Eywa

Eywa Eywa è un editore indipendente di approfondimento critico. Raccontiamo ambiente, diritti, politica e innovazione, andando oltre la superficie delle notizie.

Ogni settimana, pubblichiamo articoli, dossier e video. Nato da un'idea di Brunilde Trizio.

14/08/2025

🌿 Quest’estate poteva essere ben 7 gradi più fresca in città. E non è fantascienza!

Sì, sette gradi. In meno.
Non in montagna, non al mare: in pieno centro città 💚
Niente asfalto rovente, niente marciapiedi-bistecchiere 🥵

In una città biointegrata, l’effetto isola di calore – quel fenomeno per cui il cemento intrappola il calore e fa salire la temperatura urbana fino a 10 °C in più (!) rispetto alle zone verdi – sarebbe solo un brutto ricordo…

Al posto delle strade infuocate, avresti viali coperti da filari di tigli, platani e pergolati di vite. Sotto la loro ombra, grazie all’evapotraspirazione (le piante rilasciano vapore acqueo e rinfrescano l’aria naturalmente), cammineresti in una brezza che nemmeno il condizionatore di casa sa darti!

E a proposito di condizionatori: nelle case con tetto verde il fabbisogno di raffrescamento estivo può calare fino al 30%, con temperature interne più basse di 2–3 °C.
I tetti blu-verdi, che trattengono fino al 90% delle piogge e rilasciano acqua lentamente, aumentano ancora di più il raffrescamento. Risultato? Bollette alleggerite, meno CO₂, più silenzio e aria più pulita.

A Bologna, studi sui soli tetti verdi hanno registrato una riduzione della temperatura urbana intorno di 1–3 °C.
E se uniamo tetti verdi e alberature stradali, il calo può arrivare a 5–7 °C 🤩 abbastanza da trasformare un pomeriggio afoso in un’estate vivibile.

Questa non è un’utopia per il 2050.
È una tecnologia già in uso in città come Basilea, New York e persino Atene, dove i tetti verdi hanno abbassato la temperatura interna di 18 °C rispetto alle coperture tradizionali e dimezzato i consumi estivi.

💬 Invece di sopravvivere al caldo, potremmo viverlo bene.
La vera domanda è: cosa stiamo aspettando per trasformare le nostre città?
📩 Scrivi al tuo Comune, chiedi più alberi, tetti verdi e tetti blu. Le soluzioni ci sono già. Basta volerle 💚

STOP ai fastidiosi “numeri fantasma” dei call center: dal 19 agosto cambiano le regole! 📵AGCOM attiva filtri direttament...
13/08/2025

STOP ai fastidiosi “numeri fantasma” dei call center: dal 19 agosto cambiano le regole! 📵

AGCOM attiva filtri direttamente sulla rete: gli operatori bloccheranno in automatico le chiamate che partono dall’estero ma mostrano numeri fissi italiani (tipo 02, 06…).
Dal 19 novembre il blocco si estende anche ai numeri mobili falsi. Tu non devi installare nulla.

⚠️ Cosa NON cambia: i call center “legittimi” che usano numeri veri potranno ancora chiamarti solo se hai dato il consenso.
✅ Per non essere chiamato: iscriviti al Registro Pubblico delle Opposizioni e revoca i consensi superflui (link nei commenti)

🔁 Salva e condividi: più siamo informati, meno spam riceveremo 💚

Fonti: delibera AGCOM 106/25/CONS e comunicato ufficiale; il blocco è in due fasi (19/08 e 19/11).

Finalmente!

“Singapore respira. Le nostre città no… ancora.”È già realtà nella città-stato che fonde natura e tecnologia: serre vert...
11/08/2025

“Singapore respira. Le nostre città no… ancora.”
È già realtà nella città-stato che fonde natura e tecnologia: serre verticali, muri verdi, tetti orto. Un ecosistema urbano che cresce verso il cielo, non nel traffico.

E in Italia? Ogni nostra città – Roma, Torino, Napoli, Firenze, Genova – potrebbe respirare così.
Immagina: portici trasformati in giardini sospesi, facciate ridisegnate come ecosistemi viventi, balconi che diventano orti urbani… invece di smog.

Hai presente quella sensazione di folata d’aria fresca nel centro storico? Ecco: non è fantasia. È un modello già in atto a Singapore – e noi possiamo copiarlo.

Allora la domanda è semplice, quasi brutale: vogliamo continuare a respirare smog… o iniziare a respirare aria pulita in città?

Scopri come queste soluzioni esistono già — e come possono germogliare nella tua città. Il futuro verde è più vicino di quanto pensi.

Link nei commenti! 💚

06/08/2025

🐁 Perché torturare milioni di animali con la sperimentazione "scientifica"… quando l’IA può già dare risultati più precisi?
Oggi i modelli predittivi e i gemelli digitali simulano il corpo umano con una precisione tale da rendere i test sugli animali finalmente superati.
Più efficacia. Zero sofferenza.
Non ci sono più scuse!

👉 Il futuro della ricerca è qui. Scopri di più: link nei commenti.
E passaparola!

🐁 Milioni di animali torturati ogni anno. Ma qualcosa sta cambiando.Non grazie alla politica. Non grazie ai colossi dell...
04/08/2025

🐁 Milioni di animali torturati ogni anno. Ma qualcosa sta cambiando.
Non grazie alla politica. Non grazie ai colossi della farmaceutica.
Ma grazie a un’alleata inaspettata: l’intelligenza artificiale.

In silenzio, senza slogan né manifesti, una rivoluzione è già cominciata.
Non nei cortei, ma nei laboratori.
Dove i test sugli animali stanno lentamente cedendo il passo a modelli predittivi, gemelli digitali e algoritmi di simulazione.

E il risultato è chiaro: più accuratezza, meno sofferenza, tempi ridotti, costi minori.
Solo che nessuno ne parla.
Forse perché in gioco ci sono miliardi di euro, abitudini consolidate e un sistema che preferisce la crudeltà all’innovazione.

👉 Scopri come l’IA sta riscrivendo le regole della sperimentazione.
Un cambiamento possibile. E già in corso.
Leggi l’articolo completo qui nei commenti.

L’Italia è amata dal mondo intero per i suoi paesaggi, le città d’arte, i borghi e le tradizioni. Ma in molti luoghi lo ...
03/08/2025

L’Italia è amata dal mondo intero per i suoi paesaggi, le città d’arte, i borghi e le tradizioni. Ma in molti luoghi lo sguardo si è concentrato quasi esclusivamente sui luoghi più “social”, lasciando sullo sfondo tutto il resto del Paese.

La realtà? Il turismo da record del 2025 si concentra su pochissimi luoghi iconici, mentre il 99% del territorio italiano è poco valorizzato . Questa concentrazione provoca affollamenti insostenibili, tra vendite di souvenir invadenti e affitti brevi che spingono fuori i residenti .

Basta guardare cosa è accaduto recentemente a Roccaraso: in una domenica ghiacciata, migliaia di visitatori sono arrivati spinti da un video virale su TikTok. Il risultato? Strade bloccate, discariche improvvisate, reali difficoltà per chi vive lì .

Questo clima non è solo una questione di numeri. È una questione culturale: un tipo di turismo che arriva, scatta un selfie e va via, senza lasciare nulla se non disordine. Si tratta di un consumo superficiale, che inonda le destinazioni senza davvero incontrarle.

Perché questa situazione tocca tutti noi? I cittadini si trovano a convivere con ambienti sovraffollati, costi di affitti alle stelle, vita quotidiana compromessa. Le zone marginali vengono lasciate sole, mentre le destinazioni virali soffocano sotto il peso dei visitatori.

💚 Ma c’è un’alternativa concreta: destagionalizzare e redistribuire: non serve chiudere le città o proibire arrivi, ma invitare i viaggiatori a scoprire il 99% dell’Italia. Viaggiare in modo consapevole, scegliendo mete meno note ma ricche di autenticità. Dare spinta ai cammini, al turismo nei parchi, al cicloturismo: modalità di viaggio più lente e in armonia con il territorio.

Un viaggio ecologico non è solo una vacanza: è una scelta etica che sostiene le comunità e custodisce la bellezza. È possibile valorizzare l’Italia senza stravolgerla.

Il vero successo del turismo non si misura in like, ma in impegno concreto e rispetto reciproco.

🌊 Bloccati nel fiume. Letteralmente.Succede in Cina: centinaia di turisti restano imbottigliati durante un’escursione di...
02/08/2025

🌊 Bloccati nel fiume. Letteralmente.

Succede in Cina: centinaia di turisti restano imbottigliati durante un’escursione di rafting sul fiume Yulong. Troppa gente! Troppi gommoni. Nessuno riesce ad avanzare.
Un paradosso perfetto: il desiderio di immergersi nella natura… che finisce per soffocarla. E immobilizzarci.

Il punto è questo: senza strumenti per monitorare e distribuire i flussi turistici, ci trasformiamo tutti in ingranaggi dello stesso ingorgo globale.

Anche in Italia succede: spiagge prese d’assalto, sentieri montani impraticabili, borghi travolti dai selfie. Eppure, basterebbe poco.
📲 Qualche app ben fatta (ce ne sono già alcune locali).
🛰️ Un po’ di open data.
🇮🇹 E magari, un giorno, un sistema nazionale centralizzato che ci aiuti a scegliere con intelligenza dove andare – e quando.

Nel frattempo, ci tocca arrangiarci. Ma possiamo farlo meglio:
– consulta i picchi di affluenza su Google,
– cerca itinerari meno battuti con app per escursioni e percorsi outdoor,
– esplora borghi fuori rotta,
– segui i flussi… per evitarli.

Perché la vera avventura non è essere dove sono tutti,
ma sapere quando è il momento giusto per andarci.

💬 E tu? Conosci strumenti utili per evitare il turismo di massa? Scrivicelo nei commenti: li raccogliamo e li condividiamo.

Paghi la tassa di soggiorno pensando che serva a proteggere il territorio?Spoiler: quasi mai.La tassa di soggiorno non n...
01/08/2025

Paghi la tassa di soggiorno pensando che serva a proteggere il territorio?
Spoiler: quasi mai.

La tassa di soggiorno non nasce come strumento ambientale.
Fu reintrodotta in Italia nel 2011 per “finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione urbana e servizi pubblici locali”.

Peccato che nella realtà dei fatti…
👉 in molte città serve a coprire buchi di bilancio
👉 in altre va in marketing turistico o grandi eventi
👉 solo in pochissimi casi viene usata per trasporti pubblici, tutela ambientale o decoro urbano

Il risultato?
Le città d’arte si svuotano di residenti e si riempiono di affitti brevi, i borghi diventano parchi a tema, la pressione sui territori aumenta e i servizi peggiorano.

💡 La tassa di soggiorno potrebbe essere una leva per il turismo sostenibile.
Ma solo se i comuni la usano per limitare il turismo di massa e investire in soluzioni reali: mobilità leggera, tutela dei beni comuni, decarbonizzazione, educazione ambientale.

📍 E nella tua città?
Sai come vengono spesi davvero quei soldi?

💬 Parliamone nei commenti.

Sole sì, ma con consapevolezza.Ogni estate spalmiamo litri di crema solare pensando solo a proteggerci dai raggi UV.Ma p...
31/07/2025

Sole sì, ma con consapevolezza.
Ogni estate spalmiamo litri di crema solare pensando solo a proteggerci dai raggi UV.
Ma pochi sanno che alcuni ingredienti contenuti nelle creme più comuni stanno danneggiando gli ecosistemi marini, distruggendo le barriere coralline e mettendo a rischio la biodiversità.

Come fare allora per proteggere la pelle senza danneggiare il mare?
Te lo spieghiamo in questo mini viaggio tra filtri solari, sostanze tossiche, packaging ingannevole e alternative davvero ecologiche. 🌿

👉 Scorri le immagini per capire:
✔️ cosa evitare
✔️ come leggere l’etichetta
✔️ quali filtri sono davvero sicuri
✔️ come proteggere i bambini senza usare la crema

🇮🇹 Comuni italiani in “lockdown turistico”Boom di turisti = boom di ordinanze.Venezia, Sardegna, Valle d’Aosta, Firenze,...
30/07/2025

🇮🇹 Comuni italiani in “lockdown turistico”
Boom di turisti = boom di ordinanze.

Venezia, Sardegna, Valle d’Aosta, Firenze, Roma, Napoli… tutti corrono ai ripari:
biglietti d’ingresso, spiagge a numero chiuso, affitti brevi bloccati, multe e contingentamenti.

Ma non basta.
Perché il vero problema non è quanta gente arriva, ma come è stato costruito il turismo negli ultimi 20 anni:
🎯 zero pianificazione, solo marketing.
📸 promozione dei soliti luoghi, abbandono dei territori fuori dai radar.
💰 un modello che consuma i luoghi invece di valorizzarli.

Ora si mettono i tornelli. Ma servirebbero visione, equità, rispetto dei territori.

📌 Ne parliamo qui sotto, con dati e proposte.
👉 Link all’articolo nel primo commento.

🏔️ “Il nostro era un grido d’aiuto.”In Val Gardena, i contadini hanno rimesso un tornello sul sentiero del Seceda.Non pe...
29/07/2025

🏔️ “Il nostro era un grido d’aiuto.”

In Val Gardena, i contadini hanno rimesso un tornello sul sentiero del Seceda.
Non per fare cassa.
Ma per denunciare l’overtourism, lo sfruttamento dei pascoli, l’abbandono da parte delle istituzioni.

È una protesta semplice e potente.

Perché i numeri record del turismo non raccontano tutto.
Non raccontano le valli svuotate, la pressione ambientale, la rabbia di chi vive quei luoghi tutto l’anno.

✍️ Abbiamo bisogno di un altro modello.
Un turismo che non calpesti. Che non svuoti. Che non costringa a mettere un tornello per farsi ascoltare.

🔗 Leggi su eywadivulgazione.it il nostro articolo sul turismo insostenibile, link nei commenti

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