Adria Villa costellazioni

Adria Villa costellazioni Accogliere ciò che è, per liberare il presente dal peso del passato.

31/10/2025

Faremo scintille in circolo! Presente dalle 11 e alle 14 meditazione sugli antenati con campane tibetane e tamburo.

E nel periodo più oscuro dell'anno, noi brilliamo! ✨️SCINTILLE! Una giornata di condivisione con un ricco programma di a...
30/10/2025

E nel periodo più oscuro dell'anno, noi brilliamo! ✨️

SCINTILLE! Una giornata di condivisione con un ricco programma di attività energetiche tutte da provare!

Alle 14.00 condurrò una Meditazione sugli Antenati accompagnata dalle Campane Tibetane di Michela Deva Giurgola

14.30 Yoga Meditazione e Campane Tibetane con Marina Ermini

15.30 Laboratorio di Argilla con Lorena Peris

17.15 Stage di Pizzica con Chiara Garuglieri

18.15 Kirtan con Francesca Cannoni

Ingresso libero. Ti aspettiamo con gioia

Ieri in macchina ascoltavo “Quando sarai piccola ” di Simone Cristicchi, una dedica intensa e toccante alla madre malata...
01/10/2025

Ieri in macchina ascoltavo “Quando sarai piccola ” di Simone Cristicchi, una dedica intensa e toccante alla madre malata di Alzheimer.

Sebbene sia pieno di amore e tenerezza, già nel titolo emerge un’inversione:
“Quando sarai piccola…”
“Quando ti prenderò in braccio e sembrerai leggera come una bambina…”

Nelle Costellazioni familiari questa inversione di ruoli rappresenta un disordine: il figlio non diventa mai il genitore della madre.

Anche nella vecchiaia, anche nella malattia, la madre resta la grande e il figlio resta il piccolo.
È un ordine sacro, che custodisce la forza della vita stessa.

Quando, per amore o compassione, il figlio si sente chiamato a “diventare grande” al posto del genitore, si spezza un equilibrio.

Questo non significa mancare di sostegno o di tenerezza verso un genitore fragile.
Significa piuttosto ricordare, dentro di sé, che lei resta sempre la grande, e io resto sempre il piccolo.

Solo così posso servire la Vita nella sua verità.

Come disse Bert Hellinger:

“La vita assomiglia a un fiume che nasce da una sorgente: scorre sempre dall’alto verso il basso, mai all’inverso. Così l’amore dei genitori fluisce verso i figli, e mai il contrario.”

“Quando sarai piccola”, di Simone Cristicchi, è il brano che partecipa al Festival di Sanremo 2025, contenuto nell’album “Dalle tenebre alla luce” disponibil...

“Tu sei il mio amore più grande.”Così Eleonora Duse, malata, risponde alla figlia Enrichetta che per tutta la vita aveva...
24/09/2025

“Tu sei il mio amore più grande.”
Così Eleonora Duse, malata, risponde alla figlia Enrichetta che per tutta la vita aveva sofferto la sua distanza.

Guardando il film DUSE, mi ha colpito il rapporto tra Eleonora e sua figlia Enrichetta: distante, doloroso, eppure pieno di amore.

Enrichetta, nella sua ultima lettera, scrive di aver capito che la madre non poteva essere vicina, che la distanza era parte della loro storia. E che, per amore, non le restava che accettarlo.

Ho letto che prima di Enrichetta, Eleonora aveva avuto un figlio morto piccolissimo. Dal punto di vista delle Costellazioni familiari, quel lutto, mai elaborato, può aver segnato profondamente il suo modo di essere madre. Spesso un dolore irrisolto diventa un muro invisibile, che allontana senza intenzione.

Eppure, con Enrichetta, Eleonora ha cercato di dare tutto ciò che lei non aveva avuto: un’educazione prestigiosa nei migliori collegi. Un “di più” che, invece di avvicinare, ha creato un altro tipo di distanza. Anche questo è una forma di opposizione: “io non ti darò la mia mancanza, ti darò in eccesso ciò che a me è mancato”.

Nelle Costellazioni vediamo spesso questa dinamica: figli che vivono la vita “al contrario” rispetto ai genitori. Ma l’opposizione non è libertà: è ancora fedeltà, perché il legame resta, solo rovesciato.

È toccante vedere come, nonostante tutto, l’amore tra madre e figlia resti presente. Un amore imperfetto, fatto di silenzi e di assenze, che trova la sua forza nell’accettazione della verità: “Tu sei come sei, e io ti accolgo così.”

Il passo più grande verso la pace interiore è proprio questo: smettere di cercare una madre diversa, e dire sì a ciò che è stato.

Oggi ricorre il sesto anniversario della morte di Bert Hellinger, il papà delle Costellazioni Familiari.A lui va la mia ...
19/09/2025

Oggi ricorre il sesto anniversario della morte di Bert Hellinger, il papà delle Costellazioni Familiari.

A lui va la mia profonda gratitudine, per le intuizioni e gli studi che hanno dato vita a questo straordinario metodo che ha cambiato la vita di tante persone, compresa, nemmeno a dirlo, la mia.

Ogni volta che accompagno una costellazione, sento la forza e la verità del suo dono: un invito ad onorare chi ci ha preceduto, a riconnetterci alle nostre radici e a ritrovare il nostro posto nella vita. Il tutto in un movimento di Amore universale che mi allarga ogni volta il cuore.

Grazie, Bert, per averci mostrato una via che continua a nutrire e trasformare.

💝

IL MARE DENTROHo un mare dentro.A volte calmo,a volte agitato.Ci sono giorniin cui dentro di mesi alza una tempesta.Allo...
27/08/2025

IL MARE DENTRO

Ho un mare dentro.
A volte calmo,
a volte agitato.

Ci sono giorni
in cui dentro di me
si alza una tempesta.

Allora come un sub,
cerco rifugio in profondità,
lascio il mondo fuori
e ascolto le onde dentro di me.

Quando smetto di resistere
e mi lascio cullare dal flusso,
È lì che mi ritrovo.

Va tutto bene.
La solitudine
e le relazioni.
Le relazioni
E la solitudine.
Come maree,
a volte si ritirano,
a volte si infrangono sul bagnasciuga.

E ogni onda,
piccola o grande,
porta vita,
porta respiro,
porta a me.

LE COSTELLAZIONI FAMILIARI SONO PER TUTTI?Qualche tempo fa mi è stata posta questa domanda.La mia risposta è: non sono p...
27/08/2025

LE COSTELLAZIONI FAMILIARI SONO PER TUTTI?

Qualche tempo fa mi è stata posta questa domanda.
La mia risposta è: non sono per tutti, e non in ogni momento della vita.

Le Costellazioni lavorano a un livello profondo, spesso invisibile. Non sono la strada per chi cerca soluzioni rapide o conferme immediate: non aggiustano dall’esterno, ma chiedono apertura, fiducia e disponibilità interiore.

Sono per chi avverte che è arrivato il tempo di guardare alle proprie radici e aprirsi a un movimento nuovo, di liberazione da vecchi schemi.

Il costellatore non è una guida, ma un tramite: si mette al servizio di ciò che vuole emergere.
E perché questo accada, serve anche dall’altra parte un cuore disponibile, il desiderio sincero di trasformare con amore ciò che nel sistema chiede cura.

È un lavoro che richiede umiltà da entrambi:
al costellatore, che si arrende al ruolo di canale; al costellato, che si affida a qualcosa di più grande, quella forza invisibile che opera per il nostro massimo bene.

Per questo, non è questione di “tutti” o “non tutti”.
Direi piuttosto che è questione di sentirsi disponibili...

Quando quel momento arriva, la Costellazione diventa davvero uno spazio di trasformazione che apre al cambiamento.

01/07/2025

IL CORPO CONOSCE IL PASSO GIUSTO.

Sono appena tornata da un cammino.
Giorni immersa nella natura, senza sapere cosa aspettarmi dietro la curva...
Così simile alla vita!
E così simile a un percorso di Costellazioni familiari: un cammino dentro, tra paesaggi interiori che non sapevi di avere.

Camminando in silenzio, ho sentito quanto serva fiducia per seguire il ritmo del corpo.
Certe salite non si possono forzare: ti fermi all’ombra, bevi, riprendi fiato.
Certe discese richiedono presenza: altrimenti scivoli o inciampi.

E poi si suda (tanto!)
Il corpo lo sa: per alleggerirsi, ha bisogno di lasciare andare.
Il sudore porta via le tossine, come il pianto porta via il dolore.
E dopo… la pelle è più morbida, nuova.
E anche dentro, qualcosa si fa più leggero.

Anche nelle Costellazioni è così:
c’è un tempo per vedere, un tempo per lasciare andare.
E non lo decide la mente.
Lo sa il corpo. Lo sa l’anima.

Ogni passo è un’occasione per guardare fuori e dentro.
Ogni movimento in un cerchio di Costellazioni è un movimento dell’anima.

Se senti che è il momento di fermarti, respirare e guardare il tuo paesaggio interiore, ti invito al prossimo cerchio di Costellazioni:

Lunedì 07/07 ore 19:00
@ Salotto della Papessa
Via Dante 20, Scandicci

📩 Scrivimi per info

https://www.facebook.com/share/r/1FQQyjjh34/Ho visto l’intervista di Paolo Ruffini a un bambino di 11 anni, fratello di ...
13/06/2025

https://www.facebook.com/share/r/1FQQyjjh34/

Ho visto l’intervista di Paolo Ruffini a un bambino di 11 anni, fratello di una bambina con disabilità. Mi ha molto toccata. Non solo come spettatrice… ma come sorella minore di Valeria, disabile dalla nascita.

Valeria aveva due anni e mezzo più di me. Anche la nostra mamma era malata, per la stessa patologia neurodegenerativa. Io mi sono sentita da subito “nata per aiutare”.
A casa nostra non si parlava molto. Le emozioni dovevi arrangiarti a capirle da sola.

Nel video, questo bambino parla con una lucidità e una dolcezza straordinarie. Forse c’è stato un po’ di montaggio, certo. Ma qualcosa mi commuove profondamente: è un bambino che ha già dentro un enorme senso del dovere, una saggezza precoce, e probabilmente anche un grande peso sulle spalle.

Per esperienza personale, posso dire: in una famiglia dove c’è un figlio disabile e uno no, è fondamentale che anche il figlio “sano” venga visto.
Visto come bambino. Amato. Sostenuto. Protetto dalla tentazione di diventare il “grande” troppo presto.

💬 Ai genitori, in Costellazione, farei dire verso il bambino "non disabile":
“Io sono il grande, tu sei il piccolo. Tu sei amato tanto quanto tuo fratello o sorella. Non sei responsabile. Hai diritto alla tua infanzia, alla tua rabbia, alle tue domande. Ti vedo. Ti accompagno. Ti proteggo.”

In tanti casi, un sostegno psicologico al figlio non disabile non è un optional, ma un atto d’amore.
Lo so perché io me lo sono dovuta cercare da grande, e le Costellazioni hanno aiutato molto.

🫶 Condivido questo per chi vive situazioni simili, per chi ha fratelli “speciali”, e per chi cresce bambini che hanno bisogno di verità, ascolto e amore… tutti, nessuno escluso: disabili e non.

VUOI FINIRE COME LA RANA BOLLITA?Hai presente il racconto della rana nella pentola?All’inizio l’acqua è tiepida, quasi p...
29/05/2025

VUOI FINIRE COME LA RANA BOLLITA?

Hai presente il racconto della rana nella pentola?
All’inizio l’acqua è tiepida, quasi piacevole.
Poi diventa calda.
Poi troppo calda.
Ma la rana resta.
Si adatta. Si racconta che andrà meglio. Che in fondo non è così male.
Finché non ha più la forza per saltare.
E muore bollita.

A volte viviamo (sopravviviamo) così.
Restiamo dove ci siamo abituati a restare, mentre qualcosa in noi sta morendo: in relazioni che ci spengono, lavori che ci svuotano, vite che non sentiamo più nostre.
Ci adattiamo, raccontandoci “ma sì, va bene così, ormai..."

MA:

L’Anima non vuole l’adattamento.
Vuole la verità.
Ci chiede di scegliere. Anche se fa paura. Anche se non sappiamo dove ci porterà la nuova strada.

E allora perché restiamo?
Spesso perché qualcosa di antico ci trattiene: una fedeltà invisibile, un legame inconscio con genitori e antenati.

Le Costellazioni familiari permettono di:
fare luce su ciò che ci tiene incollati nella pentola che bolle. riconoscere a cosa stiamo dicendo sì, mentre diciamo no a noi stessi. restituire ciò che non ci appartiene, per tornare liberi di dire:
"Io scelgo me."

È UN'INGIUSTIZIA PERÒ!A volte nel colloquio ascolto frasi dove si sente la ferita da ingiustizia. E la rabbia che ne con...
19/05/2025

È UN'INGIUSTIZIA PERÒ!

A volte nel colloquio ascolto frasi dove si sente la ferita da ingiustizia. E la rabbia che ne consegue:

“Ho fatto di tutto per lui, ma mi ha lasciata per un'altra.”
“Hanno diviso l’eredità e mi hanno lasciata fuori. Come se io non contassi nulla.”
“Al lavoro hanno promosso lei e non me. Io c’ero prima, ho fatto di più, ma nessuno ha visto.”
"Lo dico sempre a mia figlia come curare i miei nipotini, ma non mi ascolta mai!"
“per tutto quello che mi ha fatto… mi auguro solo che gli torni tutto con gli interessi.”

Pensieri come questi fanno male.
Eppure sembrano giusti.
Ci proteggono. Ci danno ragione. Ci danno un ruolo (io buono, loro cattivi).

Ma sotto questi pensieri, piano piano, qualcosa si manifesta:
Una stanchezza che non è solo del corpo.
Un’inquietudine che non si calma nemmeno quando “ottieni giustizia”.
Un'agitazione che ti accompagna anche di notte.

È lo Spirito, direbbe Bert Hellinger, che ti sta mettendo sotto un giogo.
Non per punirti. Ma per riportarti a casa.

Quando ci allontaniamo dall’amore, lo Spirito ci parla.
Lo fa nel linguaggio che sa che possiamo ascoltare: Confusione mentale Insonnia Malessere fisico e/o psicologico Conflitti ricorrenti Malattie/ Incidenti Silenzi che formano crepe tra noi e gli altri e si allargano creando isolamento e senso di solitudine.

Bert Hellinger chiama queste manifestazioni "il giogo dello Spirito".
Che è come un richiamo, severo e amorevole.
Un invito a tornare a pensare con benevolenza.
A riconoscere che anche l’altro – sì, anche lui, anche lei – è mosso dallo stesso Spirito che muove noi.
Anche se sbaglia. Anche se ferisce. Anche se non ci vede.

Solo guardando da quello spazio del cuore, qualcosa si scioglie.
Solo allora quel giogo si fa leggero.
E il cuore torna a respirare.

✨ Le Costellazioni familiari ci aiutano proprio in questo: a sciogliere i nodi, a lasciare andare il giudizio, a vedere con occhi nuovi. a tornare all’amore che unisce, che libera, che mette pace.

🦋 Presto condividerò una meditazione per accompagnarti nell’incontro con questo “giogo che libera”.

Oggi voglio farti un regalo. Una preghiera alla Madre, che ho scritto oggi sul filo di un mio sentire.È una preghiera na...
16/05/2025

Oggi voglio farti un regalo. Una preghiera alla Madre, che ho scritto oggi sul filo di un mio sentire.
È una preghiera nata come un gesto d’amore e di riconciliazione, con parole che arrivano dal cuore.
Come accettazione della Vita così com’è, attraverso la madre che me l’ha donata.

Nel lavoro con le Costellazioni familiari, il primo grande passo verso la libertà interiore è proprio questo:
prendere la Vita dalla madre, senza giudizio, senza pretese, con gratitudine.
Non per cambiarla, ma per guarire noi.
Non per continuare a guardare il passato e cercare invano di aggiustarlo, ma per camminare liberi verso il futuro.

Se senti che in te qualcosa si muove leggendo queste parole, sappi che le Costellazioni familiari possono accompagnarti in questo cammino di apertura verso la madre e verso la Vita.

📩 Scrivimi se vuoi partecipare a un incontro o ricevere informazioni.

PREGHIERA ALLA MADRE 💞🌱🌳🪺

Madre,
Ti ho scelta, tra tutte le donne, per ve**re al mondo. Sei stata il mio passaggio tra il Cielo e la Terra. Sei stata la madre perfetta per me.
E anche se il mio cuore è rimasto chiuso per anni, oggi riconosco la tua presenza come parte fondamentale del mio cammino.
La mia bambina ferita ha gridato a lungo, cercando amore dove non poteva trovarlo, mendicando attenzione e cura dove non poteva essere accolta.
Ma ora vedo questa bambina, la prendo tra le mie braccia e le offro tenerezza, ascolto, protezione.
Non sei stata la madre dei miei sogni, sei stata la madre della mia realtà. E va bene così. So che hai dato ciò che potevi offrire, so che sei stata meravigliosamente imperfetta come qualsiasi essere umano.
Non mi sento più tua vittima. Lascio andare ogni aspettativa, ogni giudizio, ogni peso che non mi appartiene. Ti restituisco ciò che è tuo, e da te prendo solo la vita.
Con gratitudine, ti accolgo nel mio cuore, non per cambiare te, ma per guarire me. Non per aggiustare il passato, ma per camminare libera verso il mio futuro.
Ti onoro come la donna che mi ha portato nel mondo, ti benedico per ogni passo fatto insieme, anche quello che ha fatto male, perché oggi comprendo: era tutto parte della mia crescita.
Mamma, tu sei la terra, io il seme che germoglia.
Ti porto con me, non come un peso, ma come linfa vitale. Ti riconosco nel battito del mio cuore, che ora batte in armonia con la Vita.
Onoro la tua vita così com'è stata.
Onoro la mia vita così com'è.
Ti onoro amando la mia esistenza, cercando e creando bellezza, vivendo nella mia verità.
Per me, per te, e per tutti coloro che verranno dopo di me.
Madre,
Da te prendo la Vita.
E dico sì.
Sì all’amore che nutre,
sì al mio successo,
sì alla mia libertà.
Amen.

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