14/10/2021
Autore: ANDREA GENOVESE
Titolo: IDILLI DI MESSINA, folgore e melma
Collana: CACCIA COL FALCONE
Numero pagine : 200
Prezzo di copertina: € 16,00
Legatura: brossura
Formato: cm 12 x 17
ISBN: 978-88-99852-81-8
Il poeta latino Ennio diceva di sé che possedeva tria corda (il latino, il greco e il dialetto osco): era cioè il prodotto di tre civiltà.
Andrea Genovese, è scrittore in italiano, francese e siciliano. Nato a Messina nel 1937, e terminati gli studi classici, si è trasferito a
Milano, dove ha vissuto fino al 1980 svolgendovi un’intensa attività politica e sindacale e dirigendo un periodico aziendale, Dimensione Uomo, il cui inserto letterario resta a testimoniare un grande coraggio intellettuale. Ha collaborato a varie riviste e giornali, tra cui “Il Ponte”, “Vie Nuove”, “Uomini e Libri”, “La Nuova Rivista Europea”, “Sintesi”, “Centonove”, “La Gazzetta di Mantova”.
Numerose le riviste in Italia e all’estero, che hanno pubblicato suoi testi poetici. Prima del trasferimento in Francia, dove risiede dal
1981, ha pubblicato diverse raccolte di poesie (tra cui Bestidiario e Mitosi da Scheiwiller e Nugae da Pungitopo), due raccolte in
dialetto messinese (Ristrittizzi, Premio Vann’Antò, e Tinnirizzi, Premio Città di Marino) e due romanzi da Pungitopo, tra cui Mezzaluna con falcone e martello, tradotto e pubblicato anche in Francia. Tra il 2006 e il 2010 l’editore Intilla ha pubblicato tre suoi
romanzi autobiografici: Falce marina, L’anfiteatro di Nettuno e Lo specchio di Morgana. In Francia ha fondato “Belvedere”, una piccola rivista anticonformista d’attualità politica e culturale, e pubblicato quattro raccolte di poesie scritte in francese. Scritti in
francese sono pure i suoi quindici lavori teatrali, quasi tutti messi in scena. Una commedia è anche stata radiodiffusa dalla prestigiosa France Culture. Molti suoi libri italiani e francesi sono in catalogo alla Biblioteca Nazionale di Francia. Nel 2018 presso Maurice Nadeau è uscito Dans l’utérus du volcan, il suo primo romanzo direttamente scritto in francese.
Per una decina d’anni è stato corrispondente della pagina Arte del “Corriere della Sera”. È critico teatrale e letterario scomodo e intransigente.
Nel 1882, Friedrich Nietzsche è in giro per l’Italia. Ai primi di aprile, a Napoli, come scrive in una lettera a un amico, «...con una
decisione improvvisa, unico passaggero», si imbarca su di un cargo diretto a Messina. Visto che il 20 di quel mese è di nuovo a
Roma, è difficile stabilire quanti giorni e per fare che il filosofo tedesco sia rimasto nella città dello stretto. Fatto è che a maggio di
quello stesso anno sulla rivista del suo editore escono otto poesie col titolo Idyllen aus Messina. Ci vuole molta buona volontà per
riconoscere, da vicino o da lontano, Messina in queste poesie. In maniera alquanto provocatoria, Andrea Genovese ha intitolato
Idylles de Messine una raccolta di versi francesi pubblicata nel 1987 a Lione.
Lama tagliente per Andrea Genovese la sua città natale, il cui paesaggio luminoso e numinoso è insidiato dall’incombere secolare
della falce damoclea, col suo bagaglio di lutti e di tragedie. E appuntamento finale anche, che sembra già fissato sin dall’inizio della
sua “odissea minima”. In più di sessant’anni di creatività in tre lingue, siciliana, italiana e francese, nei romanzi come nelle raccolte
poetiche, navigando «tra le pieghe della storia, della mitologia, della geografia fisica e dell’anima lungo una rotta seminata di trappole linguistiche e metafisiche, dal cordone africale al cappello scandinavo», questo poeta mediterraneo non ha fatto che cantare e metaforizzare la sua Messina, madre e matrigna.
L’antologia qui presentata, tutti testi trascelti dalle sue raccolte edite, è un progetto che la nostra casa editrice si fa vanto di poter
oggi realizzare, a testimonianza di un percorso poetico senza precedenti sin dalle prove giovanili, la cui freschezza sembra essere rimasta miracolosamente inalterata.