
15/09/2025
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Il fiume Adige ha sempre rivestito, dal X secolo in poi (quando fu attestato nell'attuale corso) un ruolo fondamentale per lo sviluppo storico[5] della cittĂ di Legnago e di Porto, una frazione sulla riva sinistra del fiume: grazie al loro ruolo difensivo, tali localitĂ vennero popolate giĂ in epoche antichissime.
Molteplici sono le tracce che testimoniano una vita molto fiorente già durante l'Età del Bronzo (XIII secolo a.C.), grazie soprattutto al ritrovamento nel 1931 di una terramara e agli innumerevoli resti archeologici risalenti alla civiltà Etrusca tutt'oggi conservati presso il Museo Civico Fioroni e il Centro Ambientale ed Archeologico. Successivamente, grazie ai romani che si insediarono in quello che lo storico latino Tacito identificò col Forum Allieni, le campagne circostanti vennero rese fertili e Legnago diventò così un punto di riferimento per la bassa Veronese, così come rimase per secoli.
Dopo che il canale che attraversava Legnago divenne dal X secolo il corso principale del fiume Adige e ne furono man mano ampliati gli argini, durante l'Alto Medioevo Legnago amplia il proprio abitato ed assume il volto di una vera e propria roccaforte militare. Ancor oggi sono visibili alcune testimonianze dell'antica Porta Mantova (Legnago un tempo era completamente fortificata) nei pressi di Piazza Garibaldi, Via Giacomo Matteotti e Corso della Vittoria le quali sono state portate alla luce in seguito ad alcuni lavori di sistemazione della piazza nel 2004 e poi successivamente ricoperti a cavallo tra il 2011 e 2012, in quanto le avversitĂ atmosferiche le stavano deteriorando. La cittadina venne conquistata prima dai Longobardi e successivamente dai Franchi, fino a diventare attorno al Mille proprietĂ del vescovo di Verona il quale la cede al Comune in cambio di Monteforte d'Alpone. Successivamente, Legnago diventa un possedimento di Ezzelino IV da Romano per poi passare sotto la dominazione scaligera dal 1207 fino al 1387. Si susseguirono poi le dominazioni dei Visconti e dei Carraresi.