19/12/2025
Ormai questa città è in piena deriva istituzionale, il recinto è aperto e ognuno fa ciò che vuole.
Il Comune viene utilizzato come fosse una proprietà privata, un bancomat, mentre si è smarrito del tutto il principio fondamentale di ogni amministrazione: il bene comune.
E, sia chiaro, non possiamo attribuire ogni responsabilità solo a chi governa.
La colpa è anche nostra, perché se certi soggetti si sentono legittimati ad occupare i posti del potere, ad amministrare senza un minimo di ritegno e a ridurre la città a un laboratorio di interessi privati, è anche perché qualcuno li ha messi lì.
Non solo chi ha tracciato una bella X sulla scheda elettorale, ma anche quei “benefattori” che hanno sostenuto economicamente le campagne elettorali e che oggi presentano il conto.
Giovanni Falcone lo disse con estrema chiarezza: «Segui i soldi e troverai la mafia».
Ed è del tutto “normale”, in questa logica distorta, che, una volta eletti, si senta il dovere di ringraziare.
Come? Con favori, corsie preferenziali, varianti urbanistiche cucite su misura.
È un copione che a Civitanova va in scena da anni, ma che con questa amministrazione ha raggiunto livelli tali da erodere ogni residuo di credibilità.
E se tutto questo fosse il peggio, ci sarebbe quasi da rassegnarsi, ma non lo è.
Il vero spettacolo desolante è assistere a un’opposizione senza p***e, incapace di incidere, ridotta a una presenza ornamentale e ancora più inquietante è ciò che accade dentro la stessa maggioranza, dove regna il silenzio “premeditato” , l’assenza di responsabilità.
Tenere in piedi questo sistema, questo immobilismo istituzionale, significa aggravare ogni giorno di più il danno alla città e ai cittadini.
Il 22 di questo mese verrà approvato il bilancio previsionale 2026–2028, che secondo KLEOS - il Glorioso è inattendibile.
Noi aggiungiamo che è l’atto finale di una gestione che ha scelto di chiudere ogni spazio di verità, trasparenza e coraggio politico.
La redazione di Oh frà Citanò commanna