Sna Channel

Sna Channel SNACHANNEL.IT è il giornale online del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione.

Fondato nel 2013, è subito balzato in testa alla classifica delle testate di settore più visitate in Italia, con oltre 1,5 milioni di accessi alle news negli ultimi 12 mesi. SNACHANNEL.IT è diretto da Roberto Bianchi, mentre la gestione redazionale e grafica è a cura della società di comunicazione internazionale WBC EUROPA Sarl.

www.snachannel.itGenerali completa il buyback da 61,2 milioni di euro. Rafforzato il valore patrimoniale dei socihttps:/...
20/08/2025

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Generali completa il buyback da 61,2 milioni di euro. Rafforzato il valore patrimoniale dei soci
https://www.snachannel.it/index.php/all-categories/news-dalle-compagnie/generali-completa-il-buyback-da-61-2-milioni-di-euro-rafforzato-il-valore-patrimoniale-dei-soci

MILANO - L'operazione di buyback (acquisto di azioni proprie) da parte di Generali, iniziata lo scorso 7 agosto, si è conclusa senza intoppi nel giro di una settimana. La transazione da 61,2 milioni di euro ha interessato oltre 1,8 milioni di azioni. La compagnia e le sue controllate detengono ora azioni proprie pari al 2,15% del capitale sociale.
L'obiettivo del sodalizio guidato da Philippe Donnet rimane quello di rafforzare nel tempo il valore patrimoniale dei soci, utilizzando gli strumenti e le leve offerte dal mercato. Il riacquisto attuale si inquadra nel progetto avviato lo scorso aprile.
Luigi Giorgetti

www.snachannel.itContinuiamo a lavorare. Ma quanta superficialità intorno a noi. Sui social? Alcuni mostrano tutti i lor...
12/08/2025

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Continuiamo a lavorare. Ma quanta superficialità intorno a noi. Sui social? Alcuni mostrano tutti i loro limiti
https://www.snachannel.it/index.php/all-categories/notiziario-sna/continuiamo-a-lavorare-ma-quanta-superficialita-intorno-a-noi-sui-social-alcuni-mostrano-tutti-i-loro-limiti

♦ In un tempo in cui la superficialità prende troppo spesso il sopravvento, sull’analisi e sull’informazione, non stupisce che alcuni, soprattutto tra coloro che sono esterni alla categoria degli agenti ma gravitano intorno a loro a volte per mero interesse economico, si permettano giudizi trancianti su ciò che non conoscono a fondo. Chi partecipa poco o nulla agli eventi e ai percorsi di approfondimento promossi da Sna, finisce per perdersi informazioni fondamentali, bollando come “non fatto” ciò che in realtà è oggetto di studio, confronto e lavoro da parte del gruppo dirigente o delle Commissioni tecniche del Sindacato nazionale agenti.
Così accade che alcuni confondano un confronto tra Sna e un Gruppo Agenti come un accordo, quando in realtà il confronto risponde principalmente all’obiettivo di vigilare e verificare una determinata situazione, un problema, una strategia. Monitorare non significa avallare. Significa esercitare pressione politica e sindacale con gli strumenti disponibili. Chi confonde il confronto con la complicità, dimostra di non conoscere le dinamiche della rappresentanza o, peggio, di volerle strumentalizzare.
I momenti di confronto, come quello recentemente tenutosi con AUA, il Gruppo Agenti Unipol, sono preziosi, fondamentali per comprendere la gravità delle questioni e costruire soluzioni condivise. Ascoltare diverse voci, affrontare i problemi insieme, per Sna è la normalità. Sna lo fa da sempre, piuttosto chiediamoci perché altri GAA, altri soggetti collettivi preferiscano invece evitarli, rinunciando ad un confronto serio e costruttivo, alla responsabilità di un dibattito concreto e leale con il Sindacato.
Sui social, poi, leggiamo davvero di tutto. In alcune chat, improvvisati commentatori ed autodefiniti esperti del settore, accusano altri di saccenza, mentre dispensano verità assolute, con tanto di responsabili individuati con rigore matematico e si invitano gli altri a “bagni di umiltà”, cosa che obiettivamente sembra paradossale. Per comprendere perché certe soluzioni estemporanee, proposte da sedicenti strateghi, non siano praticabili – e non per volontà del Sindacato – basterebbe parlare con uno qualunque dei più di 200 agenti che hanno partecipato ai percorsi di alta formazione Sna, presso atenei come la Cattolica di Milano, l’Università di Firenze, la UNINT di Roma, solo per citarne alcuni. Ma, si sa: accusare lo Sna di essere colpevole di qualsiasi cosa accada nel settore assicurativo è diventata quasi una moda. Una moda, spesso, alimentata da chi si presenta come “professionista” della formazione o della consulenza a pagamento, e che non di rado critica ciò che non conosce davvero. Il rischio è quello di inquinare il dibattito, semplificando ciò che è complesso e confondendo la visione personale con l'interesse collettivo.
In questo scenario, i social amplificano voci che spesso non cercano un confronto serio, ma visibilità. Soprattutto da parte di chi, per interessi personali o esigenze di marketing, si inserisce nei dibattiti dispensando lezioni e sentenze non richieste, nella speranza di ottenere attenzione, clienti o consenso. Questo genera ulteriore confusione, alimenta polarizzazioni inutili e svilisce la complessità dei temi in gioco. Queste considerazioni non vogliono essere un attacco personale a nessuno. Al contrario, sono un invito alla riflessione, da affrontare con equilibrio e responsabilità. I social, per loro natura, non sono il luogo adatto per alimentare dibattiti approfonditi su temi delicati come questi, che richiedono contesti riservati e competenze specifiche.
Lo Sna, da anni, investe nella formazione di alto livello, attraverso collaborazioni strutturate con accademici, associazioni universitarie e enti di rilievo nazionale, che garantiscono rigore metodologico, competenza scientifica e indipendenza culturale.
Per questo invita costantemente gli agenti a partecipare a questi percorsi formativi, che si distinguono nettamente dalle offerte più commerciali e promozionali, spesso finalizzate a interessi di parte. Solo una formazione fondata su basi accademiche solide e indipendenti permette di acquisire una reale consapevolezza, un aggiornamento critico e la capacità di sviluppare una visione imprenditoriale moderna e sostenibile.
L’obiettivo è stimolare negli agenti una visione imprenditoriale della professione, fondata su analisi, studio e consapevolezza. Questa non è una scelta di immagine, ma una linea strategica che punta a rafforzare la categoria sul piano culturale, tecnico ed economico, voluta dal Presidente Claudio Demozzi fin dal suo primo insediamento, che l’attuale gruppo dirigente conosce e condivide unanimemente.
Un percorso pensato per creare un terreno fertile per il confronto tra idee, esperienze e visioni diverse, e per permettere agli agenti di comprendere davvero l’evoluzione del mercato assicurativo grazie al contributo di chi lo studia in profondità. Solo attraverso questa consapevolezza è possibile arrivare preparati e autorevoli ai tavoli di confronto con i nostri interlocutori tradizionali — dalle compagnie alle istituzioni — evitando approcci improvvisati o posizioni deboli, che non aiutano né i singoli né la categoria.
Perché il ruolo di un sindacato non si esaurisce nella formazione: la logica sindacale impone una responsabilità più ampia, quella di trovare soluzioni che migliorino la condizione della categoria nel suo insieme, tutelando soprattutto i colleghi più fragili, più esposti o con minori strumenti di difesa. Si sta cercando di costruire, passo dopo passo, una professione più solida, equa e libera. E si conta di riuscirci. Insieme.
Sergio Sterbini
Vicepresidente nazionale Sna

www.snachannel.itI tre miracolati del rancorehttps://www.snachannel.it/index.php/all-categories/notiziario-sna/i-tre-mir...
12/08/2025

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I tre miracolati del rancore
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♦ C’era una canzoncina: “Erano in due a ballare l’Hully Gully, ora sono in tre a ballare l’Hully Gully”.
Qui la musica è uguale, solo che i protagonisti non ballano: sbraitano. Prima due poveretti, ora tre. Non sono artisti, sono soltanto ex di qualcosa, specializzati nel perdere e nel dare la colpa agli altri.
Il primo si autoproclamava una specie di avvocato. In realtà era un turista in uno studio legale: entrava, faceva due chiacchiere e se ne andava. Lo Sna lo ha rimbalzato, e lui, offeso come un influencer senza like, ha giurato guerra eterna al Sindacato. Dice: “Lo faccio per il bene degli agenti”. Certo, come quelli che bevono per il bene del fegato.
Poi spunta il secondo: ex dirigente assicurativo. Forse competente, ma la compagnia lo ha cacciato. E lui che fa? Se la prende con la Compagnia? No, se la prende con lo Sna. Perché? Si definisce “consulente”, anche se non si capisce se di assicurazioni, di condominio o di ricette per la carbonara senza uova.
E adesso, col caldo di agosto, ecco il terzo. Un formatore. Di che? Figlio putativo di quei santoni da fiera che vendono il segreto per diventare ricchi, spiega agli agenti come lavorare… Anche lui non è un agente, anche lui ha deciso di fare altro nella vita come i due compari precedenti.
Insomma, tre che non sono agenti che spiegano agli agenti come fare gli agenti: è come se un macellaio spiegasse al falegname come lavorare il legno. Questi tre hanno un’ossessione: la stabilità dello Sna. Dopo anni di tempeste, oggi il Sindacato è solido, e loro non sopportano che funzioni. Amano il caos, perché nel caos pensano di contare qualcosa e trarne qualche beneficio. Così passano le giornate a litigare su Facebook, a fare commenti tristi, a raccontare che “loro sanno come si fa”. Ma se sapessero, lo farebbero, invece di implorare attenzione come gatti randagi. La verità è che soffrono la sindrome dell’invisibile: paura di essere dimenticati. E allora si attaccano a chi lavora davvero, nella speranza che qualche briciola di visibilità cada dal tavolo.
Noi agenti dello Sna, migliaia, dovremmo riconoscere la loro genialità. Peccato che nessuno la veda. Forse perché non c’è.
Buon agosto, dunque, con i tre miracolati del rancore. Come foglie secche, cadono tutte nello stesso tombino. Lì, almeno, si fanno compagnia.
Agente indignato

www.snachannel.itRevoche delle deleghe ad Alberto Minali. Cattolica Assicurazioni perde anche in Appello. Esborso di 4 m...
10/08/2025

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Revoche delle deleghe ad Alberto Minali. Cattolica Assicurazioni perde anche in Appello. Esborso di 4 milioni di euro
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MILANO - Sono passati anni, eravamo infatti a fine ottobre 2018, allorquando, in una drammatica sessione del consiglio di amministrazione di Cattolica Assicurazioni, vennero revocate le deleghe all'ex amministratore delegato Alberto Minali. Una misura shock che provocò un sussulto negli ambienti finanziari di tutta Italia. Oggi, a distanza di sette anni, è stato scritto un nuovo capitolo della vicenda: la Corte di Appello ha confermato quanto già deciso in primo grado (maggio 2022, ndr), vale a dire l'accoglimento delle richieste del manager. Minali - si legge in sentenza - venne revocato "senza giusta causa".
La compagnia è stata così condannata anche in secondo grado a risarcire Alberto Minali, per un importo di 4 milioni di euro (la richiesta era di circa 10 milioni di euro, ndr). Ora si prospetta un possibile, quanto improbabile, ricorso in Cassazione da parte di Cattolica (oggi Generali).
Luigi Giorgetti

www.snachannel.itTacito rinnovo Unipol, importante incontro Sna-AUAhttps://www.snachannel.it/index.php/all-categories/no...
08/08/2025

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Tacito rinnovo Unipol, importante incontro Sna-AUA
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MILANO - Importante incontro oggi (8 agosto, ndr) tra la Giunta AUA e l’Esecutivo Nazionale Sna: al centro il progetto Unipol sul tacito rinnovo. Al centro del dibattito, uno dei temi più caldi del momento per la categoria: il progetto di Unipol volto a eliminare il tacito rinnovo da alcune polizze rientranti nel ramo danni non auto.
Un cambiamento che potrebbe avere impatti significativi sul lavoro degli agenti e sulla relazione con la clientela. Per questo motivo, entrambe le rappresentanze hanno ritenuto fondamentale aprire un confronto franco e costruttivo, finalizzato a una valutazione condivisa degli scenari futuri.
Il Presidente di AUA, Enzo Sivori, ha espresso il proprio ringraziamento allo Sna per il sostegno e per la volontà di condividere, attraverso questo incontro, l’analisi del progetto e le sue possibili implicazioni. “Un confronto utile – ha dichiarato Sivori – per affrontare con realismo e spirito di collaborazione le sfide che questo cambiamento comporta".
Dal canto suo, il Presidente nazionale Sna, Claudio Demozzi, ha manifestato apprezzamento per “l’approccio maturo e responsabile” con cui Sivori e il gruppo AUA si rapportano con il sindacato, nella consapevolezza che solo attraverso il dialogo e il rispetto dei ruoli sia possibile individuare soluzioni comuni, capaci di tutelare la figura dell’agente in un mercato in continua evoluzione, che richiede professionalità, autonomia e capacità di adattamento.
Entrambe le parti hanno concordato sulla necessità di monitorare attentamente lo sviluppo del progetto Unipol e valutare congiuntamente eventuali ulteriori passi. A tal fine, AUA e Sna hanno condiviso l’intenzione di programmare nuovi momenti di confronto nei prossimi mesi.
La Redazione

www.snachannel.itLiquidazione FWU Life Insurance, arrivano i furbetti che propongono polizze vita per limitare le perdit...
08/08/2025

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Liquidazione FWU Life Insurance, arrivano i furbetti che propongono polizze vita per limitare le perdite
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MILANO - Come in ogni disgrazia o catastrofe che si rispetti ecco in agguato i furbetti del momento o gli sciacalli, come forse sarebbe più opportuno qualificarli. Decine di migliaia di assicurati in Italia sono stati coinvolti - loro malgrado - nel fallimento della compagnia FWU Life Insurance Lux S.A. In tale contesto, le procedure per il recupero del dovuto sono apparse fin da subito molto complesse e i tempi presumibilmente lunghi.
Immancabile, dunque, l'affacciarsi soggetti pronti a trovare una soluzione. L'Ivass informa in una nota di aver avuto notizia di offerte a contraenti e beneficiari di polizze FWU per "nuove proposte di sottoscrizione di polizze sulla vita per limitare le perdite subite". Alcuni fantomatici intermediari si muoverebbero "sotto falsa identità". Ma non tutti.
Va detto che la possibilità che individui o società potessero contattare i contraenti o i loro aventi diritto per proporre servizi nell’ambito della liquidazione di FWU Life Insurance Lux S.A. era già stata segnalata dall’Autorità di vigilanza lussemburghese lo scorso 17 marzo con avviso, pubblicato anche nel sito dell’Ivass. Evidentemente, le misure adottate non hanno spaventato i malintenzionati. L'Istituto di vigilanza rinnova, dunque, "l’invito a prestare particolare attenzione alle proposte ricevute, a verificare la legittimità dei proponenti e ad assicurarsi che quanto proposto sia nell‘interesse effettivo delle persone contattate.
Luigi Giorgetti

www.snachannel.itIl Gruppo assicurativo Helvetia rilancia sull’Italiahttps://www.snachannel.it/index.php/all-categories/...
07/08/2025

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Il Gruppo assicurativo Helvetia rilancia sull’Italia
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MILANO - Il gruppo assicurativo Helvetia punta a rafforzare la propria presenza nel mercato italiano con un piano strategico quinquennale, sotto la guida del nuovo CEO Robert Gauci, operativo dallo scorso 1° luglio. Il manager maltese, già attivo nel settore assicurativo europeo, prende il posto di Roberto Lecciso, che ha guidato la compagnia negli ultimi sei anni e continuerà a collaborare come senior advisor.
La strategia futura della compagnia si fonda su un obiettivo chiaro: valorizzare e far crescere il business italiano, che oggi rappresenta una raccolta premi di circa 900 milioni di euro. “Il nostro piano sarà definito entro la fine dell’anno», ha dichiarato Gauci a Class CNBC, specificando che il progetto si svilupperà su un orizzonte temporale di cinque anni. "Vogliamo consolidare le nostre fondamenta e costruire su di esse. L’Italia è un Paese strategico per Helvetia: rappresenta uno dei mercati principali al
di fuori della Svizzera", ha aggiunto. Il nuovo piano seguirà una linea di continuità con la strategia avviata dal precedente CEO, ma con uno sguardo orientato alla crescita. Gauci ha infatti confermato che la base da cui si parte è solida, ma il potenziale di sviluppo rimane alto: "L’obiettivo è rafforzare la posizione della compagnia nel mercato e generare valore".
La fase di transizione è stata attentamente pianificata: Gauci è entrato in azienda a maggio per un periodo di affiancamento con Lecciso, in vista dell’ingresso ufficiale nel ruolo di CEO a luglio. L’operazione rientra in un contesto di consolidamento e rilancio più ampio per Helvetia, che considera l’Italia un mercato chiave nella propria strategia internazionale.
Tiziano Salerno

www.snachannel.itEiopa pubblica un parere sull’uso dell’intelligenza artificiale nel settore assicurativohttps://www.sna...
07/08/2025

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Eiopa pubblica un parere sull’uso dell’intelligenza artificiale nel settore assicurativo
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MILANO - L'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (Eiopa) ha pubblicato un parere indirizzato alle Autorità di vigilanza nazionali, volto a chiarire i princìpi e i requisiti fondamentali della normativa assicurativa per l’utilizzo e il controllo dei sistemi di intelligenza artificiale (IA). L’obiettivo è fornire un quadro coerente e proporzionato, che permetta di bilanciare i vantaggi e i rischi connessi all’adozione dell’IA nel settore.
L'intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo sempre più centrale nella trasformazione digitale dell’industria assicurativa, trovando applicazione in numerose fasi della catena del valore: dalla determinazione dei prezzi alla sottoscrizione delle polizze, dalla gestione dei sinistri all’individuazione delle frodi. Tuttavia, il crescente impiego di queste tecnologie richiede
un solido quadro di governance per garantire la tutela dei consumatori e la stabilità del mercato. Con l’entrata in vigore della legge europea sull’IA nell’estate del 2024, l’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale in tutti i settori economici, compreso quello assicurativo, è disciplinato da norme specifiche. Particolare attenzione è riservata ai cosiddetti sistemi di IA ad “alto rischio”, come quelli impiegati per la valutazione del rischio e la determinazione dei premi nelle assicurazioni sulla vita e sulla salute, che devono rispettare requisiti rigorosi.
Il parere dell’Eiopa, pur non introducendo nuovi obblighi né modificando il campo di applicazione delle normative esistenti, offre orientamenti concreti su come interpretare le principali disposizioni del settore — tra cui la Direttiva sulla distribuzione assicurativa e la Direttiva Solvency II — nel contesto dell’utilizzo dell’IA. I sistemi di IA già vietati o classificati come ad alto rischio ai sensi della legge sull’IA sono esclusi dall’ambito di applicazione del documento per evitare sovrapposizioni normative. Le aspettative di vigilanza delineate seguono un approccio basato sul rischio e tengono conto del principio di proporzionalità, favorendo una maggiore convergenza tra le Autorità Nazionali Competenti (ANC) e offrendo chiarezza agli operatori del mercato. Il parere riafferma l’importanza di principi già consolidati, come la governance solida, la gestione del rischio, la supervisione umana e la trasparenza dei processi decisionali automatizzati. Il quadro proposto sottolinea inoltre aspetti cruciali come la governance dei dati, la tracciabilità delle decisioni, l’equità, la sicurezza informatica e la spiegabilità dei modelli di IA, promuovendo un uso responsabile e conforme ai valori fondamentali del settore assicurativo.
L’Eiopa prevede di sviluppare, a partire dalle linee guida contenute nel presente parere, ulteriori analisi approfondite su specifici sistemi di IA e su problematiche emergenti legate al loro utilizzo nel contesto assicurativo. Qualora necessario, l’Autorità fornirà indicazioni aggiuntive per accompagnare il mercato e le autorità di vigilanza verso un’adozione sicura, equa e sostenibile dell’intelligenza artificiale.
Tiziano Salerno

www.snachannel.itIl Gruppo agenti Axa (UAA) scrive alla compagnia: così non vahttps://www.snachannel.it/index.php/all-ca...
07/08/2025

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Il Gruppo agenti Axa (UAA) scrive alla compagnia: così non va
https://www.snachannel.it/index.php/all-categories/mercati-italiani/il-gruppo-agenti-axa-uaa-scrive-alla-compagnia-cosi-non-va

MILANO - Con una lunga lettera, datata 7 agosto 2025, il Gruppo aziendale agenti Axa (in sigla UAA) presieduto da Alessandro Lazzaro, sessantaquattrenne agente a Palermo, ha contestato alla compagnia francese il malumore della rete agenziale per la strategia distributiva che è stata messa in atto negli ultimi tempi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sembra essere stata l’acquisizione di Prima Assicurazioni, nota agenzia milanese operante in tutto il territorio nazionale, la cui politica commerciale è sempre risultata particolarmente aggressiva e soprattutto pericolosa, sotto molti aspetti, per gli agenti professionisti.
Per il Gruppo agenti Axa l’acquisizione di Prima sarebbe “la seconda operazione rilevante effettuata da Axa in Italia esattamente a distanza di un anno e si tratta di un’altra acquisizione nel mercato Auto con modelli distributivi antitetici ai nostri”. La lettera, destinata ad aprire ancora una volta una discussione sul ruolo che le grandi compagnie riservano ai Gruppi aziendali agenti, ruolo - secondo molti - ormai marginale, chiarisce anche come “ormai da molti mesi a questa parte” Axa avrebbe azzerato “quel confronto che, in 20 anni, ha prodotto risultati straordinari”. Nell’acquisizione di Prima, il Gruppo agenti vede “molte più criticità che opportunità… per il modello organizzativo e la strategia che rende Axa Italia e Prima Assicurazioni due universi tutt’altro che complementari.”
“E’ pertanto il momento - continua la decisa lettera di UAA - di prendere atto che il confronto, in questi ultimi sette mesi, non ha inciso su alcuna decisione, determinando quindi scelte autoritarie e mono-direzionali da parte dell’impresa”.
La conclusione della lettera lascia poco spazio alle interpretazioni: “…in questo contesto, non ci sono più, per noi, le ragioni per proseguire tutte quelle attività, sia ordinarie delle commissioni che relative a temi contrattuali, la cui definizione sarebbe oggi incomprensibile, non solo agli occhi dei nostri colleghi, ma anche a noi stessi”.
“La lettera è coraggiosa - sottolinea il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi - anche perché dà atto di una situazione che pochi altri Gaa hanno il coraggio di ammettere pubblicamente e cioè l’autoritarismo dilagante presso le maggiori compagnie, che ha ormai ridotto ai minimi termini qualsiasi potere negoziale in capo alle Rappresentanze aziendali degli agenti”.
La Redazione

www.snachannel.itL'EDITORIALE DEL DIRETTORE ROBERTO BIANCHIMancato rispetto dello Statuto o senso di responsabilità? Sta...
07/08/2025

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L'EDITORIALE DEL DIRETTORE ROBERTO BIANCHI
Mancato rispetto dello Statuto o senso di responsabilità? Stavolta parliamo di AAA
https://www.snachannel.it/index.php/all-categories/leditoriale-del-direttore/mancato-rispetto-dello-statuto-o-senso-di-responsabilita-stavolta-parliamo-di-aaa

♦ Allo scopo di fugare il sospetto dei soliti amici degli amici che ce l’ho in particolare con il Ga-Gi e soprattutto per tenere fede all’impegno preso con i lettori, in questo secondo episodio del mio Editoriale a puntate prenderò in esame lo statuto dell’AAA - Associazione Agenti Allianz in tema di rispetto degli obiettivi sociali.
L’Articolo 4 - Scopi, al punto 2. stabilisce che “Lo scopo primario dell’Associazione è costituito dalla tutela e promozione degli interessi morali, professionali ed economici degli iscritti” quindi anche in questo caso, come nel precedente riferito al Gruppo aziendale degli agenti Generali, la funzione della tripla A è di tipo rivendicativo. Un concetto che viene ribadito al successivo punto 3. laddove si afferma che “l’Associazione mira in particolare a : a) migliorare le condizioni dei contratti di agenzia, svolgendo azioni di tutela degli interessi collettivi e individuali nei confronti di Allianz… ”.
Si tratta quindi di un compito di natura negoziale che prevede esplicitamente azioni concrete finalizzate a salvaguardare le condizioni di natura etica, professionale ed economica, riguardanti principalmente il rapporto di agenzia. Le parole chiave sono tutela, interessi e azioni, come a dire che, quando l’impresa tenta di intaccare gli interessi di un singolo agente o dell’intera collettività agenziale, AAA ha il dovere patronale di attivare tutte le azioni necessarie alla tutela degli iscritti.
Cerchiamo allora di capire in cosa consista il vantaggio per gli iscritti al Gruppo nel sottoscrivere un accordo di collaborazione con la compagnia telefonica Allianz Direct, tenuto conto che non si tratta di un mandato agenziale, non contiene alcun riferimento alle indennità, compresa quella di fine rapporto e alle penali previste dall’A.N.A. 2003 e soprattutto fornisce ossigeno a un soggetto commerciale asfittico nato per fare concorrenza (dumping?) alla rete degli agenti tradizionali. Eh sì, perché è evidente che i primi clienti potenziali della compagnia diretta sono proprio coloro che hanno stipulato, attraverso le agenzie, una o più polizze con la casa madre. Non sarebbe stato pertanto compito statutario di AAA mettere in atto tutte le azioni possibili per tutelare gli interessi violati degli iscritti e garantire loro la tutela necessaria a contrastare i disegni della mandante?
Cosa dire poi del Progetto 51 che prevede l’assorbimento di agenzie in gestione libera all’interno di una Srl della quale il 51% delle quote viene acquisito dalla mandante che sottrae ai soci/agenti il controllo gestionale e li trasforma in semplici commerciali di una realtà che, è troppo facile prevederlo, non sarà mai plurimandataria, non vanterà mai la titolarità dei dati e la proprietà industriale dei data base che li contengono, non sarà mai iscritta allo Sna, non si discosterà mai dalle politiche commerciali imposte da Allianz, non si opporrà mai all’introduzione dello ius variandi e, più in generale, alle eventuali riforma massiva in peius dei portafogli, non avvierà mai un contenzioso con la mandante/socia maggioritaria per rivendicare il rispetto delle regole e dei disposti dell’Ana 2003 e così via. Cosa è stato fatto per tutelare gli interessi degli agenti danneggiati dall’aggressività sul territorio di questi macro-prototipi da laboratorio (una trentina finora?) e quali sono le azioni tangibili realizzate per tutelare gli interessi delle numerose (ci risulta qualcosa come 140-150) agenzie fagocitate dal Progetto 51?
Per raggiungere gli scopi sociali in specie non mi risulta siano inoltre state attuate, come stabilito al successivo punto i) dello statuto, le “... opportune iniziative di indirizzo, controllo e denuncia verso pubbliche Autorità, Enti е Associazioni...” tra le quali ritengo di poter annoverare d’ufficio lo Sna che, al contrario, ha sempre ricevuto tiepidi riscontri alle sollecitazioni di controversia riguardanti gli accordi Allianz Direct e il Progetto 51.
Sarebbe pertanto interessante chiedere al gruppo dirigente della tripla A se queste omissioni non si configurino come altrettante violazioni statutarie, oppure se la scelta di non ostacolare le strategie di Allianz rientri, per senso di responsabilità, nella linea politica di quello che fino a qualche anno fa era considerato il Gruppo agenti più sindacalizzato del mercato.
Roberto Bianchi

www.snachannel.itIL PUNTO SINDACALE DI TIZIANO SALERNOGiù le mani dal tacito rinnovohttps://www.snachannel.it/index.php/...
06/08/2025

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IL PUNTO SINDACALE DI TIZIANO SALERNO
Giù le mani dal tacito rinnovo
https://www.snachannel.it/index.php/all-categories/tiziano-salerno/giu-le-mani-dal-tacito-rinnovo

♦ In una breve ma significativa intervista concessa a margine dei lavori parlamentari, l’on. Andrea De Bertoldi (Lega) ha ribadito la sua posizione contraria alla decisione assunta da Unipol di eliminare in modo generalizzato e non regolamentato il tacito rinnovo dalle polizze danni non auto. L'intervento è avvenuto su sollecitazione del Sindacato nazionale agenti (Sna), che da subito ha espresso preoccupazione per le ricadute negative della misura, sia sugli assicurati che sulla rete agenziale.
De Bertoldi ha spiegato di aver presentato un Ordine del giorno in Aula con l’obiettivo di impegnare il Governo a mantenere la clausola di rinnovo automatico per questa tipologia di coperture, evidenziando come la sua eliminazione rappresenti un rischio concreto per i cittadini. “Molti assicurati – ha dichiarato – potrebbero trovarsi senza copertura semplicemente per essersi dimenticati di rinnovare la polizza, come ad esempio quella sugli infortuni o sull’incendio dell’abitazione. Una dimenticanza che oggi viene colmata proprio grazie al meccanismo del tacito rinnovo”.
Oltre al danno per i consumatori, l'on. De Bertoldi ha sottolineato anche le conseguenze operative per le agenzie assicurative, che sarebbero costrette a rinnovare manualmente ogni singolo contratto, con un aumento dei costi gestionali e un carico burocratico difficilmente sostenibile. “I maggiori costi finiscono inevitabilmente per ricadere sull’utente finale”, ha aggiunto. Il parlamentare ha, inoltre, evidenziato come, in un contesto di crescente instabilità climatica, l’obbligo di tornare ogni anno sul mercato possa tradursi per il cliente in condizioni più onerose e meno favorevoli rispetto al passato, a causa di franchigie, esclusioni o limiti introdotti dalle compagnie per contenere i rischi.
“Il sistema del tacito rinnovo – ha ribadito – ha sempre garantito una forma di tutela implicita al cliente, che poteva comunque disdire la polizza in ogni momento. Eliminare questo strumento rischia di danneggiare tutti: clienti, agenti, e alla lunga, anche il sistema assicurativo nel suo complesso”.
L’Ordine del giorno presentato dall'on. De Bertoldi è stato accolto dalla Camera, un risultato che il deputato ha voluto condividere con lo Sna e con il Presidente nazionale Claudio Demozzi, ringraziato per aver segnalato con tempestività il problema.
Infine, De Bertoldi ha precisato che l’impegno del Governo, pur non avendo valore normativo immediato, rappresenta una base politica solida da cui ripartire a settembre. “Sarà fondamentale – ha concluso – che il Sindacato, le categorie e i parlamentari mantengano alta l’attenzione, sollecitando il Ministero delle Imprese e del Made in Italy affinché dia seguito concreto all’impegno assunto. Perché la battaglia a difesa degli assicurati e degli agenti non si conclude oggi, ma entra nel vivo”.
Tiziano Salerno

ESCLUSIVA SNACHANNELRivoluzione tacito rinnovo, intervista all'on. Andrea De Bertoldi
06/08/2025

ESCLUSIVA SNACHANNEL
Rivoluzione tacito rinnovo, intervista all'on. Andrea De Bertoldi

In questa intervista, il deputato Andrea De Bertoldi interviene su un tema di forte attualità per il settore assicurativo: la decisione di Unipol di eliminar...

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