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Adista Notizie e approfondimenti su realtà religiose, politica, pace, disarmo, clima, migranti, diritti.

Il 14 novembre scorso, in apertura della sessione speciale del Consiglio dei Diritti Umani (UNHRC), l’alto commissario O...
28/11/2025

Il 14 novembre scorso, in apertura della sessione speciale del Consiglio dei Diritti Umani (UNHRC), l’alto commissario ONU per i diritti umani Volker Türk ha puntato il dito contro la comunità internazionale, colpevole di non aver evitato la «prevista e prevenibile» strage dei civili innescata dalla presa, da parte delle Forze di Supporto Rapido (RSF), della capitale del Darfur Settentrionale El Fasher, ultima roccaforte delle Forze Armate Sudanesi (SAF) nella provincia occidentale del Paese, sotto assedio da un anno e mezzo (v. Adista Notizie n. 39/25). Nel suo intervento a Ginevra, Türk ha dichiarato che gli Stati più influenti non hanno ascoltato i numerosi appelli a cooperare per la pace in Sudan, lasciando campo libero alle atrocità che puntualmente si sono verificate (stupri, esecuzioni di massa, violenze su base etnica, rapimenti, ecc.) contro una popolazione civile indifesa e già fiaccata dal feroce assedio, dalla miseria, dalla carenza di aiuti umanitari e dagli sfollamenti forzati. Il Consiglio ha elaborato una risoluzione nella quale esprime una «ferma condanna» delle violenze in corso, chiede di indagare le violazioni dei diritti umani e i crimini contro l’umanità commessi dalle RSF a El Fasher e invita i Paesi terzi a interrompere l’invio di armi con le parti coinvolte nel conflitto sudanese. ....

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Non è il momento migliore per i vescovi spagnoli, sia sul fronte Chiesa che sul fronte Paese, e in un momento in cui son...
28/11/2025

Non è il momento migliore per i vescovi spagnoli, sia sul fronte Chiesa che sul fronte Paese, e in un momento in cui sono solitamente sotto i riflettori per l’Assemblea plenaria in corso (termina il 21/11) e per aver dovuto diffondere, appena qualche giorno fa, la notizia che uno di loro, il vescovo di Cadice e Ceuta, mons. Rafael Zornoza, è sotto indagine vaticana per presunti abusi sessuali all’epoca in cui dirigeva il seminario di Gefate (v. Adista Notizie n. 41/25). E questo è stato sicuramente uno degli argomenti sui quali si sono intrattenuti con Leone XIV quando, il 17 novembre (perciò rimandando a martedì 18 l’inizio dell’Assemblea), lo hanno incontrato.

Al pontefice i vescovi iberici in visita (solo quelli della Commissione apicale) hanno presentato le linee pastorali per il quadriennio 2026-2030, in corso di approvazione in questa assemblea, e – presume la stampa sp****la – un bilancio delle attuazioni della Conferenza episcopale negli ultimi anni in merito alla gestione degli abusi sessuali ecclesiali. .....

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In Europa così come negli Stati Uniti, la destra religiosa, a partire da argomentazioni bibliche di tipo fondamentalista...
28/11/2025

In Europa così come negli Stati Uniti, la destra religiosa, a partire da argomentazioni bibliche di tipo fondamentalista, minaccia la laicità degli Stati, il pluralismo e una serie di conquiste sul piano dei diritti civili. Per tentare di capire come il fondamentalismo religioso si stia articolando e radicando anche in Europa in contesti diversi, dall’Italia alla Gran Bretagna, dall'Ungheria alla Russia, nelle sue varie espressioni evangeliche, cattoliche e ortodosse, a Milano la Casa della cultura, il Centro culturale protestante, il Centro studi educativi e l’associazione Romolo Murri, hanno organizzato un ciclo di incontri che approfondiscono il tema del “fondamentalismo religioso”.

Nell’incontro del 18 novembre era ospite Adriano Roccucci, storico contemporaneo che ha particolarmente approfondito i temi legati al rapporto tra ortodossia e potere politico e che è intervenuto sul nodo del fondamentalismo ortodosso russo.

Roccucci in apertura ha detto che il termine “fondamentalismo” è «come un grande contenitore in cui coesistono fenomeni anche assai diversi gli uni dagli altri e anche un concetto che è difficile da delimitare rispetto a fenomeni simili, come il tradizionalismo e il radicalismo, l'integralismo, l'integrismo, ecc.». Si può complessivamente definire il fondamentalismo come «un antimodernismo moderno: è prodotto della modernità che utilizza gli strumenti della modernità. Parte da un dato religioso, il richiamo a un fondamento puro e incontaminato a cui proviene per i sostenitori di questo richiamo, una missione salvifica da compiere per l'affermazione della propria visione del mondo». Altro aspetto del fondamentalismo è la sua plasticità, «ovvero la capacità di interagire con l'ambiente storico in forme diverse coniugando il richiamo alla tradizione con la modernità». ....

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La Commissione Esteri della Camera dei Deputati ha votato, e a nulla sono valsi gli appelli della società civile, quelli...
28/11/2025

La Commissione Esteri della Camera dei Deputati ha votato, e a nulla sono valsi gli appelli della società civile, quelli dei premi Nobel per la Pace e degli scienziati, i sondaggi che più volte hanno indagato le aspirazioni degli italiani, le commoventi testimonianze e gli ammonimenti degli hibakusha giapponesi nell’80° anniversario delle bombe di Hiroshima e Nagasaki.

Questa mattina (20/11) la Commissione Esteri della Camera ha bocciato la Risoluzione in Commissione 7/00322 (qui il testo integrale: urly.it/31c_m9), presentata il 30 luglio scorso da Laura Boldrini e cofirmata da altri esponenti del Pd (Vincenzo Amendola, Giuseppe Provenzano, Fabio Porta, Lia Quartapelle, Eleonora Evi e Maria Stefania Marino), che avrebbe impegnato il governo «ad adottare misure concrete in direzione del disarmo nucleare, rafforzando il Trattato di non proliferazione (NPT), facendo proprie le prescrizioni e le indicazioni contenute nel Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW) per quanto riguarda l'assistenza alle vittime e il risanamento ambientale, nella prospettiva di una piena adesione dell'Italia allo stesso Trattato» e «a promuovere l'adozione di politiche di “non primo uso” e l'estensione delle garanzie negative in materia di sicurezza».

A darne notizia, subito dopo il voto, il coordinamento di realtà laiche e cattoliche pacifiste “Rete italiana Pace e Disarmo” (RiPD) che, insieme a Senzatomica (campagna promossa dalla neonata Fondazione “Be The Hope” e sostenuta dall’8x1000 dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai) sono partner della Campagna internazionale ICAN (Nobel per la Pace 2017) e hanno lanciato la mobilitazione “Italia ripensaci” per chiedere alle istituzioni del nostro Paese di ripensare la scelta di non aderire al TPNW. ...

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Il Sinodo che doveva concludersi nel 2024 prosegue nel suo cammino, e anzi Leone XIV non intende recedere dalla strada a...
28/11/2025

Il Sinodo che doveva concludersi nel 2024 prosegue nel suo cammino, e anzi Leone XIV non intende recedere dalla strada aperta da Francesco. Così, da parte sua, ha raccolto le indicazioni provenienti dalla seconda assemblea sinodale svoltasi in Vaticano nell'ottobre del 2025, e ha messo altra carne al fuoco. Il punto d’approdo di tutto il lavoro sarà la grande assemblea ecclesiale che dovrà svolgersi nel 2028, ma nel frattempo ci sono varie tematiche che attendono di essere discusse per arrivare a una decisione il più possibile condivisa.

Il riferimento generale di quanto sta accadendo è ai 10 gruppi di lavoro che Bergoglio individuò per affrontare questioni particolarmente complesse e controverse, tanto da avere bisogno di un ulteriore approfondimento. Si va dal diaconato femminile, alla riforma dei seminari, dal ruolo dei vescovi a quel dei nunzi. A questi 10 gruppi, tuttavia, Prevost, dicevamo, ne ha aggiunti altri due: quello sulla liturgia in una prospettiva sinodale, che ha iniziato i suoi lavori a fine luglio, e quello sullo statuto delle Conferenze episcopali, Assemblee ecclesiali e Concili particolari, la cui costituzione è in fase di avvio. Si tenga presente che la relazione finale dei 10 gruppi originari doveva essere consegnata al papa nel giugno scorso. Tuttavia, la morte di Francesco e l’elezione del suo successore, hanno determinato uno spostamento del termine di consegna a fine dicembre. Ora sappiamo che molti gruppi hanno bisogno di un po’ più di tempo per portare a termine il loro lavoro. Sono infatti state pubblicate le relazioni intermedie sullo stato di avanzamento di lavori di tutti i gruppi sinodali, dalle quali si possono ricavare comunque delle informazioni interessanti. ....

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Severa autocritica ecclesiale da parte di mons. Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve (nonché delegato ...
28/11/2025

Severa autocritica ecclesiale da parte di mons. Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve (nonché delegato per il Servizio regionale umbro per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili), durante la celebrazione dei Vespri e la preghiera per le vittime sopravvissute agli abusi lo scorso 18 novembre ad Assisi, dove si è svolta l’Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana (v. notizie precedenti).

«Ogni mancanza di rispetto è, a diverso livello, una forma di violenza, è sfruttamento, bisogno incontrollato di possesso, offesa della dignità, corruzione – ha detto Maffeis –. Quando poi a esserne vittima è un minore o una persona vulnerabile, restano ferite che non conoscono prescrizione, ma cicatrici indelebili. Davanti a tale gravità non sussiste spazio alcuno per atteggiamenti di omissione o di sottovalutazione. Non basta nemmeno denunciare, reprimere e condannare un crimine perverso, che si ripercuote non solo sulle vittime, ma sui familiari e sul popolo di Dio, disorientato e sconcertato tra dubbio, incredulità e scandalo». ....

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Un appello ai capi di Stato e di governo perché interrompano la produzione di armi e utilizzino le risorse per combatter...
28/11/2025

Un appello ai capi di Stato e di governo perché interrompano la produzione di armi e utilizzino le risorse per combattere la fame nel mondo. È il monito che si leva da Assisi, dove si è svolta l’81ma Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana (v. notizia precedente) e che riprende quasi alla lettera una delle proposte di papa Francesco per il Giubileo che ormai volge al termine (v. Adista Notizie nn. 44/24 e 2/25).

Facciamo nostra «la preghiera di angoscia che sale da tutte le persone sprofondate in quell’inferno sulla terra che sono ogni pezzo dell’unica guerra mondiale», ha detto il cardinale presidente della Cei Matteo Zuppi durante i Vespri per la pace celebrati la sera del 19 novembre nella basilica di San Francesco ad Assisi. «Per noi cristiani ogni guerra è fratricida e questo significa anche che è mio fratello che combatte contro un altro mio fratello. Non mi riguarda solo se mi coinvolge direttamente. Sono già coinvolto. Sono sempre miei fratelli che si combattono e si uccidono. Non possiamo dire che non ci riguarda». ....

42442 ASSISI (PG)-ADISTA. Un appello ai capi di Stato e di governo perché interrompano la produzione di armi e utilizzino le risorse per combattere la fame nel mondo. È il monito che si(...)

Chissà se papa Leone XIV riuscirà dove non è riuscito papa Francesco, ovvero ad accorpare e quindi a ridurre il numero d...
28/11/2025

Chissà se papa Leone XIV riuscirà dove non è riuscito papa Francesco, ovvero ad accorpare e quindi a ridurre il numero delle diocesi italiane. È questo infatti l’impegno concreto che il pontefice ha chiesto ai vescovi, riuniti ad Assisi per la 81ma Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana (17-20 novembre).

«Le sfide dell’evangelizzazione e i cambiamenti degli ultimi decenni, che interessano l’ambito demografico, culturale ed ecclesiale, ci chiedono di non tornare indietro sul tema degli accorpamenti delle diocesi, soprattutto laddove le esigenze dell’annuncio cristiano ci invitano a superare certi confini territoriali e a rendere le nostre identità religiose ed ecclesiali più aperte, imparando a lavorare insieme e a ripensare l’agire pastorale unendo le forze», ha detto Prevost. «Al contempo, guardando la fisionomia della Chiesa in Italia, incarnata nei diversi territori, e considerando la fatica e talvolta il disorientamento che tali scelte possono provocare, auspico che i vescovi di ogni Regione compiano un attento discernimento e, magari, riescano a suggerire proposte realistiche su alcune delle piccole diocesi che hanno poche risorse umane, per valutare se e come potrebbero continuare a offrire il loro servizio».

Si tratta di un impegno che già Bergoglio chiese ai vescovi dodici anni fa, in occasione della sua prima partecipazione a un’Assemblea generale della Cei ....

42441 ASSISI (PG)-ADISTA. Chissà se papa Leone XIV riuscirà dove non è riuscito papa Francesco, ovvero ad accorpare e quindi a ridurre il numero delle diocesi italiane. È q(...)

Lo scorso 11 novembre, durante l'assemblea plenaria autunnale della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, i vescovi a...
28/11/2025

Lo scorso 11 novembre, durante l'assemblea plenaria autunnale della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, i vescovi americani hanno eletto l'arcivescovo di Oklahoma City, Paul Coakley, come loro nuovo presidente. Coakley, 70 anni, attuale segretario della Conferenza, succede all'arcivescovo Timothy Broglio, ordinario militare, che ha ricoperto la carica di presidente dei vescovi dal 2022. I presenti in assemblea hanno eletto Coakley dopo tre turni di votazione. Coakley e il vescovo Daniel Flores di Brownsville, Texas, sono emersi come i due candidati principali, ma nessuno dei due ha ottenuto la maggioranza dei voti, come richiesto dallo statuto dell’organismo. Dopo che un secondo turno di votazioni non è riuscito a individuare un vincitore chiaro, si è andati al ballottaggio dove Coakley ha vinto al terzo turno con 128 voti, mentre Flores ne ha ottenuti 109. Flores, quindi, è stato eletto vicepresidente tra i nove candidati rimasti. La Chiesa a stelle e strisce ha confermato, quindi, il proprio orientamento conservatore scegliendo al suo interno un interprete della linea più tradizionalista. Tuttavia, benché molti osservatori esterni facciano registrare per tale ragione una certa delusione, è vero al medesimo tempo che questo potrebbe essere il canto del cigno per la componente più conservatrice dell'episcopato Usa. Infatti, il margine con cui Coakley si è affermato rispetto al secondo classificato, è particolarmente esiguo.

Si pensi inoltre che il suo vice, mons. Flores, è stato un forte e attivo sostenitore del processo sinodale e che sulle questioni sociali, a cominciare dal tema delle migrazioni, si è impegnato in modo specifico ....

42438 BALTIMORA-ADISTA. Lo scorso 11 novembre, durante l'assemblea plenaria autunnale della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, i vescovi americani hanno eletto l'arcivescovo di Oklahoma(...)

Sui media cattolici verso la portata di questa “riforma” a prevalere finora sono scetticismo e diffidenza, dubbi sul suo...
28/11/2025

Sui media cattolici verso la portata di questa “riforma” a prevalere finora sono scetticismo e diffidenza, dubbi sul suo reale obiettivo e preoccupazione per lo scontro che è destinata a provocare nel mondo politico, nella magistratura, nell’opinione pubblica.

Avvenire (4/11) stigmatizza le «modalità sconcertanti» che hanno portato all’approvazione della legge costituzionale, «a partire da un testo rispetto al quale si è rifiutato ogni contributo emendativo, fosse pur suggerito da appartenenti alla stessa coalizione che lo ha proposto». A ogni evidenza «la ferrea blindatura del testo ha ridotto i vari passaggi dell’esame da parte di deputati e senatori a una serie di stucchevoli teatrini, in palese conflitto con un’esigenza che, mediante le suddette regole, i padri costituenti vollero fosse salvaguardata ogni qualvolta si venisse a toccare la legge basilare della Repubblica. È quella di un confronto particolarmente ed effettivamente approfondito e incisivo sui contenuti del testo, ricercandone autenticamente la più ampia condivisione possibile, qui sostituita viceversa da un categorico “prendere o lasciare”». ....

42436 ROMA-ADISTA. Sulla cosiddetta “riforma della giustizia” le osservazioni del mondo mediatico cattolico non sono numerose, anche se nel corso della campagna elettorale le prese di posi(...)

Un’analisi delle criticità, dei passi falsi, delle disfunzioni, delle esclusioni, in sostanza dello scarto tra quanto er...
28/11/2025

Un’analisi delle criticità, dei passi falsi, delle disfunzioni, delle esclusioni, in sostanza dello scarto tra quanto era stato pianificato nel progetto “Il coraggio di guardare” e quanto è effettivamente stato poi realizzato: è quanto è avvenuto il 7 novembre scorso nella diocesi di BolzanoBressanone durante il convegno “Il coraggio di agire”, fase di valutazione dei tanti piccoli e grandi errori commessi nella lotta contro gli abusi nella Chiesa nel corso del primo anno di azione, dopo la pubblicazione, nello scorso gennaio, del Rapporto dello studio legale tedesco Spilker Wastl e Westphal (v. Adista Notizie n. 39/25), dopo che sono emerse altre 30 segnalazioni di presunti abusi nel corso degli ultimi anni.

A segnare un forte momento di disillusione, dopo aver suscitato molte speranze nel contesto dell’immobilismo della Chiesa italiana sugli abusi, è stato in primo luogo, lo scorso settembre, il trasferimento a una destinazione pastorale in alta Val Pusteria di don Giorgio Carli, prosciolto penalmente per prescrizione nel 2009 in Cassazione, dopo una condanna in secondo grado a oltre 7 anni per aver abusato di una bambina di 9 anni. La Cassazione confermava però la responsabilità civile condannando la diocesi di Bolzano e Bressanone e la parrocchia San Pio X di Bolzano al risarcimento di 700.000 euro, oltre agli interessi legali alla vittima e alla sua famiglia. ....

42433 BOLZANO-ADISTA. Un’analisi delle criticità, dei passi falsi, delle disfunzioni, delle esclusioni, in sostanza dello scarto tra quanto era stato pianificato nel progetto “Il co(...)

«Il cristiano non è un pusillanime, non indietreggia di fronte alle sfide della storia, non evade dalla condizione del p...
28/11/2025

«Il cristiano non è un pusillanime, non indietreggia di fronte alle sfide della storia, non evade dalla condizione del proprio tempo indossando maschere artificiose». Chissà cosa intendeva e con chi ce l’aveva mons. Gian Franco Saba, arcivescovo di Sassari e dallo scorso mese di aprile anche vescovo ordinario militare per l’Italia, con i gradi di generale di corpo di armata, nel suo editoriale per il Sir (4/11), l’agenzia di stampa della Conferenza episcopale italiana.

La data della pubblicazione, 4 novembre, e il tono fortemente retorico dell’intero editoriale autorizzano a pensare che si sia trattato di un’esaltazione del ruolo delle Forze armate, benché non diretta ma fortemente allusiva ed equilibrata da generiche citazioni e indicazioni di pace.

«Il 4 novembre, festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate, risuona nel nostro calendario come una melodia intessuta di espressioni musicali capace di suscitare una molteplicità di sentimenti, pensieri e progetti», si legge nell’editoriale del vescovo castrense. «Il primo programma che possiamo maturare alla luce dei fatti storici oggetto di memoria è l’educazione delle nuove generazioni, nonché di ciascuno di noi, a vivere il presente con responsabilità». ....

42434 ROMA-ADISTA. «Il cristiano non è un pusillanime, non indietreggia di fronte alle sfide della storia, non evade dalla condizione del proprio tempo indossando maschere artificiose&raq(...)

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