Fiat Lux

Fiat Lux spazio di condivisione e preghiera

27/12/2025

Commento al Vangelo

Vangelo di Mt
2,13–15.19–23

Questo brano ci porta nel silenzio delle decisioni difficili.
Dio non parla alle f***e, ma a un uomo nel sonno.
E Giuseppe ascolta.
Non chiede spiegazioni.
Non pretende garanzie.
Prende il bambino e sua madre e parte.
La fuga in Egitto ci ricorda che anche Gesù è stato profugo,
che la salvezza passa per strade insicure,
che Dio non ci risparmia sempre il pericolo
ma ci insegna come attraversarlo.
Erode rappresenta la paura del potere che si sente minacciato:
chi ha paura della luce
tenta sempre di spegnerla.
Ma la violenza non ha l’ultima parola.
Quando il pericolo passa,
Dio parla di nuovo.
E Giuseppe, ancora una volta, si fida.
Nazaret non è una scelta gloriosa.
È periferia, anonimato, quotidianità.
Eppure è lì che Gesù cresce.
Perché Dio ama i luoghi piccoli,
quelli che non fanno rumore.
Questo Vangelo ci dice una cosa semplice e scomoda:
seguire Dio non significa evitare le tempeste,
ma restare in ascolto per sapere quando partire
e quando tornare.

E ci affida una domanda:
di chi ci fidiamo, quando la strada cambia all’improvviso?

24/12/2025

Signore,
in questo mattino di vigilia
non Ti chiediamo risposte immediate.
Solo luce.
La luce che orienta,
mentre il giorno inizia
e il cuore porta già la notte che verrà.
Accogli ciò che siamo oggi:
stanchi ma presenti,
inermi ma veri,
inermi ma aperti.
Insegnaci l’attesa buona,
quella che non pretende
e non si chiude.
Fa’ che attraversiamo questo giorno
senza perderne il senso,
senza riempirlo di rumore
per paura del silenzio.
Accendi Tu una fiamma discreta
dove noi arriviamo solo con il dubbio.
Una luce piccola basta,
se è vera.
Custodisci chi oggi si sente solo,
chi lavora,
chi ricorda,
chi spera senza sapere come.
E mentre il giorno cammina verso la notte,
fa’ che il nostro cuore resti aperto:
perché la Luce non arriva all’improvviso,
ma cresce in chi sa attendere.
Amen.

20/12/2025

Commento al Vangelo
Lc 1,26-38 – L’Annunciazione
In questo Vangelo Dio entra nella storia in punta di piedi.
Non sceglie il clamore, ma una casa semplice.
Non parla a una folla, ma a una ragazza.
E le affida una promessa più grande di lei.
Maria non capisce tutto.
Chiede, si interroga, ha timore.
La sua non è una fede ingenua,
ma una fede che ascolta, che cerca luce dentro l’ombra.
L’angelo non le toglie le domande,
le offre una presenza:
“Il Signore è con te.”
È questa la vera forza di Maria:
sapere che non sarà sola.
Il suo “sì” non nasce dalla sicurezza,
ma dalla fiducia.
Maria non vede il futuro,
ma sceglie di fidarsi di Dio nel presente.
In lei impariamo che dire “eccomi”
non significa avere tutte le risposte,
ma consegnarsi con cuore libero
a ciò che chiede di nascere.

Preghiera

Signore,
insegnaci il coraggio di Maria.
Quando la vita ci sorprende,
quando non comprendiamo i Tuoi disegni,
donaci un cuore capace di ascolto.
Aiutaci a non fuggire davanti alla paura,
a non chiuderci nel dubbio,
ma a fidarci della Tua presenza.
Fa’ che anche noi, come Maria,
sappiamo dire ogni giorno:
“Eccomi”
non perché siamo pronti,
ma perché Tu sei con noi.
Amen

20/12/2025

Signore,
in questo nuovo giorno
mi affido a Te.
Accogli i pensieri che si affacciano lenti,
le paure che non so nominare,
e i desideri piccoli che porto nel cuore.
Donami uno sguardo limpido
per riconoscere il bene,
parole giuste per non ferire,
e passi leggeri per non perdere la pace.
Fa’ che sappia accogliere ciò che verrà
senza fretta e senza resistenza,
con fiducia, anche quando non capisco.
Benedici le mie mani,
perché siano strumento di cura,
e il mio cuore,
perché resti aperto alla speranza.
Amen.

16/12/2025

Maria, Madre dolcissima,
a Te affido questo nuovo giorno.
Prendilo tra le Tue mani
come hai preso ogni cosa fragile della vita.

Insegnami a iniziare senza paura,
a fare spazio alla fiducia
anche quando non vedo chiaro il cammino.

Copri i miei pensieri inquieti
con il Tuo silenzio buono,
accompagna i miei passi
con la Tua presenza discreta.

Come Tu hai custodito l’attesa,
aiutami a custodire ciò che oggi nascerà:
le parole giuste,
i gesti semplici,
il bene possibile.

Resta accanto a me, Madre,
quando sono forte
e quando ho bisogno di essere sorretta.

E fa’ che, qualunque cosa accada,
io impari a dire il mio sì
con pace.

Amen

14/12/2025

Signore,
questa sera ti porto la mia stanchezza così com’è.
Non so sempre darle un nome,
ma Tu la conosci.

Ti affido le cose rimaste a metà,
le parole non dette,
i pensieri che tornano quando tutto tace.

Resta accanto a me nella notte,
custodisci il mio riposo
e rendi lieve il sonno.

Domani penserò al resto.
Ora mi affido a Te.

Amen.

Preghiera a Santa LuciaSanta Lucia,donna della luce che non si spegne,a te ci affidiamo quando lo sguardo si stancae il ...
13/12/2025

Preghiera a Santa Lucia

Santa Lucia,
donna della luce che non si spegne,
a te ci affidiamo quando lo sguardo si stanca
e il cuore fatica a vedere chiaro.

Tu che non hai avuto paura
di restare fedele alla verità,
insegnaci a riconoscere la luce
anche quando non è evidente,
anche quando non abbaglia.

Intercedi per chi vive nell’ombra del dolore,
per chi ha gli occhi aperti
ma non riesce più a sperare,
per chi cammina a tentoni
in una notte che sembra non finire.

Dona luce agli occhi del cuore,
per distinguere ciò che conta davvero,
e pace a chi cerca un senso
nelle prove della vita.

Fa’ che impariamo, come te,
a portare la luce senza rumore,
a difenderla senza violenza,
a offrirla senza trattenerla.

Santa Lucia,
accompagnaci nel cammino
finché il giorno torni ad abitare
anche le nostre notti.

13/12/2025

Commento al Vangelo – Mt 11,2-11

Giovanni è in carcere.
Lui che aveva riconosciuto il Messia,
ora è fermo, chiuso, nell’attesa.

Da lì manda a chiedere:
«Sei tu colui che deve ve**re, o dobbiamo aspettarne un altro?»

Non è la domanda di chi ha perso la fede.
È la domanda di chi soffre.
Di chi aveva immaginato un Dio diverso:
più forte, più rapido, più liberatore.

Gesù non risponde con una teoria.
Risponde indicando ciò che accade:
i ciechi vedono,
gli zoppi camminano,
i poveri ricevono il Vangelo.

È come se dicesse:
Dio non arriva come lo avevi pensato,
ma arriva davvero.
Non elimina subito il dolore,
ma entra nella vita ferita e la attraversa.

Poi Gesù parla di Giovanni,
e lo chiama grande.
Grande non perché ha visto il risultato,
ma perché è rimasto fedele
anche quando tutto si è fatto buio.

Questo Vangelo ci rassicura.
Perché ci dice che il dubbio
non è il contrario della fede,
ma può esserne una forma fragile.

Dio non si scandalizza
delle nostre domande.
Le accoglie,
le ascolta,
le abita con noi.

Preghiera

Signore Gesù,
quando non ti riconosciamo più come pensavamo,
resta con noi.

Quando la fede diventa domanda
e l’attesa pesa,
insegnaci a non chiuderci.

Donaci un cuore come quello di Giovanni:
capace di fidarsi
anche senza capire tutto.

E aiutaci a riconoscere i segni
della tua presenza discreta
nelle pieghe della vita quotidiana.

Amen.

Vangelo Lc 1,26-38L’AnnunciazioneL’angelo entra nella casa di Maria.Non in un tempio, non in un luogo sacro,ma in una st...
08/12/2025

Vangelo Lc 1,26-38

L’Annunciazione

L’angelo entra nella casa di Maria.
Non in un tempio, non in un luogo sacro,
ma in una stanza qualunque di Nazareth.
E questo già dice tutto:
Dio sceglie ciò che è normale per far nascere ciò che è eterno.

Maria è giovane, non ha risposte pronte,
e davanti a quel saluto inatteso si turba.
La paura non è mancanza di fede:
è segno che ciò che accade è più grande di noi.

La parola dell’angelo non la schiaccia,
ma la accompagna:
«Non temere, Maria».
Come se Dio avesse bisogno della sua pace
prima ancora del suo sì.

Poi arriva l’annuncio:
una vita nuova nascerà in lei,
non per merito, non per forza,
ma per grazia.
Maria non capisce tutto, ma fa la domanda più umana che esista:
“Come avverrà questo?”

Non è dubbio:
è una ricerca di senso,
il desiderio di non essere spettatrice della volontà di Dio,
ma parte attiva, cosciente, responsabile.

E l’angelo le risponde con delicatezza:
non le spiega ogni cosa,
non le toglie il mistero,
ma le dà l’unica certezza che serve:
“Lo Spirito Santo scenderà su di te.”

Alla fine, Maria pronuncia quel sì
che non è rassegnazione
e non è entusiasmo ingenuo:
è fiducia.

È il sì di una ragazza che accetta di diventare madre,
senza garanzie,
senza manuali,
senza sapere dove la strada la condurrà.

Un sì che apre la porta a tutto.

Commento

Maria ci insegna che:

La fede non elimina lo stupore.
Le cose di Dio ci sorprendono sempre, e va bene così.

Dio entra nella nostra vita così com’è.
In una casa semplice, in un giorno qualunque.

La paura non annulla la vocazione.
Ciò che conta è continuare ad ascoltare.

Il sì più grande è spesso un sì piccolo, quotidiano.
Un sì detto nel silenzio, senza testimoni,
che però cambia la storia.

Il Vangelo dell’Annunciazione
non ci chiede di essere eroi,
ma di essere disponibili.
Di lasciare che la grazia trovi spazio in noi,
anche quando non capiamo tutto.

Perché Dio non cerca persone perfette:
cerca cuori aperti.

Maria,
donna del sì detto nel silenzio,
in questo giorno rivolgo a Te il mio cuore.

Tu che hai ascoltato una parola inattesa
e l’hai accolta senza capire tutto,
insegnami la fiducia che non fa rumore.

Quando la vita mi sorprende
e non so quale strada seguire,
stammi accanto con la Tua calma.
Ripeti anche a me quelle parole dell’angelo:
“Non temere.”

Tu che hai aperto la porta a Dio
nella semplicità della tua casa,
aiutami a riconoscere la Sua presenza
nei giorni normali,
nei piccoli gesti,
nelle scelte che sembrano niente
e invece costruiscono tutto.

Rendi umile il mio cuore,
disponibile il mio sì,
docile la mia fede.

E se il cammino dovesse farsi difficile,
sostienimi come una madre fa con il figlio:
sollevandomi senza giudicare,
riposandomi senza chiedere nulla.

Maria Immacolata,
custodisci le nostre paure,
trasformale in fiducia
e accompagnaci verso quella luce
che non delude mai.

Amen

07/12/2025

Signore, in questo nuovo giorno
raccogli le nostre forze stanche
e trasformale in passi buoni.

Illumina ciò che ci spaventa,
dona calma ai pensieri che corrono
e metti nel cuore una gentilezza
che sappia arrivare agli altri
senza fare rumore.

Fa’ che ogni incontro sia seme,
ogni parola sia scelta,
ogni gesto sia luce semplice
che scalda chi ne ha bisogno.

E se oggi inciampiamo,
rialzaci con dolcezza
e ricordaci che il cammino
non lo percorriamo mai da soli.

Amen

06/12/2025

Vangelo Mt 3,1-12

Giovanni Battista annuncia la conversione

Giovanni compare nel deserto con una parola netta: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino.”
Non parla dalle piazze, ma da un luogo spoglio, dove non c’è nulla a distrarre. È un invito forte: per incontrare Dio, a volte bisogna tornare al silenzio, al necessario, a ciò che davvero conta.

Il Battista non usa mezze misure. La sua voce scuote, perché la conversione non è un sentimento vago, ma una decisione che cambia la direzione della vita. Non basta dire “ci proverò”, non basta un gesto esteriore: Giovanni chiede frutti, cioè scelte che parlino più delle parole.

Ai farisei e ai sadducei che si avvicinano al rito senza cambiare il cuore, Giovanni ricorda che nessuno è salvo per abitudine o tradizione. La fede vera non si eredita: si accoglie, si vive, si verifica nel quotidiano.

E poi annuncia Colui che deve ve**re: più grande, più puro, più forte di lui. Giovanni prepara la strada, ma sa che solo Gesù potrà portare un battesimo capace di trasformare la vita dall’interno, con lo Spirito.

In questo brano c’è un invito anche per noi.
A non accontentarci di un’apparenza religiosa.
A non rimandare ciò che il cuore sa di dover cambiare.
A scegliere ogni giorno una strada più limpida.

Il deserto di Giovanni è il luogo in cui Dio ci chiede verità.
La conversione è quel passo che riconsegna luce a ciò che si era appesantito.

Preghiera

Signore,
rendi sincero il nostro cuore.
Liberaci dalle parole che non diventano vita
e dalle scuse che ci impediscono di cambiare.
Fa’ che non abbiamo paura del deserto,
perché è lì che la Tua voce si fa chiara.
Accompagnaci sulla via che porta alla luce,
e donaci il coraggio di portare frutti buoni
in ogni stagione della nostra vita.
Amen

04/12/2025

Signore,
ti incontro in questo nuovo giorno
con quello che sono, così come sono.

Ti affido i miei passi,
le parole che dirò,
le scelte che farò,
anche quelle che mi fanno paura.

Resta con me quando sarò stanca,
guidami quando non saprò che strada prendere,
sorreggimi quando il cuore peserà più del corpo.

Fa’ che oggi io sappia riconoscere il bene,
donare un sorriso,
portare un po’ di luce dove andrò.

E se verranno ore difficili,
ricordami che Tu sei con me,
in ogni respiro,
in ogni silenzio,
in ogni speranza che nasce.

Amen

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