Gruppo Stampa Autonomo Siena

Gruppo Stampa Autonomo Siena Associazione di giornalisti fondata a Siena nel 1968.

Consiglio direttivo

PRESIDENTE Giovanna Romano
VICE PRESIDENTE Federica Sali

CONSIGLIERI
Matteo Tasso- Addetto Stampa
Tommaso Salomoni - Segretario
Gennaro Groppa - Tesoriere
Simonetta Losi - Archivista
Mario Ciani
Andrea Burresi
Francesco Vannoni

REVISORI
Raffaello Ginanneschi
Valerio Pascucci
Gabriele Romaldo

26/06/2025

Scoprire il talento di giovani giornalisti e aspiranti reporter: è l'obiettivo del Premio TG Poste alle II edizione.

Il concorso è rivolto a giovani fino a 30 anni di età compiuti che rientrino in una delle seguenti categorie:
✅Giornalisti professionisti o pubblicisti;
✅Aspiranti reporter iscritti a scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti.

Tutti i dettagli 👇
https://www.odg.toscana.it/premio-giornalistico-tg-poste/

E' possibile partecipare fino al 30 settembre 2025

10/06/2025

Grande successo per la manifestazione organizzata dal Gruppo Stampa. Il talk con Giovanna Botteri e Gianni Riotta appassiona la platea

10/06/2025

Superati i numeri del 2024, il talk con Giovanna Botteri e Gianni Riotta appassiona la platea accorsa all’Accademia dei Rozzi

“Serve autorevolezza nelle fonti di informazione, è assolutamente necessaria nella comunicazione che la categoria giorna...
09/06/2025

“Serve autorevolezza nelle fonti di informazione, è assolutamente necessaria nella comunicazione che la categoria giornalistica si trova a produrre in particolari situazioni quali le emergenze”. Michele Taddei, giornalista vice-presidente ODG Toscana, è stato tra i relatori del panel “La comunicazione negli stati di emergenza e la deontologia”, ultimo appuntamento del Festival del Giornalismo di Siena: “Saper informare correttamente - ha detto Taddei durante il corso tenutosi nel Museo della Contrada del Leocorno (a moderare il dibattito è stato Ezio Sabatini, giornalista e coordinatore volontario di Protezione Civile provincia di Siena) - significa non solo fare un buon lavoro, ma pure creare, saldandolo, un rapporto di fiducia tra i media e il lettore, lo spettatore e l’ascoltatore, spesso disorientati in simili circostanze anche dal rischio di diffusione di notizie inesatte, o addirittura false. Fondamentale in quest’ottica è il rapporto di collaborazione tra tutte le parti: Protezione Civile, politica, mondo dell’informazione”.
Dario Albarello, professore di Geofisica della Terra solida presso l’Università degli Studi di Siena, ha espresso un fondamentale concetto riguardante le diverse competenze: "Esistono modalità di comunicazione radicalmente differenti tra loro, quando si tratta di stati di emergenza: i media - ha spiegato il docente, anche componente del comitato di crisi della Provincia di Siena - non devono attuarla nel momento stesso in cui l’emergenza è in corso, il contributo giornalistico in quella precisa fase è nullo, perché esiste già una comunicazione apposita e predefinita, non correlata a una potenziale errata interpretazione dei media, che hanno invece un compito fondamentale nel dopo, per testimoniare e anche per riannodare i fili della comunicazione sociale che è andata perduta. Altrettanto determinante è la comunicazione giornalistica in termini di prevenzione: è propriamente il rischio, da intendersi in termini non di pericolosità, bensì di impatto futuro sul piano economico e sociale, a dover essere ben espresso dalla comunicazione quando non siamo in stato di emergenza e va quindi creata verso l’esterno una consapevolezza di ciò che può accadere”.
L’aspetto deontologico del panel è stato affidato alle parole di Anna Benedetto, giornalista e segretaria Consiglio Disciplina ODG Toscana: “Il nuovo testo unico deontologico appena entrato in vigore aggiunge, o aggiorna, una serie di elementi rispetto alla precedente stesura. Credibilità e reputazione nella comunicazione degli stati di emergenza - ha detto Benedetto entrando nello specifico del panel - si acquistano lavorando bene in maniera quotidiana, prima di tutto evitando il sensazionalismo, poi mettendo al centro di tutto il rispetto della persona”.


“L’interesse del pubblico nei confronti dei cold case è crescente, ma a dispetto di ciò che si è soliti sentir dire esis...
09/06/2025

“L’interesse del pubblico nei confronti dei cold case è crescente, ma a dispetto di ciò che si è soliti sentir dire esiste una richiesta di storie ben raccontate, di un giornalismo responsabile, etico”. Angela Marino, ospite questa mattina del Festival del Giornalismo di Siena, ha fornito una chiave di lettura interessante sul rapporto che lega il giornalista di cronaca e il lettore: “Nella mia esperienza - ha raccontato l’autrice su fanpage.it della rubrica Profondo Giallo -, è la stessa community che nel tempo mi ha saputo indirizzare verso una narrazione parlata e mai urlata, che sia il più possibile lontana dalla spettacolarizzazione, dai toni assoluti e dai commenti forcaioli che spesso si leggono sul web quando si trattano casi di cronaca irrisolti”.
Stefano Brogioni ha ripercorso le tappe che, nel tempo, hanno visto i media seguire una differente modalità di seguimento delle vicende giudiziarie. “La narrazione rispetto al passato è molto cambiata - ha spiegato il giornalista de La Nazione -, esistono regole da rispettare ma pure un diverso approccio su come si raccontano e come si mostrano episodi di cronaca giudiziaria. La cosiddetta legge bavaglio ha posto paletti in parte contestabili, in parte forse dovuti al mancato rispetto di codici deontologici che invece dovrebbero essere alla base di come la nostra categoria si approccia ai casi di cronaca”.
Il panel, intitolato “Cold Case, quando la cronaca nera diventa spettacolo. I limiti del diritto di cronaca” (a ospitarlo è stata la suggestiva Sala Capitolare della Contrada della Lupa, moderatrice la giornalista Federica Salì) ha visto anche l’interessante contributo di Dario Micheletti, docente ordinario di Diritto Penale presso l’Università degli Studi di Siena, e di Maurizio Gori (consiglio disciplina ODG Toscana), che ha portato all’attenzione della platea alcune testimonianze riguardanti i procedimenti disciplinari sui quali il collegio è spesso chiamato a pronunciarsi a fronte di querele ed esposti.

08/06/2025

Grande partecipazione al Festival del Giornalismo di Siena: nell'ultima giornata la comunicazione degli stati d’emergenza

Due ore trascorse all’insegna del fotoracconto giornalistico, ma pure dei temi deontologici che ne devono regolamentare ...
08/06/2025

Due ore trascorse all’insegna del fotoracconto giornalistico, ma pure dei temi deontologici che ne devono regolamentare l’utilizzo. Non sono mancati gli spunti d’interesse, questa mattina, per i partecipanti al primo dei due panel che il Festival del Giornalismo di Siena ha messo in calendario per la seconda giornata di incontri e dibattiti sulla professione giornalistica: moderato dal giornalista Pino Di Blasio all’interno della sede museale della Contrada Capitana dell’Onda, l’evento dal titolo “Regole e linguaggio del fotogiornalismo. L’uso delle immagini e deontologia giornalistica” ha vissuto la sua parte deontologica con il brillante contributo fornito da Francesco Nocentini, in rappresentanza del Consiglio di Disciplina ODG Toscana e si è poi strutturato grazie alle testimonianze di professionisti del settore fotografico.
Alessandra Cinquemani ha ripercorso la propria ultima esperienza di fotoreporter istituzionale, puntando l’indice sulla “necessità di umanizzare maggiormente - ha detto - il soggetto fotografato, alla ricerca di uno scatto che sia naturale e non in posa”. A seguire le parole di Luca Venturi, ideatore nel 2015 di “Siena International Photo Awards”. “La fotografia non è verità assoluta, è comunicazione di quello che si vuol far vedere” ha dichiarato Venturi, che poi riferendosi a un celebre scatto (“Hardship of Life” di Mehmet Aslan) vincitore dell’edizione 2021 del premio, ha aggiunto: “L’immagine non deve solo documentare, ma anche provare a intervenire su certe dinamiche umane, con l’obiettivo di migliorarle”.

Legge bavaglio ma anche riforma dell’ordine e codice deontologico: tanti i temi toccati durante l’incontro che si è tenu...
08/06/2025

Legge bavaglio ma anche riforma dell’ordine e codice deontologico: tanti i temi toccati durante l’incontro che si è tenuto oggi al Museo della Contrada della Chiocciola in occasione del Festival del giornalismo di Siena, organizzato dal Gruppo Stampa Autonomo Siena in collaborazione con CNOG, Odg Toscana e Fondazione Odg Toscana.

Al panel “Legge bavaglio, presunzione d’innocenza e altri interventi che incidono sul lavoro di cronaca: il giornalista alle prese con informazione, giustizia e il nuovo codice deontologico” sono intervenuti Carlo Bartoli, presidente del CNOG, Giampaolo Marchini, presidente di Odg Toscana, la giornalista Serena Bortone, Guido D’Ubaldo, presidente ODG Lazio, e Laura Pugliesi del Consiglio di disciplina ODG Toscana.

“La possibilità di fornire una corretta informazione su ciò che succede nelle aule di giustizia è fortemente a rischio - ha dichiarato Carlo Bartoli, presidente Ordine Nazionale dei Giornalisti - il divieto di pubblicazione anche solo di brevi estratti delle ordinanze di custodia cautelare, rappresenta un grave pregiudizio alla possibilità dell’opinione pubblica di essere a conoscenza delle più importanti inchieste giudiziarie”.

”Siamo di fronte a un quadro preoccupante - ha proseguito Bartoli - siamo reduci da anni nei quali la politica ha anestetizzato la possibilità di dare una compiuta informazione dei fatti di cronaca giudiziaria”.

Durante il dibattito, moderato da Giovanna Romano, presidente del Gruppo Stampa Autonomo Siena, è stato affrontato anche il tema della riforma dell’Ordine.

“Nella classifica della libertà di stampa l’Italia è scivolata dal 46esimo al 49esimo posto nel mondo, ma il Parlamento, nonostante la presenza di molti colleghi giornalisti, non lavora su nostre proposte di riforma della professione” ha commentato Giampaolo Marchini, presidente ODG Toscana

Infine è stato presentato il nuovo codice deontologico delle giornaliste e dei giornalisti, entrato in vigore pochi giorni fa e sul quale sono intervenuti anche la consigliera del CTD dell’Ordine Toscano, Laura Pugliesi, e Guido D’Ubaldo, presidente ODG Lazio

Indirizzo

Piazza Dell'Abbadia 6
Siena
53100

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