
18/06/2025
Palermo, Palazzo Reale, sala Mattarella. Oggi incontro su: “Curarsi in Sicilia” un tema noto e dibattuto da anni, fonte di preoccupazione per i siciliani e di sofferenza per le casse della Regione. Pur se ridotte rispetto al 2023, nel 2024 sono state
240 milioni di euro le spese legate alla migrazione sanitaria.
Le cause sono molteplici sistemiche e spesso legate ad una cattiva organizzazione. Riguardano gli ospedali, ma soprattutto il territorio anche se la nuova riforma, figlia del DM77/22, dovrebbe risolvere molti problemi. In particolare quello di un’assistenza più umanizzata, personalizzata e non occasionale, ma dedicata alle patologie del nostro tempo. L’attuale governo ha messo in campo considerevoli risorse, sa che è un tema critico e si sta impegnando con forza in diversi ambiti non ultimo quello della gestione e monitoraggio delle Liste d’attesa. Un DPCM dei giorni scorsi frutto di una laboriosa e lunga attesa nata per un conflitto legato principalmente alla organizzazione e rendicontazione regionale. Ciò lascia ben sperare poiché, come è stato detto, in Sicilia esistono diverse eccellenze sia umane che strutturali spesso poco considerate. Temi importanti legati alle cure sono inoltre la denatalità, l’invecchiamento della popolazione, la procreazione medicalmente assistita e, soprattutto, una buona, competente e dedicata comunicazione.
Una buona competenza comunicativa è uno strumento essenziale per il successo ed il miglioramento continuo dell’assistenza sanitaria. Essa è necessaria sia all’interno del sistema sanitario, dei suoi operatori, che nei confronti dei pazienti e della comunità, sapendo così fornire e cogliere le
Informazioni necessarie per far sì che il punto di vista della popolazione contribuisca a definire gli obiettivi ed i valori dell’assistenza. Fondamentale inoltre il ruolo dei media che debbono rifuggire il sensazionalismo cercando l’obiettività e la competenza. Presenti oggi tra relatori, stakeholder e politici convenuti: Carolina Varchi, Toti Amato, Salvatore Iacolino, Alessandro Pitruzzella, Giuseppe Di Rosa, Antonino Guglielmino. Originale la comunicazione della Dr.ssa Maria Letizia Alberti che nel proprio dipartimento ha contribuito a creare una “banca del tempo”. Un database nel quale viene inserita la disponibilità di ore da parte di pensionati in genere da dedicare a chi ha bisogno di assistenza. L’incontro è avventuto sotto la sapiente regia della testata giornalistica specializzata “Insanitas”