15/12/2025
Gli appuntamenti d'inverno all'Elba sono imperdibili. A Rio il Presepe Vivente coinvolge tutta la comunità.
Dalle nostre pagine di Enjoy 2026, work in progress........
Rio Castello: la piccola Betlemme elbana
Piazzette, scalinate, vicoli, murelle e balaustre affacciate sull’immenso, disegnano quel gioiello di storia e di saperi che sia chiama Rio nell’Elba. Arroccato sul Monte Strega, guarda, 180 metri più sotto, il mare e l’orizzonte dove il “continente” - quando si svela nella giornate più chiare che sembra di toccarlo - promette ricchezze e nuovi mondi ma anche pericoli e predatori.
Abitato fin dall’Età del Bronzo, generoso d’acqua e di miniere, con imprevedibili testimonianze eneolitiche di epoca rinaldoniana e, successivamente , etrusche e romane, questo versante dell’Isola non hai mai conosciuto abbandoni, nonostante le ferite della storia. Si intuisce un fil rouge mai interrotto di presenze umane, con un continuo susseguirsi di genti e di mestieri, di lingue e tradizioni. Un luogo speciale dove la storia ha lasciato il segno nella comunità. Lo sanno bene i suoi abitanti che, orgogliosi, conoscono e difendono il loro patrimonio identitario, materiale e immateriale.
Se non bastava il clima medioevale del paese, che si respira anche nelle calde notti d’estate dove le case ancora brillano di polvere d’ematite, lo si vive ancor più intenso nei giorni delle festività natalizie. È allora, fra ritualità religiosa e magia del nuovo anno che si spera migliore del precedente, che il paese si anima e tutti i suoi abitanti tornano ad essere bambini, nonni e re magi, pastorelli e contadini. Prende vita il Presepe vivente, una vera Festa, che coinvolge i Riesi di ogni età. Il centro storico torna ad essere il vecchio Borgo di Rio Castello. La grotta con Gesù bambino, Giuseppe e Maria, le stalle e le mangiatoie, qualche animale domestico, il vitello, l’immancabile asino che era di famiglia nelle case contadine, vecchi merletti e cesti intrecciati a mano, uva, castagne, cachi, melograni, schiacciunte e schiacce briae e tanto vino….tutti rispolverano ricordi e oggetti che rischiano di essere dimenticati, sepolti dalla polvere.
Sono venti anni che gli abitanti di Rio Castello, in particolare i ragazzi e le ragazze del Paese, mettono cuore ed anima per portare avanti questa tradizione, sotto gli occhi attenti dei “veterani” e dei più anziani. Molti di questi se lo ricordano per davvero il Natale e la Befana, dove dentro un calzino di lana trovavi un paio di noci, qualche “amandola”. forse un mandarino, quando non ti toccava un pezzo di carbone, che era prezioso anche quello.
Il 28 dicembre, in questa ricostruita Betlemme elbana, il genius loci riese rivive, grazie all’impegno della Pro Loco di Rio, in collaborazione con il Comune di Rio e tutta la comunità riese, pronti a far rivivere le vecchie tradizioni proprie e identitarie del vecchio Borgo.
Locande, botteghe, produttori e vignaioli, vecchi e nuovi personaggi del paese, accoglieranno gli ospiti per festeggiare nelle piazze, come si faceva una volta, in un clima di accoglienza e solidarietà, questi giorni di Festa. All’ insegna della fratellanza e della pace perché Gesù è venuto al mondo proprio per regalarci quella.
Patrizia Lupi