
26/09/2025
🧪 Tra i tanti esperimenti di Raimondo di Sangro, uno dei più sorprendenti riguardò il miracolo più famoso di Napoli: la liquefazione del sangue di San Gennaro.
La notizia si diffuse rapidamente già nel 1751, tanto da essere annotata dal nunzio apostolico Lucio Gualtieri. Questo alimentò sospetti e diffidenze verso il Principe, spesso giudicato con timore per le sue idee troppo innovative per l’epoca.
In realtà non era una provocazione, ma una ricerca scientifica. Raimondo costruì un ostensorio con due ampolle contenenti una miscela di metalli e pigmenti che, variando temperatura e movimento, poteva passare da solido a liquido. Un fenomeno chimico-fisico che riproduceva in laboratorio ciò che i fedeli vedevano come prodigio.
🌍 Viaggiatori e studiosi stranieri descrissero il meccanismo con precisione, rimanendo colpiti dalla sua abilità tecnica. L’astronomo Jérôme de Lalande lo definì una semplice “ipotesi di fisica”, sottolineando il carattere sperimentale dell’invenzione.
L'episodio racconta bene la fama del Principe di Sansevero: un uomo sospeso tra scienza e mito, capace di incuriosire e scandalizzare, lasciando dietro di sé un alone di leggenda che ancora oggi affascina Napoli.