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Jesus Magazine Il magazine di inchieste, reportage e dibattiti sull'attualità religiosa. Ogni mese in edicola e a casa tua.

Inventore del genere autobiografico, maestro di introspezione, teologo sommo e dottore della Chiesa, Agostino d'Ippona f...
09/07/2025

Inventore del genere autobiografico, maestro di introspezione, teologo sommo e dottore della Chiesa, Agostino d'Ippona fu vescovo e oratore appassionato.

Qualche tempo fa, il vicepresidente degli Stati Uniti J. D. Vance l’ha tirato in ballo con un’interpretazione errata dell’ordo amoris, per giustificare l’espulsione degli immigrati decretata dal presidente Trump: l’amore bene ordinato imporrebbe di amare prima i vicini, in questo caso i cittadini americani, e poi, come in una serie di cerchi concentrici, gli altri, dai più vicini ai più lontani.

L'intervista impossibile del numero di Jesus in edicola è dedicata a lui.

Cosa ci ha detto? Che «l’ordo amoris non è un elenco di priorità e non ha nulla a che fare con il familismo o con il sovranismo».

Ne parliamo nel numero di Jesus in edicola.

🖊 Piero Pisarra
🎨 Fabiola Pellini

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Umberto Curi, professore emerito di Storia della filosofia all’Università di Padova, è tra gli studiosi italiani contemp...
07/07/2025

Umberto Curi, professore emerito di Storia della filosofia all’Università di Padova, è tra gli studiosi italiani contemporanei più autorevoli e impegnati sul fronte dell’analisi del presente. Non è un caso se Molte Fedi, la rassegna culturale delle Acli di Bergamo, abbia scelto di affidare a lui, oggi, insieme alla storica dell’arte Giovanna Brambilla, la riflessione d’anteprima di questa edizione 2025.

Jesus, in una lunga conversazione telefonica, ha deciso di approfondire con il professore, 84 anni e un’invidiabile lucidità di pensiero, un tassello particolarmente interessante e “scomodo” del suo intervento anche per comprendere meglio che cosa lo abbia spinto, negli ultimi mesi dello scorso anno, a redigere per Castelvecchi editore un volume di circa 300 pagine dal titolo "Padre e re. Filosofia della guerra", una riflessione profonda e provocatoria sul conflitto armato come categoria strutturale della civiltà occidentale.

Ma il paradigma si può cambiare, partendo dalla riduzione delle disuguaglianze globali.

Ne parliamo nel numero di Jesus in edicola.

🖊 Francesca Amé

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Nove donne che studiano teologia (nella foto, quattro di loro) hanno fatto domanda di ammissione al seminario di Friburg...
02/07/2025

Nove donne che studiano teologia (nella foto, quattro di loro) hanno fatto domanda di ammissione al seminario di Friburgo perché sentono la chiamata a diventare sacerdotesse.

Il gesto è stato classificato dalla testata dell’arcidiocesi di Colonia come una forma di «protesta creativa» rispetto alla regola della Chiesa cattolica per cui solo gli uomini possono fare i preti.

Per l’agenzia cattolica KNA, si tratta invece di «un appello per una Chiesa aperta».

Queste giovani (tra i 22 e i 30 anni) hanno una formazione teologica e desiderano lavorare nella Chiesa per seguire pastoralmente le persone, ma sono donne.

Hanno deciso di fare questo passo come gesto per «uscire dall’impotenza». E, per timore di ricadute negative nel loro percorso professionale, alcune hanno presentato una candidatura in forma anonima.

Il vescovo ausiliare Christian Würtz, che presiede il seminario, ha dichiarato di non poter accogliere le domande, pur apprezzando «l’impegno e la serietà con cui le donne affrontano la loro vocazione e il loro cammino nella Chiesa», ma le ha già incontrate per un primo, lungo confronto, che continuerà in futuro.

Una di loro, Vera Fath, nel 2020 aveva lanciato l’iniziativa "Il mio Dio non discrimina" e sui social una rete di giovanissimi teologi e teologhe impegnati per una Chiesa libera da discriminazioni le avevano manifestato sostegno e gratitudine.

Le giovani hanno invitato altre donne che lo desiderano a inviare la loro candidatura.

Ne parliamo nel numero di Jesus in edicola.

🖊 Sarah Numico

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Sul tema degli abusi nella Chiesa italiana ci sono progressi nella sensibilizzazione e formazione degli operatori in amb...
30/06/2025

Sul tema degli abusi nella Chiesa italiana ci sono progressi nella sensibilizzazione e formazione degli operatori in ambito ecclesiale, ma anche criticità e resistenze. È ciò che emerge dalla terza Rilevazione promossa dal Servizio nazionale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili, istituito nel 2018 dalla Cei, che analizza le attività compiute nel biennio 2023-2024 da 16 servizi regionali, da quelli diocesani e interdiocesani e da 103 centri di ascolto.

Lucida l’analisi della psicologa e psicoterapeuta Chiara Griffini, presidente del Servizio nazionale: «Punto di forza importante è stato un trend costante degli operatori coinvolti; stiamo raggiungendo la comunità nel suo complesso. L’obiettivo è migliorare riguardo alle relazioni con associazioni, congregazioni religiose, enti locali. Ma la strada è stata aperta: è tempo di passare dal rodaggio a rendere la tutela qualcosa di permanente all’interno della Chiesa, promuovendo il benessere del minore. La ferita è importante e come comunità non possiamo non farcene carico, anche in ambito spirituale».

Ne parliamo nel numero di Jesus in edicola.

🖊 Laura Badaracchi

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Nelle rovine lasciate da oltre un decennio di violenza, la minoranza cristiana continua a custodire la propria fede come...
28/06/2025

Nelle rovine lasciate da oltre un decennio di violenza, la minoranza cristiana continua a custodire la propria fede come «un atto di resistenza».

Nonostante le persecuzioni e la distruzione di chiese secolari, i fedeli non vogliono lasciare la propria terra: «Ci hanno tolto le case, ma non Cristo».

Ne parliamo nel numero di Jesus in edicola.

🖊 Lidia Ginestra Giuffrida

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Certo, tra Isacco e Ismaele, i “fratelli diversi” della Bibbia, non deve essere corso buon sangue. Ma perché oggi sono c...
27/06/2025

Certo, tra Isacco e Ismaele, i “fratelli diversi” della Bibbia, non deve essere corso buon sangue. Ma perché oggi sono così flebili le voci ebraiche che chiedono uno stop ai massacri israeliani a Gaza? Possibile che nel mondo ebraico, italiano e internazionale, sia cresciuto un tale odio o, quantomeno, una glaciale indifferenza non dico per la “causa” palestinese, ma per la semplice sopravvivenza di un popolo che ha lo stesso diritto di Israele di vivere dignitosamente nella terra che gli è toccato in sorte di abitare? Possibile che un popolo perseguitato per secoli non faccia una piega nel vestire i panni del persecutore?

Qui non si tratta – come dicono alcuni – di difendere il diritto all’esistenza di Israele: si può essere sionisti e, contemporaneamente, provare repulsione per la politica criminale di Netanyahu. È il caso di personalità coraggiose come Gad Lerner o Anna Foa. Ma si tratta, appunto, di voci minoritarie – e anche parecchio malviste – nella comunità ebraica italiana. Il paradosso è che è più facile criticare il governo israeliano in Israele (si vedano le contestazioni di piazza a Tel Aviv) che non nelle comunità della diaspora. Il che, se in parte è comprensibile, per altro verso è decisamente problematico.

Comprensibile perché l’ebraismo non è solo una religione, ma anche l’appartenenza a un popolo e a una terra. Dunque, per molti non difendere Israele quasi come abiurare a un pezzo della propria identità. D’altro canto, se vale il principio della difesa a oltranza di ogni azione compiuta in nome dello Stato, a prescindere dalla bontà del suo governo o dalla liceità dei comportamenti del suo esercito, si rischia di finire in un cul-de-sac morale da cui è impossibile ve**re fuori. Israele, nato come sogno laico e democratico, si è ormai trasformato in una “democratura” a trazione etno-nazionalistico-religiosa. L’ebraismo può sopportare un tale bacio della morte?

Ne parliamo nel numero di Jesus in edicola.

🖊 Giovanni Ferrò

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È in edicola da oggi il numero di luglio!Un numero speciale dedicato alla rassegna  fedi sotto lo stesso cielo, ricco co...
26/06/2025

È in edicola da oggi il numero di luglio!

Un numero speciale dedicato alla rassegna fedi sotto lo stesso cielo, ricco come sempre di interviste esclusive, commenti, reportage e inchieste: dalla Siria a La Spezia, da Maria Ressa a Tomaso Montanari.

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Soeur Samuelle, religiosa eremita francese, tra le vittime di abusi fisici, psicologici e spirituali dell’ex gesuita Mar...
25/06/2025

Soeur Samuelle, religiosa eremita francese, tra le vittime di abusi fisici, psicologici e spirituali dell’ex gesuita Marko Rupnik, userà l’arte del mosaico per guarire dai traumi provocati dal noto artista.

Realizzerà, con altre suore ed ex suore sopravvissute agli abusi in varie parti del mondo, un mosaico monumentale dal nome Renaissance, che sarà contemporaneamente memoria collettiva e percorso di liberazione.

Esposto in Francia, sarà suddiviso in duecento parti collocate là dove sono le opere di Rupnik.

Tutto il percorso, ripreso dal regista francese Quentin Delcourt, ideatore dell’iniziativa, darà vita a un documentario cinematografico.

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Javier Cercas è uno dei più importanti scrittori europei di oggi e c’è pure chi lo pronostica per il Nobel per la letter...
23/06/2025

Javier Cercas è uno dei più importanti scrittori europei di oggi e c’è pure chi lo pronostica per il Nobel per la letteratura. Ha all’attivo numerosi romanzi, tradotti in varie lingue, molti dei quali hanno avuto grande successo tanto in Spagna quanto in Italia.

Oltre che prolifico romanziere, Cercas è un autentico intellettuale e interviene regolarmente nel dibattito pubblico con una rubrica fissa su El País, il quotidiano spagnolo più diffuso.

Lontano dalla Chiesa dall’adolescenza, è proprio a lui che i vertici della comunicazione vaticana, per una felice intuizione di Paolo Ruffini, prefetto del competente dicastero, hanno pensato per raccontare il breve ma storico viaggio di papa Francesco in Mongolia nel settembre 2023: un Paese con 1.500 cattolici su 3,3 milioni di abitanti. Un viaggio-simbolo del pontificato, espressione della fortissima tensione missionaria di Francesco e della sua predilezione per le periferie.

Dopo lo stupore iniziale («Non riuscivo a crederci: il Papa, il Vaticano, la Chiesa universale che spalancano le loro porte a uno scrittore ateo e anticlericale come me. Ma siete matti?»), Cercas ha accettato l’invito del Vaticano.

Ne è venuto fuori un testo originalissimo, in libreria da aprile, suggestivo fin dal titolo: "Il f***e di Dio alla fine del mondo". Che, da subito, ha incontrato il favore dei lettori.

La sua intervista nel numero di Jesus in edicola.

🖊 Gerolamo Fazzini

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l calendario liturgico assegna il 19 giugno di quest’anno alla solennità tradizionalmente detta Corpus Domini.L’eucarist...
19/06/2025

l calendario liturgico assegna il 19 giugno di quest’anno alla solennità tradizionalmente detta Corpus Domini.

L’eucaristia che ne costituisce il cuore ha come sorgente quella cena compiuta da Gesù nell’ultima sera della sua vita terrena e sarà proprio a una delle sue parole pronunciate davanti al calice del vino cui noi ora riserveremo una riflessione biblica.

Anzi, per qualche esegeta essa sarebbe quasi la categoria radicale capace di reggere l’intera teologia anticotestamentaria.

Così, ad esempio, lo studioso svizzero Walter Eichrodt col suo fortunato testo di Teologia dell’Antico Testamento, tradotto in italiano da Paideia nel 1979: egli rilegge le Scritture Sacre ebraiche secondo tre patti o alleanze di Dio con il suo popolo, Israele, col mondo e con l’intera umanità secondo tipologie diverse ma nell’unico tema di riferimento.

Nel numero di Jesus in edicola, la rubrica del card. Gianfranco Ravasi "Lampada per i miei passi" parla di questi patti di sangue e d'amore.

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Tempo di esami di maturità per circa 40 mila studenti austriaci che potranno contare su una benedizione virtuale.Registr...
17/06/2025

Tempo di esami di maturità per circa 40 mila studenti austriaci che potranno contare su una benedizione virtuale.

Registrandosi gratuitamente sul sito www.beblessed.at il giorno degli esami, potranno accendere una candela digitale, avendo chi prega per loro e ricevendo tramite whatsApp il video con una benedizione di un vescovo o una suora, un parroco o un pastore protestante.

È il quarto anno che si usa questa possibilità – nel 2024 si erano registrati più di 2.000 studenti – inserita nel percorso pastorale "Pensa a te stesso in modo nuovo", voluto dalla Chiesa cattolica per i giovani dai 18 ai 25 anni.

Ne parliamo nel numero di Jesus in edicola.

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«Le prime parole di papa Leone sono state molto toccanti. Parlando della pace del Cristo Risorto e in quella prima bened...
14/06/2025

«Le prime parole di papa Leone sono state molto toccanti. Parlando della pace del Cristo Risorto e in quella prima benedizione Urbi et orbi, sono stato profondamente toccato dalla chiamata a essere una Chiesa sinodale, in cammino, che cerca sempre la pace, che cerca sempre la ca**tà, che cerca sempre di essere vicina a chi soffre».

Frère Matthew (al secolo Andrew Thorpe) è il terzo priore di Taizé, primo anglicano alla guida della comunità monastica impegnata nel dialogo ecumenico e per
la riconciliazione nel mondo.

L'abbiamo intervistato nel numero di Jesus in edicola.

Con papa Leone, dice, saranno possibili altri passi verso l'unità dei cristiani.

🖊 Daniele Rocchetti

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