17/03/2025
LA BATTAGLIA NAVALE.
Ricordo quando da ragazzini per ingannare il tempo si giocava alla battaglia navale, quello strano cruciverba in cui si cercavano di colpire le navi nascoste all’ombra dei nostri preziosi quadratini, si chiamavano i numeri e così come per incanto si colpivano le navi dell’avversario o peggio le nostre.
Qualcuno ha colpito la mia portaerei nel cruciverba della battaglia navale della mia professione.
Ebbene si, perché è una battaglia quella a cui mi hanno costretto (per la seconda volta) a vivere.
Giovedì 13 c.m alle 22 (circa) percorrendo sotto la pioggia nel traffico con la mia moto via Gianturco a Napoli, ho sentito un rumore forte alle mie spalle, il tempo di rallentare e cercare di rendermi conto se ci fosse qualche problema alla moto e mi sono reso conto che il bauletto della moto era scomparso. Il tempo di ripercorrere quei metri che mi distanziavano da dove avevo sentito il rumore alla ricerca del prezioso bauletto, purtroppo nonostante fosse voluminoso, non ne scoprivo traccia.
Un incidente? Mah direi piuttosto un appropriazione indebita o furto, in quanto da fermo nel traffico e nel caos totale potrebbe essere successo di tutto e la mia responsabilità è stata solo di accorgermene troppo tardi e non vedere nessuno in fuga. Comunque lasciamo stare ne ho già parlato a chi di dovere.
Da quel momento, per me è stato come se mi avessero levato uno sgabello da sotto i piedi.
Quel bauletto era l’ennesima X da segnare sul cruciverba della mia battaglia navale.
E’ stata colpita la mia portaerei. Sigh!
Nel bauletto avevo la mia borsa con tutta l’attrezzatura e diverse cose personali a cui ero legato affettivamente, insomma un bel danno.
Dirlo tramite i social non credo risolverà niente (come tra l’altro successe già l’altra volta).
Ho solo voluto mettervi in guardia rispetto a ciò che può succedere a chi vuol fare questa professione,
ma soprattutto invitarvi ad evitare di fare acquisti di dubbia natura per non favorire il mercato illegale e inconsapevolmente fare danno solo a voi stessi come il cane che si morde la coda o peggio ancora di rischiare di essere accusati di ricettazione. (Le attrezzature sono già state segnalate alle forze dell’ordine e non solo e hanno le matricole che le contraddistinguono come per le auto). Controllate sempre se le matricole sono reali e non “pizzottate” come avveniva con i motorini rubati. Controllatene la provenienza e diffidate dai prezzi troppo convenienti dell’usato. Insomma aprite gli occhi
Comunque per quanto riguarda la mia ennesima disavventura, sono dell’idea che si possono appropriare (rubare per essere più precisi) delle nostre attrezzature, ma non si potranno mai appropriare del nostro modo di immaginare e guardare con la fotografia.
P.s. Se qualcuno ha notizie o ritrova un bauletto grigio e nero con una borsa di similpelle nera dentro buttato in chissà quale angolo remoto nella zona tra via Gianturco e via Ferraris e caso mai ci sta anche qualcosa dentro, anche solo il porta tabacco o gli occhiali potete portarlo al centro di assistenza presso AreaLab e Camera Service al centro direzionale all’isola G5.
Grazie
Buona fotografia a tutti e difendete le vostre navi: la battaglia continua.