11/12/2025
La Storia di Marino Vieri
Marino Vieri nasce a Firenze il primo maggio del 1976.
Il destino lo porta, nel 2000, a calcare per la prima volta la sabbia di Santa Croce nella sfida tra Bianchi e Rossi, fino all’ultima battaglia nel 2014, quando affronta gli Azzurri. Da lì il percorso si compie: diventa capitano, e infine, nel 2023, presidente dei Bianchi.
Il suo legame con il Calcio Storico nasce grazie a un incontro fortuito ma decisivo: quello con David Cappelletti, detto Rocky. Lo conosce in palestra, al Boxing Club, dove Marino muove i primi passi nel pugilato agonistico. Da tempo osservava con curiosità i calcianti, li ammirava da lontano, ma mai avrebbe pensato di far parte di quel mondo. Non si credeva pronto, né mentalmente né fisicamente, e soprattutto non conosceva nessuno di quell’ambiente chiuso e fiero.
All’epoca abitava a Bellariva e, con un vicino di casa, andava in curva azzurra a tifare la squadra che sembrava imbattibile: gli Azzurri, la formazione da ba***re.
Poi l’amicizia con David cambia tutto. Condividono sudore e fatica in palestra, le passioni crescono, e a Natale Rocky lo invita a una cena dei Bianchi, ai Quattro Leoni. È lì che Marino conosce i ragazzi che diventeranno i suoi compagni, la sua nuova famiglia.
Inizia con gli allenamenti degli esordienti, nel torneo di primavera. Sono le prime vere prove: ci si misura contro gli altri colori, si mette alla prova il fisico, ma soprattutto il carattere. È lì che si stringono le prime amicizie e che Marino capisce di poter davvero diventare un calciante.
Gli anni iniziali sono duri: allenamenti massacranti, infortuni, il peso dei veterani che provano a piegarti per misurare la tua tempra. Ma tutto questo non abbatte: al contrario, forgia. Dentro quel gruppo si respira il senso di una famiglia, unita nel dolore come nella gioia.
I Bianchi, allora, vivevano un periodo di transizione: da tempo non assaporavano la vittoria e i vecchi non smettevano di ricordarlo, pur offrendo poco aiuto. Ma proprio da quelle delusioni e dalle tante botte nasceva una fame nuova, un desiderio di riscatto. Marino lo sente sulla pelle: imparare a sognare la Vitella significa accettare il sacrificio, rialzarsi ogni volta più forte.
Con il tempo, insieme ai suoi compagni, riesce a costruire un gruppo capace di togliersi soddisfazioni importanti. Ma più della vittoria, ciò che Marino porta nei Bianchi è la voglia di migliorarsi, di custodire una tradizione secolare e di rappresentare con orgoglio il colore e il quartiere.
Calciante-> Capitano->Presidente
Fonte: Marino Vieri
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