20/06/2025
🔈🔉🔊Un evento al rompe il silenzio sul :
tra testimonianze, scienza e impegno condiviso.
Milano – Presso il MUSA, il Museo di Antropologia Forense diretto dalla dottoressa Cristina Cattaneo, si è tenuto un evento senza precedenti dedicato a una delle problematiche più delicate e spesso taciute della nostra società: il rifiuto genitoriale. Un tema complesso, doloroso e sempre più diffuso, che coinvolge famiglie, minori e professionisti di molteplici ambiti.
Moderato dalla giornalista, Dott.ssa Brunati, l'incontro ha visto la partecipazione degli autori e dei curatori del libro “Il rifiuto genitoriale: un approccio integrato multiprofessionale”, una guida teorica e pratica che funge anche da vademecum operativo per lavorare in rete.
Per la prima volta, l’evento è stato aperto anche ai genitori, offrendo loro uno spazio di ascolto, espressione e confronto. Ne è scaturito un dibattito lungo, intenso ed emotivamente carico, in cui le testimonianze personali si sono intrecciate con le riflessioni dei professionisti presenti. Un momento autentico di co-costruzione partecipata, dove il vissuto privato ha incontrato il sapere scientifico per delineare insieme nuove prospettive d’azione.
Tra i relatori, il dottor Giuseppe Gennari, magistrato del Tribunale di Milano, ha portato la voce della giustizia, sottolineando quanto sia importante un approccio sistemico e condiviso, capace di superare logiche frammentarie. La dottoressa Tatiana Amato, coordinatrice del gruppo multiprofessionale di lavoro, e la dottoressa Patrizia Conti, psicoterapeuta e da anni impegnata sul tema, hanno illustrato l’importanza di costruire protocolli condivisi e reti territoriali per intervenire efficacemente nei casi di rifiuto genitoriale.
La Dott.ssa Faini, Direttrice Istituto IACP - sede di Milano ha portato la propria esperienza quale promotore dei gruppi di parola facilitati e pensati dal Centro Studi Professionale Radici Sociali in questi anni per i genitori e familiari vittime di questo doloroso fenomeno.
L’evento ha anche prodotto proposte concrete: la Dott ssa Brunati ha avanzato l’idea di creare un opuscolo informativo per i genitori, contenente linee guida pratiche, riferimenti normativi e spazi per condividere esperienze reali. Il dottor Gennari ha accolto e rilanciato la proposta, auspicando che l’opuscolo possa includere testimonianze genitoriali come strumenti di orientamento e sostegno.
La dottoressa Cattaneo, padrona di casa e da sempre impegnata nella tutela dei più vulnerabili, ha espresso piena disponibilità a ospitare altri incontri di questo tipo, con l’auspicio che possano diventare appuntamenti annuali, momenti ricorrenti per mantenere alta l’attenzione su una problematica che si configura sempre più come emergenza sociale. L’obiettivo: le sofferenze, dare visibilità al fenomeno e raccogliere dati per un’analisi statistica che orienti le politiche familiari e sociali.
L’evento al MUSA ha segnato un punto di svolta, dimostrando che solo attraverso il dialogo tra genitori, professionisti e istituzioni è possibile costruire nuove strade di comprensione e intervento.
Un passo concreto verso il riconoscimento e la presa in carico di un dolore silenzioso che merita attenzione, empatia e risposte efficaci.
e complimenti agli organizzatori!