28/11/2025
❌ Nella giornata di ieri, a seguito della messa in liquidazione della società, la Federcalcio ha estromesso il Rimini dal campionato di Serie C confermando tutti i limiti di un sistema che continua a favorire i top club a discapito delle società più piccole.
🙏 Lo stesso Jamil Sadegholvaad, primo cittadino della città di Rimini, ha espressamente chiesto a Gabriele Gravina e agli organi competenti di consentire al settore giovanile e alla squadra femminile di terminare la stagione secondo quanto già pianificato di qui al prossimo 30 giugno, un segnale forte nei confronti di chi oggi dice “No” e di chi ogni giorno fatica per consentire a ragazze e ragazzi di portare avanti il proprio sogno.
🇮🇹 Va da sé che quella del Rimini Football Club rappresenti l’ennesima sconfitta per un calcio, quello italiano, che da troppo tempo naviga nell’ipocrisia e che riflette in campo internazionale le gravi lacune in cui versa. Sono centonovantacinque i fallimenti dichiarati dal 2000 a oggi, una lista dolorosamente lunga e che comprende anche società nobili quali Fiorentina, Napoli, Parma, Perugia, SPAL e Livorno.
💶 Fino allo scorso anno il regolamento prevedeva che le squadre retrocesse dalla Serie C potessero richiedere l’iscrizione alla Serie D versando a fondo perduto la somma di 400.000 Euro, ma con le novità introdotte in estate il Rimini potrà ripartire, nella migliore delle ipotesi, dal campionato di Eccellenza a seguito del pagamento di 150.000 Euro, anch’essi a fondo perduto. Sono questi i casi di Lucchese e Spal, oggi Ars et Labor, che stanno faticosamente risalendo la china dopo le vicissitudini della scorsa stagione.