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Dopo 9 anni di lotta legale, finalmente giustizia.Mauro Giuseppe Sardu e Ombretta Romanin, i coniugi torinesi sopravviss...
22/08/2025

Dopo 9 anni di lotta legale, finalmente giustizia.
Mauro Giuseppe Sardu e Ombretta Romanin, i coniugi torinesi sopravvissuti alla strage di Nizza del 14 luglio 2016, sono stati finalmente riconosciuti come vittime del terrorismo anche dallo Stato italiano.

Il Tribunale di Torino ha condannato il Ministero dell’Interno a risarcirli, dopo anni in cui l’Italia aveva negato loro questo diritto, arrivando persino a mettere in dubbio la loro presenza sul luogo dell’attentato che costò la vita a 86 persone.

La sentenza, passata in giudicato lo scorso maggio, ha riconosciuto per entrambi un disturbo post-traumatico da stress cronico, con un’invalidità del 43%. È stato così disposto il pagamento di un assegno vitalizio di 500 euro, oltre a uno speciale assegno mensile di 1.033 euro.

“Abbiamo perso i nostri progetti di vita – raccontano i coniugi, difesi dall’avvocato Ezio Bonanni e sostenuti dall’Osservatorio Vittime del Dovere – e solo grazie a questa sentenza ci sentiamo, almeno in parte, risarciti moralmente.”

È morta nella notte Valeria Sollai, 62 anni, ricoverata da settimane per un’intossicazione da botulino dopo aver mangiat...
20/08/2025

È morta nella notte Valeria Sollai, 62 anni, ricoverata da settimane per un’intossicazione da botulino dopo aver mangiato cibi contaminati alla Fiesta Latina di fine luglio a Cagliari. È la seconda vittima, dopo Roberta Pitzalis, 38 anni.

Valeria lavorava come cuoca nella scuola dell’infanzia di Monserrato. "Una donna buona e generosa, molto amata dai bambini", ha ricordato il sindaco Tomaso Locci, che ha annunciato la presenza ufficiale del Comune ai funerali.

Prosegue l’inchiesta: indagato il titolare dello stand. Il Codacons annuncia azioni legali per le vittime e i familiari.

E' stata ritrovata  Alessia Daminelli ad una settimana dalla scomparsa. La quindicenne di Brembate di Sopra era sparita ...
19/08/2025

E' stata ritrovata Alessia Daminelli ad una settimana dalla scomparsa. La quindicenne di Brembate di Sopra era sparita lo scorso 10 agosto dall'abitazione di famiglia in circostanze misteriose.

La ragazza infatti non aveva portato con sé né il telefono né i documenti di identità, circostanza che ha fatto pensare a un'uscita precipitosa non premeditata anche se non c'erano altri indizi per ricostruire quello che è avvenuto quella domenica.

I genitori, in collaborazione con l'associazione Penelope, l'hanno cercata per giorni, facendo circolare annunci con una foto della quindicenne, nella speranza che qualcuno potesse riconoscerla e fornire degli indizi utili al suo ritrovamento. L'assenza di dispositivi elettronici rendeva non tracciabile la ragazza e l'angoscia era aumentava con il passare dello ore.

A confermare la notizia del ritrovamento è l'associazione Penelope con una nota:

"Grazie a chi ha condiviso la sua scheda. A chi ha segnalato, a chi ha guardato con attenzione, a chi ha sperato. Perché ogni condivisione può fare la differenza. A noi interessa cercare, non giudicare. I “perché”, le ipotesi, i commenti sul “cosa avrei fatto io” lasciamoli da parte".

Ci sono giornate che ti lasciano con un senso di vuoto immenso. A scoprire Eleonora esanime è stato il marito, Paolo, pr...
19/08/2025

Ci sono giornate che ti lasciano con un senso di vuoto immenso.

A scoprire Eleonora esanime è stato il marito, Paolo, preoccupato perchè non stava più rispondendo ad alcuni messaggi su WhatsApp. Il figlio che si trovava con lei, di appena due anni e mezzo, ha vegliato la mamma, fino all'arrivo del padre. Il marito aveva poco prima accompagnato l'altro figlio, di nove anni, a casa di alcuni amici con cui avrebbero cenato tutti insieme. Intorno alle 18 la scoperta della tragedia, provocata da un infarto: Eleonora Bellati soffriva da tempo di una cardiopatia che monitorava con controlli frequenti. E' stata trovata esamine, priva di coscienza, a letto. Subito è scattato l'allarme al 118 ma quando medico e infermieri del Suem sono giunti per Eleonora non c'era più nulla da fare. A piangerla decine di amici e conoscenti oltre ai volontari di "Giocare in corsia" a San Paolo di Treviso di cui aveva fatto parte prima di diventare madre. Eleonora ha lasciato figli Guglielmo e Gregorio, i genitori Massimiliano e Nicoletta,
la sorella Francesca con il marito Christian, parenti ed amici.

Ispettore di polizia assassinato a coltellate: arrestato il figlio della compagna: I carabinieri hanno rintracciato e bl...
19/08/2025

Ispettore di polizia assassinato a coltellate: arrestato il figlio della compagna: I carabinieri hanno rintracciato e bloccato il ventunenne, Roberto Marchese, accusato di aver ucciso l'ispettore di polizia Ciro Luongo a Melito di Napoli. Marchese, figlio della compagna di Luongo, era fuggito immediatamente dopo il delitto.

L'omicidio è avvenuto al termine di una lite familiare che si è trasformata in una violenta aggressione. Purtroppo, quando i carabinieri sono giunti sul posto, dopo una chiamata di emergenza, per Luongo non c'era più nulla da fare.

Le indagini, ora coordinate dalla procura di Napoli Nord, mirano a chiarire la dinamica e il motivo alla base di questa tragedia. Si cerca di capire se ci fosse un risentimento preesistente tra i due o se la violenza sia esplosa improvvisamente. La priorità è ora assicurarsi che il giovane responsabile venga catturato.

"E' stato l'incontro più importante perchè ha cambiato la mia vita, quella dei miei familiari e di tante persone che mi ...
18/08/2025

"E' stato l'incontro più importante perchè ha cambiato la mia vita, quella dei miei familiari e di tante persone che mi vogliono bene,. Pippo sapeva sorridere alle persone con molta generosità ma con verità. Le sue braccia erano sempre così, grandi e aperte. Avete visto quante foto ci sono di lui a braccia aperte? Era l'emblema del suo carattere quando veniva coinvolto emotivamente. Ho amato i consigli che mi ha dato negli anni. Mi diceva. ricordati Laura, devi cantare le canzoni eterne, non ti accontentare di cantare le canzoni di una stagione. E io gli dicevo: ma come faccio a capire se saranno eterne? E lui: lo senti dentro di te. E' sempre stato presente e non con una telefonata all'anno. Ho pianto tanto in questi giorni ma oggi sento che lui mi sta dando quella forza che vedevo nei suoi occhi quando ho fatto le prime a prove qui a Roma per Sanremo giovani nel 1993 ed era entusiasta di tutti noi giovani, con quella sua generosità - e non lo diciamo adesso, glielo abbiamo detto quando lui era in vita. Ed è questa un'altra cosa importante che mi ha insegnato, dire le cose quando viviamo. Lui me le ha dette tutte ed io sono stata fortunata a dirle tante volte: ti voglio bene" - Laura Pausini

Con una carriera iniziata nei primi anni ’70 e proseguita per oltre sessant’anni, Baudo ha accompagnato generazioni di s...
18/08/2025

Con una carriera iniziata nei primi anni ’70 e proseguita per oltre sessant’anni, Baudo ha accompagnato generazioni di spettatori, diventando un simbolo della TV pubblica e del varietà italiano.

Domani, al Teatro delle Vittorie – uno dei luoghi a lui più cari e che tante volte lo ha visto protagonista – sarà allestita la camera ardente per consentire al pubblico, ai colleghi e agli amici di salutarlo un’ultima volta. Un omaggio voluto dalla Rai in accordo con la famiglia.

La camera ardente sarà aperta lunedì 18 agosto dalle 10 alle 20, e martedì 19 agosto dalle 9 alle 12.

I funerali si svolgeranno nella sua terra natale, a Militello Val di Catania, mercoledì 20 agosto alle ore 16, nella Chiesa di Santa Maria della Stella.

🔴 Tragedia a Forio d'Ischia: sparatoria lascia tre vittimeResta in condizioni critiche e con prognosi riservata la 42enn...
18/08/2025

🔴 Tragedia a Forio d'Ischia: sparatoria lascia tre vittime

Resta in condizioni critiche e con prognosi riservata la 42enne ucraina ferita in un tragico episodio di violenza avvenuto sabato 16 agosto. Nella sparatoria, che ha scosso profondamente la comunità, hanno perso la vita la madre della donna e il suo attuale compagno. L'autore degli spari, un 69enne italiano, si è suicidato sul posto.

Secondo le indagini condotte dai Carabinieri, l'uomo ha aperto il fuoco contro le tre persone che camminavano in un vicolo di Forio. Dopo aver colpito mortalmente la madre della vittima e il compagno, ha rincorso la ex moglie, colpendola gravemente, per poi rivolgere l'arma contro di sé. È deceduto in ospedale dopo il tentativo estremo.

La donna, inizialmente ricoverata presso l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, è stata trasferita all’ospedale Cardarelli di Napoli per proseguire le cure. Le indagini continuano sotto la direzione della compagnia dei Carabinieri di Ischia.

Il sindaco di Forio, Stani Verde, ha commentato l'accaduto con profondo dolore: "La nostra comunità è sconvolta dalla tragedia, che ha portato via due vite innocenti in circostanze drammatiche. Sebbene le vittime non fossero di Forio, il legame con il nostro paese è forte. Ci confrontiamo ancora una volta con un femminicidio e un duplice omicidio, che sollevano interrogativi su come affrontare la cultura della violenza nella nostra società."

Tre dei quattro ragazzini coinvolti nell’incidente mortale in cui ha perso la vita Cecilia De Astis a Milano sono stati ...
15/08/2025

Tre dei quattro ragazzini coinvolti nell’incidente mortale in cui ha perso la vita Cecilia De Astis a Milano sono stati ritrovati in Piemonte e allontanati nuovamente dalle famiglie. Ora saranno affidati a comunità protette. Il quarto minore è ancora irreperibile.

Una ragazza è stata fermata lungo l’A6 Torino-Savona, all’altezza di Fossano. Altri due, tra cui il conducente dell’auto rubata che ha causato la tragedia, sono stati trovati a Beinasco (TO), in un terreno agricolo.

Le famiglie, dopo essere rientrate nel campo rom milanese, si erano nuovamente allontanate “senza comunicare le loro intenzioni”.

Secondo la Procura minorile di Milano, i tre minori sono stati allontanati perché “moralmente e materialmente abbandonati” e in grave pericolo all’interno del contesto familiare.

Intanto, proseguono le ricerche per rintracciare il quarto minore. Denunciata per ricettazione anche la nonna della ragazzina di 11 anni: nel furgone dove viaggiava è stato trovato oro rubato.

«Voglio solo poter piangere mio figlio in Italia. Ogni giorno che passa è una tortura».È il grido di dolore di Roxana, u...
14/08/2025

«Voglio solo poter piangere mio figlio in Italia. Ogni giorno che passa è una tortura».
È il grido di dolore di Roxana, una mamma distrutta dalla perdita improvvisa del suo piccolo A***n, un bimbo bellissimo di appena 10 mesi, mancato nel sonno durante una vacanza ad Antalya, in Turchia.

Doveva essere un momento di serenità per Roxana, il marito Bogdan e i loro due figli. Una vacanza in famiglia, insieme agli amici, diventata in un attimo un incubo.

Martedì mattina A***n si è addormentato per sempre, lasciando un vuoto impossibile da colmare.
La corsa disperata in ospedale, i tentativi di rianimarlo, la speranza che si spegne. E da lì inizia un altro dolore: quello della burocrazia.

Il rientro della salma è bloccato. Il Consolato italiano attende ancora i documenti cartacei dall’agenzia funebre turca: niente PEC, solo spedizione postale. Nel 2025.
Se i documenti non arrivano in tempo, il volo di rimpatrio dovrà essere annullato. Con costi che aumentano e un'agonia che si prolunga ogni giorno di più.

Roxana e Bogdan vivono in Italia da oltre 20 anni. Persone semplici, lavoratori. Hanno un altro figlio, Iannis, di 6 anni, pronto a iniziare la scuola primaria. Ora vogliono solo una cosa: poter riportare A***n a casa, e dargli l’addio circondati dall’amore dei loro cari.

Cecilia De Astis, 71 anni, travolta e uccisa da un’auto rubata nel quartiere Gratosoglio a Milano. Proprio dove nel 1986...
13/08/2025

Cecilia De Astis, 71 anni, travolta e uccisa da un’auto rubata nel quartiere Gratosoglio a Milano. Proprio dove nel 1986 la signora, di origini pugliesi, si era trasferita con suo marito per ricominciare una nuova vita al Nord. Quest’estate sarebbe dovuta tornare nella sua Ruvo di Puglia, la sua terra d’origine. Ma alla fine aveva declinato l’invito dei parenti, per restare a Milano, la città che da decenni era diventata casa.

I figli Gaetano e Filippo, insieme agli altri familiari, hanno recuperato gli ultimi ricordi della 71enne, rimasti sull’asfalto nel punto dell’incidente. Cecilia è morta quasi sul colpo. Dall’auto, una Citroen Ds4 bianca, sono scesi fuggiti quattro bambini. La macchina era stata rubata domenica sera a quattro turisti francesi «Eravamo tornati da un giro in centro, erano le 20. L’auto era scomparsa. Era ancora piena di bagagli. Siamo sotto choc, increduli» hanno detto.

A Milano, la 71enne si dedicava a una vita da pensionata. Quando s’era trasferita, quasi quarant’anni fa, aveva trovato lavoro in un cotonificio del Gratosoglio, la «Cederna». Lo storico stabilimento tessile, fondato negli anni Trenta. aveva poi chiuso nel 2020, pochi mesi prima della pandemia, e lei aveva appena fatto in tempo ad andare in pensione.

La cultura dell’ago e del filo, del «tenere insieme», l’aveva però accompagnata anche una volta terminato il tempo lavorativo. «Una persona disponibile, apprezzata, stimata», raccontano le voci di chi l’ha incrociata, sottolineando che la signora Cecilia era sempre presente per il quartiere, pronta a dare una mano per gli altri. Negli ultimi mesi frequentava la mensa a pochi metri da casa, luogo di socialità del quartiere. E proprio ieri, pochi istanti prima dell’incidente, stava uscendo dalla «Casa della solidarietà» dei fratelli di San Francesco, dove era stata invitata a pranzo. All’uscita, sul lato opposto della strada rispetto all’ingresso della fondazione, è stata centrata dalla Citroen.

I bambini sono stati rintracciati poche ore dopo. La madre di uno dei quattro ragazzini dell’incidente mortale di via Saponaro ha risposto ad alcune domande «Mio figlio... ha undici anni...È da stamattina all’alba che piango. Per mio figlio. E per la signora che è morta. Cosa posso dire... non so davvero. Sono sotto choc. Vediamo cosa gli fanno... ha solo undici anni. Quello che hanno fatto... sono bambini, non sono adulti, che capiscono».

«Quello che è successo mio figlio me l’ha raccontato stanotte. Erano usciti al mattino insieme, a piedi. E sono tornati tardi. Eravamo preoccupati, vedevamo la polizia passare tante volte nella strada: non capivamo, non sapevamo cosa pensare. Ma all’inizio lui e gli altri non hanno detto niente. Poi stanotte si sono messi a piangere. Ci hanno raccontato di questa tragedia, dell’incidente, di quello che era successo. Non so cosa pensare. L’auto l'hanno trovata abbandonata con le chiavi dentro, o l’avranno rubata, ma non ci hanno detto niente». Giura: «Li avessimo visti in macchina, li avremmo fermati, avremmo detto qualcosa».

Dopo essere stati ascoltati dalla polizia i bambini sono tornati tutti in via Selvanesco, nel campo nomadi da dove erano venuti. La loro roulotte è una di quelle che con furgoni e camper - in totale nove mezzi - sono accampati da anni su una spianata di terra.

«La mia famiglia è a Milano da sette-otto mesi - racconta la donna -. Veniamo da Roma, da Bologna, ci spostiamo spesso. Al campo, oltre ai bambini, siamo tutte donne». I mariti, dice, sono tutti in galera, «anche il mio, per vecchi reati». E ora? «La bimba ha mangiato, devo rientrare, vediamo che succede».

Indirizzo

Rome

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