Maria Rachele Ruiu

Maria Rachele Ruiu Moglie e mamma prolife and profamily. Board di ProVita&famiglia, FamilyDay
Portavoce ScegliamolaVita
(1)

22/10/2025

NESSUNA AUTORITÀ
RIMANETE DOVE SIETE: FUORI DALLE SCUOLE.
👇🏻

20/10/2025

NESSUNA CORRELAZIONE

Perché dovremmo importare modelli che hanno già fallito?
Perché portare nelle nostre scuole un’“educazione sessuale olistica” che, nei Paesi dove esiste da decenni,
non ha ridotto la violenza contro le donne,
non ha ridotto le gravidanze indesiderate,
non ha ridotto l’uso della pornografia,
non ha ridotto i rapporti promiscui,
né le malattie sessualmente trasmissibili?

Perché promuovere l’approccio di genere, quando i Paesi pionieri di questo approccio stanno tornando indietro perché si è rivelato un esperimento di massa fallito?
È ormai chiaro che non porta benessere ai ragazzi più fragili, ma li confonde ancora di più, consegnandoli a un’ideologia feroce che sussurra:
“sei nato sbagliato, per essere amato devi modificarti, devi fingere di essere altro.”

Non esiste alcuna correlazione, nonostante in troppi la sbandierino da giorni sui giornali.

Perché sfruttare la violenza contro le donne — cancro da estirpare finché anche solo una donna verrà ferita, umiliata o uccisa — per portare avanti battaglie ideologiche che nulla hanno a che fare con la dignità e la libertà femminile? Anzi, spesso la denigrano?

E soprattutto: perché non volete che i genitori conoscano prima questi progetti?
Cosa temete? Cosa nascondete?

Se i contenuti sono sani, trasparenti, rispettosi, noi genitori saremo i primi ad esserne grati.
Ma se c’è qualcosa che non si può dire, allora un problema c’è.

E un problema c’è davvero, come attesta il dossier di Provita e Famiglia sui progetti denunciati dai genitori stessi: attività spacciate come “contro la violenza sulle donne” o “contro il bullismo” che si sono rivelate pappuglie ideologiche, con un solo obiettivo: trasformare la scuola in un campo di rieducazione, in una sezione di partito dove diffondere rivendicazioni politiche mal digerite perfino dal mondo degli adulti:
Utero in affitto, gender, superamento del binarismo sessuale (cioè che nasciamo maschi e femmine) adozioni gay, ab**to come passeggiata di salute, e tutte le famigerate lettere dell’alfabeto — comprese quelle al contrario.
Altro che progetti educativi: è propaganda.

Il consenso informato non è censura:
è libertà, è rispetto, è corresponsabilità educativa.
Perché l’educazione dei figli non si appalta a sconosciuti.

La scuola deve tornare ad istruire — insegnare il bello, la verità, la giustizia.
La famiglia è il primo luogo dove si impara ad amare, a rispettare, a riconoscere l’altro come dono, non come oggetto; dove si cresce nell’incontro con l’alterità, non nella confusione.

E lo Stato, se vuole davvero aiutarci, ci lasci il tempo di essere genitori.
Troppe famiglie vivono con il fiato corto: mamma e papà costretti a lavorare tutto il giorno solo per arrivare a fine mese.
Come si può educare se non si ha tempo per guardarsi negli occhi, per ascoltarsi, per condividere la vita?
Lo Stato sostenga la genitorialità, non la sostituisca.

E fatemelo dire da donna: basta con i corsi idioti “contro gli uomini”.
La violenza non si combatte umiliando il maschile, ma riconoscendone il valore.
Abbiamo bisogno di padri veri: uomini che si assumono la responsabilità, che proteggono, che amano con forza e tenerezza.
Un padre presente non è una minaccia, è una benedizione.
Senza padri, non crescono uomini, ma adulti smarriti, incapaci di amare.
Di tollerare la frustrazione.
Di non accettare un no.

Perché dove la famiglia è viva, la violenza diminuisce.
Dove la famiglia viene smontata, la persona si perde.

Non è una battaglia contro qualcuno, ma per qualcosa di immenso:
la libertà educativa, la dignità della donna e dell’uomo, il mistero sull’amore.

Basta ideologia.
Basta ipocrisia.
Vogliamo una scuola che istruisca, una famiglia che educhi e uno Stato che rispetti.

Care coppie, vi invito a perseverare con coraggio nel cammino intrapreso, a volte difficile e laborioso, ma luminoso. ——...
18/10/2025

Care coppie,

vi invito a perseverare con coraggio nel cammino intrapreso, a volte difficile e laborioso, ma luminoso.

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MESSAGGIO DI PAPA LEONE XIV
IN OCCASIONE DEL X ANNIVERSARIO DELLA CANONIZZAZIONE
DI LUIGI E ZELIE MARTIN

A Sua Eccellenza Monsignor Bruno Feillet,
Vescovo di Séez

Sono lieto di unirmi a voi con il pensiero e la preghiera, insieme a tutto il clero e ai fedeli qui riuniti, mentre celebrate il decimo anniversario della canonizzazione di Louis e Zélie Martin, proprio nel luogo in cui si sono santificati nella loro vita coniugale. Prima coppia in quanto tale ad essere canonizzata, questo evento è di particolare importanza perché mette in luce il matrimonio come via di santità. Tra le vocazioni a cui uomini e donne sono chiamati da Dio, il matrimonio è una delle più nobili ed elevate. «Luigi e Zélie compresero che potevano santificarsi non nonostante il matrimonio, ma attraverso , nel e per il matrimonio, e che il loro matrimonio doveva essere considerato il punto di partenza di un'ascesa comune» (Card. Martins, Omelia per la beatificazione). La Santa Coppia di Alençon è quindi un modello luminoso ed entusiasta per le anime generose che hanno intrapreso questo cammino, o che intendono farlo, con il sincero desiderio di condurre una vita bella e buona sotto lo sguardo del Signore, nella gioia come nella prova.

Esprimo pertanto l'auspicio che questa ricorrenza sia l'occasione per far conoscere meglio la vita e i meriti di questi incomparabili sposi e genitori, affinché le famiglie, tanto care al cuore di Dio ma anche talora tanto fragili e provate, possano trovare presso di loro, in ogni circostanza, il sostegno e le grazie necessarie per proseguire il cammino.

Luigi e Zelia non hanno realizzato il loro desiderio di diventare santi ed educare i loro figli alla santità ritirandosi dal mondo. Hanno assunto il loro dovere di stato nel corso ordinario della vita quotidiana; fanno parte di quell'immensa schiera di santi della porta accanto di cui Papa Francesco ha spesso parlato. Non è difficile per i pellegrini che si recano ad Alençon – che ne conserva il commovente ricordo – cogliere il quadro concreto e quotidiano in cui vivevano i genitori Martin, impegnati com'erano nella società normanna del loro tempo attraverso la parrocchia, le attività professionali, le opere di ca**tà, le cerchie di amicizie e, naturalmente, la vita familiare. Tuttavia, non ci si inganni: questa vita apparentemente "ordinaria" era abitata da una presenza a dir poco "straordinaria" di Dio che ne era il centro assoluto. " Dio ha servito per primo " è il motto su cui hanno costruito tutta la loro esistenza.

Ecco dunque il modello di coppia che la Santa Chiesa presenta ai giovani che desiderano – forse con esitazione – lanciarsi in una così meravigliosa avventura: un modello di fedeltà e di attenzione agli altri, un modello di fervore e perseveranza nella fede, di educazione cristiana dei figli, di generosità nell’esercizio della ca**tà e della giustizia sociale; un modello anche di fiducia nelle prove… Ma soprattutto, questa coppia esemplare testimonia l’ineffabile felicità e la gioia profonda che Dio concede, da qui in basso e per l’eternità, a coloro che intraprendono questo cammino di fedeltà e fecondità. In questi tempi travagliati e disorientati, in cui vengono presentati ai giovani tanti contro-modelli di unioni, spesso effimere, individualistiche ed egoistiche, dai frutti amari e deludenti, la famiglia come l’ha voluta il Creatore potrebbe sembrare superata e noiosa. Louis e Zélie Martin testimoniano che non è così: erano felici – profondamente felici! – donando la vita, irradiando e trasmettendo la fede, vedendo le proprie figlie crescere e fiorire sotto lo sguardo del Signore. Che gioia riunirsi la domenica dopo la Messa, attorno alla mensa dove Gesù è il primo ospite e condivide le gioie, i dolori, i progetti e le speranze di ciascuno! Che gioia essere in questi momenti di preghiera comune, in questi giorni di festa, in questi eventi familiari che scandiscono il tempo! Ma anche che conforto essere insieme nelle prove, uniti alla Croce di Cristo quando si presenta; e infine che speranza ritrovarci un giorno riuniti nella gloria del cielo!

Care coppie, vi invito a perseverare con coraggio nel cammino intrapreso, a volte difficile e laborioso, ma luminoso. Soprattutto, mettete Gesù al centro delle vostre famiglie, delle vostre attività e delle vostre scelte. Introducete i vostri figli al suo amore e alla sua tenerezza sconfinati, e impegnatevi a far sì che lo amino a loro volta come merita: questa è la grande lezione che Luigi e Zelia ci danno per oggi, e di cui la Chiesa e il mondo hanno tanto bisogno. Come avrebbe potuto Teresa amare così tanto Gesù e Maria – e poi trasmetterci una dottrina così bella – se non l’avesse appresa dai suoi santi genitori fin da giovanissima?

Affido tutti voi, care famiglie, alla protezione di Louis e Zélie Martin e di Santa Teresa di Gesù Bambino e del Santo Volto. Implorando per voi l'intercessione della Vergine Maria, imparto di cuore a Lei, Eccellenza, e a tutti i presenti la Benedizione Apostolica.

Soprattutto, mettete Gesù al centro delle vostre famiglie, delle vostre attività e delle vostre scelte.

Introducete i vostri figli al suo amore e alla sua tenerezza sconfinati, e impegnatevi a far sì che lo amino a loro volta come merita: questa è la grande lezione che Luigi e Zelia ci danno per oggi, e di cui la Chiesa e il mondo hanno tanto bisogno.

Come avrebbe potuto Teresa amare così tanto Gesù e Maria – e poi trasmetterci una dottrina così bella – se non l’avesse appresa dai suoi santi genitori fin da giovanissima?

Affido tutti voi, care famiglie, alla protezione di Louis e Zélie Martin e di Santa Teresa di Gesù Bambino e del Santo Volto. Implorando per voi l'intercessione della Vergine Maria, imparto di cuore a Lei, Eccellenza, e a tutti i presenti la Benedizione Apostolica.

Papa Leone XIV
da imparare a memoria.

18/10/2025

Ho vissuto un calvario insieme a mio marito per poter seppellire nostra figlia Sara e ho deciso di mettere il mio dolore al servizio delle mamme e dei papà che affrontano un lutto perinatale perché non debbano subire l’ingiustizia di un sistema cinico e disumano.

(Il link al video lo trovi nel primo commento)

17/10/2025

📚 EDUCAZIONE SESSUALE A SCUOLA: SÌ O
NO?
Non volete una generica educazione sessuale nelle scuole, pretendete di imporre la vostra visione.

La questione sull’educazione sessuale a scuola, infatti, è prima di tutto una questione di metodo.

Diciamocelo chiaramente:
tutti quelli che oggi si strappano le vesti contro l’emendamento che limita l’educazione sessuale a scuola, farebbero le barricate se fosse affidata ad un “intransigente provita” o peggio ad un “cattolico integralista”. O per esempio a me.
Se per sbaglio hai a cuore la persona nella sua interezza — corpo, mente, cuore e spirito —, e ti rifiuti di ridurre la sessualità a una questione di istinto genitale, o di tecnica di “come sfruttare il corpo dell’altro (e il proprio) come fosse un s*x toy.”, sei fuori dalla cricca.

E quindi? E quindi non volete imporre generalmente l’educazione sessuale nelle scuole, volete imporre la “vostra” visione.

La verità è che NON esiste un’educazione sessuale “oggettiva” o “neutra”.
Ogni proposta parte da una visione dell’uomo, dell’amore e della libertà.

E allora perché imporre un modello unico, standardizzato, “uguale per tutti” — che tra l’altro distrugge l’uomo, la sua dignità intrinseca e la sua capacità di amare?

Perché trattare i ragazzi come piccoli robottini, con un modello calato dall’alto, cancellando la peculiarità di ciascuno, la sua unicità irripetibile?

È un modo neanche troppo subdolo per dire che “tutti sono uguali”…
ma nel senso peggiore del termine: uniformi, intercambiabili, privati del proprio volto, del proprio corpo e della propria vocazione all’amore.

❤️ E POI C’È LA QUESTIONE DI MERITO

Anche gli studi lo confermano — e non servirebbero studi per dire che 2 + 2 = 4 —:
l’educazione sessuale “olistica” è fallita.
Ovunque si sia fatta, non ha risolto nessuno dei problemi che dichiara di combattere.

E — tadan, che scoperta! —
l’unica educazione sessuale che custodisce davvero i giovani da gravidanze indesiderate, malattie e rapporti violenti
è quella che non banalizza il corpo, ma insegna a rispettarlo e custodirlo.
Ad aspettare.
A governare le proprie pulsioni.
A rispettarsi e rispettare.



💬 Un’educazione che dice che:
• l’altro non è un oggetto, ma una persona da amare;
• il sesso non è pornografia, ma un linguaggio d’amore — con tempi e luoghi adeguati;
• non abbiamo un corpo di cui disporre a piacimento: noi siamo anche il nostro corpo.
Offendere il corpo, usarlo o banalizzarlo significa ferire la persona stessa;
• il consenso è necessario, ma non sufficiente: non basta dire “sì” per rendere giusto ciò che svilisce l’amore;
• la libertà non è fare ciò che si vuole, ma scegliere il bene dell’altro e di sé;
• la propria nudità e vulnerabilità si donano solo a chi promette di restare per sempre — cioè nel matrimonio, tra marito e moglie.



Per questo l’educazione sessuale si fa in famiglia.
E se la famiglia non ce la fa va sostenuta, accompagnata. Non sostituita.

Io e Stefano non appaltiamo e non appalteremo l’educazione sessuale dei nostri figli a nessuno.
Se saremo in difficoltà chiederemo di essere afficancati, ma non sostituiti.
Neanche da associazioni sane, neanche a persone che stimiamo.
Perchè è misterioso per noi quanto già Michele e Francesco siano diversi. Figurati un estraneo.

La sessualità è un ambito così centrale e profondo della persona che ho il dovere e il privilegio di prendermene cura io —
con il tempo, la fatica, l’accortezza e la delicatezza necessarie. A ciascuno il suo.

Perché la sessualità tocca il mistero della persona.
E il mistero non si spiega: si accoglie, si custodisce, si testimonia.

E in fin dei conti, l’educazione sessuale per eccellenza non si insegna: si testimonia.
Si trasmette con la vita, non con le slide.
Con l’esempio, non con le lezioni.
Con il papà, con il suo sguardo:

- Un’educazione che custodisca, non corrompa;
- che formi il cuore, non confonda la mente;
- che insegni ad amare, non a usare.

15/10/2025

Chiarissime le parole del Papa che ieri ha voluto rivolgere alle più alte autorità dello Stato.

Mi auguro che ciascuno di loro, i governanti, parlamentari inclusi, possano ascoltarle, scrutarle e discerne ogni provvedimento alla luce di queste parole.

Soprattutto chi si professa Cristiano.

15/10/2025

Oggi è la giornata dei bambini non nati, o la consapevolezza del lutto perinatale.

A oggi, l'unica consapevolezza agghiacciante in merito è che siamo in un mondo in cui chi chiama "diritto" la facoltà di eliminare il proprio figlio è riuscito ad impedire che le donne che vivono l'atroce esperienze di sentire le parole "non c'è più battito" che annunciano la m0rte del figlio, non abbiano il diritto di sapere di poter seppellire il proprio figlio. A qualsiasi età gestazionale la vita del bimbo si è interrotta.

Quanto è crudele una ideologia che impedisce alle donne che hanno perso il loro figlio di piangere?
Quanto è crudele una ideologia che ruspa i cimiteri, rompendo tombe, spargendo ossicine, devastando il cuore di mamme e papà?

Lo domando a voi. Quanto è crudele?

04/10/2025

TE DEUM 💐

Da piccola ho sempre mal sopportato i compleanni: mal sopportavo l’obbligo di stare al centro dell’attenzione.
Poi, ad un certo punto, la verità: oggi al centro non ci sono io, ma la bontà del Signore.

Mi guardo, e sono profondamente grata, anche quando dolorante.

Te Deum per la mia vita, tutta.
Per Stefano, per Michele Benedetto, per Francesco Giovanni, per Sara.
Per i miei genitori, per i miei fratelli e i loro compagni di vita. Per Giulia e per Brando.
Per la mia famiglia a Cesenatico.
Per voi, tutti: chi mi accompagna e chi mi avversa, ricordandomi la preziosità di ciascuno: tutti valgono la pena, indistintamente.
Per le teofanie miracolose — soprattutto quelle che non ho sempre gradito.
Quelle silenziose e potenti.
Quelle in cui mi Hai inchiodato, sapientemente.

San Francesco, prega per me.

(Se mi volete fare un regalo, pregate insime e a noi per il piccolo Alessandro, mio nipote, di meno di un anno, e per la sua mamma, Miriam, e il suo papà Paolo. Non mollateli. Che il Signore, nella sua bontà, doni a loro la Grazia di vivere la Grazie, e se è la sua volontà, il miracolo che chiediamo ❤️)

Come da tradizione, apro il compleanno con il salmo degli anni compiuti.
Il diciott… ehm… quarantadue:

“Come la cerva anela
ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anela
a te, o Dio.

L'anima mia ha sete di Dio,
del Dio vivente:
quando verrò e vedrò
il volto di Dio?

Le lacrime sono il mio pane
giorno e notte,
mentre mi dicono sempre:
"Dov'è il tuo Dio?".

Questo io ricordo
e l'anima mia si strugge:
avanzavo tra la folla,
la precedevo fino alla casa di Dio,
fra canti di gioia e di lode
di una moltitudine in festa.

Perché ti rattristi, anima mia,
perché ti agiti in me?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

In me si rattrista l'anima mia;
perciò di te mi ricordo
dalla terra del Giordano e dell'Ermon,
dal monte Misar.

Un abisso chiama l'abisso
al fragore delle tue cascate;
tutti i tuoi flutti e le tue onde
sopra di me sono passati.

Di giorno il Signore mi dona il suo amore
e di notte il suo canto è con me,
preghiera al Dio della mia vita.

Dirò a Dio: "Mia roccia!
Perché mi hai dimenticato?
Perché triste me ne vado,
oppresso dal nemico?".

Mi insultano i miei avversari
quando rompono le mie ossa,
mentre mi dicono sempre:
"Dov'è il tuo Dio?".

Perché ti rattristi, anima mia,
perché ti agiti in me?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.”

03/10/2025
30/09/2025

A Piazza Pulita Formigli mi ha chiesto se condividevo le parole di Kirk che paragonava l’ab**to all’olocausto.
Qui la mia risposta 👇🏻

28/09/2025

🚨 SI SCRIVE, SI LEGGE 🚨

Si scrive: “Giornata per l’ab**to sicuro”.
Si legge: giornata per eliminare esseri umani fastidiosi.

Si scrive: “Libera scelta”.
Si dimentica che la scelta è quella di eliminare un essere umano.

Dietro le parole patinate si nasconde la realtà: l’ab**to non è un diritto, ma la soppressione di un figlio.
E una società che chiama “progresso” l’eliminazione dei più piccoli, è una società che ha smarrito la sua umanità.

✍️ Difendiamo la vita, sempre. Dal concepimento, nessuno escluso.

Indirizzo

Rome

Sito Web

http://www.manifestazioneperlavita.it/

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