I Buoni Cugini Editori

I Buoni Cugini Editori La casa che editrice nasce per l'amore nei confronti dei libri o scrittori caduti nell’oblìo... Ma altri autori lo seguiranno.

"Ogni libro possiede un'anima, l'anima di chi lo ha scritto: quando un libro si perde nell'oblio, noi facciamo in modo che arrivi qui. E qui i libri che più nessuno ricorda, i libri perduti nel tempo, vivono per sempre..." L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafòn

In questa frase si racchiude uno degli scopi della casa editrice I Buoni Cugini Editori di Ivo Tiberio Ginevra. Questa casa editrice nasc

e solo per l'amore nei confronti di questi libri dimenticati, ed il primo grande autore catalogato nella cosiddetta "letteratura dimenticata" che riportiamo alla luce è Luigi Natoli, con tutte le sue opere nelle versioni originali, quelle pubblicate mentre lo scrittore era in vita. Altri autori, grazie alle nostre meticolose ricerche, verranno riportati in vita per dare ai lettori il piacere della rilettura di grandi romanzi rimasti avvolti da anni di oblio.

Auguriamo a tutti i lettori che ci seguono un sereno Natale con una poesia di fra' Domenico Spatola, il nostro poeta-cap...
24/12/2025

Auguriamo a tutti i lettori che ci seguono un sereno Natale con una poesia di fra' Domenico Spatola, il nostro poeta-cappuccino.

È Natale

È speciale
il mio Natale.
Tanti piccoli pastori
offron cuori
al più piccolo di loro,
a Gesù cantando in coro.
È la ninna che a lor bambini
quando eran più piccini
cantava mamma
col cuore in fiamma.
"Fai la nanna, o buon Gesù.
Sei venuto da lassù
e, ad ogni cuore,
chiedi amore.
Il tuo dono
è il perdono,
ché sulla terra
infuria guerra,
e i bambini tuoi amici
non son felici:
son le bombe a dar calore
perché in giro non c'è amore.
Ma tu, Gesù, che sei Dio,
il tuo proposito fai anche mio:
a Natale la fratellanza
sia di tutti la creanza,
cosí che quando vieni tu,
possano amarsi, o buon Gesù"

Fra' Domenico Spatola

Luigi Natoli: Costumanze natalizie. Durante nove giorni, dal 16 dicembre, i ciaramellari o suonatori di violino, vanno i...
24/12/2025

Luigi Natoli: Costumanze natalizie.

Durante nove giorni, dal 16 dicembre, i ciaramellari o suonatori di violino, vanno in giro; e dinanzi alle edicole e alle cappellette o nelle case dove sono accaparrati per tutta la novena, suonano la pastorale, e cantano brevi canzoncine intorno alla nascita di Gesù.
Quando per la prima volta si sente il suono della ciaramella, un sentimento di gioia sorride in tutti i cuori: essa è l'annunciatrice del Natale.
I ragazzi costruiscono il presepe, o lo acquistano bello e fatto. E' una piccola scena, che di solito rappresenta una montagna, nella quale si aprono due grotte. Per le rocce si usa il sughero che è scabroso e le imita bene; qua e là ci si mettono casette, torri, fichidindia di argilla dipinta, capanne. E poi vi si dispongono i pastori, che così si chiamano tutti i personaggi: in una grotta si mettono Maria, Giuseppe, il Bambino, l'asino e il bue; e dinanzi alla bocca della grotta il suonatore di ciaramella, il pifferaio, i pastori che offrono doni. Altri pastori e pastorelle si spargono per le rocce: quale con un fascio di legna, quale dormente, o spaventato dalla luce, o spingendosi innanzi un asinello carico di cavolfiori: altri pastori dentro la seconda grotta attendono a far caci e ricotte.
La notte di Natale si accendono lampadine che illuminano la scena; ed è una festa pei ragazzi. E se si può, si fa ve**re il ciaramellaro a suonare la pastorale e a cantare.
E poi si va a cena. E' la cena più allegra, anche se povera. La massaia ha preparato il dolce di occasione, secondo l'usanza del paese, e sulla tavola abbonda la frutta secca.
Durante la novena, ma più la notte di Natale, nelle case si gioca alla tombola, per pochi centesimi; poi si va alla messa di mezzanotte: perché la notte di Natale nelle chiese si dice messa, e il prete ne celebra tre.
E così si aspetta il domani, che è la festa grande, e in tutte le case c'è pace e gioia, come se vi fosse sceso Gesù a benedire con le sue manine gli uomini di buona volontà.

Luigi Natoli: Almanacco del fanciullo siciliano.
www.ibuonicuginieditori.it

Buon Natale da... Luigi NatoliPace ed amore fraterno. Gesù venne al mondo per fondare una religione nuova: una religione...
24/12/2025

Buon Natale da... Luigi Natoli

Pace ed amore fraterno. Gesù venne al mondo per fondare una religione nuova: una religione per la quale tutti debbono riconoscersi come fratelli, figli di un Dio padre Celeste, misericordioso e previdente. Tutti debbono amarsi, aiutarsi, tollerarsi, perdonarsi a vicenda: non odii, non guerre; una umanità nuova. E questo ricorda la festa di Natale.
Festeggiala dunque col cuor puro. Come con Gesù nacque una società nuova, così nasca dentro di te un mondo nuovo.
Questa notte Gesù par che ci dica:
- Un anno muore, ma nel suo seno si è gittato il germe di un nuovo anno: io chiudo un tempo e ne apro un altro; come dalle ombre e dagli squallori dell'inverno la natura esce rinnovata, così esce rinnovato il genere umano dagli errori antichi: e così tu dovrai rinnovarti.

Luigi Natoli
www.ibuonicuginieditori.it

Auguriamo a tutti i lettori che ci seguono un sereno Natale con una poesia di fra' Domenico Spatola, il nostro poeta-cap...
24/12/2025

Auguriamo a tutti i lettori che ci seguono un sereno Natale con una poesia di fra' Domenico Spatola, il nostro poeta-cappuccino.

È Natale

È speciale
il mio Natale.
Tanti piccoli pastori
offron cuori
al più piccolo di loro,
a Gesù cantando in coro.
È la ninna che a lor bambini
quando eran più piccini
cantava mamma
col cuore in fiamma.
"Fai la nanna, o buon Gesù.
Sei venuto da lassù
e, ad ogni cuore,
chiedi amore.
Il tuo dono
è il perdono,
ché sulla terra
infuria guerra,
e i bambini tuoi amici
non son felici:
son le bombe a dar calore
perché in giro non c'è amore.
Ma tu, Gesù, che sei Dio,
il tuo proposito fai anche mio:
a Natale la fratellanza
sia di tutti la creanza,
cosí che quando vieni tu,
possano amarsi, o buon Gesù"

Fra' Domenico Spatola

Luigi Natoli: Un Presepe del 1848... Tratto da: Chi l'uccise? Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo del 184...
23/12/2025

Luigi Natoli: Un Presepe del 1848... Tratto da: Chi l'uccise? Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo del 1848.

Padre don Nunzio stava aggiustando gli apparati per trasformare una delle cappelle della parrocchia di san Nicola in grotta per accogliervi il Bambino Gesù, la notte di Natale. Mancavano ancora dieci giorni, ma il sedici dicembre cominciava la “novena”, e si doveva celebrare innanzi alla ca****la trasformata. Il brav’uomo, in sottana nera succinta, aiutava lo scaccino e il seggiolaio a mettere a posto i vari pezzi di sughero dipinto e incollato su armature di legno, che congiunti con apposito disegno, venivano a costruire al sommo dell’altare la grotta, cornice di Dio fatto uomo.
Ma i collaboratori non lasciavano soddisfatto padre don Nunzio, che dimenticava di trovarsi in chiesa, si lasciava scappare certe esclamazioni, che avrebbero fatto arrossire perfino le seggiole.
- Ponila più su… non così… più a destra… Che ti pigli un accidente. Più giù… Basta così… E tu, che santo diamine fai costì? Leva quel sughero; non vedi che par che caschi addosso al Bambino?
E qui un’altra mala parola da non potersi scrivere.
- Ora andate a desinare, che è tardi; ma tornate fra due ore. Vi bastano? Stasera tutto ha da essere bello e fatto. Avete sentito quello che hanno fatto a Roma i nostri compatrioti? E c’era il Papa; quel sant’uomo del Papa! Dunque fra due ore.
Per capire il discorso di padre don Nunzio bisogna sapere che i Siciliani residenti a Roma avevano festeggiato la Consulta creata dal Papa, andando nel corteo con gli altri, inalberando la bandiera tricolore, la sola che si vide a Roma in quella occasione. Questa notizia era stata comunicata ad alcuni amici di Palermo; e padre don Nunzio l’aveva saputa e detta in confidenza ai suoi fidati. E aveva immaginato una cosa spettacolosa: far nascere il Bambino fra un nembo di tricolori; tre colori nella paglia, tre colori nei raggi, tre colori nella coda della stella fatale. Come sarebbe andata non ci pensava: avrebbe però voluto vedere se i poliziotti si sarebbero rischiati di portare le mani sulle cose sante dell’altare.

Luigi Natoli: Chi l'uccise?
Pagine 146 - Prezzo di copertina € 13,50
Copertina e illustrazioni di Niccolò Pizzorno
Fa parte anche del volume i tre romanzi del Risorgimento siciliano: Braccio di Ferro avventure di un carbonaro, I morti tornano..., Chi l'uccise? - Pagine 880 - Illustrato da Niccolò Pizzorno.
Disponibile:
dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna gratuita a Palermo, spedizioni con raccomandata postale o corriere)
Su tutti gli store online.
Tutti i volumi sono disponibili online su Amazon Prime, Feltrinelli/Ibs e tutti gli store.
Disponibile in libreria presso:
La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour e punto vendita Centro Commerciale Conca d'Oro), Libreria Zacco (Corso Vittorio Emanuele 423), Libreria Modusvivendi (Via Quintino Sella 79), Libreria Nike (Via M.se Ugo 56), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15), La Nuova Bancarella (Via Cavour) Spazio Cultura libreria Macaione (Via M.se di Villabianca 102)

Luigi Natoli: Anche il Natale, il terzo che io faccio in guerra, è trascorso!Tratto da: Ricordi di Clodomiro, mio figlio...
23/12/2025

Luigi Natoli: Anche il Natale, il terzo che io faccio in guerra, è trascorso!
Tratto da: Ricordi di Clodomiro, mio figlio.

Natale 1916..anche il Natale, il 3° che io faccio in guerra è trascorso!... Come avrei voluto averti qui, fra noi! Quante cose belle ho potuto riscontrare! Chiusi in piccole e basse barracchette, a gruppi, questi piccoli soldatini, umili e oscuri eroi, sembrano tanti Robinson Crosuè! Anche loro han cercato di trascorrere il Natale più allegramente possibile!... Che graticole improvvisate! Che cucinieri! Eppure il loro pranzo era gustoso; l’ho assaggiato; forse più gustoso perché fatto così, alla primitiva. In una barracchetta ho trovato tutti cucinieri: uno grattugiava il formaggio con una grattugia... bisognava vederla! un altro sul fuoco; in un coperchio di gavetta, che rappresentava una padella, friggeva le cipolle, un altro apparecchiava, ecc. ma bisognava vedere come e quanto zelo mettevano in quelle faccende domestiche!... Questa sera, 26, esco in ricognizione. Ti scriverò domani, al ritorno...

Luigi Natoli: Ricordi di Clodomiro, mio figlio.
L'opera è la fedele riproduzione del libretto originale pubblicato nel 1920. Corredato dalle foto dell'epoca.
Pagine 70 - Prezzo di copertina € 10,00
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it
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Luigi Natoli: Costumanze natalizie.Tratto da: Almanacco del fanciullo siciliano. Libro sussidiario di cultura regionale ...
23/12/2025

Luigi Natoli: Costumanze natalizie.
Tratto da: Almanacco del fanciullo siciliano. Libro sussidiario di cultura regionale e nozioni varie.

Durante nove giorni, dal 16 dicembre, i ciaramellari o suonatori di violino, vanno in giro; e dinanzi alle edicole e alle cappellette o nelle case dove sono accaparrati per tutta la novena, suonano la pastorale, e cantano brevi canzoncine intorno alla nascita di Gesù.
Quando per la prima volta si sente il suono della ciaramella, un sentimento di gioia sorride in tutti i cuori: essa è l'annunciatrice del Natale.
I ragazzi costruiscono il presepe, o lo acquistano bello e fatto. E' una piccola scena, che di solito rappresenta una montagna, nella quale si aprono due grotte. Per le rocce si usa il sughero che è scabroso e le imita bene; qua e là ci si mettono casette, torri, fichidindia di argilla dipinta, capanne. E poi vi si dispongono i pastori, che così si chiamano tutti i personaggi: in una grotta si mettono Maria, Giuseppe, il Bambino, l'asino e il bue; e dinanzi alla bocca della grotta il suonatore di ciaramella, il pifferaio, i pastori che offrono doni. Altri pastori e pastorelle si spargono per le rocce: quale con un fascio di legna, quale dormente, o spaventato dalla luce, o spingendosi innanzi un asinello carico di cavolfiori: altri pastori dentro la seconda grotta attendono a far caci e ricotte.
La notte di Natale si accendono lampadine che illuminano la scena; ed è una festa pei ragazzi. E se si può, si fa ve**re il ciaramellaro a suonare la pastorale e a cantare:
A la notti di Natali,
ca nasciu lu Bammineddu,
e nasciu 'mmenzu l'armali,
'mmenzu un voi e un asineddu.
E poi si va a cena. E' la cena più allegra, anche se povera. La massaia ha preparato il dolce di occasione, secondo l'usanza del paese, e sulla tavola abbonda la frutta secca.
Durante la novena, ma più la notte di Natale, nelle case si gioca alla tombola, per pochi centesimi; poi si va alla messa di mezzanotte: perché la notte di Natale nelle chiese si dice messa, e il prete ne celebra tre.
E così si aspetta il domani, che è la festa grande, e in tutte le case c'è pace e gioia, come se vi fosse sceso Gesù a benedire con le sue manine gli uomini di buona volontà.

Luigi Natoli: Almanacco del fanciullo siciliano. Libro sussidiario di cultura regionale e nozioni varie. Con le illustrazioni dell'epoca.
L'opera è la fedele trascrizione del volume originale, pubblicato con le Industrie Siciliane Riunite nel 1925.
Pagine 210, ill. - Prezzo di copertina € 19,00
La copertina di Niccolò Pizzorno riproduce quella dell'epoca.
Il volume è disponibile:
Dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna gratuita a Palermo, spedizione con corriere o raccomandata postale).
https://www.ibuonicuginieditori.it/shop-online...
Puoi ordinare anche alla mail [email protected] o al whatsapp 3894697296
Su Amazon Prime, Ibs/Feltrinelli e tutti gli store online.
In libreria presso:
La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour e punto vendita centro commerciale Conca d'Oro), Libreria Zacco(Corso Vittorio Emanuele 423), Libreria Modusvivendi (Via Quintino Sella 79), Libreria Nike (Via M.se Ugo 56), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15), La Nuova Bancarella (Via Cavour) Spazio Cultura libreria Macaione (Via M.se di Villabianca 102)

Buon Natale da... Luigi NatoliPace ed amore fraterno. Gesù venne al mondo per fondare una religione nuova: una religione...
23/12/2025

Buon Natale da... Luigi Natoli

Pace ed amore fraterno. Gesù venne al mondo per fondare una religione nuova: una religione per la quale tutti debbono riconoscersi come fratelli, figli di un Dio padre Celeste, misericordioso e previdente. Tutti debbono amarsi, aiutarsi, tollerarsi, perdonarsi a vicenda: non odii, non guerre; una umanità nuova. E questo ricorda la festa di Natale.
Festeggiala dunque col cuor puro. Come con Gesù nacque una società nuova, così nasca dentro di te un mondo nuovo.
Questa notte Gesù par che ci dica:
- Un anno muore, ma nel suo seno si è gittato il germe di un nuovo anno: io chiudo un tempo e ne apro un altro; come dalle ombre e dagli squallori dell'inverno la natura esce rinnovata, così esce rinnovato il genere umano dagli errori antichi: e così tu dovrai rinnovarti.
Luigi Natoli

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Luigi Natoli: Il tentato assassinio di Maniscalco, capo della polizia borbonica, a Palermo. Il 27 novembre del 1859, men...
20/12/2025

Luigi Natoli: Il tentato assassinio di Maniscalco, capo della polizia borbonica, a Palermo.

Il 27 novembre del 1859, mentre Salvatore Maniscalco, direttore di polizia, si accostava alla fonte dell’acqua benedetta della Cattedrale, dalla parte della strada dell’Incoronata, fu colpito da una pugnalata alle reni.
L’uomo che vibrò il colpo fuggì velocemente, si cacciò pel vicolo Artale, e si perdette in quel labirinto di viuzze; cosicchè il cocchiere di Maniscalco, certo Zagarella, dopo averlo inseguito un pezzo, ne smarrì le tracce e ritornò indietro.
La ferita non fu mortale, come si credette; o emozione, o imperizia, o fretta, il colpo deviò; ma per la città si diffuse la notizia che il terribile fanatico direttore di polizia era stato ucciso; e un gran sospiro di sollievo e segni di una visibile gioia manifestarono qual cumulo di odi avesse il Maniscalco addensato sopra di sé in ogni ordine di cittadini. Delle quali manifestazioni il governo mostrò scandalizzarsi.
Per quante ricerche si facessero, per scoprire l’autore dell’attentato, la polizia non ne venne mai a capo. Certo non dubitò mai che il movente fosse politico; ma per quanti arresti, per quante torture si infliggessero sugli arrestati, non si potè aprire il più piccolo spiraglio; e forse il non essersi potuto vendicare dei mandanti e del mandatario, rese più acerbo e crudele il Maniscalco negli ultimi mesi di regime.
L’attentato era politico: gli autori non erano ignoti al partito liberale; dopo il 1860, molti si gloriarono di quel gesto, ma la verità non si seppe.
Nei primi di dicembre del 1859, la polizia faceva arrestare i popolani Vito Farina, Pietro Palumbo e Rosario Conigliaro “notori per tristi fatti nelle vicissitudini del 1848”; senza nulla saperne, però il governo aveva nelle mani l’autore materiale dell’attentato e le fila della trama; della quale, in base a quanto ne lasciò scritto Antonino Lomonaco-Ciaccio e a quanto attinsi nel 1910 dalla viva voce dell’unico superstite – credo – di quella trama, si può ricostruirne la storia...

Rivendicazioni. La rivoluzione siciliana nel 1860 e altri scritti storici sul Risorgimento.
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20 dicembre 1856: la fucilazione di Francesco BentivegnaBentivegna fu arrestato la notte del 3 dicembre da dieci soldati...
20/12/2025

20 dicembre 1856: la fucilazione di Francesco Bentivegna

Bentivegna fu arrestato la notte del 3 dicembre da dieci soldati d’armi, e da una compagnia del battaglione cacciatori guidati da spia, un certo Milone uomo più volte beneficato da Bentivegna; e che come tale conoscea ove tenevasi nascosto. Egli fu trovato solo e inerme in una piccola casa di campagna, e fu condotto a Palermo.
A mezza notte dello stesso giorno venerdì, una carrozza usciva dal castello scortata da molta forza armata. Vi erano dentro Bentivegna, Maniscalco ispettore di polizia, De Simone Tenente di Gendarmeria. Lungo il viaggio, De Simone dimandava al Bentivegna, se egli avesse tentato di far la rivoluzione per consiglio del console Inglese, o pure di altri, e Bentivegna gli rispondeva con riso sardonico, e gli discorreva di agricoltura.
All’alba la carrozza giunse a Mezzojuso ove il Bentivegna domandò al Caffettiere, caffè e sicari. Poi volle vedere l’arciprete Greco, cui domandò un foglio di carta e calamaio. Il buon Prelato gli fornì tutto, ed egli con mano ferma cominciò a scrivere il suo testamento.
E compì la sua scrittura che consegnò all’arciprete. Poi tornò a fumare, e quando l’ora della esecuzione fu giunta, domandò che non gli si bendassero gli occhi, che non l’obbligassero a sedere sopra sedia.
«Io cammino e voi tirate.»
Egli disse, e così fu fatto.
Così la mattina del sabato, a quell’ora in cui la suprema Corte di giustizia, in virtù della ministeriale comunicatale il giorno prima a due ore p. m. avrebbe dovuto discutere la causa di Bentivegna, questi, poche ore innanzi era stato fucilato in Mezzojuso senza alcun giudizio legale...

Giovanni Raffaele: Le torture in Sicilia al tempo dei Borboni

Indirizzo

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Palermo
90135

Orario di apertura

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Martedì 09:00 - 17:00
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La casa editrice "I Buoni Cugini editori" nasce nel 2014 prefiggendosi come scopo principale il recupero e il restauro dei libri cosiddetti "dimenticati", non più in commercio da tanti anni, che giacciono coperti di polvere negli scaffali di biblioteche o di antiche librerie, ma che il lettore appassionato ama e continua a cercare. Si tratta di autori salvati dall'oblìo, cui si restituisce la dignità e il rispetto dovuto al valore delle loro opere, donando al lettore il piacere di conoscere quei romanzi o letterati passati dal grande successo all'oscurità dell'abbandono, proprio come se fossero inediti venuti dal passato. E questo lo facciamo per noi, per le generazioni future, e per la stessa grandezza degli scrittori, perchè il sudore e la fatica trasudano ancora nei libri dimenticati. Anche dopo tanti anni. Perchè "Ogni libro possiede un'anima, l'anima di chi lo ha scritto: quando un libro si perde nell'oblìo, noi facciamo in modo che arrivi qui. E qui i libri che più nessuno ricorda, i libri perduti nel tempo, vivono per sempre..." - (Carlos Ruiz Zafòn). Alla letteratura "dimenticata" si affiancano, nel nostro catalogo autori moderni di narrativa, poesia, thriller, noir... autori di cui, con orgoglio e stima, abbiamo pubblicato le opere. Teniamo a precisare che non siamo una casa editrice a pagamento. Le nostre pubblicazioni sono frutto di un accurato lavoro in collaborazione con l'autore, allo scopo di andare incontro ai gusti di un pubblico che ci apprezza e ci segue sempre più numeroso. L'autore da noi non è un "numero" ma un "Buon Cugino" e chi compra i nostri volumi non è un cliente, ma un "Collezionista".

Collane della casa editrice:

Collana “Gli introvabili”: Pasquale Bruno di Alexandre Dumas (padre), I Beati Paoli o La Famiglia del Giustiziato (dramma teatrale in cinque atti) di Benedetto Naselli, Il numero 570 (scene drammatiche in due atti) di Luigi Natoli, I Misteri di Palermo di Benedetto Naselli, Picciotti e Garibaldini di Giuseppe Ernesto Nuccio, Dopo il 4 aprile di Gaspare Morfino. Clicca qui per visualizzare i volumi pubblicati

Collana dedicata alle opere di Luigi Natoli: La collana prevede la pubblicazione di tutte le opere di Luigi Natoli tratte dalle fonti originali, quindi dai giornali e dai libri dell'epoca in cui lo scrittore era ancora in vita. Teniamo a precisare che non si tratta di ristampe anastatiche bensì di trascrizioni manuali, poichè tutti i romanzi sono estratti da antichi quotidiani, dove venivano pubblicati a puntate, che vengono poi ricostruiti e trascritti. Ogni edizione è curata nei minimi particolari, e i romanzi storici sono seguiti dal "contesto storico" tratto dal volume Storia di Sicilia dalla preistoria al fascismo ed Ciuni anno 1935 dello stesso autore. Per altre pubblicazioni come i saggi letterari, opere teatrali o scritti storici, i testi sono tratti dalle antiche pubblicazioni dell'epoca o direttamente dai manoscritti di Luigi Natoli. Clicca qui per visualizzare i ventidue volumi pubblicati.