05/06/2025
Ieri sera mentre cercavo di sistemare le montagne di carte “pesanti” che invadevano la mia scrivania, mi è caduta tra le mani una busta : dentro c’erano i ricordi dei miei anni universitari. Foto, tesi, bigliettini, poesie, il mitico libretto degli esami tutto fitocopiato. Tra questi, anche la foto che vedi.
È una foto bella? Per me, bellissima. Mi ha ricordato che il sorriso che tutte le persone a me care mi ricordano di “non perdere mai” è davvero una impronta digitale indelebile della mia vita o meglio del mio carattere.
Quel sorriso aperto, talmente ampio che devo strizzare gli occhi e fregarmene delle rughe; a volte è talmente esasperato che sembro una allieva di face yoga, pratica che spesso mi attrae come rimedio antiage non invasivo.
Eh sì , io lo yoga face forse l’ho scritto nel DNA, una terapia spontanea per abbattere i muri che mi presenta la vita.
E che muri!
Questa foto mi apre il cuore e mi ricorda che ho un’arma potente, il sorriso, un dono, come chi ha una voce angelica o una mano leggera ed emozionante sulla tela.
Qui, nella foto, ero alla cena di saluti finali del gruppo tesi sperimentale in Radiochimica. Poi la laurea, il lavoro in farmacia, la vita.
Che dire, questa foto si merita un post, perché mi ha fatto bene ritrovarla, e mi ha “concesso” di oarlare un po’ di me dopo tanto tempo che non lo facevo.
Un abbraccio, con il mio sorriso aperto, ridicolo ma efficace!
Monica ✨