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Adista Notizie e approfondimenti su realtà religiose, politica, pace, disarmo, clima, migranti, diritti.

29 ottobre e 15 novembre. Iscrivetevi, online o in presenza, ai due convegni sugli abusi organizzati a Milano da Adista ...
27/10/2025

29 ottobre e 15 novembre. Iscrivetevi, online o in presenza, ai due convegni sugli abusi organizzati a Milano da Adista e ItalyChurchToo. [email protected]

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa. Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale ...

❗️❗️❗️ 𝗦𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗔𝗱𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́🎙 «Da decenni   racconta la storia delle Chiese e del mondo, la politica con le conquiste...
14/10/2025

❗️❗️❗️ 𝗦𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗔𝗱𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́

🎙 «Da decenni racconta la storia delle Chiese e del mondo, la politica con le conquiste di civiltà e le immancabili beghe; le lotte per il lavoro, per la tutela dell’ambiente, per i diritti; dà voce a chi non ha voce, a chi, pur avendola, non viene ascoltato, a chi la voce viene tolta dal "potere vestito d’umana sembianza" (F. De Andrè)».
«Nella giungla in cui l’umanità precipita, dove ogni cellulare è una postazione mobile, Adista è un servizio delicato e decisivo. Serve a trasmettere notizie, a raccontare e indicare orizzonti, a offrire ai lettori una griglia di interpretazione dei fatti, ad aiutare gli uomini e le donne a diventare umani per cercare di rendere migliori i luoghi, le comunità e le Istituzioni».

⏳ In questo articolo, Vitaliano Della Sala spiega perché 𝗹𝗮 𝘃𝗼𝗰𝗲 𝗱𝗶 #𝗔𝗱𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗲𝘃𝗲 𝘀𝗽𝗲𝗴𝗻𝗲𝗿𝘀𝗶 e perché è importante che 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗿𝗼𝘄𝗱𝗳𝘂𝗻𝗱𝗶𝗻𝗴 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗶 𝗮 𝗰𝗼𝗶𝗻𝘃𝗼𝗹𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶, 𝗻𝗲𝗹 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗯𝗿𝗲𝘃𝗲 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 ⏳

👉 Leggi l'articolo su Adista: https://www.adista.it/articolo/74621

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Programmata per i giorni dal 14 al 16 novembre, la 27ª edizione del Congresso Cattolici e Vita Pubblica (Congreso Católi...
08/10/2025

Programmata per i giorni dal 14 al 16 novembre, la 27ª edizione del Congresso Cattolici e Vita Pubblica (Congreso Católicos y Vida Pública) avrà per tema “Tu, Speranza”. Organizzato ogni anno dall'Associazione Cattolica dei Propagandisti (ACdP, dell’ultra destra spagnola) e dalla Fondazione Universitaria San Pablo CEU, presso la quale si svolgerà, l'evento si propone di «riflettere sulla realtà alla luce del Vangelo». Il forum «non è affatto politico», hanno tenuto a precisare gli organizzatori, ma è innegabile che la riflessione e le strategie politiche che ne emergeranno saranno caratterizzata da una ben precisa impronta di cattolicesimo conservatore. A livello ecclesiale, per esempio, parteciperanno – come svelato a fine settembre dai condirettori del Congresso, José Masip e María San Gil, rispettivamente vicepresidente e vicesegretaria generale della ACdP – il vescovo di Orihuela José Ignacio Munilla (che nell'edizione del Congresso del 2024 è stato uno dei relatori principali) e l'arcivescovo di Madrid, José Cobo. Saranno presenti anche i tre preti influencer di “Red de Redes” (Rete di Reti), Jesús Silva, Patxi Bronchalo e Antonio María Domenech, che nel loro programma di catechesi e divulgazione affrontano temi quali la vita sacerdotale, il demonio, l'aborto, la fede, la sessualità, il papato, sempre con stile disinvolto e con umorismo si rivolgono in particolare ai giovani. .....

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346 parrocchie, delle quali solo 81 con un parroco esclusivo: è questa la situazione della diocesi di Torino e Susa dopo...
08/10/2025

346 parrocchie, delle quali solo 81 con un parroco esclusivo: è questa la situazione della diocesi di Torino e Susa dopo una massiccia operazione di accorpamento delle comunità portata avanti dall'arcivescovo, il card. Roberto Repole. Una “cura” massiccia per un territorio alle prese con una cronica mancanza di preti, che negli ultimi mesi ha visto trasferimenti e avvicendamenti, spesso non indolori. A riferirne è Francesco Antonioli sull'edizione torinese di Repubblica (28/9).

La politica di fusione delle parrocchie, che Repole porta avanti da quando è arcivescovo, non è conclusa: carenza di vocazioni e alta età media dei preti, ben oltre i 60 anni, hanno reso necessario una terapia d'urto che ha creato non poche tensioni su diversi fronti: quello dei preti, alcuni dei quali si oppongono al trasferimento, rifiutandosi di lasciare il loro incarico, ma anche quello di gruppi laicali che protestano contro le misure del cardinale. «Ci sentiamo presi in giro e cavie di una sperimentazione socioreligiosa», scrivono in una lettera dai toni furibondi di cui Repubblica è entrata in possesso, puntando il dito contro un atteggiamento presuntamente autoritario di Repole.

Ma le cose, scrive Antonioli, non stanno proprio così. Lo esprime bene don Mario Aversano, vicario per la pastorale del territorio, che riferisce, sconsolato, di «consigli parrocchiali durissimi». «Cerco di ascoltare e verbalizzare la frustrazione, di cui teniamo conto. Tutti ritengono di essere una situazione a sé stante. Però, non c’è alternativa alla corresponsabilità e dunque all'unione delle parrocchie. Al cambiamento si arriva o perché si traccia una rotta o perché si è vittime di naufragio. Ecco, noi stiamo cercando di progettare, giocando d'anticipo». .....

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Il vero problema non è tanto il “caso Lauria” quanto piuttosto «l’eclissi di una vera democrazia sindacale» all’interno ...
08/10/2025

Il vero problema non è tanto il “caso Lauria” quanto piuttosto «l’eclissi di una vera democrazia sindacale» all’interno della Cisl. È l’opinione di Savino Pezzotta (già segretario generale Cisl dal 2000 al 2006) che, a partire dalla vicenda di Francesco Lauria (il dirigente sindacale messo sotto processo dalla nuova segretaria generale Daniela Fumarola per aver espresso delle critiche nei confronti del governo Meloni: v. notizia precedente), delinea un ritratto impietoso del sindacato di ispirazione cattolica degli ultimi tempi a partire da un aspetto: la forte riduzione della «libertà di esprimere opinioni critiche» o semplicemente «diverse» da quelle del segretario. «Invece del confronto democratico – scrive Pezzotta (l’Unità, 1 ottobre) – si sceglie sempre più spesso la strada disciplinare, riducendo il sindacato a una struttura monolitica. Chi governa tende a proteggere se stesso, a non tollerare voci critiche, rinunciando al pluralismo interno che è il vero lievito della democrazia. Si predica la partecipazione nei luoghi di lavoro, che non può che essere pluralistica, e nello stesso tempo la si nega all’interno, imponendo una coesione dall’alto». ....

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La Cisl avvia un procedimento disciplinare, che potrebbe portare anche al licenziamento, nei confronti di Francesco Laur...
08/10/2025

La Cisl avvia un procedimento disciplinare, che potrebbe portare anche al licenziamento, nei confronti di Francesco Lauria, incaricato di formazione europea e dei corsi per contrattualisti presso lo storico Centro studi Cisl di Fiesole (Fi) – nato nel 1951 negli anni della segreteria di Giulio Pastore – e responsabile della progettazione europea presso la Cisl nazionale, nonché autore di importanti monografie, fra cui Le 150 ore per il diritto allo studio. Analisi, memorie, echi di una straordinaria esperienza sindacale, Edizioni Lavoro, 2012 e Sapere Libertà Mondo. La strada di Pippo Morelli, Edizioni Lavoro, 2021 (v. Adista Notizie, n. 30/21).

Al di là delle microcontestazioni formali che gli vengono addebitate, la colpa sostanziale di Lauria sarebbe quella di aver espresso pubblicamente delle critiche all’infatuazione per la premier Giorgia Meloni e per il suo governo da parte del sindacato di via Po (è un dato di fatto che Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl fino a febbraio 2025, è attualmente sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega per il Sud) e in generale per lo slittamento a destra della Cisl, sempre più lontana dalla vocazione autenticamente popolare e sociale che ha caratterizzato per decenni il sindacato di ispirazione cattolica. ....

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Riccardo Redaelli, su Avvenire (2/10), scrive che la pace in Medio Oriente è urgente e auspicabile, ma che il piano di T...
08/10/2025

Riccardo Redaelli, su Avvenire (2/10), scrive che la pace in Medio Oriente è urgente e auspicabile, ma che il piano di Trump è «un accordo di pace fra israeliani e palestinesi che non considera questi ultimi: sono semplice oggetto della trattativa, ma mai un soggetto con una voce e una rappresentanza». Anche la stessa Autorità Nazionale Palestinese, aggiunge Redaelli, «certo corrotta e inefficiente», «viene del tutto ignorata e bypassata. Un vulnus grave, reso ancora peggiore dalla decisione di creare un comitato internazionale che gestisca la ricostruzione dal sapore vetero coloniale. Al vertice, Trump ha messo se stesso, e si sa che avrà un ruolo di importanza particolare anche lo screditato ex primo ministro britannico Tony Blair, uno degli artefici della disastrosa invasione anglo-americana dell’Iraq nel 2003.

La Palestina ha già avuto governatori britannici un secolo fa, quando Francia e Gran Bretagna si spartirono i territori del Medio Oriente dopo la sconfitta dell’Impero ottomano. Non finì bene allora, non sembrano esservi le premesse per un successo di un piano di pace così sbilanciato a favore di Israele, che chiede di fatto la resa incondizionata di Hamas, che dice ai palestinesi che essi non hanno diritto ad amministrarsi, e che lascia nel vago l’impegno di Israele a ritirarsi dalla Striscia». .....

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«La storia è raccontata da coloro che la documentano»: un appello congiunto al governo di Israele – che invoca il libero...
08/10/2025

«La storia è raccontata da coloro che la documentano»: un appello congiunto al governo di Israele – che invoca il libero accesso dei giornalisti stranieri indipendenti per documentare quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza – è stato lanciato dalla BBC, insieme ad Agence FrancePresse (AFP), Associated Press (AP) e Reuters, attraverso un cortometraggio (urly.it/31cc3k) diffuso in occasione dell'80.ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite (nell’80° anniversario della fondazione dell’ONU), che si è tenuta a settembre a New York sul tema “Meglio insieme: 80 anni e oltre per la pace, lo sviluppo e i diritti umani”.

Il video di poco più di 2 minuti, narrato dalla voce del giornalista BBC David Dimbleby, sottolinea il fondamentale contributo che il giornalismo internazionale offre nel raccontare i fatti al mondo intero, al fianco dei giornalisti palestinesi che oggi sono gli unici a poter testimoniare il massacro e gli abusi nella Striscia e che, anche per questo, sono presi di mira dagli attacchi dell’esercito israeliano. Nonostante le Forze di Difesa Israeliane (IDF) continuino a negare che i giornalisti a Gaza rappresentano obiettivi di guerra, secondo l'Ufficio ONU per i Diritti Umani 248 giornalisti palestinesi sono stati uccisi dall’inizio dell’aggressione israeliana. ....

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È intervenuto anche il segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali della Santa Sede, mons...
08/10/2025

È intervenuto anche il segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali della Santa Sede, mons. Paul Richard Gallagher, all’80.ma sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di settembre, che a New York ha commemorato l’80° anniversario della fondazione Onu con un tema – “Meglio insieme: 80 anni e oltre per la pace, lo sviluppo e i diritti umani” – quantomeno eloquente in un contesto globale segnato da guerre, riarmo, egoismi nazionali, depauperamento della cooperazione internazionale e svilimento del diritto internazionale.

Nel discorso a tutto campo del 29 settembre, mons. Gallagher ha presentato la proposta vaticana e di Leone XIV alle grandi sfide attuali: una ricetta di cooperazione multilaterale, «pace disarmata e disarmante, umile e perseverante», giustizia e verità.

Secondo il rappresentante della diplomazia vaticana, l'anniversario dell’istituzione delle Nazioni Unite rappresenta «un momento opportuno per riaffermare i valori fondamentali dell'Organizzazione» proclamati nel 1945 «in un mondo sempre più frammentato», e «far progredire i diritti umani» sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani il 10 dicembre 1948. ....

42382 NEW YORK-ADISTA. È intervenuto anche il segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali della Santa Sede, mons. Paul Richard Gallagher, all’80.ma sessione(...)

L’alleanza che non ti aspetti per difendere l'ambiente e contrastare il riscaldamento globale è quella nata in Vaticano ...
08/10/2025

L’alleanza che non ti aspetti per difendere l'ambiente e contrastare il riscaldamento globale è quella nata in Vaticano fra Leone XIV, il governo del Brasile, che ospiterà la prossima conferenza mondiale sul clima, la Cop30 (in programma a Belém dal 10 al 21 novembre), e l'ex governatore della California, repubblicano, Arnold Schwarzenegger, che è stato promotore di leggi bipartisan particolarmente severe a tutela dell’ambiente nello Stato del sud degli USA. A dimostrazione che l'impegno per la cura della “casa comune” può unire persone e realtà anche assai distanti fra di loro.

Occasione dell’inedito incontro, le celebrazioni per i 10 anni della storica enciclica sull'ambiente di papa Francesco Laudato si’. Da allora è nato ed è cresciuto a livello globale un movimento cattolico di ispirazione, ma che si è allargato anche a credenti di altre fedi, che ha preso nome e spunto dall'enciclica, per passare dalle parole ai fatti, all’azione concreta, in difesa della casa comune. Il lavoro svolto in questi anni è confluito nella conferenza internazionale “Raising Hope on climate change”, svoltasi a Castel Gandolfo dal 1° al 3 ottobre presso il centro Mariapoli dei Focolarini e organizzata dal Movimento Laudato si’ in collaborazione con il Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, Caritas Internationalis, CIDSE, UISG, Movimento dei Focolari, l’Ecclesial Networks Alliance (organismo internazionale impegnato nella promozione dell’ecologia integrale). ....

42381 ADISTA-CITTÀ DEL VATICANO. L’alleanza che non ti aspetti per difendere l'ambiente e contrastare il riscaldamento globale è quella nata in Vaticano fra Leone XIV, il gover(...)

08/10/2025

Un’amica mi ha inviato l’intervista del card. François-Xavier Bustillo al canale YouTube del domenicano Paul-Adrien du Moulinet d’Hardemare. Dalla mia formazione ho conserv(...)

Una Madonna palestinese che tiene in braccio un Gesù bambino scheletrico e la scritta «Christ died in Gaza» («Cristo è m...
08/10/2025

Una Madonna palestinese che tiene in braccio un Gesù bambino scheletrico e la scritta «Christ died in Gaza» («Cristo è morto a Gaza») è l’immagine che ha accompagnato l’iniziativa della rete internazionale dei “Preti contro il genocidio” che si è svolta a Roma lo scorso 22 settembre, lo stesso giorno del grande sciopero generale per la Palestina proclamato dai sindacati di base: prima un momento di preghiera nella chiesa di Sant’Andrea al Quirinale, poi una marcia per le vie della città, fino a Montecitorio.

L’appello è stato lanciato una decina di giorni fa da don Rito Maresca, parroco a Piano di Sorrento (Na), anche per rispondere al grido di aiuto di una comunità di suore in Palestina, e – nonostante il misterioso oscuramento dell’account da parte di Google per qualche decina di ore – ha velocemente raccolto 1.600 adesioni da parte di preti, religiosi e diversi vescovi di cinquanta Paesi, fra cui il cardinale salesiano Cristóbal López Romero, arcivescovo di Rabat, e i vescovi emeriti Raffaele Nogaro (Caserta), Domenico Mogavero (Mazara Del Vallo) e Giovanni Ricchiuti, emerito di Altamura e presidente nazionale di Pax Christi. .....

42373 ROMA-ADISTA. Una Madonna palestinese che tiene in braccio un Gesù bambino scheletrico e la scritta «Christ died in Gaza» («Cristo è morto a Gaza») è(...)

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