Meridiano 13

Meridiano 13 Il meridiano 13 est segna il confine nord-orientale italiano. Seguiteci per scoprire cosa c’è oltre!

⚽ 🇦🇲 Sono lontani i tempi di gloria del calcio armeno, sia per le squadre di club che per la nazionale. Alcuni sviluppi ...
14/08/2025

⚽ 🇦🇲 Sono lontani i tempi di gloria del calcio armeno, sia per le squadre di club che per la nazionale. Alcuni sviluppi recenti, fanno però sperare che le cose possano cambiare.

Il calcio in Armenia è fonte di nostalgia per un passato migliore tanto per la nazionale quanto per i club, ma anche di speranza per un futuro migliore.

⚪️🔴⚪️ Belarus’: cinque anni di proteste per la libertà 🎶 Conoscere la Belarus’ significa addentrarsi in un territorio po...
13/08/2025

⚪️🔴⚪️ Belarus’: cinque anni di proteste per la libertà

🎶 Conoscere la Belarus’ significa addentrarsi in un territorio poco raccontato e spesso sconosciuto al pubblico italiano. Ecco allora un itinerario pensato per orientarsi culturalmente, tra letture e musica.

Un itinerario tra le letture e i suoni dalla Belarus’ per scoprire questi territori ancora inesplorati...

⚪️🔴⚪️ Belarus’: cinque anni di proteste per la libertà 📚 Sentir parlare di cultura bielorussa in Italia è una vera e pro...
12/08/2025

⚪️🔴⚪️ Belarus’: cinque anni di proteste per la libertà

📚 Sentir parlare di cultura bielorussa in Italia è una vera e propria eccezione. Non è, però, mai troppo tardi per rifarsi e approfondire la lingua e le letterature di questo paese.

Lo facciamo in compagnia di due esperti in materia, che ci hanno concesso un’intervista doppia: Giulia De Florio e Alessandro Achilli.

Sentir parlare di cultura bielorussa in Italia, e soprattutto di lingua e letteratura, è una vera e propria eccezione. Se già fatichiamo a conoscere in

⚪️🔴⚪️ Belarus’: cinque anni di proteste per la libertà ✊Rappresentante dell’Ambasciata popolare della Belarus’ in Italia...
11/08/2025

⚪️🔴⚪️ Belarus’: cinque anni di proteste per la libertà

✊Rappresentante dell’Ambasciata popolare della Belarus’ in Italia, l’attivista bielorussa Yuliya Yukhno porta in Italia il termine talaka, che in bielorusso racchiude il significato di solidarietà e aiuto reciproco, fondando un’associazione che aiuta i rifugiati bielorussi nel nostro paese.

Ce ne parla in questa intervista.

Solidarietà, aiuto reciproco e unione comunitaria: è questo il significato che contiene il termine bielorusso talaka e che Yuliya Yukhno, rappresentante

⚪️🔴⚪️ Belarus’: cinque anni di proteste per la libertà ⛓️ A cinque anni dalle proteste pacifiche antigovernative post-el...
10/08/2025

⚪️🔴⚪️ Belarus’: cinque anni di proteste per la libertà

⛓️ A cinque anni dalle proteste pacifiche antigovernative post-elettorali, le carceri bielorusse sono ancora piene di prigionieri politici. La severa repressione del regime di Aljaksandr Lukašenka contro attivisti, giornalisti e difensori dei diritti umani rimane fonte di profonda preoccupazione per la Belarus’.

Nonostante gli organismi internazionali non smettano di chiedere il rilascio completo e incondizionato di tutti i prigionieri politici, l’apparato repressivo rimane intatto.

A cinque anni dalle proteste antigovernative, la macchina della prigionia politica bielorussa non si ferma...

🇦🇲🤝🇦🇿🤝🇺🇸❔ Nella notte di ieri, 8 agosto, a Washington si è svolto un incontro trilaterale tra il primo ministro armeno N...
09/08/2025

🇦🇲🤝🇦🇿🤝🇺🇸❔ Nella notte di ieri, 8 agosto, a Washington si è svolto un incontro trilaterale tra il primo ministro armeno Nikon Pashinyan, il presidente azero Ilham Aliyev e il suo corrispettivo americano Donald Trump.

“Hanno combattuto 35 anni anni e adesso sono amici, e lo saranno per un tempo ancora molto lungo”, ha dichiarato enfaticamente Trump alla fine delle discussioni. E, in effetti, il vertice nella capitale americana potrebbe essere ricordato come un passaggio decisivo verso un accordo di pace tra i due paesi del Caucaso del Sud.

Non sono stati resi noti i documenti che le parti hanno firmato, ma sicuramente non includono l’accordo di pace di cui Armenia e Azerbaigian avevano terminato la stesura del testo a marzo (ne avevamo scritto qui: mancano ancora due precondizioni).

La svolta più importante è stato l’accordo su un corridoio di transito tra l’Azerbaigian e la sua exclave occidentale del Nachicevan, definito con l’acronimo TRIPP (Trump Route for International Peace and Prosperity): la strada e la ferrovia che li collegano passano dalla provincia armena del Syunik e sono chiuse dalla fine dagli anni Ottanta.

I termini rimangono ancora nebulosi, ma secondo le indiscrezioni che girano da giorni (in parte confermate ieri), un’azienda americana avrà in gestione la sezione armena delle infrastrutture per 99 anni.

Rimane da vedere quale tipo di controllo le autorità di Erevan avranno sulle merci e le persone in transito, uno dei punti nodali della questione.

Armenia e Azerbaigian dovrebbero aver iniziato il processo per la chiusura del gruppo di Minsk dell’Osce, l’ente internazionale preposto alla risoluzione del conflitto del Nagorno-Karabakh, da tempo inattivo e il cui scioglimento era una delle due menzionate precondizioni per la firma di un accordo di pace. La seconda richiederebbe, invece, l’adozione di una nuova costituzione armena, un processo lungo e tortuoso.

Infine, Baku e Erevan hanno entrambi firmato accordi bilaterali con gli Usa in ambito energetico e tecnologico.

In conclusione, c’è tanto ancora da definire, ma quantomeno sembra che una pace definitiva non sia più così lontana.

✍️ Aleksej Tilman

Per comprendere gli sviluppi di questi giorni, ecco una breve storia del Nagorno-Karabakh.

⚪️🔴⚪️ Nella notte tra il 9 e il 10 agosto del 2020, migliaia di manifestanti hanno invaso le piazze di Minsk e di molte ...
08/08/2025

⚪️🔴⚪️ Nella notte tra il 9 e il 10 agosto del 2020, migliaia di manifestanti hanno invaso le piazze di Minsk e di molte altre città bielorusse per protestare contro i risultati delle presidenziali-farsa, che hanno rivisto la rielezione di Aljaksandr Lukašenka.

Da allora, il popolo bielorusso continua la sua lotta per la libertà e contro la dura repressione del regime. Il pugno di ferro di Lukašenka non si è indebolito nemmeno dopo l’invasione russa dell’Ucraina, di cui il presidente della Belarus’ è finito per essere complice.

A cinque anni da queste proteste pacifiche antigovernative, le carceri sono ancora piene di prigionieri politici: la libertà di bielorussi e bielorusse è in pericolo, le voci dell’opposizione sono state messe a tacere, mentre media e organizzazioni indipendenti sono state chiuse seduta stante dalle autorità.

Dell’unica dittatura rimasta in Europa, dove vige ancora la pena di morte, non se ne parla abbastanza. Per questo noi di Meridiano 13 abbiamo deciso di riportare l’attenzione sulla Belarus’: la nostra newsletter, in uscita domani, vi aspetta!

✍️ Claudia Bettiol
📷 Proteste antigovernative, 31 agosto 2020 (Wikimedia)

🚢 Bari, 8 agosto 1991. Con circa 20mila albanesi a bordo la nave Vlora attracca al porto pugliese, segnando un momento s...
08/08/2025

🚢 Bari, 8 agosto 1991. Con circa 20mila albanesi a bordo la nave Vlora attracca al porto pugliese, segnando un momento significativo nella storia della fine del comunismo in Albania e l’inizio dell’emigrazione albanese.

“L’invasione degli extraterroni”, fumetto di BeccoGiallo Editore (2023), Renald Hysi, accompagnato dalle illustrazioni di Elena Rapa, racconta la sua esperienza di ragazzo albanese giunto nel nostro paese nel 1997 con una nave, all'età di otto anni.

Una storia che riflette comportamenti discutibili, come soprusi, violenze, discriminazioni e razzismo. Una storia che ha attraversato il tempo, mantenendo intatta la sua rilevanza anche ai giorni nostri.

L'invasione degli extraterroni, di Renald Hysi e Elena Rapa, racconta una storia di quotidiano razzismo subito da un ragazzo albanese durante la sua vita in Italia

Il 7 agosto 2008 iniziava la seconda guerra in Ossezia del sud, nota anche come Guerra dei cinque giorni o guerra russo-...
07/08/2025

Il 7 agosto 2008 iniziava la seconda guerra in Ossezia del sud, nota anche come Guerra dei cinque giorni o guerra russo-georgiana. In quell’estate le tensioni presenti dai primi anni Novanta nella regione separatista, riconosciuta a livello internazionale come parte della Georgia, sfociarono in un conflitto che vide l’intervento di Mosca.

L’esercito russo, una volta sconfitte le truppe di Tbilisi in Ossezia del Sud, attaccò anche il resto della Georgia occupando temporaneamente le città di Gori, Poti e Senaki. Dopo il cessate il fuoco, Mosca riconobbe l’indipendenza non solo dell’Ossezia del Sud, ma anche dell’Abcasia, altra regione della Georgia de facto indipendente.

In questo articolo ripercorriamo la storia delle due repubbliche separatiste.

Una breve storia di Abcasia e Ossezia del Sud, le due repubbliche separatiste internazionalmente riconosciute come parte della Georgia.

“Qualunque sia la decisione che prenderete oggi, voglio che sappiate che mi considero una vincitrice.”Queste le consider...
06/08/2025

“Qualunque sia la decisione che prenderete oggi, voglio che sappiate che mi considero una vincitrice.”

Queste le considerazioni finali che lunedì 4 agosto la giornalista georgiana Mzia Amaghlobeli ha rivolto al tribunale di Batumi nell’ambito del processo che si è concluso oggi con la sua condanna a due anni di prigione.

La fondatrice delle testate Batumelebi e Netgazeti era in detenzione pregiudiziale da gennaio e il suo caso, visto come l’emblema della repressione in corso in Georgia, ha destato attenzione sia in patria che all’estero. Tra gli altri, il parlamento europeo ne ha chiesto più volte la liberazione.

Il tribunale ha riclassificato all’ultimo momento le accuse penali nei suoi confronti da quella di “aggressione a un agente di polizia” (il che avrebbe implicato una condanna tra i quattro e i sette anni) a quelle di “resistenza, minaccia o violenza a pubblico ufficiale”.

Amaghlobeli era stata posta in custodia cautelare dopo due arresti nella notte tra l’11 e il 12 gennaio a Batumi. Il primo per aver attaccato un adesivo di protesta su un edificio annesso al dipartimento di polizia locale, e il secondo, poco dopo il rilascio, per aver dato uno schiaffo al capo della polizia della città durante un’accesa discussione nel corso di una manifestazione.

In questi mesi la giornalista ha intentato uno sciopero della fame di 38 giorni e, secondo quando riportano i suoi avvocati, le sue condizioni di salute, soprattutto la vista, sono sensibilmente peggiorate.

Le vicende processuali di Amaghlobeli andranno avanti, visto che la difesa farà appello. Inoltre, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sta prendendo in considerazione il caso. Intanto proseguono quotidiane dal 28 novembre le proteste contro il governo di Sogno Georgiano. Chi scende in piazza lo fa per chiedere nuove elezioni e il rilascio di tutti i prigionieri politici (giornalisti, attivisti e politici di opposizione) arrestati negli ultimi mesi.

✍️Aleksej Tilman
📸 Immagine usata durante le manifestazioni per chiedere il rilascio di Mzia Amaghlobeli/Autore sconosciuto

⛱ 𝐑𝐢(𝐥𝐞𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞) 𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐞 ☀️I cimiteri sono dei veri archivi a cielo aperto, che fungono da bussola “grezza” in assenza di ri...
06/08/2025

⛱ 𝐑𝐢(𝐥𝐞𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞) 𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐞 ☀️

I cimiteri sono dei veri archivi a cielo aperto, che fungono da bussola “grezza” in assenza di ricerche raffinate condotte in archivio e con il ricorso alle testimonianze orali.

Una certa ritrosia nei confronti della nostra ultima dimora ci spinge a girare alla larga da questi luoghi nella vita quotidiana, ma il patrimonio di informazioni che essi ci forniscono è incommensurabile sotto i più diversi punti di vista, non ultimo quello dei gusti, delle scelte estetiche, delle mode, dell’immaginario nel realizzare la sepoltura.

Dopotutto, in particolar modo d’estate, quale luogo migliore per passeggiare tranquillamente lontano dalle orde di turisti di un ombreggiato, silenzioso camposanto?

Un cimitero istriano in Slovenia ci offre una mappa storica della comunità, da leggere e decifrare con attenzione, pazienza e (molta) prudenza.

⚽️ Un anno e tre mesi di campionato. Nella storia del calcio della Repubblica Democratica Tedesca nessun torneo è durato...
05/08/2025

⚽️ Un anno e tre mesi di campionato. Nella storia del calcio della Repubblica Democratica Tedesca nessun torneo è durato così tanto come quello del 1961-1962.

Ecco la storia della Oberliga più lunga di sempre.

La storia dell'Oberliga '62, quando il campionato tedesco orientale durò tantissimo tanto da diventare il campionato più lungo del mondo...

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