29/06/2025
Repetita iuvant!
Auguri di Cielo, a noi tutti, belli e soprattutto brutti! ❤️
Santi Pietro e Paolo.
Le due colonne portanti del Cristianesimo.
Chi erano? Due uomini.
Uno era il peggiore degli amici augurabili: finchè sei osannato, fai miracoli e nutri le persone, mangia e beve come fosse un fratello, a scrocco. Poi, quando sei in difficoltà, ingiustamente al patibolo e al pubblico ludibrio, se poco poco la più insipiente del villaggio si accosta a lui per chiedergli merito di uno scoop, ecco, negare, negare e ancora negare: "Chi?! Quello?!?! Quello a cui avevo detto che sarei andato in capo al mondo per lui? Sarò inciampato sul suo piede per sbaglio una volta, ma neanche, guarda, a pensarci bene!".
L'altro, un pavonetto. Un ragazzetto ricchetto, oggi forse sarebbe un mezzo pariolino: lui con la sua bella cittadinanza romana, ricco dei suoi studi e della sapienza, con cui poteva praticamente tutto, stava lì a tenere i mantelli di chi si impegnava a prendere a sassate un certo Stefano. E con gli occhi pieni di chissà quanta me**da, ehm, fango decide che quella è la carriera per lui: andare i giro a cercare gente da trucidare. Un nazista insomma, ai giorni d'oggi.
E questi due uomini, sono le colonne portanti della nostra Fede. Sono gli uomini da imitare. I santi, gli unti del Signore. Addirittura i patroni della Città Eterna. Le colonne portanti della nostra Chiesa.
Perchè? Stringi, stringi senza incastrarsi in esegesi che non sarei in grado di sostenere, perchè nessuno dei due ha creduto che il proprio peccato potesse in qualche modo superare l'Amore di Dio. Tutti e due hanno incontrato e riconosciuto Cristo e hanno potuto e voluto permettersi di accogliere il perdono, con umiltà. "Sono un poraccio, ma anche il più vile e turpe dei miei errori, se riconosciuto, se accolto da Quello lì, che io ci abbia mangiato e dormito per tre anni non capendoci poi un granchè, che io non lo abbia mai incontrato ma solo odiato per moda, se affido tutto a Lui, riscopro la mia dignità di uomo, di creatura, di figlio. Che nessuno e niente, neanche il più gravoso degli errori, può togliermi."
E questo incontro ha permesso anche che fossero amici, autentici, pieni di amore e di verità vera l'uno per l'altro.
Un abbraccio amicale impossibile senza conoscersi, riconoscersi, amarsi, in Cristo.
Beh amici, sia che oggi facciamo parte di chi mangia da sempre a quel tavolo, sia di quelli che ogni tanto hanno spizzicato, ma per "sbaglio", sia che oggi facciamo parte di chi da sempre pur non conoscendo il ristorante lo odia per moda o per partito preso, o perché scandalizzati, una cosa è lampante: è festa per tutti!
Un invito a riposare nell'abbraccio di Tenerezza che arriva dall'Alto.
Un riposo che sgorga in amicizia. Vera.
C'è Tenerezza per noi! Per tutti. Nessuno escluso.
Auguri quindi! Sguardo al Cielo, e piedi sulla terra, per ballare di felicità delirante!