Edizioni Bignami

Edizioni Bignami Pagina della storica Casa Editrice Edizioni Bignami di Milano, creatrice dei famosi "Bignamini". Blo

Dal 1931, anno della fondazione a opera di Ernesto Bignami a Milano, le Edizioni Bignami sono al fianco di studenti e professori per l'apprendimento e il ripasso di tutte le principali materie di studio. Più di 200 titoli pensati per Scuole Medie, Superiori e Corsi Universitari, per avere sempre a portata di mano regole, esempi e concetti principali. Il formato tascabile e la riconoscibilissima co

pertina marrone hanno reso celebre il nome di Bignami in tutta Italia, aiutando studenti di tutte le età a superare esami e interrogazioni. I riassunti Bignami sono tutt'oggi un validissimo strumento per studenti, ma anche per i professori, che possono trovare nei Bigini Bignami testi validati e affidabili. Consulta il nostro sito www.bignami.com per conoscere i nostri prodotti
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14/12/2025
10 dicembre 1830Nasce ad Amherst (Massachusetts) Emily Dickinson. Autrice di versi di rara intensità, vide pubblicate, i...
10/12/2025

10 dicembre 1830
Nasce ad Amherst (Massachusetts) Emily Dickinson. Autrice di versi di rara intensità, vide pubblicate, in vita, solamente sette delle oltre millesettecento poesie da lei composte. Figlia di una famiglia benestante, interrompe gli studi superiori (ritirata dal padre) presso la South Hadley School. Dopo un breve periodo di viaggi, sceglie volontariamente di condurre il resto della sua esitenza nella solitudine della casa natale. Sarà lì, fra le pareti della propria stanza, afflitta dall’ansia sociale e da severi disturbi nervosi, che redigerà gli straordinari componimenti a noi pervenuti solamente dopo la sua morte: fu la sorella Vinnie a ritrovarli in un cassetto, annotati su foglietti ordinatamente rilegati con ago e filo dalla stessa scrittrice. Lo stile della Dickinson si contraddistingue per una straordinaria modernità rispetto ai suoi contemporanei: utilizza versi liberi e brevi, rime imperfette, oltre all’uso non convenzionale della punteggiatura, spesso sostituita da lineette. Con disarmante sensibilità emotiva affronta temi come l’amore, la natura, la solitudine dell’animo che sfocia in un combattuto, quanto intimo, dialogo con l’elemento divino. Oggi figura fra le maggiori autrici della letteratura statunitense dell’Ottocento.

“Sarei forse più sola senza la mia solitudine” (Emily Dickinson)

“Musica fatta appositamente alla rovescia…grugnisce, rimbomba, sbuffa, ansima. La critica chiama satira questo glorifica...
07/12/2025

“Musica fatta appositamente alla rovescia…grugnisce, rimbomba, sbuffa, ansima. La critica chiama satira questo glorificare la libidine del ceto mercantile. Forse quest’opera solletica i gusti pervertiti del pubblico borghese con la sua musica agitata, urlante e nevrastenica.” Così nel gennaio del 1936 la Pravda sanciva, attraverso un articolo non firmato, la messa al bando dell’imprescindibile capolavoro di Dmitrij Šostakovič che quest’anno inaugura la stagione scaligera. Dramma destabilizzante e controverso, accolto al suo debutto con grande successo di pubblico, ma ostracizzato dal regime, mise di fatto fine alla carriera del suo creatore come compositore operistico. In una piccola cittadina di provincia della Russia zarista, una giovane sposa succube della società patriarcale, soggiogata dal marito violento e dal suocero dispotico, architetta diabolicamente l’assassinio dei due con la complicità dell’amante: la vicenda sfocia così in un crescendo di violenza e passioni travolgenti, fino al tragico epilogo nelle gelide acque di un fiume siberiano. Il Teatro alla Scala propone per il 7 dicembre la prima versione (datata 1934), sotto la direzione del maestro Riccardo Chailly, nell’allestimento inedito di Vasily Barkhatov. Il ruolo della protagonista è affidato alla soprano statunitense Sara Jakubiak.

“Perché, le donne secondo voi servono solo per ridere?” (Katerina Izmajlova)

“Mi è stato dato di vedere molte cosebuone e molte cose malvagie, ma le cosebuone non erano mai perfette. In esse viè se...
29/11/2025

“Mi è stato dato di vedere molte cose
buone e molte cose malvagie, ma le cose
buone non erano mai perfette. In esse vi
è sempre una smagliatura, nell’immagine
divina qualche difetto, qualche
imperfezione, nel canto angelico qualche
stonatura, nel discorso divino qualche
balbettio. Cosi che il Diavolo conserva
sempre un suo ruolo su quanto di umano
vi è su questa terra.
Oh, cosa ho fatto? Oh cosa, cosa ho fatto?
Confusione, quanta confusione!
Ho cercato di essere una buona guida
per gli altri, ma mi sono smarrito nel
mare infinito”

B. Britten (M. Foster, E. Croizer da H. Melville), “Billy Budd”

21 novembre 1898Nasce a Lessines René Magritte. Fra i principali autori del Surrealismo, segue la sua vocazione per la p...
21/11/2025

21 novembre 1898
Nasce a Lessines René Magritte. Fra i principali autori del Surrealismo, segue la sua vocazione per la pittura dopo gli studi classici, intrapresi presso la città di Charleroi. Nel 1916 si iscrive all’Accademia reale di Belle Arti di Bruxelles, per poi aderire, negli anni ’20, al Movimento Surrealista, affascinato dal dipinto metafisico “Canto d’amore” di Giorgio de Chirico. Nello stesso periodo si unirà in matrimonio a Georgette Berger, amore adolescenziale sbocciato fra i banchi del liceo. Attraverso le sue opere enigmatiche e spesso non di immediata comprensione, il grande artista belga vuole insinuare nello spettatore il dubbio sulla razionalità del quotidiano, sulle immagini che ci circondano e che crediamo di poter spiegare scientificamente con il solo uso della ragione: tale peculiarità gli varrà l’epiteto di “le saboteur tranquille”. Nonostante il contributo fondamentale apportato alle Avanguardie del Novecento, il riconoscimento internazionale giungerà soltanto sul finire della sua esistenza, grazie ad una rassegna che il MoMA di New York decide di dedicargli negli anni Sessanta. Numerosi i dipinti per i quali oggi è riconosciuto in ogni parte del mondo, da “Il tradimento delle immagini” (“Ceci n’est pas une pipe”), a “La condizione umana”, “L’Impero della luce” (presentato in più versioni), a “Golconde” e “L’uomo con la bombetta”.

“Amo le immagini il cui significato è sconosciuto poiché il significato della mente stessa è sconosciuto” (René Magritte)

14 novembre 1851Esce nelle librerie americane Moby Dick, massimo capolavoro del narratore statunitense Herman Melville. ...
14/11/2025

14 novembre 1851

Esce nelle librerie americane Moby Dick, massimo capolavoro del narratore statunitense Herman Melville. Metafora dell’impenetrabile mistero delle cose, dell’impossibilità umana di sfidare gli abissi della natura, è il racconto in prima persona del marinaio Ismaele, unico sopravvissuto al naufragio della baleniera Pequod, e della f***e spedizione del capitano Achab nella ossessiva caccia alla balena che lo ha privato di una gamba. Malgrado l’indiscutibile valore letterario e filosofico, il romanzo si rivelò un clamoroso insuccesso (sia critico che commerciale) al momento della sua pubblicazione, ottenendo il meritato riconoscimento soltanto a partire dagli anni ‘20 del Novecento. Oggi annoverato fra i pilastri portanti della narrativa mondiale, tradotto in decine di idiomi differenti (la prima versione italiana, del 1930, è a cura di Cesare Pavese), ha ispirato adattamenti teatrali, edizioni a fumetti e trasposizioni cinematografiche: memorabile la pellicola di John Huston del 1956, interpretata da Gregory Peck e della quale il celeberrimo autore di fantascienza Ray Bradbury si incaricò di scrivere la sceneggiatura.

“Non è segnata su nessuna carta: i luoghi veri non lo sono mai” (H. Melville, “Moby Dick”)

8 novembre 1935Nasce a Sceaux (Ile-de-France) Alain Delon, volto intramontabile del cinema d’Oltralpe, icona dal carisma...
08/11/2025

8 novembre 1935
Nasce a Sceaux (Ile-de-France) Alain Delon, volto intramontabile del cinema d’Oltralpe, icona dal carisma e dal fascino senza tempo. Dopo un’infanzia infelice ed una gioventù turbolenta nelle file della marina militare francese, tornato in patria svolge ogni genere di lavoro per far fronte alle difficoltà economiche. L’incontro con l’attrice Brigitte Auber a Montmartre lo introduce al mondo del cinema, dove viene da subito notato per la sua singolare bellezza. Grazie al giallo “Delitto in pieno sole” di René Clément ottiene visibilità anche fuori dai confini del Paese d’origine: nel 1960 il grande cineasta italiano Luchino Visconti, con il capolavoro drammatico “Rocco e i suoi fratelli”, lo lancerà nell’olimpo dei miti immortali. Due anni dopo è protagonista di un’altra pellicola nostrana, il capitolo conclusivo della trilogia dell’incomunicabilità, “L’eclisse”, di Michelangelo Antonioni. Nel 1963 riprenderà il sodalizio con Visconti (a fianco di Claudia Cardinale) ne “Il gattopardo”, monumentale adattamento dell’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Tra i successi più acclamati si annoverano anche “La piscina” (di Jacques Deray), “Il tulipano nero”, “Borsalino”, “Flic story” e “La prima notte di quiete” di Valerio Zurlini. Non meno leggendari i travolgenti legami sentimentali che lo vedono coinvolto, dal primo, breve ma eterno, amore con l’attrice tedesca Romy Schneider, a Nathalie (unica donna con cui si unirà in matrimonio) a Meirelle Darc

“Non c’è che la mancanza di libertà a darti certe ventate di allegria” (“La prima notte di quiete”)

“I più bei giorni della mia vita cominciarono in questa città i primi di novembre.Sono trascorsi da quella data vari ann...
01/11/2025

“I più bei giorni della mia vita cominciarono in questa città i primi di novembre.
Sono trascorsi da quella data vari anni, e con essi è trascorsa la mia breve giovinezza e la sua felicità. Oggi, mentre scrivo, è ancora novembre, ancora io vivo in questa città, e in essa nulla è così radicalmente mutato che non si potrebbe, volendo, riconoscerle l'aspetto di allora; ma sono mutati gli uomini e le cose, e le vicende, se pure a volte in tutto simili a quelle di un tempo, non ne hanno certo lo stesso carattere. […] Così, per un momento, come farebbe chiunque allontanandosi dalla sua casa per un viaggio definitivo, io mi volto ancora a guardarle, e vorrei capirne il perché, strappare ad esse un semplice significato, ma esse continuano a splendere, a sorridere, con un che di strano, di buono. Se ne vanno! I monti, i mari del tempo, cioè gli anni, il progresso della vita, aumentano ad ogni attimo la distanza che comincio un giorno tra noi”

A. M. Ortese, “Poveri e semplici”

20 ottobre 1854Nasce a Charleville Arthur Rimbaud, più giovane autore della schiera dei “poeti maledetti”, autentico enf...
20/10/2025

20 ottobre 1854
Nasce a Charleville Arthur Rimbaud, più giovane autore della schiera dei “poeti maledetti”, autentico enfant prodige della letteratura francese. Già dalla prima adolescenza manifesta un carattere ribelle, a soli sedici anni abbandona la casa nativa e inizia a vagabondare fra la Francia e l’Europa. Il suo fulgido talento letterario non sfugge all’insegnante di retorica George Izambart, che lo esorta a proseguire su quella strada. Tuttavia, il suo spirito libero e anticonformista lo condurrà verso un’esistenza dissoluta, dedita all’alcol e all’abuso di sostanze psicoattive. Nel 1971 partecipa alla rivolta della Comune di Parigi e, a partire dallo stesso anno, intraprende una burrascosa relazione affettiva con l’amico Paul Verlaine, oltre a comporre le opere più significative di tutta la sua poetica: la “Lettera del veggente”, la lirica “Il battello ebbro”, i poemetti in prosa “Illuminazioni”, gli “Ultimi versi” (1972) e il testo autobiografico, quasi un testamento spirituale, “Una stagione all’inferno”(1973). La funzione della scrittura e del poeta stesso, nella visione del genio francese, è quella di portare, come una sorta di Prometeo, il fuoco dell’illuminazione a un’umanità che brancola nel buio. A soli vent’anni interrompe definitivamente la carriera letteraria per dedicarsi ai viaggi attraverso Germania, Svezia, Danimarca, Cipro, poi al commercio di armi e spezie in Yemen ed Etiopia, fino alla prematura scomparsa, appena trentasettenne.

“Il poeta è un ladro di fuoco” (Arthur Rimbaud)

“Me rassicura, o sgrida, salvami da me stessa, salvami dal mio cor”V. Bellini (F. Romani), “Norma”                      ...
19/10/2025

“Me rassicura, o sgrida,
salvami da me stessa,
salvami dal mio cor”

V. Bellini (F. Romani), “Norma”

15 ottobre 1923Nasce a Cuba Italo Calvino, narratore fra i più amati e tradotti del Novecento letterario italiano. Figli...
15/10/2025

15 ottobre 1923
Nasce a Cuba Italo Calvino, narratore fra i più amati e tradotti del Novecento letterario italiano. Figlio di un agronomo e di una botanica, terminato il liceo entra alla facoltà di agraria, senza tuttavia concludere il percorso accademico. Dopo un’esperienza di due anni nelle file della Resistenza partigiana, a guerra finita riprende gli studi universitari ma, volendo seguire la propria reale vocazione, sceglie stavolta di iscriversi alla Facoltà di Lettere dell’Università di Torino. Proprio presso la città sabauda inizierà una lunga e feconda collaborazione con la casa editrice Einaudi, divenendone prima editore, ed in seguito direttore. La sua produzione, costituita da romanzi, racconti, saggistica e lavori editoriali, spazia fra i generi più disparati: dal neorealismo alla letteratura fantastica, allo sperimentalismo senza mai trascurare i temi politici (fino al 1957 il grande scrittore fu anche attivo militante del Partito Comunista italiano). Al romanzo d’esordio “Il sentiero dei nidi di ragno” (1946), un viaggio nella Resistenza attraverso lo sguardo di un bambino, seguiranno capolavori divenuti veri e propri capisaldi della nostra narrativa contemporanea: la “trilogia araldica” (“Il visconte dimezzato”, “Il barone rampante”, “Il cavaliere inesistente”), “Il castello dei destini incrociati”, “Le città invisibili”, “Se una notte d’inverno un viaggiatore” e la raccolta di racconti “Palomar”, pessimistica riflessione sull’impossibilità dell’uomo di dare una spiegazione alla realtà che lo circonda.

“Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto” (“Se una notte d’inverno un viaggiatore”)

10 ottobre 1813Nasce a Roncole di Busseto Giuseppe Verdi, cantore dell’Italia, è ritenuto il massimo compositore del Rin...
10/10/2025

10 ottobre 1813
Nasce a Roncole di Busseto Giuseppe Verdi, cantore dell’Italia, è ritenuto il massimo compositore del Rinascimento, nonché fra gli uomini più illustri cui il nostro Paese abbia avuto il privilegio di dare i natali. Con l’instancabile impegno civile profuso per tutto l’arco di una lunga esistenza e le sue opere intramontabili, ha saputo donare un senso e una dignità alla sofferenza umana. Le arie dei suoi indimenticati melodrammi rimangono tuttora impresse nel sentimento popolare come inni alla libertà, contro ogni forma di oppressione. Avviato agli studi musicali dall’organista della chiesa di San Michele, don Pietro Baistrocchi, segue in gioventù, dopo la mancata ammissione al Conservatorio, corsi di composizione privati con Vincenzo Lavigna, maestro di clavicembalo della Scala. Ed è proprio nel grande teatro milanese che otterrà, nel 1942, il primo vero successo della propria carriera, grazie a “Nabucco” (su libretto di Temistocle Solera), rappresentato negli anni successivi in quasi sessanta sale europee. Fra i titoli più acclamati dal pubblico figurano capolavori immortali come “Macbeth”, “Luisa Miller”, la trilogia popolare (“Rigoletto”, “Il trovatore e “La traviata”), “I vespri siciliani” (composta durante il soggiorno parigino), “Un ballo in maschera”, “Don Carlo”, “Aida”, “Otello” e “Falstaff”, melodramma buffo concepito durante la vecchiaia. In omaggio al “suo” stimato Alessandro Manzoni, scriverà inoltre una toccante messa da Requiem celebrata per la prima volta nella Chiesa di San Marco, ad un anno dalla scomparsa del grande romanziere. Nel 1899 fa erigere, presso un terreno da lui stesso acquistato nel comune di Milano, una casa di accoglienza per i musicisti meno abbienti, luogo ove tuttora l’amato maestro riposa accanto alla compagna di vita, la soprano Giuseppina Strepponi.

“Torniamo all’antico, sarà un progresso” (Giuseppe Verdi)

Indirizzo

Via Pisa 200
Sesto San Giovanni
20099

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 12:30
Martedì 09:00 - 12:30
Mercoledì 09:00 - 12:30
Giovedì 09:00 - 12:30
Venerdì 09:00 - 12:30

Telefono

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