06/07/2023
𝗜𝗹 𝗖𝗿𝗼𝗰𝗲𝗳𝗶𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘁'𝗔𝗻𝗻𝗮
Con questo articolo muoviamo i primi passi all’interno di un percorso che ci porterà a conoscere le bellezze della nostra cittadina.
Per cominciare presenteremo il Crocefisso della Chiesa di S. Anna, opera realizzata da Giovanni Mezzalira, tra modernità e legame alla tradizione più antica.
Il Crocefisso progettato per il presbiterio della Chiesa Parrocchiale di S. Anna è un’opera moderna ma che vuole inserirsi nel linguaggio stilistico della tradizione delle Croci dipinte del Medioevo Italiano.
Aldilà dell’aspetto stilistico e storico, quello che risalta è proprio la bellezza dell’opera.
La grande tradizione delle croci dipinte, fenomeno esclusivamente italico, ci ha trasmesso due modelli fondamentali:
> la rappresentazione del Cristo morto sulla croce
> e quella del Cristo crocifisso e con il costato aperto ma “eretto” e con i grandi occhi aperti.
Questo secondo tipo rappresenta i due aspetti del mistero della Croce: morte e vittoria sulla morte.
Ed è proprio quest’ultima ad essere scelta, il Crocefisso “che ti guarda”, ritenendo necessario sottolineare la centralità del valore della Croce.
La Croce similmente al linguaggio medioevale viene rappresentata “sagomata”.
Le sue estensioni al centro ed alle estremità rappresentano l’irradiazione da un centro vitale.
Il Cristo è rappresentato con un corpo che è già “Croce”: il busto eretto di chi si “erge”; le braccia distese, leggermente flesse, come chi si offre ad un grande abbraccio.
L’anatomia del corpo, pur essendo verosimile e corretta, è simbolicamente stilizzata: la grande estensione del torace rappresenta il grande Cuore di Cristo.
Anche il colore dell’incarnato non è quello naturale della pelle, ma un colore diverso, che unisce corpo e luce.
L’immagine della Madre sotto la croce è tradizionalmente nella posizione eretta, accentuando questo atteggiamento quasi come una sottile “colonna”, per ricordare che Maria è Colei che “sorregge”, che aiuta a vivere con fortezza la croce.
Con il breve gesto della mano che esce appena dal mantello continua ad indicare “la Via”.
Cristo offerto all’umanità accettando Lei stessa la trasfissione del cuore, come indica l’altra mano contratta sul petto.
S. Giovanni Evangelista porta la mano sulla guancia in segno di profondo dolore, mentre lo sguardo è quello del “contemplante”, che sembra non fissi nulla della realtà esterna, ma piuttosto il senso interno delle cose.
La sua veste rossa, che la tradizione sempre gli attribuisce, ci ricorda l’Apostolo dell’amore.
A destra ed a sinistra delle estensioni della traversa della Croce, ci sono i simboli dei quattro Evangelisti (L’Uomo alato e il Leone alato a sinistra; il Bue alato e l’Aquila sulla destra).
Nella cimasa viene rappresentato il Cristo che ascende nella Gloria con due Angeli che la sorreggono.
Questa stessa figura esprime l’attesa della Seconda Venuta.
Sotto il suppedaneo è raffigurata S. Anna con Maria Bambina, Patrona della parrocchia.
Infine si può fare un accenno all’impiego dell’oro nello sfondo, questo materiale è il simbolo più bello per esprimere la dimensione trasfigurata della realtà.
Il progetto di questo Crocefisso prevede l’impiego di materiali semplici, tratti dal mondo della Creazione di Dio.
La tecnica pittorica prevista è quella antica, medievale, così come alcuni attenti restauratori ce l’hanno fatta riscoprire dopo l’abbandono dell’Evo Moderno.
Sintesi dell’articolo presente su https://www.parrocchiasantanna.net/la-parrocchia/il-crocifisso/
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