valsa la pena aspettare.
Paolo Messere è una delle menti più illuminate della scena musicale indie nostrana; con la sue Seahorse Recordings fa un lavoro certosino, andando a scegliere di pubblicare solo proposte di qualità, meritevoli di un faro che le illumini. Ma in tempi di algoritmi che tirannicamente decidono cosa farci ascoltare in streaming… la vita per le realtà come la sua è diventata davvero dura.
Senza perdersi d’animo, riprende in mano la sua creatura d’elezione, Blessed Child Opera: Red Flags arriva dopo 6 anni di silenzio (durante i quali, in realtà, ha dato vita al progetto Big Self).
La scena musicale contemporanea trova nei Blessed Child Opera un progetto che sfida le convenzioni, mantenendo una propria identità artistica ben definita.
Red Flags si propone come un’opera di notevole interesse per gli appassionati di sonorità ibride che fondono indie-folk, elettronica, post-rock e influenze minimaliste.
È un album che si sviluppa attraverso 12 tracce che esplorano territori sonori diversificati ma coerenti. La produzione, curata nei minimi dettagli, evidenzia una ricerca timbrica che attinge da diverse tradizioni musicali. Le influenze di gruppi come i Radiohead del periodo Kid A e Amnesiac sono evidenti nell’approccio all’elettronica, mentre le soluzioni armoniche si concentrano nella gestione degli spazi sonori e nelle atmosfere rarefatte.
La ritmica, elemento fondamentale della loro proposta, si muove tra suggestioni etniche e momenti di destrutturazione quasi jazzistica.Migliori offerte di auricolari
Il concept alla base dell’album esplora tematiche di alienazione contemporanea e disconnessione emotiva. I testi, in lingua inglese, si articolano attraverso metafore complesse che evocano un senso di una precarietà esistenziale minata da abbandoni. La scelta del titolo Red Flags non è casuale: rappresenta i segnali d’allarme di una società in crisi d’identità, tema che percorre l’intero lavoro.
La voce principale, con la sua estensione notevole, passa da sussurri quasi impercettibili a momenti di intensità drammatica, mostrando un controllo tecnico notevole e una rara sensibilità interpretativa.
Tra i brani di maggior impatto troviamo Old Stains, dove l’intreccio di synth modulari e flauti crea un paesaggio sonoro dapprima rarefatto, complici le discrete percussioni del sodale Matteo Anelli e la voce di Paolo, che nella prima parte del brano cerca le suggestioni di David Sylvian, salvo poi lasciarsi andare, quando le chitarre finalmente esplodono a risolvere le tensioni fin qui caricate.
Dal punto di vista della produzione, l’album mostra una cura maniacale per il dettaglio. Il mixaggio privilegia la profondità e la spazialità, con una distribuzione degli elementi sonori che sfruttano sapientemente l’immagine stereo. La dinamica è ben preservata, evitando l’appiattimento tipico di molte produzioni contemporanee troppo compresse.
Il lavoro dei Blessed Child Opera si inserisce in quel filone di ricerca che unisce elettronica d’autore e sensibilità post-rock, (apparente) semplicità indie-folk e sfuriate indie.
L’approccio compositivo richiama a tratti le esplorazioni sonore di artisti come Black Heart Procession, Nils Frahm, Dead Can Dance e Sophia, mantenendo però una personalità distintiva.
Red Flags rappresenta un’opera di notevole valore artistico, che richiede ascolti ripetuti per essere apprezzata pienamente. La stratificazione sonora e la complessità strutturale ne fanno un prodotto destinato a un pubblico esigente e attento, capace di cogliere i numerosi riferimenti e le sottigliezze compositive.
I Blessed Child Opera sono una delle realtà più interessanti del panorama musicale sperimentale contemporaneo"
https://www.rockshock.it/blessed-child-opera.../...

Press Office/Booking: A Giant Leap
Booking: O'live - produzioni concerti,booking,management,press

https://www.rockshock.it/blessed-child-opera-recensione-di-red-flags/

La scena musicale contemporanea trova nei Blessed Child Opera un progetto che sfida le convenzioni, mantenendo una propria identità artistica ben definita. Il nuovo Red Flags arriva dopo 6 anni di silenzio, ma è valsa la pena aspettare.

Intervista a LF  su LupOnAir 💙
21/05/2025

Intervista a LF su LupOnAir 💙

Dicci qualcosa de “L’Ammaliatrice”, il brano che abbiamo mandato. Una stanza. Volti deformati. Sogghigni eccitati. Sudore. Attesa nervosa. Una corda tirata. Un suo movimento. La g…

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