22/04/2025
Buonasera amici vi segnalo una notizia interessante La sua fama l’ha guadagnata grazie alla magia e alle comparsate televisive da Costanzo o a Sanremo. Ma il mago d’Arcella, al secolo Antonio Battista, morto il 14 luglio del 2012 a 82 anni, il vero successo l’ha avuto come imprenditore, lasciando in eredità un patrimonio di immobili e terreni. Intorno al quale, però, da anni i figli di prime e seconde nozze si accaniscono uno contro l’altro tra carte bollate, avvocati e due distinti processi civili. Al centro della contesa, che sembra una guerra dei Roses, i terreni sulla Tuscolana su cui il mago ha costruito negli anni Settanta una villa nota come la «Casetta» e soprattutto il «Castello bianco», oggi in proprietà del gruppo Clark.
La disputa e l'asse ereditario
Il valore della contesa, secondo Gloria, figlia del primo matrimonio, che ha portato in Tribunale i fratelli Giovanni e Antonella, figli di seconde nozze, può arrivare a 25 milioni. Una cifra che Gloria ritiene le sia stata sottratta dai fratelli, responsabili in particolare di non averle versato gli affitti dei locali del «Castello bianco» e i soldi ricavati dalla successiva vendita. Per Gloria, i mancati introiti sarebbero dovuti a una manovra dei fratelli, che sarebbero riusciti a intestarsi le proprietà degli immobili, con il padre ancora in vita, escludendola dall’asse ereditario. Il nodo della questione è un labirinto di norme che giusto un mago sarebbe in grado di interpretare.
Giulio De Santis per corriere.it
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