Ecodaipalazzi

Ecodaipalazzi E' dai palazzi che contano, dai protagonisti che animano la politica, dalle stanze dei bottoni, che Cari lettori,
una nuova eco giunge dai Palazzi. Perché?

Ecodaipalazzi.it è una rivista web che vuole mettere in connessione, in contatto diretto, chi è dentro con chi è fuori dai Palazzi. Questa è la domanda che ci siamo posti prima di affrontare questa impresa editoriale. Perché il mondo è cambiato, continua a cambiare e sentiamo il bisogno di raccontare questo cambiamento. La politica si sta trasformando nella forma e nei suoi contenuti: ha infatti

scoperto la rete, ma di solo on-line non si vive, è necessario il contatto fisico con la base; sono sempre più necessari gli strumenti di conoscenza diretta, quelli del convegno, dell’audizione o del seminario. Incontrarsi in una sala, guardarsi in faccia e respirare la stessa aria è essenziale anche ai tempi di internet, un metodo che mantiene inalterato il suo valore. Nel tempo, la voce di molti cittadini è stata ascoltata nei Palazzi, cittadini che hanno partecipato portando la propria opinione, contributo, aiuto. Voci per lo più rimaste imprigionate come un’eco. Voci che non sono riuscite a uscire dai Palazzi. Voci che risuonano ancora all’interno cercando una via di fuga per essere ascoltate da molti, dai troppi che rimangono esclusi. Lo scopo ambizioso è proprio quello di farle uscire, liberarle dallo spazio chiuso in cui sono state pronunciate per farle divenire bene comune, diritto condiviso, conoscenza possibile di quanto si propone e accade di utile nei Palazzi. Entrare nei Palazzi, far parte dei Palazzi, evoca un’immagine negativa: quello di un gruppo ristretto di persone che ritiene di avere un potere autosufficiente per scegliere ciò che è necessario o che ritiene giusto, quindi che non ascolta, che si immagina superiore a chi deve governare. Eppure sono molte le storie interessanti, utili, necessarie che sono state raccontate, e che saranno ancora raccontate in questi Palazzi. Storie che meriterebbero una maggiore conoscenza, una condivisione che possa aprire i portoni e aprirsi a una partecipazione diffusa per evitare che rimangano solo un’eco dei Palazzi. Ci sono storie di lavori parlamentari lunghi, approfonditi e appassionati. Storie di persone che conoscono bene gli argomenti, che hanno parlato, che sono stati uditi, ma non ascoltati. Altre, più fortunate, che sono state ascoltate e comprese. Persone che, grazie alla propria tenacia, hanno contribuito a far fare un passo in avanti sulla strada della libertà e della responsabilità. Si pensi alle audizioni parlamentari, dove vengono invitati esperti delle materie in discussione, il cui contributo di proposte e idee innovative spesso rimane sconosciuto ai cittadini. Ci sono convegni, dove si approfondiscono aspetti importanti della nostra vita, che approfondiscono argomenti su cui attendiamo risposte, ma che spesso non lasciano alcuna traccia nei lavori dei Palazzi. Ci sono, come nella vita, molte cose che accadono nei Palazzi, varie, ben fatte oppure no. Progetti iniziati e non finiti. Progetti che si trasformano in leggi, altri che si arenano nei corridoi di cui i Palazzi abbondano. Ci sono anche tante persone comuni, normali, che lavorano nei Palazzi e che ascoltano, vedono, apprendono, propongono, a volte gratificate per aver visto il proprio impegno premiato, altre volte illudendosi per poi rimanere deluse. E’ il gioco della vita. Noi siamo anche queste persone. Ascoltiamo gli echi che rimangono imprigionate nei Palazzi e vogliamo liberarli, farli uscir fuori. Lasciando il tempo necessario perché i fatti si depositino, perché le passioni non prevalgano sulla ragione, perché non si insegua perennemente la notizia dell’ultimo minuto, spesso interessante ma che viene presto abbandonata per la ricerca del prossimo tweet, dell’ultimo comunicato stampa, dell’apertura dell’ultima pagina facebook, non accorgendoci che inseguendo le parole non le aiutiamo a realizzarsi, a prendere la forme dei fatti concreti. Vogliamo aprire i Palazzi al pensiero e alla proposta e vogliamo che tutto ciò possa poi trovare una via d’uscita, una via di fuga, per non rimanere imprigionata, inaudita. Ecco, questo è il nostro obiettivo: fare in modo che le voci di dentro possano diventare voci disponibili all’ascolto di tutti. Un obiettivo ambizioso che vedrà interviste a politici e cittadini, esperti e non, con le riflessioni di chi, dopo aver parlato nei Palazzi, vuole dialogare anche fuori. Uno strumento, una soglia, un varco da cui si possa entrare ed uscire in libertà, con il proprio bagaglio di dubbi e soluzioni, speranze e esperienze. Siamo solo all’inizio di un cammino che possa rendere normale la conoscenza dei Palazzi, di ciò che vi accade, non solo nell’Aula, ma anche nelle tante stanze sconosciute a quasi tutti, trasformando l’eco rimbombante, e per pochi, in un dialogo fitto e costante, ricco di idee, proposte, confronti, perché l’uno dall’altro ci si possa arricchire nel reciproco riconoscimento. Questo il nostro obiettivo, fare in modo che tutte le strade possano portare ai Palazzi e perché dai Palazzi possano uscire e farsi conoscere tutte le voci. Per riuscire contiamo su voi lettori, su chi avrà la voglia di leggere o scriverci perché, una volta fuori dai Palazzi, percorriamo tutte le stesse strade per raggiungere il proprio personale obiettivo che ha necessità di un presupposto per ralizzarsi: la conoscenza. Questa il nostro impegno, far conoscere anche quegli aspetti apparentemente minori della vita nei Palazzi. E dalle cose inizialmente piccole che giungono i grandi cambiamenti. Questo il nostro grande obiettivo. Questa la nostra speranza. Buona lettura

Solidarietà ai colleghi.
20/10/2025

Solidarietà ai colleghi.

Le giornaliste e i giornalisti del “Sole 24 Ore” hanno pubblicato un nuovo, durissimo comunicato con cui non solo confermano tutta la loro contrarietà all’intervista “esterna” a Giorgia Meloni e all’edizione choc di sabato, ma annunciano uno sciopero totale per sei giorni, a tutela della dignità dei lettori e della propria professione.

Merita di essere letto tutto, fino in fondo perché è un atto di Resistenza.

“L’assemblea delle giornaliste e dei giornalisti è tornata a riunirsi per affidare al Cdr un pacchetto di sei giorni di sciopero e un più ampio piano di agitazione che sarà declinato a partire dalla prossima settimana.

Tutto questo per protestare contro la grave condotta anti-sindacale della direzione che ha inteso far uscire comunque il numero di sabato 18 ottobre, nonostante lo sciopero proclamato all’unanimità il giorno precedente. Un fatto senza precedenti nei 160 anni di storia del Sole 24 Ore, oggi più volte e incongruamente celebrati. Un numero che conteneva l’intervista fiume alla premier Giorgia Meloni scritta ancora una volta dalla collaboratrice esterna Maria Latella, circostanza che si verifica per la seconda volta in due anni, a danno delle professionalità interne della redazione, ancora una volta mortificate.

In un contesto che vede la premier sottrarsi spesso alle domande dei giornalisti, fino ad arrivare addirittura a vantarsene con i grandi del mondo pochi giorni dopo il vertice di Anchorage, ribadiamo il sempre più concreto rischio di approdare a una deriva nella quale gli interlocutori istituzionali si sceglieranno gli intervistatori e l’opinione pubblica potrà contare su un’informazione accuratamente selezionata e compiacente. Una deriva nei confronti della quale non possiamo restare a guardare.

Ci scusiamo con i lettori per la mancata copertura della cronaca di questi giorni e soprattutto per il prodotto indecoroso e non all’altezza della storia del Sole 24 Ore andato in edicola sabato 18 ottobre: un’accozzaglia di pezzi raffazzonati, a puro contorno dell’intervista alla premier. Un risultato indecente, da annoverare come peggiore numero del quotidiano mai realizzato.”

Grazie,
il CDR

Solidarietà piena, totale e assoluta alle giornalisti e ai giornalisti del “Sole”.

Finalmente c’è chi alza la testa e non piega la schiena di fronte a un governo che tratta l’informazione come cosa propria.

Mattarella "impreca" sui  . Che ne pensate della risposta della Premier?
20/10/2025

Mattarella "impreca" sui .
Che ne pensate della risposta della Premier?

“Tante famiglie sono sotto la soglia di povertà nonostante il lavoro di almeno uno dei componenti, mentre invece super manager godono di remunerazioni centinaia, o persino migliaia di volte superiori a quelle di dipendenti delle imprese”. Il presidente lancia l’allarme salari, “troppo bassi...

"Molli la clava e provi a fare la presidente del Consiglio di questo Paese, soprattutto adesso che si apre uno spiraglio...
02/10/2025

"Molli la clava e provi a fare la presidente del Consiglio di questo Paese, soprattutto adesso che si apre uno spiraglio per la pace”

(Agenzia Vista) Roma, 02 ottobre 2025“Presidente Meloni, molli la clava e provi a fare la presidente del Consiglio di questo Paese, soprattutto adesso che si...

29/09/2025

Da quando ha ottenuto l’indipendenza dall’Unione Sovietica nel 1991, la Moldavia ha oscillato tra la costruzione di legami più stretti con Bruxelles e il mantenimento delle relazioni dell’era sovietica con Mosca Il partito filo-europeo al governo in Moldavia ha mantenuto la maggioranza parlam...

“Ho circondato   con enormi altoparlanti nella speranza che i nostri cari ostaggi ascoltino il mio messaggio. Non vi abb...
27/09/2025

“Ho circondato con enormi altoparlanti nella speranza che i nostri cari ostaggi ascoltino il mio messaggio. Non vi abbiamo dimenticati e non ci fermeremo finché non vi riporteremo tutti a casa", così il premier israeliano Benjamin all' , si rivolge agli ostaggi catturati da il 7 ottobre 2023 in lingua ebraica.

https://youtu.be/iwxpKcSkA6c?si=mDxYuLMO3veDXKag

25/09/2025
25/09/2025
Bagarre in Aula alla Camera dopo l'approvazione della separazione delle carriere, a cui sono seguiti gli applausi del Go...
18/09/2025

Bagarre in Aula alla Camera dopo l'approvazione della separazione delle carriere, a cui sono seguiti gli applausi del Governo. "Il Governo dovrebbe alzarsi e rispondere a quello che abbiamo chiesto da giorni, su quello che sta accadendo a Gaza, invece di fare questa scena patetica di cui anche il ministro degli Esteri si è reso protagonista". Così la deputata del Partito Democratico Chiara Braga. Il vicepresidente della Camera, Sergio Costa, ha sospeso la seduta per alcuni minuti.

(Agenzia Vista) Roma, 18 settembre 2025Bagarre in Aula alla Camera dopo l'approvazione della separazione delle carriere, a cui sono seguiti gli applausi del ...

17/09/2025

Draghi chiede un’azione coraggiosa e pragmatica per favorire innovazione, sostenibilità e competitività europea in uno scenario globale in rapido cambiamento L’ex presidente del Consiglio italiano e relatore del report europeo sulla competitività, Mario Draghi, ha sollecitato Bruxelles – in...

Oggi il Senato vota un ddl delega sul   senza alcun riferimento reale alla tutela delle retribuzioni. La maggioranza ha ...
17/09/2025

Oggi il Senato vota un ddl delega sul senza alcun riferimento reale alla tutela delle retribuzioni. La maggioranza ha bocciato tutti gli emendamenti delle opposizioni che avrebbero introdotto un salario minimo legale a 9 euro l’ora, mantenendo così lo status quo per milioni di lavoratori.

Susanna Camusso
Sandra Zampa
Ylenia Zambito

Mariolina Castellone
Barbara Guidolin
Orfeo Mazzella

Arriverà oggi in Aula al Senato la legge delega sul salario minimo, un testo profondamente svuotato di contenuti dalla maggioranza, che ha eliminato ogni riferimento esplicito al salario minimo trasformandolo in uno strumento propagandistico senza effetti concreti per i lavoratori. Tutti gli emenda...

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Via In Lucina
Rome
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