
06/08/2025
Continua il nostro impegno nella promozione delle arti!
Oggi annunciamo con orgoglio l'uscita del catalogo monografico 𝗠𝗘𝗧𝗔𝗟𝗘𝗢𝗡𝗘❜𝗦 𝗔𝗕𝗦𝗧𝗥𝗘𝗘𝗧 𝟮𝟬𝟬𝟱 /𝟮𝟬𝟮𝟯 edito per i nostri tipi a cura di Michele Citro, con testi critici del Prof. Riccardo Falletta ed Elisabetta Mero! Come sempre, buona lettura e visione...
Metaleone’s Abstreet 2005-2023 è essenzialmente una monografia
artistica ragionata che manifesta un progetto di ricerca in cui l’idea di «stratificazione» — materiale, cromatica, di linee e di layers (strati), per rifarci ad una terminologia tecnico-grafica di matrice digitale — risulta preponderante. L’obiettivo della poiesi dell’artista milanese sembra essere quello di trasformare una macrorealtà socio-estetica, spesso anche politica, a metà strada tra protesta e vandalismo, come quella dei graffiti, dei tag, dall’aerosol art o del writing, in vera e propria arte “da galleria” dalla forte e travolgente personalità a tratti pop, a tratti neoplastica.
Molti i riferimenti artistici, culturali e sub-culturali presenti nell’astrattismo geometrico di Leone Landolina: dai tagger americani e nord-italiani degli anni ’80 e ’90, contraddistinti dall’utilizzo di font fluo imprigionati in massicci e netti outline neri, che si divertivano ad “imbrattare” o “abbellire” — a seconda dei punti di vista — stazioni ferroviarie, metropolitane, spazi industriali in disuso e muri di quartieri suburbani degradati ai simboli-feticcio di Jean-Michel Basquiat o di Enrico Baj; dai decollage rotelliani agli stencil banksyani. Fino ad approdare a reference “convenzionalmente” più colte come l’architettura razionalista, le sovrapposizioni di piani escheriane, il cubismo orfico di Delaunay, il suprematismo russo di El Lissitzky e Malevich, la scuola dell’astrattismo geometrico comasco ecc. Dunque, come interpretare l’«Abstreet» di Metaleone? Come astrattismo “di”, “da” o “in” strada o come astrattismo che ha come fulcro contenutistico la strada quale connubio armonicamente geometrico tra urbanistica, architettura e grafica? In base a quanto scritto, lascio alla capacità critica del lettore il giudizio finale.