11/08/2024
LE RECENSIONI DELLA BETTA
Luglio – Non chiamatelo amore, di Vanessa Isoppo
Ed eccomi qua a condividere con voi le riflessioni e le emozioni scaturite dal settimo racconto contenuto nell’antologia Giallo come il Golfo.
Già dal titolo ci rendiamo conto di quanto sia forte, attuale e delicato l’argomento affrontato.
Guardando prima di tutto lo stile vediamo subito che è di facile assimilazione, coinvolgente e diretto, capace di coinvolgere il lettore e di fargli provare empatia con la protagonista.
Come l’autrice stessa ci spiega alla fine del suo testo, per scriverlo si è ispirata alla storia di Giulia Tramontano e Giulia Cecchettin, fondendo in un unico racconto i tragici avvenimenti per cui sono diventate famose. Sarà perché questi fatti di cronaca sono recenti e quindi ancora vivi dentro ognuno di noi che “Non chiamatelo amore” arriva dritto come un pugno allo stomaco, provoca dolore paura, tristezza e rabbia, soprattutto tanta rabbia per il modo in cui questi esseri (chiamarli uomini o persone mi risulta impossibile) si approfittano delle fragilità e dei momenti difficili delle donne, mentendo con una facilità sconcertante, tessendo intorno a loro una rete all’apparenza protettiva, ma che poi si rivela essere una prigione. La presa di coscienza da parte della donna e il suo tentativo di sfilarsi da quella trappola ne decreta sempre la condanna a morte.
Ormai è una storia che si ripete a un ritmo impressionante, che tutte le donne conoscono, ma nonostante tutto molte di loro continuano a cadere in simili inganni, continuano a non saper riconoscere un amore che tale non è, continuano a non percepire e riconoscere il pericolo in tempo utile. Ecco allora che racconti come questo di Vanessa, come era nelle sue intenzioni, possono aiutare qualche ragazza a essere più consapevole del tipo di uomo che hanno di fronte, a capire in tempo che quello che viene loro offerto non è amore, ma un modo subdolo per legarle a loro, nel bene e nel male. In fondo, per combattere il male ogni arma è lecita e una penna può essere davvero potente.