13/07/2023
Fondamentalmente si parla del concetto di “Mens sana in corpore sano”
Per stare bene il corpo, deve stare bene anche la testa e soprattutto il cuore ❤️
Abbiate cura di voi stessi 😘
Questa mattina è uscita forse la più bella intervista degli ultimi anni. E per bella non si intende simpatica, ma vera, onesta, aperta e ricchissima di punti di riflessione.
Il protagonista è Dele Alli, un ragazzo che in molti in questi anni si sono chiesti che fine avesse fatto visto il downgrade calcistico al quale tutti abbiamo assistito e che ha invece deciso di parlare apertamente di tutto quello che è accaduto.
🗣: "All’età di 6 anni sono stato molestato da un’amica di mia madre, ma mia mamma era un’alcolista.
A 7 anni mi hanno mandato in Africa per insegnarmi un po’ di disciplina. E sempre a 7 anni ho iniziato a fumare.
A 8 anni ho iniziato a spacciare. A 12 mi hanno adottato".
Parla così Dele. Non ha paura di spogliarsi davanti alla telecamere. Ed è questo che rende l'intervista unica e probabilmente irripetibile.
Ve ne lasciamo qui sotto alcuni spezzoni.
Perché un ragazzo così merita molto di più di un semplice titolo sui giornali.
🗣: "Una mattina mi sveglio per andare ad allenamento. Mi guardo allo specchio e dico: “Dovrei ritirarmi?”.
Avevo 24 anni e facevo il lavoro dei miei sogni. Quel momento è stato davvero tanto difficile da assimilare, ti fa capire quanto in basso fossi arrivato.
Quando son tornato dalla Turchia ho saputo che dovevo operarmi.
Mentalmente ero a terra. Così sono andato in centro di salute mentale per 6 settimane per capire cosa stava succedendo. Sarò per sempre grato all’Everton per avermi capito e supportato in quei momenti.
Andare in riabilitazione per questioni legate alla salute mentale non è facile. La gente ha paura, di parlarne e di fare quell'ultimo passo per chiedere aiuto. C’è molto stigma sulla questione. Ma non avrei mai potuto immaginare che mi aiutasse così tanto.
Ho vissuto situazioni quand’ero piccolo che non potevo capire. Cose per cui mi incolpavo. Andare in riabilitazione mi aiutato a capire e a lasciare andare sentimenti di rabbia che avevo dentro e che mi tenevano legato al mio passato. A quello che ero stato fino a quel momento.
Ad un certo punto sono diventato dipendente dai sonniferi (in compresse, ndr). È un problema che hanno molti nel mondo del calcio, ma io ne abusavo davvero.
Il fatto è che non affrontavo mai i problemi, prendevo solo le pillole per nasconderli. Quello peggiorava la situazione.
Sono sempre stato io contro me stesso.
Ero il mio eroe e il mio nemico. Non facevo "entrare" nessuno perché mi sentivo al sicuro. Ma chiedere aiuto non ti rende più fragile. Non vogliamo cambiare perché “siamo fatti così”, ma se le cose non funzionano, è il momento di farlo.
Mi mandarono in Africa perché dicevano che non ero un bravo bambino e dovevo imparare a comportarmi. Creavo sempre problemi, ma perché non avevo regole.
Siamo cresciuti senza soldi, in casa mia c’erano sempre una decina di persone che giravano, per le droghe ovviamente.
Mia madre beveva. Non avevo rifermenti.
Mi mandarono quindi da mio padre ma fu veramente un cambio culturale enorme. Un incubo. Non volevo stare lì. Mio padre mi rispedì poi in Inghilterra e sparì. La prima volta di rifece vivo quando fui convocato per giocare in Nazionale. E ora probabilmente se ne uscirà di nuovo con qualche ca***ta dopo questa intervista.
Quel famoso video di Mourinho nel documentario di Amazon ebbe degli effetti. Mi chiamò pigro davanti alle telecamere e si scusò la settimana successiva con me, perché sapeva che non lo ero.
Però cambiò la percezione di me, in generale. Credo che quel video non raccontasse la verità della situazione ma diede un'immagine di me diversa. La gente purtroppo si sofferma troppo su queste cose, senza considerare il contesto generale.
Cambiare è sempre difficile, ma la gente non deve avere paura. Quando qualcosa non va, lo senti dentro Hai paura. Ti spaventi. È in quel momento che devi cambiare qualcosa, chiedere aiuto se necessario. Perché dall'altra parte della paura, c'è sempre e solo qualcosa di positivo.
Per questo spero che queste mie parole, possa aiutare chi si trova in questa situazione.
Sono orgoglioso di chi è Dele Alli oggi".
❤️