10/09/2025
Sinclair Lewis, Il gatto delle stelle (1919). Racconto breve. Lettura integrale.Voce narrante Federico Berti
https://www.youtube.com/watch?v=yvB4boVEZWI
La teoria cosiddetta dell’effetto farfalla, formulata dal meteorologo Edward Lorenz nella seconda metà del Novecento, sostiene (e dimostra, numeri alla mano) come anche le più piccole variazioni nelle condizioni iniziali di un sistema dinamico, possano produrre enormi differenze, nel comportamento futuro del sistema stesso. Il nome deriva da una metafora dello stesso Lorenz: "Il battito d'ali di una farfalla in Brasile, può provocare un tornado in Texas?", illustrando come eventi apparentemente insignificanti possano innescare conseguenze imprevedibili non solo nel clima, ma per estensione anche nella società umana.
Sinclair Lewis anticipa la teoria di Lorenz in un racconto che lo precede di almeno vent’anni, Il gatto delle stelle, nel quale una catena di eventi disastrosi m***a a partire dalla carezza ipocrita di un bambino a un gatto domestico, culminando nella morte di tremila persone in una colonia centroamericana. Lewis nels uo racconto smantella sia l’arroganza imperialista e colonialista europea, sia la presunta innocenza della borghesia americana. L’Europa, incarnata dalla figura del monarca in rovina che attribuisce la propria caduta a un cambiamento esoterico ne magnetismo di Azimech, la fredda e vergine stella, spiegazione pseudo-scientifica che pretenderebbe di coprire l’incapacità di comprendere le dinamiche economiche reali. Lewis ridicolizza la tendenza europea a mistificare i fatti per nascondere la propria decadenza politica ed economica. La figura del generale, "amico di compositori e maestri di scienza" che muore in una baracca giamaicana, simboleggia l'aristocrazia coloniale sconfitta dalla modernità capitalista: il suo fallimento è causato dalla perdita del controllo delle rotte commerciali, che il re rifiuta di riconoscere.
Parallelamente, Lewis costruisce un ritratto impietoso dell'America degli anni Venti, come una società che sta man mano acquisendo un potere sempre maggiore, senza rendersene conto e quindi senza assumersene le responsabilità. Willis Stodeport, che accarezza il gatto solo per ottenere biscotti, Mrs. Dolson che ritarda il tram per vanità, il barbiere ubriaco Discopolos: tutti agiscono per piccoli egoismi individuali, senza nemmeno porsi il problema delle conseguenze che possono avere le loro azioni. Questa inconsapevolezza è il vero tema del racconto. Palmer McGee, il giovane manager americano, è un simbolo della nuova classe dirigente americana: tecnicamente competente, ma psicologicamente fragile, capace di gestire imperi commerciali, ma devastata da un taglio di capelli sbagliato.
Lewis rovescia la retorica romantica della connessione olistica, le visioni spiroitualistiche alla Emerson: non siamo parte di un armonioso e perfetto disegno divino, noi siamo piuttosto parte di una rete imbrigliata, la nostra mediocrità non riordina, ma amplifica il caos. Il "gatto delle stelle" non è una creatura mistica, ma un animale domestico dal nome grottesco, Adolphus Josephus Mudface, a partire dal quale si scatenano eventi perniciosi. Un pessimismo che anticipa i grandi romanzi lewisiani come Main Street e Babbitt, dove la critica al conformismo borghese si salda con una più ampia riflessione sui costi umani della modernizzazione. La tecnica narrativa riflette la struttura della società industriale, dove i meccanismi di amplificazione (ferrovie, telegrammi, borse internazionali) trasformano gesti individuali in forze storiche. La genialità di questo racconto anticipa la teoria di Lorenz, il che basterebbe da sé a renderlo un piccolo gioiello della narrativa americana.
Sinclair Lewis, Il gatto delle stelle (1919). Racconto breve. Lettura integrale.Voce narrante Federico Berti:https://www.federicoberti.itLa teoria cosiddetta...