
21/02/2025
Una bella notizia che sarebbe dovuta arrivare, senza polemiche, molti anni addietro.
Che questo possa essere un nuovo punto di partenza per approfondire con serietà la conoscenza archeologica del territorio di Città della Pieve, e di tutta la Val di Chiana umbra, considerata da sempre come luogo cerniera semi-disabitato fra Orvieto e Chiusi.
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📌 Etruschi, la Soprintendenza ha avviato la "dichiarazione di interesse archeologico particolarmente importante" sull'area di San Donnino
Rendiamo noto che la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria, con provvedimento prot. n. 0003353 del 18 Febbraio 2025, ha comunicato l'avvio del procedimento di dichiarazione dell'interesse culturale particolarmente importante, ai sensi degli articoli 10, comma 3, lettera a) e 13 del Codice dei beni culturali, dell'area di San Donnino Basso.
Quanto sopra, a seguito della scoperta fortuita del 2015 della tomba a camera dromos della famiglia di notabili locali dei Pulfna, i cui materiali lapidei, di scavo, e le urne sono già ad oggi depositati presso il Museo Civico Diocesano di Santa Maria dei Servi di Città della Pieve, e, soprattutto, in considerazione del recente sequestro, da parte del Reparto Operativo del Comando dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, di un nucleo di reperti etruschi di straordinario interesse storico e archeologico, localizzati proprio nell'area in questione, a breve distanza dalla richiamata tomba indagata nel 2015.
Detta comunicazione, di avvio del procedimento di dichiarazione dell'interesse culturale particolarmente importante, da parte della Soprintendenza comporta, a norma dell’art. 14, commi 4 e 5 del medesimo Codice, l’applicazione immediata, in via cautelare, di tutte le disposizioni di tutela previste di cui al Capo II (Vigilanza e ispezione), alla Sezione I (Misure di protezione) del Capo III (Protezione e conservazione) e alla Sezione I (alienazione e altri modi di trasmissione) del Capo IV (Circolazione in ambito nazionale), del Titolo I (Tutela) della Parte seconda (Beni culturali) del Codice dei beni culturali. Sul rispetto di tali disposizioni è incaricata a vigilare la Soprintendenza.
In sostanza, con il succitato provvedimento, sono adottate tutte le necessarie cautele al fine di preservare l'interesse pubblico dei beni e si avvia a valutazione la possibilità che in loco sopravviva ancora quasi intatto un importante segmento del territorio etrusco, sottoposto al controllo di un unico nucleo familiare gentilizio di ascendenza chiusina, in un settore strategico del distretto etrusco interno, gravitante sui bacini del Tevere, del Paglia e del Chiana, nel cruciale periodo di ridefinizione degli equilibri tra la sfera etrusca e Roma.