Vado a Napoli

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Una mostra da non perdere.Napoli Explosion è gratuita e, soprattutto, è pura essenza di napoletanità.Ci sono stato e app...
21/12/2025

Una mostra da non perdere.
Napoli Explosion è gratuita e, soprattutto, è pura essenza di napoletanità.

Ci sono stato e appena possibile vi racconterò la mia esperienza.
Anticipo solo una cosa: è stata davvero stupenda.

Un regalo di Natale tutt’altro che banale.I pomodorini del piennolo, coltivati sulle pendici del Vesuvio, sono un piccol...
21/12/2025

Un regalo di Natale tutt’altro che banale.
I pomodorini del piennolo, coltivati sulle pendici del Vesuvio, sono un piccolo concentrato di territorio e tradizione.
Messi sotto l’albero fanno davvero felice chi li riceve.

Io, sono felicissimo. 😍😋

21/12/2025

LO SAPEVI CHE?🧐 La Reggia di Portici è nata... per colpa di un acquazzone!

​Tutti conoscono la bellezza della Reggia, ma quasi nessuno sa perché è stata costruita proprio lì.

​Siamo nel 1738. Il Re Carlo di Borbone e sua moglie Maria Amalia di Sassonia stavano navigando verso sud quando furono sorpresi da una tempesta. Trovarono rifugio proprio nel porticciolo di Portici.
​Maria Amalia rimase così incantata dalla bellezza della zona ai piedi del Vesuvio che disse al Re: "Voglio una casa qui!".

​Ecco le 3 curiosità incredibili su questo posto:

​Una Reggia con la strada "dentro": È l'unica reggia al mondo ad essere attraversata da una strada pubblica! Il Re non voleva bloccare il passaggio verso il sud, così il cortile della Reggia divenne parte integrante della strada delle Calabrie. Se ci passi in auto o a piedi, stai passando letteralmente nel cuore del palazzo reale! 🚗💨

​Un Museo sotto i piedi: Durante gli scavi per le fondamenta, iniziarono a ve**re fuori statue, marmi e reperti preziosissimi. Senza volerlo, il Re aveva scelto di costruire sopra l'antica Ercolano. È qui che è nato il primo museo archeologico del mondo (l'Herculanense Museum). 🏛️

​Uno Zoo Reale: All'interno del bosco, il Re teneva animali esotici incredibili, tra cui persino un elefante (regalo del Sultano della Turchia) che divenne l'idolo dei bambini dell'epoca! 🐘

​Oggi la Reggia ospita la Facoltà di Agraria, rendendola forse l'università più bella e aristocratica del pianeta.

​E tu, ci sei mai passato in auto proprio "dentro" la Reggia?

̀delgiorno

Amici ecco il ritorno delle Storie di Vittorio 'O Senzatiempo. Stasera ci delizierà con la nascita di Napoli e l'incontr...
20/12/2025

Amici ecco il ritorno delle Storie di Vittorio 'O Senzatiempo. Stasera ci delizierà con la nascita di Napoli e l'incontro con due delle figure più importanti della storia di Napoli, ma non voglio anticiparvi altro.
Buona lettura.

6ª Puntata – L’Uovo e la Sirena

Stasera vi racconto un fatto strano, che poi ho capito solo negli anni, un'incontro che mi ha fatto diventare quello che sono, un Napoletano.
Prima che Napoli fosse Napoli, prima ancora che il Vesuvio diventasse il gigante che conosciamo oggi, c’era solo una grande montagna che scendeva dolce verso il mare.
Il golfo era una conca verde, piena di silenzi, con qualche sparuto insediamento qua e là, e un mare limpido come il vetro. Io ero lì, con la mia passione per la pesca e quella sera
mentre cambiavo il peso alla mia infallibile canna da pesca, quando il mare iniziò a muoversi in modo strano. Le acque si fecero più scure, poi si aprirono come se respirassero.
Dalle profondità emerse una figura. Non era un pesce, non era una donna. Era entrambe le cose.
Una Sirena.
La sua coda luccicava sotto la luna, ma i suoi occhi… ah, i suoi occhi avevano dentro tutto il mare e tutto il fuoco del mondo. Sembrava ferita, stanca, senza più forza.
Mi avvicinai di scatto, le tesi una mano e la issai in barca.

«Chi sei?» le chiesi, togliendole i capelli bagnati dagli occhi.
«Mi chiamo Partenope,» sussurrò con voce fioca.
«Il mio canto non incanta più. Gli uomini hanno smesso di ascoltare. Ulisse… mi ha sfidato, e il mio cuore non trova più pace.»
Restai muto. Quella creatura sembrava la malinconia fatta carne.

La guardai e dissi piano: «Cosa posso fare per te?»
Lei non rispose. Il vento le accarezzava i capelli come se volesse consolarla. Così, senza dire altro, remando piano, la portai verso la riva, alle foci del Sebeto.
L’adagiai su uno scoglio e rimasi lì, accanto a lei, finché il primo raggio dell’alba la illuminò.
Fu allora che la vidi dissolversi, come polvere nel vento. Una polvere azzurra che si posò dolcemente sullo scoglio.
E in quel momento, qualcosa cambiò per sempre.
Da quella polvere, da quel dolore e da quel amore, nacque Napoli.
Una città che profuma di mare e nostalgia, dove ogni sorriso nasconde una ferita, e ogni ferita sa ancora sorridere.
Io, da quel giorno, non me ne sono più andato. Napoli mi aveva scelto, e io avevo scelto lei.
Ma quella, amici miei, era solo la prima parte della mia storia con questo luogo incantato.

Anni dopo, proprio su quello scoglio di Megaride, vidi sorgere un castello, e con esso incontrai un uomo diverso da tutti gli altri: si chiamava Virgilio.
Era seduto accanto a una lanterna, intento a mescolare qualcosa in una piccola ciotola d’oro.
Mi avvicinai, incuriosito.
«Che fai, maestro?» chiesi.
Lui alzò lo sguardo, con un sorriso sottile.
«Creo la sorte di questa città,» rispose.
Poi prese un piccolo uovo tra le mani, lo osservò in controluce e aggiunse:
«Dentro questo uovo ho messo il destino di Napoli. Finché resterà intatto, anche la città sarà salva.»
Lo guardai perplesso, non sapendo se ridere o restare in silenzio.
«E dove lo metterai, quest’uovo?»
Virgilio rise piano, quasi come un bambino che custodisce un segreto.
«Lo nasconderò sotto le fondamenta di questo castello, che ancora deve nascere. Lo chiameranno Castel dell’Ovo. E ogni volta che Napoli tremerà, qualcuno penserà che l’uovo si sia incrinato.»
Ci fu un attimo di silenzio. Il mare respirava lento, come se anche lui ascoltasse.
Poi Virgilio mi guardò e disse:
«Tu, Vittorio, resterai qui. Napoli ha bisogno di occhi che ricordino.»
Da quella notte, ogni volta che passo sotto il Castel dell’Ovo, sento un’energia antica, un respiro che non appartiene al presente.
Forse è Partenope che veglia, o forse è l’uovo di Virgilio che ancora protegge la città.
Ma una cosa la so, amici miei: Napoli non vive nel tempo. Napoli è il tempo.
E io, Vittorio ’O Senzatiempo, sono solo il suo eco più fedele.

Il prossimo appuntamento con le storie di Vittorio, è domani alla stessa ora.
Fatemi sapere se vi è piaciuta 🤗

20/12/2025

🎶 Emozione! Emozione! Emozione pura a Sorrento!
Un’idea che colpisce dritto al cuore e merita tutta la mia stima.
Un albero così non è solo bello, è un’esperienza che vale migliaia di visite.

Ogni ora, dalle 18 in poi, l’albero di Sorrento inizia a cantare. Ti lascio il link se vuoi ascoltare la canzone originale 👇

E in quel momento succede qualcosa di semplice ma potente: ti senti davvero nel cuore del Natale.

Complimenti Sorrento. Quando l’emozione è vera, si sente. 🎄

Tu andrai a vederlo?

È ufficialmente Natale! 🎅🎄
20/12/2025

È ufficialmente Natale! 🎅🎄

LO SAPEVI CHE? Perché via San Biagio dei Librai si chiama così? 🧐​Tutti la percorriamo per andare a vedere i pastori di ...
20/12/2025

LO SAPEVI CHE? Perché via San Biagio dei Librai si chiama così? 🧐

​Tutti la percorriamo per andare a vedere i pastori di San Gregorio Armeno, ma vi siete mai chiesti perché questo tratto di Spaccanapoli è dedicato proprio ai "Librai"?

​Oggi vediamo negozi di ogni tipo, ma un tempo questa era la Wall Street della cultura!

​Ecco le 3 curiosità che devi conoscere:

​Il Centro dell’Intelletto: Tra il '500 e il '700, questa strada ospitava la più alta concentrazione di botteghe di librai, stampatori e legatori d'Europa. Qui si stampavano i libri che poi giravano tutto il mondo.

​La nascita di un genio: Proprio in questa via, al civico 31, nacque Giambattista Vico, uno dei più grandi filosofi della storia. Suo padre aveva una minuscola libreria proprio lì sotto casa!

​Il Protettore: La via prende il nome dalla chiesa di San Biagio (famoso per la protezione della gola), ma l'aggiunta "dei Librai" fu un riconoscimento ufficiale alla corporazione che qui aveva la sua sede e il suo potere.

​Camminare oggi per via San Biagio dei Librai significa calpestare la storia dell'editoria mondiale. Ogni pietra trasuda inchiostro e sapere! 📖

​E tu, conoscevi la storia di questa via?

🎶 Il Natale a Napoli ha una nuova voce: l’energia del Gospel nel cuore della città!​Torna per l'11ª edizione lo straordi...
19/12/2025

🎶 Il Natale a Napoli ha una nuova voce: l’energia del Gospel nel cuore della città!

​Torna per l'11ª edizione lo straordinario Concerto Gospel, e la cornice è da brividi: il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore.

​Non è solo musica, è un’esperienza che ti vibra dentro. Immagina la potenza dei cori Gospel che risuona tra le mura gotiche di una delle chiese più belle e antiche di Napoli, proprio dove batte il cuore del Centro Storico.

​Se cerchi la vera atmosfera natalizia, quella che ti scalda l'anima, questo è l'evento da non perdere. 🎄❤️

​🎟️ Assicurati il tuo biglietto qui:
👇

LO SAPEVI CHE? Dietro la maschera di Pulcinella potrebbe nascondersi... un DIAVOLO? 😈​Siamo abituati a vedere Pulcinella...
19/12/2025

LO SAPEVI CHE? Dietro la maschera di Pulcinella potrebbe nascondersi... un DIAVOLO? 😈

​Siamo abituati a vedere Pulcinella come il simbolo di Napoli: pigro, affamato, furbo e sempre pronto alla battuta. Il re dello sberleffo.
​Ma se guardi bene la sua maschera, la storia cambia.

​Perché quel colore nero così profondo? E perché quel naso così adunco e pronunciato?

​Molti studiosi di tradizioni popolari ritengono che la maschera di Pulcinella non sia nata per far ridere, ma che riprenda i tratti somatici con cui, nel Medioevo, venivano rappresentati i demoni o gli spiriti sotterranei.

​Pulcinella, con il suo camicione bianco (come uno spettro) e il volto nero, è un personaggio "di confine": un tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti, un "trickster" che riesce a prendere in giro persino il Diavolo e la Morte stessa.

​Non è solo un buffone: è la capacità del popolo napoletano di esorcizzare le paure più grandi ridendoci sopra.

​E tu come l'hai sempre visto? Solo come una maschera simpatica o hai sempre percepito questo suo lato più antico e misterioso?

Adoro il brodo e voi? 😍😍
18/12/2025

Adoro il brodo e voi? 😍😍

18/12/2025

Nel Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore esiste una biblioteca poco conosciuta,
ma capace di raccontare molto più di quanto si immagini.

È la Biblioteca Fra Landolfo Caracciolo.
Un luogo dove i quadri sembrano parlare
e ogni sala conserva tracce di storia, studio e silenzio.

Grazie a Milena Bianco della Fondazione San Bonaventura
ho potuto visitarla e mostrarvela.
Qui non si custodiscono solo libri,
ma si organizzano anche iniziative culturali
che tengono viva la memoria di questo luogo straordinario.

Un altro angolo di Napoli
che merita di essere conosciuto.

Ci avviciniamo al Grande Giorno... avete già preparato lo stomaco?​Scopriamo insieme il Menù Napoletano DOC: ci aspettan...
18/12/2025

Ci avviciniamo al Grande Giorno... avete già preparato lo stomaco?
​Scopriamo insieme il Menù Napoletano DOC: ci aspettano 3 giorni di tavole imbandite (Vigilia, Natale e Santo Stefano), ricche di piatti della tradizione che scaldano il cuore.

​😋 Le mie certezze?
Io non posso proprio rinunciare all'Insalata di Rinforzo e al Baccalà Fritto.

​E tu? Qual è quel piatto che aspetti per tutto l'anno e che non può mancare sulla tua tavola?

Leggi l'articolo 👇

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La Verità è che non hai mai visitato una Città fino a quando non conosci qualcuno che ci vive. Tutte le volte che avete conosciuto qualcuno del Posto, tornando a casa avete detto ad amici e parenti “Poi abbiamo conosciuto una persona che vive li e ci ha portati in un posto stupendo” Ecco! Questo è lo scopo di VadoaNapoli.it, portarvi a vedere Piccole Grandi Cose che vi Sfuggirebbero se fate Turismo fai da Te.

Vi trasformeremo da Turisti a Napoletani, e apriremo le porte di una Napoli spesso inesplorata. Siete mai Stati all’Orto Botanico? a Porta Capuana? Al Vomero? Avete visto sicuramente Il Centro Storico, Mergellina, e Piazza Plebiscito Luoghi Stupendi, ma Napoli non è solo questo, Napoli è chiusa nei Vicoli, nelle Strade Secondarie, nelle Voci del Popolo delle Vie meno Battute.